Tecnologie multimediali

I nuovi orientamenti metodologico-didattici

 

Il costruttivismo sociale ha fatto proprio l'aspetto che ritengo pedagogicamente più interessante dell'approccio culturale situato: l'"atto di appartenenza" alla comunità . Esso risale agli studi sulla "partecipazione periferica legittimata" (LPP Legitimate Peripheral Pareticipation), la quale prevede che qualsiasi attore della comunità, anche il meno esperto (periferico) abbia comunque uguali diritti di appartenenza ad essa, una piena "legittimazione" alla partecipazione delle sue pratiche, ai suoi discorsi, un completo accesso alle sue risorse, anche tecnologiche. Tale prospettiva viene a coniugarsi con quella formulata da Vygotskij nel concetto di "zona di sviluppo prossimale", zona cognitiva metaforica entro la quale uno studente riesce a svolgere con il sostegno (scaffolding) di un adulto o in collaborazione con un pari più capace, attraverso la mediazione degli scambi comunicativi, compiti che non sarebbe in grado di svolgere da solo.  È nel momento in cui agisce  socialmente con il linguaggio, che egli si appropria di nuovi strumenti cognitivi che gli serviranno ad alimentare quell'"agire linguistico interiore" che gli permetterà di risolvere in maniera autonoma problemi analoghi a quelli precedentemente affrontati con altri.

In una CoLs (Community of Learners):

* viene sottolineata la natura attiva dell'apprendimento e il ruolo strategico della metacognizione;

* c'è  una molteplicità di "zone di sviluppo prossimale", che arricchisce la comunità  di multipli expertise, ruoli, risorse;

* emerge una forte base dialogica;

* attraverso l'accesso indifferenziato alle pratiche (operative, discorsive, tecnologiche) si realizza la legittimazione delle differenze;

* l'apprendimento è contestualizzato e situato, nulla viene praticato senza uno scopo consapevole, dichiarato, condiviso, teoria e pratica sono sempre viste in azione.

I nuovi strumenti tecnologici (in particolare gli ambienti di authoring o co-authoring ipermediale, e le tecnologie telematiche per la comunicazione in rete) possono diventare preziosi strumenti per la progettazione, organizzazione e sviluppo delle pratiche in queste comunità …

Costruttivismo e costruttivismo sociale realizzano un modello di progettazione didattica ben diversa da quella di stampo oggettivista (in particolare a matrice neo-comportamentista). Essa è infatti più legata ad una progettazione per Progetti Didattici P.D. (o per significati) che per U.D., cioè centrata sugli allievi, sui loro bisogni e sulle loro risorse, valorizzandole; è perciò  pensata come strumento di garanzia del diritto alla diversità piuttosto che all'uguaglianza. Più  adatta ad affrontare tematiche multi-inter-disciplinari, partendo dai così detti saperi "caldi", utilizza il metodo della ricerca e dell'esplorazione; la collaborazione e cooperazione, realizzata attraverso la negoziazione, condivisione di significati, e la comune produzione di artefatti culturali (anche multi-ipermediali e telematici) sono suoi elementi caratterizzanti. In tale progettazione diventano primari gli obiettivi di sviluppo delle abilità  metacognitive e la formazione all'autonomia nei singoli appartenenti alla comunità (anche attraverso l'uso dell'autovalutazione). In una progettazione per P.D. (o per significati) il processo di apprendimento non è lineare, ma iterativo, ricorsivo, talvolta caotico; problemi, migliorie e cambiamenti vengono determinati in contesto, la pianificazione è  organica, evolutiva, riflessiva e collaborativa: gli allievi sono co-protagonisti del processo (progettazione partecipata); gli obiettivi emergono dallo sviluppo dei processi di apprendimento (progettazione emergente); viene enfatizzato l'apprendimento in contesti significativi; vengono favoriti: l'insegnamento ancorato a problemi significativi, la cognizione situata in specifici contesti applicativi, l'apprendistato cognitivo, la flessibilità cognitiva (approccio multidimensionale alla conoscenza realizzato anche attraverso la tecnologia  ipermediale). La valutazione formativa (autovalutazione di processo, effettuata dal singolo e dal gruppo oltre che dall'insegnante) diventa elemento stategico.

Queste crediamo siano, in sintesi le caratteristiche di una progettazione didattica tipica del costruttivismo sociale: progettazione flessibile, emergente, partecipata.

In questo modo si dovrebbe perseguire quello che Jonassen definisce come apprendimento significativo: individuando nella costruzione, collaborazione e nel contesto i suoi nodi focali, egli identifica, all'interno del paradigma del costruttivismo sociale, tale apprendimento come: attivo, costruttivo, collaborativo, intenzionale, conversazionale, contestualizzato, riflessivo.

(da B. M. VARISCO, Nuove tecnologie per l’apprendimento, Garamond, Roma,1998, pp. 43-45)