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Ogni qualvolta si parla di uso di tecnologie nella didattica in ospedale ci si riferisce a un sistema complesso caratterizzato da diversi elementi chiave: l'ospedale stesso, inteso come insieme di luoghi fisici (i reparti, le camerette, ecc.) e di personale specifico (i medici, i paramedici, ecc.); la scuola in ospedale, in genere rappresentata da una sorta di ambiente virtuale, spesso integrata con grosse difficoltà, nell'ambiente che la avvolge; i giovani e giovanissimi degenti, con le loro storie personali, i loro problemi fisici e psicologici, la loro eterogeneità in termini di età scolare, grado di preparazione, periodo di permanenza in ospedale, ecc. Un sistema complesso, quindi, in cui la didattica "convenzionale" difficilmente può trovare un proprio spazio. Ecco quindi l'esigenza di immaginare nuove forme di lavoro e studio in grado di catturare l'attenzione dei giovani ricoverati giocando inevitabilmente su fattori affettivi, motivazionali, psico-sociali, ricorrendo, di volta in volta, a differenti strategie educative e a differenti ausili didattici, compresi quelli basati sull'uso di tecnologie informatiche e telematiche.
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