UN ABBRACCIO ALLA PROFESSORESSA LUISA

Umberto Tenuta

 

Sul Corriere della Sera di Domenica 17 Dicembre 2000 leggo l’intervista «Sono una prof di sinistra: andrò in piazza».

Riporto alcuni passi per me estremamente significativi dell’intervista:

<<L’alternativa dovrebbe essere drastica.

Chi non sa insegnare dovrebbe essere destinato a un’altra funzione o licenziato.

Ma chi può licenziare? Presidi, ispettori, formatori? Chi vive nella scuola sa che vi sono ex professori che hanno scelto vie di fuga, per non stare in classe con gli alunni». Dunque non c’è soluzione? «Forse ci sarà, ma non la vedo facile da praticare: fra i docenti c’è troppa omertà e se si sale nella gerarchia, ognuno ha qualcosa da nascondere». Per esempio?

«Prendiamo la formazione. Ognuno di noi ha imparato a insegnare da solo. Le Università trasmettono, se va bene, competenze specifiche; aggiungono, in casi straordinari, nozioni astratte di pedagogia. Niente di più. I corsi di formazione e aggiornamento sono strutture figurative, aria fritta».

Per la professoressa Luisa, la vertenza sindacale potrà avere una sola via d’uscita. «Si premierà la quantità, non la qualità del lavoro.

Si darà precedenza - di nuovo - a chi si occuperà di organizzazione, scappando dal lavoro in classe. Una come me potrà mai documentare le ore effettive di lavoro.

Non ci sono solo quelle per preparare le lezioni, ma anche quelle per studiare il modo di stabilire un rapporto con ciascun alunno per farlo sentire parte di una comunità»…

Ha un desiderio?

«Un sogno più che un desiderio. Azzerare tutto e ricominciare da capo: con una formazione vera e un’equa selezione.

È un sogno di cui ho bisogno ogni mattina, per tornare fra i miei alunni con entusiasmo»>>

La lettura dell’intervista mi ha profondamente commosso e mi ha fatto sentire forte il desiderio di abbracciarla, la Professoressa Luisa, che si impegna, non solo a <<preparare le lezioni>>, ma anche a <<studiare il modo di stabilire un rapporto con ciascun alunno per farlo sentire parte di una comunità>> e che per continuare a far questo ha bisogno di vivere un sogno <<Azzerare tutto e ricominciare da capo: con una formazione vera e un’equa selezione>>.

Ecco, io penso che i politici non sanno che tutti i genitori sentono con me il desiderio di abbracciare questa Professoressa, che con il suo sogno è ancora capace, non solo di far acquisire ai loro figli conoscenze e competenze, ma anche di valorizzare ciascun alunno facendolo sentire <<parte di una comunità>>.

Nella scuola ci sono anche docenti come la Professoressa Luisa.

Forse ce ne dovrebbero essere di più!