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PROGRAMMA DIBATTITO Le 28 associazioni Nazionali dei disabili e loro familiari e le 7 Federazioni regionali aderenti alla FISH sono profondamente preoccupate per: - I numerosi e gravi disservizi concernenti insufficienti nomine di insegnanti specializzati, mancata assistenza di base dei collaboratori scolastici, sovraffollamento delle classi frequentate da alunni con handicap e dell’eccessiva concentrazione degli stessi nella medesima classe. Tali disservizi, verificatisi fin dall’inizio dell’anno scolastico, hanno inciso sulla qualità dell’integrazione scolastica e non sono stati ancora risolti malgrado alcune tardive Circolari del Ministero dell’Istruzione. La girandola dei supplenti per il sostegno, ancora in atto. - I troppi silenzi riguardanti la validità di Titoli di specializzazione per il sostegno, rilasciati recentemente da talune Università italiane, in contrasto con le disposizioni ministeriali. Neppure un Avvocato famoso come il Sottosegretario Prof. Carlo Taormina, che le assiste legalmente, può pensare di difendere con successo la legittimità di questi titoli. Tali titoli danneggiano la qualità dell’integrazione scolastica, hanno procurato illeciti arricchimenti in taluni organismi gestori, hanno sfruttato il bisogno di lavoro della disoccupazione intellettuale. La FISH è contraria a forme di sanatoria legali o di fatto. - Le incertezze sul futuro del processo di integrazione scolastica a causa della mancata chiarezza sul funzionamento dell’Osservatorio Nazionale Permanente del Ministero dell’Istruzione sull’integrazione scolastica, sul funzionamento dei GLIP (Gruppi di lavoro Interistituzionali provinciali), dei GLH (Gruppi di lavoro sull’handicap) presso i Provveditorati agli Studi, nonché sulla Finanziaria 2002 che, all’art.15, approvato al Senato, non assicura il mantenimento delle norme di tutela dell’integrazione scolastica conquistate in un trentennio con gli interventi del Parlamento e delle Supreme Magistrature. - I rischi ventilati, dal Sottosegretario Maria Grazia Sestini in occasione della riunione dei Gruppi Nazionali Caritas sulla povertà a Roma il 16 novembre u.s., di rilancio delle Scuole Speciali anche sotto mentite spoglie. Guardano con interesse all’ipotesi di costituzione di un Osservatorio Nazionale, presso il Ministero dell’Istruzione, concernente oltre all’handicap, anche le problematiche della scolarizzazione di alunni con svantaggio socio-culturale e disagio psico-affettivo e chiedono: che si mantenga almeno una sezione distinta per l’integrazione degli alunni con handicap e che per risolvere gli altri gravi problemi siano notevolmente accresciute le attuali scarse risorse finanziarie. Rimangono perplessi, in mancanza di chiarimenti del Ministro Moratti, sull’ipotesi di riforma dei cicli scolastici nella quale non si parla di garanzie per l’integrazione scolastica degli alunni disabili. Per confrontare le proprie proposte con quelle dell’Onorevole Ministro e di tutti gli altri invitati, la FISH e le Associazioni Nazionale e Federazioni Regionali aderenti organizzano un dibattito sul tema: “Quale presente e quale futuro per le politiche dell’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap in Italia?” mercoledì 12 dicembre 2001, con inizio alle ore 15,30 presso il Campidoglio, Sala della Piccola Protomoteca in Roma Ore 15,30: Saluto dell’0n.Ileana Argentin – Consigliere delegata dal Sindaco di Roma per le Politiche dell’Handicap Rappresentante del Consiglio Nazionale sulla Disabilità presso European Disability Forum Conferenza Stampa del Presidente Nazionale della FISH Pietro Vittorio Barbieri e dei Vicepresidenti Carlo Hanau e Salvatore Nocera Sono stati invitati per il dibattito: Presidente Gruppi Parlamentari di Camera e Senato Presidente Commissione Istruzione Camera e Senato Dr.ssa Letizia Moratti – Ministro per l’Istruzione On.Valentina Aprea – Sottosegretario di Stato all’Istruzione Dr. Pasquale Capo – Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione Dr.ssa Silvana Riccio – Direttore Generale per l’Organizzazione dei Servizi nel territorio Sen.Grazia Sestini – Sottosegretario di Stato Ministero Lavoro e Politiche Sociali Dr.Davide Cervellin - Presidente Commissione Handicap Confidustria Rappresentanti Organi di Stampa e Radiotelevisivi Sindacati Scuola: CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, UNICOBAS Scuola, Associazioni Studentesche, AGE (Associazione Genitori), AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) Associazione Nazionale Presidi, Associazioni di disabili e loro familiari aderenti e non aderenti alla FISH Associazioni professionali: AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), CIDI (Centro di Iniziativa Democratica e degli Insegnanti ) , FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti Scuole Medie), UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), FADIS (Federazione Associazioni Docenti per l’Integrazione Scolastica), CNIS (Associazione per il Coordinamento Nazionale degli Insegnanti specializzati e la Ricerca sull’handicap) Organizzazioni: MOVI (Movimento Volontariato Italiano), FORUM del Terzo Settore, FIVOL (Fondazione Italiana per il Volontariato - Roma), Fondazione Emanuela Zancan (Padova), CARITAS Italiana (Roma), FIDAE (Federazione Italiane delle Scuole Cattoliche) Riviste specializzate: Handicap e Scuola, Rivista del Volontariato, HP, Appunti, Alogon, Vita, Tempi Nuovi, Partecipazione, Prospettive Assistenziali
Nota: Ai giornalisti presenti sarà consegnato un Dossier relativo alla documentazione degli interventi svolti dalla Fish e da altri sui problemi affrontati durante la conferenza stampa e il dibattito.
Questo dibattito pubblico non vuole essere un’iniziativa di attacco al Governo, anche perché, purtroppo, ancora non si conoscono le linee delle politiche scolastiche concernenti l’integrazione degli alunni in situazione di handicap. La Fish ha inviato numerose lettere all’on. ministro Letizia Moratti, al Sottosegretario Valentina Aprea ed al Capo Dipartimento dottor Pasquale Capo; ma non abbiamo mai ricevuto risposte. Abbiamo altresì chiesto un incontro; ma questo non è mai avvenuto, malgrado le pressanti sollecitazioni delle migliaia di famiglie aderenti e non aderenti alle associazioni federate alla Fish. Questo pertanto vuole essere un momento di dibattito pubblico per comprendere, se possibile, dove sta andando l’integrazione scolastica in Italia, nel quadro delle grandi riforme avviate dal centro-sinistra e di quelle , altrettanto grandi, preannunciate dal centro-destra. Gli alunni in situazione di handicap sembrano essere scomparsi dall’agenda politica e questo una federazione come la Fish non può accettarlo. La democrazia vive di comunicazione e partecipazione fra società ed istituzioni. Questo vuole essere un momento di rilancio di dialogo fra società ed istituzioni, che la Fish avverte come essenziale per l’integrazione scolastica, per la vita della scuola e per l’essenza stessa della nostra società. La Fish è, per statuto e per prassi, apartitica. Essa ha appoggiato e sostenuto il governo di centro-sinistra quando ha ritenuto le sue scelte concordanti con quelle della Fish. Non ha però esitato a criticarlo, anche aspramente, quando, a causa dei tagli alla spesa pubblica, ha avviato i cosiddetti "corsetti intensivi di specializzazione per il sostegno", lesivi della qualità dell’integrazione scolastica e della dignità del personale sovrannumero chiamato ope legis a ricoprire, senza scelte motivate personali e professionali, il delicato compito di insegnanti per le attività di sostegno. Altro scontro avuto dalla Fish col governo di centro-sinistra è stato quello in occasione della presentazione del disegno di legge governativo sui finanziamenti alle scuole speciali per ciechi e per sordi in palese disprezzo dei trenta anni di cultura e prassi dell’integrazione scolastica ed in accondiscendenza a richieste settoriali e corporative. Attualmente la Fish desidera conoscere quali scelte di politica scolastica sull’integrazione degli alunni in situazione di handicap questo governo intende fare. Siamo solo a conoscenza, ma per sentito dire, di alcuni tentativi involutivi quali il ritorno alle scuole speciali. Vogliamo sapere se le notizie circolanti o frammenti di documenti ufficiali quali quelli della "Commissione Bertagna", sono condivisi dal ministro oppure no. La disinformazione sui problemi, preannunciati nell’invito a questo dibattito, no giova né a garantire la serenità delle famiglie né alla chiarezza della politica governativa. Per questo abbiamo chiesto un dibattito pubblico con l’on. ministro e con i suoi collaboratori più diretti. Non ci accontenteremo di dichiarazioni generiche, ma desideriamo avere chiarezza sulle scelte governative per poterle sostenere o contestare a seconda che esse vadano o meno nel solco della cultura dell’integrazione scolastica generalizzata e di qualità. I principi a cui ci ispiriamo sono stati sintetizzati nel nostro intervento svolto in occasione dell’udienza concessa alla Fish dal Capo dello Stato in data ad appena un mese dalla sua richiesta, di cui si allega il testo. Fin da ora chiediamo pubblicamente all’on. ministro che "negli stati generali della scuola", di prossima convocazione, non vi sia un area tematica settoriale concernente l’integrazione scolastica, ma queste tematiche ormai strutturali del "sistema scuola" e trasversali allo stesso, vengano espressamente affrontate dai relatori e dai Gruppi di discussione in tutti gli ambiti di quella importante iniziativa politico-culturale. Chiediamo a tutti gli invitati a questo dibattito Parlamentari, sindacati della scuola, Confindustria, asssociazioni dei disabili e loro familiari, associazioni professionali, culturali, di volontariato, di categoria ed alla società tutta che questo stesso criterio metodologico venga adottato in tutte le iniziative che verranno assunte durante il dibattito culturale che, a partire, dalla discussione della legge finanziaria per il 2002 e dai convegni e dibattiti che si svolgeranno sulle politiche scolastiche e sociali in tutta Italia, verranno promossi da chiunque nel nostro paese. Con questa ottica vanno analizzate le due relazioni che seguiranno alla mia ed il cui testo sarà disponibile su alcuni siti internet tra i quali quello della nostra federata Associazione persone down http://www.aipd.it e https://www.edscuola.it che collabora fruttuosamente con noi e con moltissime famiglie ansiose di conoscere cosa deciderà la maggioranza e l’opposizione.
Signor Presidente, desideriamo anzitutto ringraziarla perché, in un momento tanto delicato per il mondo e quindi anche per la nostra Patria, ha voluto trovare il tempo per ricevere questa giovane Federazione composta da 28 Associazioni nazionali di persone con disabilità e loro familiari e da 7 Federazioni regionali che collegano gruppi locali. Nei primi tre decenni post bellici, le associazioni cosiddette "storiche" (ANMIC, ANMIL, UMMS, UIC ed ENS) hanno guidato le giuste lotte per assicurare agli "invalidi" un minimo indispensabile di assistenza economica. Negli ultimi decenni dello scorso secolo le associazioni che si sono di recente federate alla FISH hanno contribuito all’affermarsi delle politiche dei servizi territoriali, che hanno consentito l’integrazione scolastica, lavorativa e sociale delle persone "diversamente abili", che hanno avuto il loro culmine nella legge n.328/2000, legge di riforma dei servizi sociali e approvata da tutto il Parlamento. L’attuale Governo persegue i principi di efficacia, efficienza e qualità dei servizi che noi condividiamo, anche se i silenzi di alcuni Ministri sull’integrazione scolastica, un eccessivo decentramento sbandierato da altri, una insistente "esternalizzazione" dei servizi pubblici presente nel disegno di legge finanziaria del 2002, ci suscitano delle preoccupazioni in ordine alla effettiva e rapida attuazione delle Riforme varate nel secolo scorso. Abbiamo chiesto di potere incontrare Lei, garante dei diritti affermati dalla Costituzione, perché siamo convinti che non è ancora cessato "il compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli all’eguaglianza ed alla partecipazione" di tutti i cittadini, specie di quelli più poveri e di quelli più esposti al rischio di emarginazione. Siamo altresì convinti che la Società dei "due terzi di benestanti" non deve ignorare "i doveri di solidarietà sociale" verso le fasce più deboli della popolazione. Per questo La ringraziamo per avere ripetutamente insistito sulla necessità che l’Italia attui un "federalismo solidale". Le formuliamo i più sinceri auguri per il Suo delicato e prezioso lavoro istituzionale. Ci impegniamo a non intralciare Lei ed il Parlamento con richieste di privilegi corporativi, e ci dichiariamo disponibili a collaborare, in spirito di volontariato, alla più ampia integrazione sociale di tutte le persone a rischio di emarginazione ed in particolare delle persone in situazione di handicap.
Roma 20 ottobre 2001 |
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