Erickson news n. 18 -
19 maggio 2005
Qualche spunto di riflessione per
gli
Incontri in preparazione al 5° Convegno di Rimini 2005
Costruiamo la
Qualità dell’integrazione
Venerdì, 20 maggio 2005
(dalle 15.00 alle 18.00)
Care Amiche e cari Amici,
siamo compagni di strada in un percorso che si chiama Integrazione degli
alunni disabili, e per questo vorremmo ragionare di Qualità. Per farlo
seriamente diciamoci alcune cose, che sono certamente presenti in tanti
di noi, ma che è bene condividere in maniera esplicita.
La Qualità, come altri traguardi mobili della vita, non è un bene da
cercare e consumare in solitudine. Al pari del benessere: o è sociale o
è falso. Ma anche l'apprendimento, il lavoro, la legalità… o sono
"insieme", o il loro valore è nullo.
Se parliamo di Qualità dell'Integrazione scolastica, dovrebbe essere
scontato che essa sia strettamente correlata ad un gruppo, ad un'azione
collettiva, condivisa. Integrazione è sempre contatto, contaminazione e
intreccio di elementi anche solitamente vissuti come opposti:
conservazione e proposta innovativa, tecniche didattiche avanzate e
normalità del fare scuola, evitare le medicalizzazioni e cooperare con i
medici, evitare l'isolamento e valorizzare l'autonomia, esigere
competenze sempre più alte negli insegnanti specializzati per
l'integrazione ed evitare le deleghe e l'abuso di appoggio.
Abbiamo bisogno di futuro con radici forti nel passato, nel passato
delle migliori stagioni dell'Educazione Attiva e Democratica, che può
ringiovanirsi, riformarsi e reinvestirsi nel futuro.
La Qualità dell'Integrazione non è un dato acquisito una volta per
tutte. Viviamo in una stagione in cui, anche in nome di qualche presunta
qualità, si possono attuare selezioni e discriminazioni nuove. Ma ancora
oggi, la ricerca quotidiana di Qualità dell'Integrazioni è un potente
generatore di senso professionale e umano, e non solo per gli
insegnanti. Oggi dobbiamo studiare attentamente l'evolversi
dell'Integrazione, con un occhio alla tutela dei diritti degli alunni
disabili, faticosamente conquistati, che non devono perdersi sulla
strade delle riforme. L'altro occhio deve guardare sempre più da vicino
alle Qualità dei processi di integrazione, puntando ad alcuni obiettivi
che, secondo noi, sono fattori costitutivi di una buona Qualità:
1. Raccogliere e valorizzare i buoni frutti (per tutti)
dell'Integrazione
L'Integrazione è un vantaggio competitivo per la qualità delle scuole
(che andrebbe valutata tenendo ben conto anche di questo aspetto e non
solo dei livelli di apprendimento degli alunni), ma si deve capire bene,
e dimostrare chiaramente, che tipo di vantaggio sia e per chi.
2. Trasformare l'Integrazione in Inclusione
L'integrazione potrebbe riguardare soltanto gli alunni disabili,
l'inclusione risponde invece in maniera individualizzata ai vari e
diversissimi Bisogni Educativi Speciali, mostrati da sempre più alunni.
E questo sarà possibile soltanto con un miglioramento metodologico, sul
piano organizzativo e delle risorse della didattica ordinaria.
3. Integrare le risorse speciali nella normalità, facendola diventare
"speciale normalità"
Le specificità e specialità tecniche, che vent'anni e più di ricerca
applicata hanno definito, vanno valorizzate nel loro migliorare le
qualità inclusive del normale fare scuola. In questo modo, anche gli
alunni con complessi Bisogni Educativi Speciali (ad esempio l'autismo)
potranno trovare una normalità divenuta più speciale, più adeguata alle
loro necessità.
4. Programmare globalmente (Progetto di vita) e agire localmente (Piano
Educativo Individualizzato)
Teniamo l'attenzione anche su dimensioni più ampie della vita
dell'alunno, sia in senso esistenziale che di partecipazione sociale, da
pensare con la famiglia e la comunità e da far vivere nella
programmazione individualizzata accanto agli obiettivi scolastici.
5. Rendere esigibili e disponibili buone prassi
L'alunno disabile e la sua famiglia devono essere sicuri che anche nella
loro scuola sono definiti, esistono e sono realmente esigibili livelli
essenziali minimi, strutturali e di processo, di Qualità
dell'integrazione. Questi livelli di Qualità devono essere buone prassi
strutturate, istituzionali, sicure e stabili su tutto il territorio
nazionale, e non affidati all'aleatorietà del buon cuore e della
dedizione di qualche docente o dirigente.
Ci sarebbero molti altri temi, e tanti altri ne segnalerete voi, e ne
discuteremo a Rimini a Novembre. Dobbiamo fare molte cose, ma
soprattutto dobbiamo farle insieme! Grazie.
Andrea Canevaro e Dario Ianes
(Direzione scientifica del convegno)
Gli incontri, ad entrata libera, di
VENERDI’ 20 MAGGIO, dalle 15.00 alle 18.00
si terranno in contemporanea in diverse città italiane:
Trento,
Bolzano,
Prato,
Padova,
Rimini,
Bologna,
Torino,
Lecce,
Messina,
Catania,
Oristano,
Cagliari,
Milano,
Ancona,
Roma,
Modena,
Ravenna,
Cesena,
Parma,
Forlì,
Ferrara,
Faenza,
Caserta,
Latina,
Carrara,
L’Aquila,
Verona,
Salerno,
Pesaro,
Campobasso,
San Marino,
Aosta,
Urbino,
Palermo
(Clicca sulla città per avere maggiori
informazioni)
Informazioni
Silvia Dalla Zuanna
E-mail:
silvia.dallazuanna@erickson.it
Centro Studi Erickson
Tel. 0461 950690 / 0461 950747
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