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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Convegno internazionale
LA QUALITA' DELL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
(Rimini, 11-12-13 novembre 2005)

 
CONVEGNO INTERNAZIONALE
5° Convegno Internazionale - La Qualità dell’integrazione
Rimini, 11-12-13 novembre 2005


Direzione scientifica: Andrea Canevaro e Dario Ianes

Struttura del convegno:
- 3 Sessioni plenarie
- 60 workshop di approfondimento 
- Spazio aperto agli interventi liberi
- Esposizione “Buone prassi” nelle scuole
- Esposizione di software e materiale didattico
- Enti patrocinatori
- Iscriviti al Convegno

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3 Sessioni plenarie
venerdì 11 novembre, sabato 12 novembre e domenica 13 novembre dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Ospiti stranieri:

- Howard Gardner

- Boris Cyrulnik

- Margot Sunderland

60 workshop di approfondimento
Ecco alcune delle tematiche che verranno trattate nei workshop del Convegno (venerdì 11 e sabato 12 dalle 14.00 alle 16.00, dalle 16.30 alle 18.30 o dalle 14.00 alle 18.00):
Disturbi dell’attenzione e iperattività; comportamenti problema; interventi educativi nelle disabilità gravi; apprendimento cooperativo; dislessia; educazione interculturale; laboratori di musica, carta, poesia, teatro; intelligenza numerica; affettività e sessualità; identificazione precoce dei disturbi dell’apprendimento; autismo; bullismo; produzione del testo scritto; recupero in ortografia; Diagnosi funzionale secondo l’ICF; imparare a studiare; famiglia e disabilità; metodo Feuerstein; educazione alle autonomie sociali; adattamento e semplificazione dei libri di testo; didattica costruttivista; i centri di documentazione del territorio; comprensione del testo; avviamento alla lettura; giochi per ridurre l’handicap; ... 

Spazio aperto agli interventi liberi
La sessione aperta agli interventi liberi dei partecipanti prevede la possibilità di presentare relazioni di durata non superiore ai 15 minuti.
Chi volesse presentare un suo intervento dovrà inviare un abstract alla segreteria organizzativa: formazione@erickson.it, indicando il contatto di riferimento (nome, cognome, indirizzo, e-mail, numero telefonico) entro e non oltre il 30 settembre 2005. Le relazioni saranno selezionate dalla segreteria scientifica e inserite nel programma del Convegno.

Esposizione “Buone prassi” nelle scuole
Perché una buona prassi ha più successo di un’altra? Quali sono i principi attivi che le rendono efficaci? Che cosa è replicabile in altri contesti? Per valorizzare e riflettere su queste esperienze abbiamo chiesto a quattro esperti di quattro ambiti diversi di scolarità (materne, elementari, medie e superiori), di selezionare le buone prassi che ci verranno proposte. I tre migliori progetti, per ogni grado scolastico, verranno presentati in questo spazio dedicato a loro e alla discussione. Le proposte possono essere inviate entro il 30 settembre alla Segreteria organizzativa: formazione@erickson.it, indicando il contatto di riferimento (nome, cognome, indirizzo, e-mail, numero telefonico e grado scolastico cui il progetto si riferisce).

Esposizione di software e materiale didattico
Durante il Convegno saranno disponibili alla consultazione e all’acquisto con sconti speciali software didattici, materiali e libri Erickson.
Presso il software corner, a disposizione dei partecipanti ci saranno dimostrazioni su megaschermo e su postazioni singole di lavoro dei cd-rom didattici Erickson.

Iscriviti al Convegno
Quote di iscrizione:
€ 98,00 quota normale di partecipazione
€ 87,00 quota per abbonati a riviste Erickson, per i soci degli enti patrocinatori, per insegnanti e operatori della regione Marche ed Emilia-Romagna
€ 125,00 quota per chi si iscrive dopo il 04/11/2005


Il bilancio del Convegno 2003
Sono stati più di 3000 gli iscritti, a testimoniare come, in questo anno europeo delle persone disabili, l’attenzione per un tema scottante come quello della diversabilità sia grande. Superando addirittura il successo delle scorse edizioni, la manifestazione si è confermata di fatto come il più grande convegno sull’integrazione in Europa e il punto di riferimento principale per quanti, in Italia, si occupano di integrazione scolastica delle persone "diversamente abili": insegnanti, educatori, genitori, docenti universitari, psicologi, pedagogisti, ecc. Ricco, come nelle precedenti edizioni, il programma delle tre giornate di lavoro: 3 sessioni plenarie, 56 workshop di approfondimento, sessioni di interventi liberi, incontri e spazi espositivi delle esperienze di integrazione realizzate in diverse scuole (materne, elementari, medie, superiori). Tra gli interventi di maggior rilievo ricordiamo quello di Claudio Imprudente, noto animatore "diversabile" attivo nei vari campi della cultura, impegnato nella frenetica promozione di una cultura che mette in primo piano la persona nel rispetto e nella valorizzazione della sua diversità. Importante anche il contributo di due celebri ospiti stranieri, Eric Schopler (University of North Carolina), che ha parlato di L’approccio TEACCH all’autismo: un bilancio operativo dopo 30 anni e Joseph Novak (Cornell University of New York), che ha affrontato il tema di Le mappe concettuali per l’apprendimento significativo. Era presente tra i relatori anche l’avvocato Salvatore Nocera, personaggio di spicco nelle battaglie a favore delle persone con disabilità e recentemente insignito della medaglia d’oro dal Presidente della Repubblica per le sue attività nel campo dell’integrazione scolastica. Tra gli interventi politici, gli assessori Gianluca Borghi e Marcello Secchiaroli hanno manifestato gravi preoccupazioni per la riduzione dei trasferimenti di fondi alle regioni per gli interventi sociali e scolastici; il sottosegretario Guidi si è impegnato a condurre una battaglia dai banchi del governo contro una "visione ragionieristica" del risparmio alla spesa pubblica.

Centro Studio Erickson
 5° convegno internazione “La qualità dell’integrazione scolastica”

Mozione finale

I più di quattromila partecipanti al 5° convegno internazione “La qualità dell’integrazione scolastica”, rappresentanti le diverse componenti della scuola, gli enti locali e regionali, le associazioni di persone con disabilità e loro familiari, il volontariato ed il terzo settore, i servizi sociali e sanitari, a conclusione dei lavori hanno approvato la seguente mozione.

 

La qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità è la qualità stessa dell’intero sistema scolastico e formativo.

 

La qualità della vita dei cittadini disabili, in ogni sua espressione, è la qualità stessa di un sistema paese che deve garantire a tutti le pari opportunità sancite dalla Costituzione.

 

In questa fase storica caratterizzata da preoccupanti derive egoistiche e da drastici tagli alla spesa pubblica che realizzano un attacco al welfare statale e locale, da un orientamento verso la privatizzazione e la monetizzazione delle risposte ai diritti di cittadinanza, i partecipanti intendono testimoniare al paese ed ai suoi rappresentanti di ogni schieramento politico e di ogni forza sociale la presenza diffusa nella società di una forte tensione etica e civile che spinge verso un cambio di direzione che, nello specifico dell’integrazione scolastica, deve essere realizzato a partire dalle seguenti proposte:

 

1)   Definire dei livelli essenziali delle prestazioni educative, scolastiche, formative, socio sanitarie e lavorative, che devono essere garantite in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

In questa fase di federalismo non solidale, si impone la necessità di concludere il più rapidamente possibile le linee guida concordate nella Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città.

Tali linee guida dovranno esplicitare il diritto alla partecipazione democratica di tutti i soggetti coinvolti attorno al progetto di vita, scolastico ed extrascolastico, delle singole persone con disabilità; occorre inoltre sostenere con adeguate risorse finanziarie, attualmente quasi inesistenti, progetti di intervento pedagogico didattico sui bisogni educativi speciali, come avviene in Europa, non riconducibili alle disabilità certificabili, che percentualmente sono di gran lunga superiori; occorre precisare le responsabilità dei soggetti istituzionali, garantire la certezza di risorse adeguate; definire natura, tempi, luoghi e modi della realizzazione dei servizi e della valutazione degli esiti ad ogni livello anche tramite la definizione di chiari indicatori di qualità; qualificare la metodologia degli accordi territoriali di programma previsti dalla legge 104/92, integrandoli nei piani di zona previsti dalla legge 328/2000.

 

2)   Investire sulla formazione del personale per ridare valore alla pedagogia

Senza il coinvolgimento degli attori reali dei processi educativi, ed in particolare di collaboratori scolastici, educatori, insegnanti e dirigenti, nessuna qualità dell’integrazione è possibile.

La formazione iniziale universitaria ed in servizio sui temi dell’integrazione, come disposto dallo specifico decreto delegato, dovrà privilegiare le discipline pedagogiche e didattiche ed essere patrimonio di tutti gli operatori al fine di superare ogni forma di delega e deresponsabilizzazione. Si propone, perciò, un percorso universitario che inizi fin dal 3+2, con almeno 60 crediti specifici, e che diventi successivamente specializzazione con un anno aggiuntivo di almeno 60 crediti legati ad un profilo professionale di carattere nazionale.

Per il personale in servizio occorre creare un sistema di formazione continua capace periodicamente di proporre a tutti gli insegnanti moduli e corsi universitari, in collaborazione con le esperienze e le buone prassi realizzate dalle scuole, in grado di aggiornare il loro sapere pedagogico speciale, nell’ottica del sistema dei crediti di competenza.

E’ necessario inoltre meglio definire e qualificare tutte le altre figure professionali che, in una logica di corresponsabilità, agiscono per l’integrazione scolastica ed extrascolastica (educatori, assistenti specialistici, ecc..) attuando quanto previsto, e mai realizzato, dall’art.13 della Legge 328/2000.

 

3)   Le risorse di personale e della scuola

E’ necessario  assicurare dotazioni organiche secondo i bisogni accertati annualmente sia per il personale scolastico che per quello degli enti locali e delle unità multidisciplinari delle ASL. E’ necessario altresì garantire che le iniziative di formazione superino la scandalosa carenza di insegnanti specializzati nonchè l’eccessiva discontinuità e drammatica precarietà dei docenti di sostegno e del personale dei servizi sociosanitari che ledono gravemente la continuità didattica per gli alunni con disabilità. Va a tale proposito decisamente superata la distinzione in quattro aree disciplinari per il sostegno nelle scuole superiori.

Altrettanto vanno garantiti i finanziamenti alle scuole per assicurare le attività didattiche responsabilizzandole  per una gestione autonoma e mirata di tutti i finanziamenti, vietando comunque la destinazione impropria di quelli finalizzati all’integrazione scolastica.

L’investimento in tecnologie e strumentazioni didattiche specifiche deve essere considerata una risorsa per tutta la scuola, favorendone  l’acquisto e l’uso da parte di reti di scuole e centri servizi locali integrati, fermo restando il diritto di accesso al nomenclatore tariffario delle ASL per i singoli utenti.

 

4) Continuità del progetto di vita scolastica ed extra-scolastica.

Premesso che il decreto delegato n.59 /04 applicativo della riforma per il primo ciclo d’istruzione e il decreto delegato relativo al secondo ciclo di istruzione, sia per quanto riguarda il canale dei licei e quello della istruzione e formazione professionale, prevedono espressamente il diritto all’integrazione scolastica e formativa, vanno garantite tutte le azioni ed il personale che realizzano una positiva continuità nella progressione scolastica degli alunni con disabilità in particolare nei delicati snodi nell’alternanza scuola lavoro e della transizione al lavoro attraverso i progetti di inserimento lavorativo mirato (legge 68/99 art. 2).

Per quanti non sarà possibile un immediato e proficuo inserimento lavorativo è necessario garantire progetti individualizzati, per quanto possibile, di vita indipendente anche attraverso le risorse finanziare della legge 162/98, in continuità con il pregresso percorso scolastico.

 

5)   Attuazione dei decreti applicativi della legge 53/03

I partecipanti al Convegno di Rimini, nel prendere atto che la legge delega di riforma degli ordinamenti scolastici ed i primi suoi decreti applicativi hanno confermato è ribadito il diritto all’integrazione scolastica

Chiedono

Che i singoli atti amministrativi di tale principio esplicitino in modo articolato le modalità concrete di integrazione tali da evitare i rischi di meri adempimenti formali o peggio di riflusso verso forme di neo-istituzionalizazzione in classi speciali o differenziali, soprattutto nella formazione professionale, e a tal fine

Chiedono

Che tali atti amministrativi prima della loro emanazione siano sottoposti al parere dell’Osservatorio Ministeriale per l’Integrazione scolastica come avvenuto in precedenza con altri atti.

Nello spirito di quanto sopra detto si chiede anche al Governo e in particolare al Ministero dell’ Istruzione  una presenza e un ruolo più attivo nella comunità europea e nelle altri sedi internazionali per valorizzare la nostra esperienza nazionale documentando e diffondendo le Buone Prassi, scientificamente validate, e incentivando la diffusione in tutti i paesi della pratica dell’Integrazione Scolastica.      

 

Rimini 13 novembre 2005



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