Congresso Nazionale
dell'AMI:
"Giornate Nazionali per la Prevenzione delle Violenze in Famiglia e sui
Minori"
(Teatro Sala Umberto -
Via Della Mercede, 50 - Roma - 29 e 30 gennaio 2010)
CENTRO
STUDI IN SCIENZE CRIMINOLOGICO FORENSI
Responsabile dott.ssa Cesira Cruciani
www.ami-criminologia.it
cesira.cruciani@libero.it
Relazione
“Dati statistici delle violenze in
famiglia”
Per gli studiosi dei
fenomeni criminali le violenze e gli omicidi in famiglia non sono certo
delle novità. Le violenze subite nei luoghi più intimi e dalle persone
più care, sono denunciate poco, anzi pochissimo e un terzo non sono mai
state raccontate.
Sono 6 milioni
734.000, pari al 31,9% le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito
almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita:
-
18,8% le vittime di violenze fisiche,
-
23,7% le vittime di violenze sessuali,
-
4,8% le vittime di stupri o tentativi di stupri.
Negli ultimi dodici
mesi sono 1 milione 150.000 le donne che hanno subito violenza, pari al
5,4% delle donne dai 16 ai 70 anni. In particolare il 2,7% delle donne
ha subito violenza fisica, il 3,5% violenza sessuale e lo 0,3% stupri o
tentati stupri.
Spingere,
strattonare, afferrare, storcere un braccio o tirare i capelli sono i
comportamenti subiti dalla maggioranza delle vittime di violenza fisica
(dal 56,7%), una quota quasi altrettanto elevata, il 52%, ha subito
minacce di essere colpita, il 36,1% è stata schiaffeggiata, presa a
calci, pugni o morsi, il 24,6% è stata colpita con oggetti. Appaiono,
invece, meno diffuse alcune forme più gravi, come l’uso o la minaccia di
usare una pistola o il coltello (8,1%) o il tentativo di strangolamento,
di soffocamento o di ustione (5,3%). Un terzo delle vittime ha subito
atti di violenza sia fisica che sessuale e il 21% delle vittime ha
subito violenza sia in famiglia che fuori. Nella maggioranza dei casi,
la violenza non è episodica: il 52,9% delle vittime, infatti, ha subito
più episodi di violenza e tale quota arriva al 67,1% delle vittime di
violenza fisica o sessuale dal partner e al 79% delle vittime di
violenza sessuale dal partner.
Anche con
riferimento alle violenze subite dal partner negli ultimi 12 mesi emerge
che per il 54% delle donne la violenza è ripetuta (contro il 38,2% dei
casi quando si tratta di autore diverso dal partner).
Con
riferimento all’autore delle violenze, emerge che 2 milioni 938.000
donne, pari al 14,3% delle donne che hanno o hanno avuto un partner,
hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale dal marito, dal
convivente o dal fidanzato.
La violenza
subita nella coppia è soprattutto fisica: le donne vittime di violenza
fisica nel corso della vita sono il 12% mentre le vittime di violenza
sessuale, sempre dal partner, sono il 6,1%. Il 2,4% delle donne ha
subito stupri o tentati stupri dal partner.
L’analisi per
tipologia di violenze mostra come le violenze fisiche siano state
commesse dal partner nel 62,4% dei casi, le violenze sessuali, senza
considerare la molestia, nel 68,3% dei casi e gli stupri nel 69,7% dei
casi. I partner sono dunque responsabili della quota più elevata di
tutte le forme di violenza fisica e delle forme più gravi di violenza
sessuale. Analizzando i dati in riferimento alle diverse tipologie di
partner non emergono differenze significative. Il 7,6% delle donne ha
subito violenze dal marito o dal convivente contro il 6,7% che le ha
subite dal fidanzato. Anche nel caso delle violenze sessuali i dati non
si discostano di molto (il 3,2% delle donne ha subito violenza sessuale
da parte del marito o dal convivente e il 2,9% dal fidanzato), mentre le
violenze fisiche è più elevata la percentuale di donne vittimizzate dai
mariti o dai conviventi rispetto ai fidanzati (il 6,7% contro il 5,3%).
Solo per l’11,5%
delle donne vittime di violenza fisica o sessuale da un partner, la
violenza è iniziata dopo la rottura della relazione affettiva. Nella
maggioranza dei casi la violenza è avvenuta prima della separazione e
probabilmente ne è anche la causa.
1 milione
400.000 donne hanno subito violenza sessuale e fisica prima dei 16 anni
in famiglia
1 milione 400.000
donne hanno subito violenza sessuale e fisica prima dei 16 anni in
famiglia, il 6,6% del totale. Le donne che sono state costrette a subire
o a fare attività sessuali dagli sconosciuti prima dei 16 anni sono
1,7%, dai conoscenti l’1,6%.
Il quoziente relativo
ai parenti è lo stesso, pari all’1,6%, e coinvolge 334.000 donne. Tra
gli autori si segnalano anche gli amici e gli amici di famiglia. I
parenti sono responsabili del 23,8% delle violenze sessuali subite prima
dei 16 anni. Tra questi emergono in graduatoria gli altri parenti
(12,2%) e gli zii (7%), seguiti dal padre, dal fratello/fratellastro,
dal nonno e dal patrigno. I casi di violenza sessuale segnalati dalle
vittime come molto gravi, sono in maggioranza subiti dalle persone più
vicine: per i padri la percentuale raggiunge l’80,4%, per i fratelli è
il 73,2%, per i nonni e gli zii rispettivamente il 59,55 e il 55%. La
violenza ripetuta è in prevalenza perpetrata dal patrigno, dal padre,
dal fratello, dal nonno e dallo zio.
La quota di donne che
non parla con nessuno della violenza subita è elevata, pari al 53%, e
maggiore rispetto alle donne che hanno subito violenze dopo i 16 anni.
Le violenze in famiglia sono quelle che rimangono più sommerse, se ne
parla di meno se l’autore è lo zio, il padre, il fratello, il vicino o
un amico di famiglia.
Per quanto riguarda
la violenza fisica subita in famiglia prima dei 16 anni, il 4,2% delle
donne ha subito episodi di violenza fisica dal padre e il 2,75 dalla
madre. Queste violenze sono state percepite molto o abbastanza gravi
rispettivamente nell’83,9% e nel 74,25 dei casi. Il 2,35 delle donne ha
infine subito violenze fisiche dai fratelli.
Stalking: più
di 2 milioni di donne lo hanno subito
2 milioni 77.000
donne, il 18,8% delle donne che hanno avuto un partner in passato e che
si sono separate da lui, al momento della separazione e/o dopo di essa
hanno subito forme di persecuzione che le hanno particolarmente
spaventate.
Nel 68,5% dei casi
l’uomo ha cercato inistentemente di parlare con la donna contro la sua
volontà, nel 61,8% dei casi le ha chiesto ripetutamente appuntamenti per
incontrarla, nel 57% dei casi l’ha aspettata fuori casa, fuori della
scuola o del lavoro, nel 55,4% dei casi le ha inviato messaggi,
telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati e nel 40,8% dei casi è
arrivato a seguirla o a spiarla (Tab. 1).
Lo stalking risulta
fortemente associato alle violenze fisiche e sessuali: tra le donne che
hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale da un ex partner il
48,8% sono state vittime di stalking con una certa differenziazione,
tuttavia, a seconda che l’autore delle violenze fosse l’ex fidanzato o
l’ex marito/ex convivente.
Il 7,65 delle donne
vittime di comportamenti persecutori al momento della separazione o dopo
di essa, comincia invece a subire per la prima volta in questa fase
anche violenze fisiche o sessuali dall’ex partner.
Tab. 1 Donne da 16
a 70 anni che hanno subito comportamenti persecutori (stalking) da parte
di un
partner al momento
della separazione, per tipo di comportamento subito – Anno 2006
(per 100
vittime di
comportamenti
persecutori).
Ha cercato
insistentemente di parlare con lei |
********************** 68,5% |
Ha chiesto
ripetutamente appuntamenti |
***************** 61,8% |
L’ha
aspettata fuori casa/lavoro/scuola |
*************** 57,0% |
Le ha inviato
messaggi, telefonate, e-mail, lettere o regali indesiderati |
*********** 55,4% |
L’ha seguita,
l’ha spiata |
*********
40,8% |
Altro |
*****
11,0% |
Fonte: elaborazione
su dati Istat.
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