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"Chi global?"
Milano, 31 ottobre 2006 Sud nord, centri periferie, global no-global. La globalizzazione ha creato un suo alfabeto, nel quale le frontiere diventano barriere, nel quale non esistono più un Nord e un Sud del mondo. Possiamo parlare di pochi centri di potere (alcune istituzioni internazionali, le grandi corporation e un pugno di uomini ricchissimi) ed immense periferie globali. Da Milano a Città del Capo. Da Pechino a New York. La globalizzazione è un processo che hai i suoi "sommersi" e i "salvati". Mani Tese vi invita a partecipare al Convegno internazionale CHI GLOBAL? Cittadini di un mondo tra centri e periferie, a Riva del Garda (TN) dal 4 al 6 novembre. Quattro sessioni (politica, economia, intercultura e Italia) animate dai punti di vista diversi dei relatori chiamati ad intervenire. A discutere del fallimento economico e sociale delle promesse di un villaggio globale, ad esempio, ci sarà Innocenzo Cipolletta, presidente de Il Sole-24 Ore e già vice presidente di Confindustria, che dialogherà con Nicola Bullard, del centro studi thailandese Focus on the Global South, Alessandro Volpi, dell’Università di Pisa e Juraci Portes De Oliveira, rappresentante del movimento dei contadini Senza Terra, partner di Mani Tese in Brasile. A parlare dell’Italia, dopo l’intervento del Vice- Ministro degli Esteri Patrizia Sentinelli, abbiamo chiamato David Lane, corrisponde dall’Italia di The Economist. Il settimanale inglese è una voce critica, da un punto di vista liberista, sulle politiche economiche ed il sistema industriale del nostro Paese. "Sono vent’anni che Mani Tese organizza i suoi Convegni internazionali e sempre sono stati lo spunto per avviare riflessioni interessanti all’interno della società civile italiana" spiega Sabina Siniscalchi, già responsabile della Segreteria nazionale dell’associazione ed oggi Deputata. "Anche con Chi global? –riprende– mi pare che Mani Tese sia riuscita a cogliere con prontezza l’esigenza di fare il punto sui mutamenti provocati dai processi di globalizzazione. Una vera rivoluzione, riconoscendo la quale anche la società civile è chiamata a ri-scrivere la propria agenda". Secondo Antonio Tricarico, coordinatore della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, programma di Mani Tese dal 2001 "negli ultimi anni abbiamo visto crescere rapidamente tanti Sud del mondo anche nel nostro ricco Nord. I nostri partner del Sud del mondo quelli che abbiamo invitato a Riva del Garda e che vivono da sempre i problemi che oggi affrontiamo anche nel nostro Nord, ci indicano la strada dell’alternativa". "Dal punto di vista di Mani Tese – prosegue Tricarico – è importante che a parlare di globalizzazione ed economia, globalizzazione e politica, globalizzazione e cultura non ci sia solo la società civile. A Riva del Garda si incontreranno economisti e politologi, giornalisti e industriali, l’accademia e il mondo della strada. Riteniamo che siano necessarie più lenti per mettere a fuoco il problema". Per informazioni: Ufficio Stampa Mani Tese – 02/4075165
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