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6° Convegno Nazionale
6° Convegno Nazionale di Globalità dei Linguaggi
Università popolare di Bologna Comune di Riccione Stefania Guerra lisi Assessorato Servizi Sociali Disagio Giovanile Patrocinio: Università di Bologna - D.A.M.S. Università di Roma Tor Vergata Università della Repubblica di San Marino "ARTE E FOLLIA" Un binomio classico rivisitato: Genio e Sregolatezza.Così è se vi pare": capacità umana di creare realtà alternative. ‘Arte efficace’: l’allucinazione è ‘imago-azione’ in grado estremo. Forma, norma, virtuosismo: ricerca dell’estremo, superamento del limite. Che è ciò che più affascina (incanta, allucina) l’essere umano. Forma, norma, difformità: sovversione degli ordini costituiti. Da cui: prezzo e riscatto della diversità. Esprimere, esternare emozioni (l’inconscio) allo stato puro, senza articolazioni razionali di discorsi o figure: l’arte non figurativa, il teatro non rappresentativo, la musica rischiano il sospetto e la censura, come le stereotipie degli autistici. La sofferenza dell’illuminato-allucinato (artista, mistico, profeta, folle) è quella di non essere creduto. L’estetico è anestetico. L’immaginazione (la dissociazione) può venire dalla sofferenza, ma di certo viene dall’insofferenza. Dissociazione: dall’esperienza individuale ai rituali alla messa in scena (transe, teatro). Arte di vivere: quando non si può più andare avanti, si può andare indietro. Valore autoterapeutico dell’Arte, aspetti autoterapeutici della Follia. La metamorfosi terapeutica: possedere, per non essere posseduti. Relazioni, mostre di "Art Brut" e incontri con gli autori, tavole rotonde documenti di esperienze. L'Avv. Salvatore Nocera, alla esposizione dei lavori I presenti:Stefania Guerra Lisi e Gino Stefani: Giorgio Antonucci, Eugenia Casini Ropa, Marcello Cesa Bianchi, la Cooperativa 'Sensibili alle Foglie', Piergiorgio Curti, Marco De Marinis, Duccio Demetrio, Fernando Dogana, Maurizio Fontanella, Giuliano Giaimis, Georges Lapassade, Giorgio Guidi, Ave Manservisi, Marco Margnelli, Claudio Meldolesi, Adolfo Petiziol, Boris Porena, Salvatore Sciarrino, Maria Teresa Torti, Camillo Valgimigli, Vittorio Volterra, Isp. Presutti, e tanti altri Sede : Teatro del Mare, Via Don Minzoni, Riccione.Il gran finale in spiaggia sulla Nave dei Folli. La globalità dei linguaggi La ‘globalità dei linguaggi’ è una disciplina dell’espressione e della comunicazione, a carattere teorico-pratico, con finalità di ricerca, formazione e terapia, ideata da Stefania Guerra Lisi a partire dal 1970 e presentata dall’autrice in una ormai lunga serie di libri. Il principio sul quale si fonda è la corporeità: elemento unificante di tutte le possibilità espressive.
CONFEDERAZIONE DELLE UNIVERSITA' POPOLARI ITALIANE - Riconoscimento della personalità Giuridica da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e Tecnologica - Socia dell'European Association for the Education of the Adults - Inserita nell'Anagrafe Nazionale degli Enti di Ricerca
Nel 1991, il Ministero dell'Università e della
Ricerca Scientifica e Tecnologica riconobbe alla CNUPI la personalità
giuridica, tramite un decreto legge pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale.
Dipartimento di Discipline della Comunicazione e dell’Espressione nella Globalita’ dei LinguaggiMetodo Stefania Guerra Lisi
COMITATO SCIENTIFICO ALVARO Prof. Franco, Docente di Attività Professionali, Università di Roma Tre; Dirigente Servizi Sociali Comune di Roma BERTOLINI Prof. Piero, Docente di Pedagogia, Università di Bologna CASINI ROPA Prof. Eugenia, Docente di Storia della danza, Università di Bologna CESA BIANCHI Prof. Marcello, Direttore Istituto di Psicologia della Facoltà Medica, Università di Milano CURTI Dott. Piergiorgio, Psicoterapeuta DE ANNA Prof. Lucia, Docente di Pedagogia, Università Roma Tre DE MARINIS Prof. Marco, Docente di Semiologia del Teatro, Università di Bologna DEMETRIO Prof. Duccio, Docente di Pedagogia generale e di Pedagogia degli adulti, Università degli Studi di Milano Bicocca; Presidente della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari DOGANA Prof. Fernando, Direttore Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica di Milano FAVORINI Prof. Annamaria, Docente di Pedagogia, Università Roma Tre FONTANELLA Dott. Maurizio, Responsabile Dipartimento Disabili AULSS 12 Venezia GABRIELSSON Prof. Alf, Docente di Psicologia, Università di Uppsala (Svezia) GIAIMIS Dott. Giuliano, Psicoterapeuta GIANNATTASIO Prof. Francesco, Docente di Etnomusicologia all’Università di Roma La Sapienza, Direttore dell’Istituto di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini GRASSELLI Prof. Bruna, Docente di Pedagogia, Università Roma Tre GUERRA LISI Prof. Stefania, Docente di Tecniche della Comunicazione visiva, Università Roma Tre, ideatrice del Metodo della Globalità dei Linguaggi HESS Prof. Rémy, Docente di Scienze dell’educazione, Université de Paris VIII IMBERTY Prof. Michel, Docente di Psicologia, Rettore Université de Paris X LAPASSADE Prof. Georges, Docente di Scienze dell’educazione, Université de Paris VIII MARAGLIANO Prof. Roberto, Docente di Tecnologie dell’istruzione, Università Roma Tre MELDOLESI Prof. Claudio, Docente di Drammaturgia, Università di Bologna NOCERA Prof. Salvatore, Membro dell’Osservatorio Nazionale per l’Handicap, Vicepresidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (F.I.S.H.) PALMONARI Dott. Augusto, Docente di Psicologia sociale, Università di Bologna PETIZIOL Prof. Adolfo, Presidente della Società Internazionale di Psichiatria Sociale, Presidente della Società Europea di Psichiatria Sociale RICCI BITTI Prof. Pio, Docente di Psicologia della salute, Università di Bologna RUGGIERI Prof. Vezio, Docente di Psicofisiologia Clinica, Università di Roma La Sapienza, Artiterapeuta RUUD Prof. Even, Docente di Musicologia, Università di Oslo (Norvegia); Docente di Musicoterapia, State Academy of Music, Oslo SCABIA Giuliano, regista, scrittore, Docente di Drammaturgia, Università di Bologna SCIARRINO M° Salvatore, compositore SERRA Prof. Alessandro, Docente di Psicologia dell’Arte, Università di Bologna STEFANI Prof. Gino, Docente di Semiologia della musica e di Metodologia dell’educazione musicale, Università di Bologna e Università di Roma Tor Vergata; Presidente dell’U.P.B. STEGL TARASTI Prof. Eero, Docente di Musicologia, Università di Helsinki; Direttore dell’International Semiotic Institute (ISI), Imatra (Finlandia) TORTI Prof. Maria Teresa, Docente di Sociologia, Università di Genova VALGIMIGLI Prof. Camillo, Docente di Psicogeriatria, Università di Modena e Reggio Emilia VERRIENTI Prof. Pasquale, Direttore Clinica ‘Villa Verde’ di Lecce VIOLI Prof. Patrizia, Docente di Semiotica, Università di Bologna; Direttore del Dipartimento Studi Semiotici e Cognitivi, Università RSM VOLTERRA Prof. Vittorio, Direttore dell’Istituto di Psichiatria, Università di Bologna ZIINO Prof. Agostino, Presidente corso di laurea DAMS, Università di Roma Tor Vergata
DIRETTORE Stefania GUERRA LISI, Docente di Tecniche della Comunicazione visiva, Università di Roma Tre, ideatrice del Metodo della Globalità dei Linguaggi
SEGRETERIA Via Porrettana 466 - 40033 Casalecchio di Reno – Tel/fax 051.577 605 – e-mail: stefani@muspe.unibo.it – www.centrogld.org
Gino Stefani e Salvatore Nocera, nel suo intervento al Convegno I libri presentati: COMA/COMUNICAZIONE S. Guerra Lisi, a cura di, Ed. Capone, Lecce 2001
Quella che qui presentiamo, con il sussidio documentario di un video, è una ricerca sperimentale sul coma in corso da vari anni presso la clinica Villa Verde di Lecce. L’approccio al coma qui seguito è quello della MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi, metodo Stefania Guerra Lisi, di cui ha sede a Villa Verde una Scuola. Tale approccio si fonda su stimolazioni plurisensoriali, considerando - aldilà dello stato di coscienza - il Corpo-Memoria del paziente depositario di imprinting universali e di stratificate immagini di tutti i sensi, interconnesse affettivamente, riattivabili in una "rimessa in gioco" psicofisica attiva verso stimolazioni combinate, che tengono conto delle fasi evolutive onto-filogenetiche e della storia della Persona: un "ri-uscire" che è al tempo stesso, grazie anche all'equipe e alla Scuola, una riintegrazione sociale. Il volume si compone di tre parti. La prima esplicita la filosofia e il metodo della MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi, con le varie pratiche psico-riabilitative; la seconda presenta un approccio generale al risveglio dal coma in un'ottica neurofisiologica; la terza riporta la descrizione di alcuni casi dei 52 trattati con questo metodo. Rivolto primariamente agli addetti ai lavori, questo testo sviluppa un’indagine profonda e originale sui potenziali umani comuni, e pertanto risulta di largo interesse terapeutico-pedagogico e in generale nei campi della comunicazione e dell’espressione.
I QUATTRO ELEMENTI NELLA GLOBALITA' DEI LINGUAGGI S.Guerra Lisi - G.Stefani
In principio… Sappiamo tutti che approfondendo la costituzione dell'Essere umano si trovano energie, materie e strutture comuni alla costituzione del mondo animale, vegetale, minerale. Così, per questa via è ragionevole pensare di capire meglio l'uomo, aldilà di ogni differenza, e vivere meglio in armonia con il cosmo. Su questa via, una lunga storia atropo-culturale è venuta elaborando una visione lettura del mondo secondo una serie di archetipi cosmici i 4 Elementi: Aria, Acqua, Terra, Fuoco. I 4 Elementi costituiscono un modello organico, un insieme sistemico di categorie; in quanto tale, questo modello ha le premesse per dimostrarsi uno strumento interpretativo comprensivo, organizzatore, potente. Inoltre, i 4 Elementi descrivono l'esperienza del mondo quale si presenta al nostro corpo sensoriale. Per cui, in quanto elaborato su misura dei nostri sensi, questo modello conoscitivo è uno strumento non riservato a pochi specialisti, ma appropriabile da una competenza comune, a fini comuni di conoscenza e operatività. Allargando il nostro orizzonte umanistico, una prospettiva fondata su archetipi cosmici promette aiuti per interpretare non solo i comportamenti quotidiani, ma anche quelli artistici; a questo ci invitano tante poetiche, opere, esperienze artistiche dove, come vedremo, i riferimenti alla natura sono ineludibili e fondamentali.
Tradizione culturale antica e profonda, e tuttora viva nell'esperienza comune, la visione del mondo secondo i 4 Elementi (Aria, Acqua, Terra, Fuoco) viene in questo libro rivisitata nell'ottica della Globalità dei Linguaggi. L'idea di partenza è che anche noi, esseri umani, siamo fatti della stessa materia e delle stesse leggi dell'universo. Ne consegue la proposta - ardua e ambiziosa, ma suggestiva e promettente - di interpretare in modo unitario attraverso gli Elementi, i caratteri e comportamenti umani, in specie comunicativi ed espressivi, da quelli quotidiani e comuni a quelli più straordinari delle espressioni artistiche, ai comportamenti cosiddetti <<insensati>>. I Preludi iniziali aprono un ventaglio di prospettive generali. Di ciascuno Elemento segue poi una trattazione articolata. Anzitutto un modello descrittivo sintetico che costituisce la chiave di lettura, l'interfaccia, il codice con cui leggere in simultaneità le diverse realtà di natura e cultura osservate, poi esempi significativi di comportamenti, personaggi, espressioni artistiche. Un consistente capitolo è quindi dedicato alla Metamorfosi, processo e concetto importante sia per l'osservazione come l'operatività. Infine,un ampio ventaglio di Percorsi sviluppa esplorazioni e documenta esperienze su temi, situazioni, personaggi che vanno dalla scuola dell'infanzia all'arte d'avanguardia, da Leonardo ai fumetti, dal mondo dell'Handicap alla musica techno. Il volume si propone come un'interessante lettura e occasione di autocoscienza per un vasto e vario pubblico, nonché come un originale strumento formativo per insegnanti di discipline espressive verbali e non verbali 8in particolare dove si mira all'integrazione), per professori e studenti di discipline umanistiche (lettere, arti, comunicazione, antropologia, psicologia, scienze dell'educazione); infine per educatori, animatori, personale psico-pedagogico e terapeutico, operatori dei servizi sociali
Altre pubblicazioni PROGETTO PERSONA S. Guerra Lisi, a cura di, Ed. Armando, Roma 2000
Questo libro è il compendio di una ricerca-azione di circa trent'anni di operatività scientifica, pedagogica, formativa, terapeutica in una disciplina della comunicazione e dell’espressione - la Globalita dei Linguaggi - che ha coinvolto, oltre a migliaia di persone, varie Istituzioni ed Enti educativi e socio-sanitari, nonchè le Università di Roma e Bologna. Il punto di partenza e obiettivo politico è stato lo slogan, formulato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: "From cure to care", dal curare all’aver cura: un processo, questo, dove si evidenzia la continuità pedagogicoterapeutica delle cure sociali rivolte non alle malattie fisiche o psichiche, ma all'Uomo. In questo senso il Progetto Persona abbraccia gli obiettivi dell'Educazione c della Rieducazione, della Prevenzione c della Riabilitazione dalla prima infanzia in poi, la trasformazione dall’assistenza alla qualità della vita degli handicappati gravi e degli anziani, gli interventi terapeutici per i tossicodipendenti, i malati terminali, fino agli stati di coma. Tutto questo, nel presente volume, è documentato con esperienze realizzate in tanti e diversi contesti, e supportato da riflessioni teoriche e indicazioni metodologiche. Perciò questo libro è un contributo basilare alla formazione di tanti operatori nel sociale: insegnanti, educatori, animatori, tecnici della riabilitazione, psicologi e psicopedagogisti, terapeuti. Interpella e coinvolge anche le famiglie e le stesse Persone con problemi, mirando a una coscientizzazione in ciascuna dei propri talenti di comunicazione ed espressione, e soprattutto del naturale destino di crescita e maturazione.
SINESTESIA: ARTI TERAPIA Atti del III° Convegno Nazionale GdL, Riccione 1998
Perché Dante può dire che un luogo è "d’ogni luce muto?" Perché i colori, o anche i suoni, sono ‘caldi’ o ‘freddi’? Perché ‘brillante’ si può dire di un minerale, di un’idea, di un pezzo di musica, di uno stile di vita? Che cos’è precisamente, un’esperienza psichedelica? Qual è il ruolo della sinestesia nell’esperienza artistica? Perché uno psicotico si esprime con certe stereotipie sonore? Come pensare un museo per non vedenti? E finalmente, che relazioni intercorrono fra i vari sensi dell’uomo? A queste e simili domande cercano di rispondere, in questo libro, artisti e studiosi di varie discipline: le arti e l’estetica, la psicologia, la psicofisiologia, la psicoterapia, la pedagogia. Tra loro i nomi di Pignotti, Casini Ropa, De Marinis, Frascà, Salvtore, Stefani, Giuffredi, Curti, Bolognese, Marganelli, Lapassade, Guerra Lisi, Ruggieri, Curti, Giaimis e altri. Il collante fra queste diversità è la Globalità dei Linguaggi, disciplina della comunicazione e dell’espressione finalizzata all’integrazione. Per le molteplici valenze della teoria-guida e gli ampi orizzonti percorsi dall’indagine, dal quotidiano allo specialistico, il volume si presta come un testo di lettura interessante per un vasto pubblico, nonché come originale strumento di formazione per insegnanti di discipline espressive verbali e non verbali in scuole di ogni ordine e grado; per studenti e docenti di discipline umanistiche (lettere, arti, psicologia, scienze dell’educazione); per educatori, animatori, assistenti di comunità, personale sanitario
DAL GREMBO MATERNO AL GREMBO SOCIALE
Se il grembo materno è il luogo naturale dell’accoglienza benigna. amorosa, nutrice alla vita, è compito di tutti, della famiglia, della scuola, degli educatori, degli operatori sociosanitari, creare una continuazione a questa accoglienza in un grembo sociale. Accoglienza più esigente, e perciò anche più ricca di buoni frutti, quando l’essere umano porta diversità. Nella prima parte di questo libro Stefania Guerra Lisi delinea i principi di fondo della Globalità dei Linguaggi (GdL) come metodologia dell’integrazione, e il percorso che conduce dal grembo materno al grembo sociale. In seguiti viene descritta l’esperienza realizzata dall’Associazione AS.SO.FA di Piacenza impegnata con portatori di handicap ad applicare, con la supervisione di S.Guerra Lisi, la metodologia della GdL per favorire la promozione della persona e la valorizzazione dei potenziali umani degli handicappati anche gravi. In particolare Lucia Bianchini, diplomata nella GdL descrive il percorso fatto con tre ragazzi insieme ai genitori e i volontari dell’Associazione, e una esperienza creativa che ha coinvolto anche la comunità locale. Il libro è rivolto a tutti, specialmente a tutti i protagonisti dell’esperienza di vita intorno alle persone con sofferenze e problemi particolari, e a queste stesse persone.
GLI STILI PRENATALI NELLE ARTI E NELLA VITA
MUSICOTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI. S. Guerra Lisi - G. Stefani - A. Balzan - R. Burchi - G. Parrini (Ed. Borla) 1998
L’INTEGRAZIONE: NUOVO MODELLO DI SVILUPPO (Atti del II° Convegno Nazionale GdL) a cura di S. Guerra Lisi - G. Stefani (Ed. Borla) 1998
Una seconda sezione del libro è specificamente rivolta al mondo della scuola, con temi come il disabile portatore di culturavalutazione/valorizzazione, potere e cooperazione, formazione per l’integrazione, la legislazione scolastica sull’handicap (C. Imprudente, F. Ferrari, S. Fasoli, P. Marcon, S. Guerra Lisi, S. Nocera). Una terza sezione, che interessa particolarmente educatori, operatori sociosanitari e amministratori, tratta dei rapporti tra istituzioni e iniziativa di base, con analisi, esperienze, proposte sull’iniziativa possibile ai cittadini, al volontariato, tra scuola ed extrascuola, per gli anziani, per la formazione permanente (R. Granata, P. Impara, M. Scassellati Galetti, G. Bianchini, S. Guerra Lisi). Con la descrizione delle esperienze dei laboratori creativi realizzati al 2° Convegno Nazionale della Globalità dei Linguaggi si conclude questo volume, che del Convegno contiene gli atti.
VIAGGIO NEL RITARDO MENTALE S. Guerra Lisi - G. La Malfa, G. Masi (Ed. del Cerro) 1997La persona con Ritardo Mentale rappresenta un vero e proprio "universo", con la commistione di soggettività, fattori biologici, fattori psicologici e sociali. Viaggio nel ritardo mentale si rivolge sia allo specialista del settore, sia a chi si avvicina per la prima volta a questo "universo", proponendo una visione integrata dei diversi aspetti, come stimolo per un personale "viaggio" del lettore stesso.
CONTINUITÀ 1
La prevenzione del disadattamento infantile è il primo, indispensabile passo, verso la prevenzione del disadattamento giovanile: la politica degli asili nido risolve in prospettiva i problemi dell’emarginazione, della tossicodipendenza, dell’igiene mentale…effetti di una incapacità-impossibilità espressiva, in pratica, di una mancata realizzazione dell’individuo. Non è può rimandabile una pianificazione della gioia espressiva, quando si è raggiunta la consapevolezza della sottile repressione dell’uomo che inizia con la repressione del bambino. Per questo, la presenza di linguaggi del corpo, il loro riscatto da posizioni di marginalità collegate ai soli momenti lucidi, il riconoscimento delle loro valenze espressivo-comunicative, il loro rapporto di interdipendenza coi processi dell’apprendimento, costituiscono le ipotesi di lavoro di questa esperienza con i bambini.
SINESTESIARTI
In questa luce si muove la presente osservazione-ricerca-proposta operativa, che coinvolge in modo radicale tutte le espressioni artistiche.
IN PRINCIPIO ERA IL CORPO Conoscere e ancor più assaporare con il corpo i vissuti che consentono lo ‘sviluppo dell’avviluppo’ dei potenziali umani. Al centro è il senso estetico, la capacità di sentire secondo un codice ‘emo-tono-fonico’, acquisito nel grembo materno, bagaglio psicofisico inesauribile, origine di archetipi e simboli inconsciamente attivi, che accomuna le diversità umane e fa emergere delle costanti espressive ne bambino, nell’handicappato, nell’Artista. Elemento unificante è la sinestesia, qui elaborata secondo la teoria-metodologica della Globalità dei Linguaggi. In questa luce si muove la presente osservazione-ricerca-proposta operativa, che coinvolge in modo radicale tutte le espressioni artistiche. Dall’esplorazione dei potenziali umani alle pratiche artistiche, alle tecniche multimediali, per l’integrazione, lo sviluppo della persona, per aiutare i formatori a dar senso ai comportamenti insensati e studiare percorsi dall’emergenza alla qualità per centri, istituzioni e comunità. Nel presente volume, contributi a questi temi provengono da psicologi e psicoanalisti, pedagogisti e artisti, responsabili di istituzioni e terapeuti, educatori e animatori. Sono riflessioni, testimonianze, racconti e documenti di esperienze, relazioni di gruppi di studio e laboratori creativi nell’ottica della Globalità dei Linguaggi. Con illustrazioni che danno il tocco finale al sapore di un incontro sfociato in un evento in cui, veramente, ‘in principio era il corpo’.
LA TRANS-FORMAZIONE POSSIBILE S. Guerra Lisi - M.A. Giusti - P. Ciabatti (Ed. del Cerro) 1996
Questo obiettivo è raggiungibile per l’Educatore (genitore, tecnico della riabilitazione, psicoterapeuta, musico-arterapeuta, insegnante…), se matura il convincimento che sia giusto considerare "arte di vivere" quelle inusitate strategie di convivenza (stereotipie, sensorismi, stili, e gusti personali) che caratterizzano spesso il comportamento di soggetti particolari. Si tratta di valutare ogni forma di comunicazione secondo il metodo della "globalità dei linguaggi" e dell’ "Analisi Transazionale". Sarà così possibile che il soggetto, pur limitato e disturbato, abbandonando la strada della rinuncia e della chiusura, apra le porte della "fortezza vuota", per cominciare a credere – finalmente – in una trasformazione positiva. L’essere umano, anche se gravemente compromesso, non perde il naturale bisogno di arricchire la propria bellezza interiore comunicandola agli altri con tutti i linguaggi che possiede. "…In questo caso Narciso non dice più: ‘mi amo così come sono’ ma ‘sono così come mi amo’ (G.Bachelard).
CONTINUITÀ 2 S. Guerra Lisi - R. Aristei - S. Martinelli (Ed. Borla) 1992
Il Corpo, come elemento differenziato e comune, è la base di una effettiva socializzazione ed è occasione per uno sviluppo unitario ma articolato e ricco di funzioni, conoscenze, associazioni sinestesiche,fra sé e il mondo, come propedeutica ad una sociocultura umanistico-scientifica, interdisciplinare. In tal senso si delineano due possibilità in questa impostazione metodologica nella "globalità dei linguaggi", che informa tutto il percorso didattico dimostrandone l’applicabilità: - Il sapere come vissuto della realtà che comporta conquista, sistemazione e trasformazione attiva, in contrapposizione alla passività del sapere indotto con la parola. - Il comunicare nel riconoscimento della possibilità corporea globale con tutti i linguaggi, con sviluppo della fiducia nella propria facoltà di espressione.- Queste due possibilità corrispondono ai due fattori determinanti le fasi di integrazione psichica dell’individuo, agendo all’interno, nell’organizzazione funzionale del pensiero, all’esterno nell’adattamento intenso come accomodamento e assimilazione, in una gioiosa creatività.
IL RACCONTO DEL CORPO S. Guerra Lisi (Ed. Borla) 1992
TARCISIO GRANDI
RI-USCIRE
COME NON SPEZZARE IL FILO S. Guerra Lisi (Ed. Borla) 1990
Questo libro ci fa capire che la realizzazione dell’integrazione non dipende unicamente dalle possibilità di un soggetto di partecipare pienamente alla vita sociale di una comunità; ma anche dal progetto che è capace di integrarne le "tracce", di dare un senso più ampio e appunto integrato alla sua presenza. E’ un punto delicato perché il termine integrazione rischia di essere banalizzato. Ma il libro lo riscatta e permette di scoprirne una nuova e più ampia e ricca proposta". (ANDREA CANEVARO)
IL METODO DELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI S. Guerra Lisi (Ed. Borla) 1987
Ma dove c’è linguaggio non ci sono solo segni ma anche simboli. E’ questo che ci fa affermare che "il mio corpo è il mio simbolo" e ci fa riconoscere che "se non sono altro dal mio corpo, non sono però soltanto il mio corpo". In virtù di tale continuo trascendimento, cui sopra si alludeva, si realizza quella pienezza di vita che è integrazione non per giustapposizione meccanica di parti ma per scambio vitale di esse. Questo è il traguardo che il libro intende condurci. Per tale ragione non possiamo rivolgerci al testo come a un formulario o a una guida da consultare al bisogno. Esso va studiato, assimilato e quindi dimenticato. Solo se, dopo averlo attraversato, saremo in grado di attingere alla globalità dei linguaggi aprendoci all’inesauribile ricchezza del simbolico in un recupero di creatività personale, la fatica di Stefania Guerra Lisi non sarà stata vana". (CARLO BRUTTI – RITA PARLANI)
L'INTEGRAZIONE INTERDISCIPLINARE DELL’HANDICAPPATO S. Guerra Lisi (Ed. Il Pensiero Scientifico) 1983
COMUNICAZIONE ED ESPRESSIONE NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI S. Guerra Lisi (Ed. Il Ventaglio) 1980
L’espressione totale consente così, anche a chi abbia difficoltà di linguaggio verbale di entrare "corporeamente" in comunicazione personale e perciò creativa. Educarsi alla globalità dei linguaggi – come momento del più generale processo di autoeducazione – significa percepire intensamente le proprie possibilità espressive; percepire sé (il proprio sé corporeo), ma anche l’altro, il "normale" e il "diverso", significa capire il diverso da sé, accettarlo con le sue caratteristiche. Il fatto di entrare in comunicazione globale con l’altro riduce le cause del disadattamento sociale perché consente all’individuo di esprimersi ciascuno secondo la propria potenzialità senso-corporale e i propri ritmi sincronizzati. "Vivere è tracciare nel moto", scrive l’A., "noi siamo il corpo-traccia": il corpo è la storia, il nostro vissuto, tradotto in quella "forma vivente" che è sintesi felice di interiorità ed esteriorità. |
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