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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Il 2003 è l’Anno Europeo dei Disabili

L’obiettivo dell’anno è quello di ottenere pari diritti per le persone disabili. Abbiamo aspettative altissime per quanto riguarda i risultati concreti che arriveranno dal 2003: azione a livello nazionale per prevenire la discriminazione, nuove iniziative e nuove e più forti alleanze.

Festival, dibattiti, associazioni, conferenze, proteste, gruppi, campagne politiche e altro ancora…

Nel 2003 avranno luogo migliaia di attività ed eventi a livello nazionale e locale. Saranno collegati attraverso la Marcia delle Persone. Un bus dell’Anno Europeo progettato appositamente partirà in gennaio 2003 ed attraverserà città, cittadine, paesi di 15 Stati Membri della UE.

Ci sono ben 37 milioni di buoni motivi. 37 milioni di persone disabili nell’Unione Europa. Cioè uno su dieci di noi. I disabili sono persone con pari diritti. I disabili sono lavoratori, consumatori, cittadini che pagano le tasse, politici, studenti, vicini di casa, familiari e amici. Tuttavia i disabili non sono trattati così.

Una recente indagine Europea mostra una seria lacuna nel capire cosa significa disabilità e in che modo interessa molte persone. I disabili dovrebbero essere trattati come cittadini in grado di parlare per se stessi e non come soggetti di pietà o carità. I disabili sono spesso esclusi dalla società a causa di una cattiva istruzione e della disoccupazione il che conduce spesso alla povertà.

Il 2003 è un’occasione per cambiare il futuro per i disabili. E un futuro migliore per i disabili è un futuro migliore per tutti.

L’anno europeo sarà condotto, a livello nazionale, dagli Enti di Coordinamento Nazionali (NCB). Gli NCB sono costituiti da esperti sulle disabilità dei ministeri ed organizzazioni non governative.
Ma soprattutto, l’Anno Europeo dei Disabili è la tua campagna. Disabile o no, tu puoi fare la differenza.

Il tuo aiuto è cruciale per avere successo.


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