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Centro Studi e Formazione Sociale FONDAZIONE «E. ZANCAN»
Nuovamente al via i
“Martedì culturali”
Valutazione di
esito, nuovo servizio civile, modelli di solidarietà, Primo appuntamento martedì 7 ottobre 2003. Padova, 1 ottobre 2003 - Ritorna l’appuntamento con i “Martedì culturali” della fondazione Emanuela Zancan di Padova, ciclo di incontri sui temi più attuali delle politiche sociali e sanitarie. Il primo appuntamento dopo la pausa estiva è martedì 7 ottobre 2003: si discuterà su “La valutazione di efficacia nei servizi alle persone”. Molto spesso si danno servizi ma non se ne conoscono gli esiti; valutazione di efficacia significa invece verificare se il servizio effettuato nei confronti di una persona, di una famiglia, di una comunità ha prodotto risultati o meno, e quali benefici si sono ottenuti. Negli ultimi anni la ricerca sociale ha dimostrato un crescente interesse per la valutazione di esito nel settore dei servizi alla persona. Dal 2001 la Fondazione Zancan ha promosso tre seminari su questo argomento in collaborazione con il Boston College; tale collaborazione ha portato, nel giugno 2003, alla costituzione dell’International Association for Outcome-based Evaluation and Research on Family and Children’s Services (Associazione internazionale per la valutazione di esito dei servizi per l’infanzia e la famiglia), nata per promuovere una cultura della valutazione degli interventi per l’infanzia e la famiglia e composta di esperti nordamericani, europei e australiani. Martedì 7 ottobre si confronteranno su questi temi: Giovanni Pilati, direttore sanitario Azienda sanitaria Gorizia (“La valutazione di efficacia del lavoro di prevenzione”); Cinzia Canali, ricercatrice Fondazione Zancan (“Esperienze e metodi per valutare l’efficacia”); Paola Milani, docente Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università di Padova (“La valutazione di efficacia nel lavoro con le famiglie”); Alessandro Pompei, docente corso di laurea in Scienze del servizio sociale Università di Verona (“La valutazione di efficacia nel lavoro con le persone anziane”). Coordinerà Tiziano Vecchiato, direttore scientifico Fondazione Zancan. Durante l’incontro verrà presentato il volume: Canali C., Maluccio A., Vecchiato T. (a cura di) (2003), “La valutazione di efficacia nei servizi alle persone”, Fondazione Zancan, Padova. Il libro è edito anche negli Stati Uniti. Nel dicembre 2004 termina il servizio degli obiettori di coscienza; per i giovani si apre una diversa opportunità: il nuovo servizio civile. «Non è volontariato - spiega monsignor Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan - perché i giovani ricevono un compenso, ma implica una presenza dei giovani nel campo dei servizi. Significa aiutare i giovani a farsi responsabili nel riconoscere i bisogni e nel darne riposta». Ma quali sono le aspettative dei ragazzi e delle ragazze che scelgono di vivere l’esperienza del servizio civile? Quali le esigenze degli enti che li accolgono nelle loro strutture? Il nuovo servizio civile migliora la formazione professionale e la sensibilità civile? In proposito la Fondazione Zancan ha recentemente condotto una ricerca, a livello nazionale, su un campione di 80 enti e oltre 400 volontari che hanno vissuto l’esperienza del nuovo servizio civile. I risultati verranno in parte presentati durante l’incontro di martedì 14 ottobre 2003, “Giovani protagonisti della società: il nuovo servizio civile”. Saranno presenti: Giovanni Nervo, presidente onorario Fondazione Zancan; Alessandro Castegnaro, sociologo, caporedattore della rivista «Studi Zancan»; Roberto Minervino, coordinatore progetti servizio civile Comune e Università di Padova; Ivan Nissoli, responsabile servizio civile Caritas Ambrosiana, Milano. Coordinerà Giuseppe Pasini, presidente Fondazione Zancan. Martedì 21 ottobre 2003 sarà la volta de “La solidarietà: confronto tra concezioni e modelli diversi”. Uno dei punti nodali in tutti i sistemi di welfare è costituito dal tema della solidarietà: molti ne parlano e affermano di difenderla. Di fatto la solidarietà ha assunto in questi anni differenti significati e sfumature, da cui si sono sviluppati comportamenti e politiche molto diversi e talvolta contrapposti. Quale concezione di solidarietà scegliere per il nostro welfare? Una solidarietà basata sul vincolo dell’universalità dei diritti, che assicuri a tutti i servizi essenziali, oppure una solidarietà come concessione volontaristica, legata al buon cuore di fondazioni, di singole persone benestanti, ai comuni nei limiti della loro disponibilità economica? Una solidarietà che garantisca diritti uguali per tutti, anche per i poveri, oppure una solidarietà che crede sia necessario dapprima aumentare il benessere, e quando le ricchezze saranno incrementate, allora ce ne sarà anche per i poveri? Interverranno sul tema della solidarietà: Giovanni Sarpellon, docente Università di Venezia; Italo De Sandre, docente Università di Padova; Umberto Curi, docente Università di Padova. Coordinerà Giuseppe Pasini, presidente Fondazione Zancan. La politica sanitaria attuata negli ultimi anni in molte regioni italiane ha portato a una progressiva riduzione della percentuale di ospedalizzazione, che sta raggiungendo i 160 ricoveri per mille abitanti, con conseguente riduzione a 4,5 per mille letti per gli acuti. Parallelamente si registra anche un accorciamento delle degenze ospedaliere, che solo nei reparti di medicina superano i 10 giorni. Con la dimissione dall’ospedale, la continuazione della cura viene trasferita alla famiglia, al medico di medicina generale, ai servizi di distretto dell’azienda Usl e a quelli socio assistenziali dei comuni. Mentre nella fase iniziale di alcune malattie anche gravi (come ictus, tumori, Aids, Alzheimer ecc.) questo comportamento può rappresentare un vantaggio, nella fase più avanzata subentrano serie difficoltà. Come affrontare il problema de “La continuità assistenziale tra ospedale e distretto”? Se ne parlerà martedì 28 ottobre 2003 insieme a: Ennio Gallo, direttore sanitario Casa di cura S. Giorgio, Pordenone; Carmelo Scarcella, direttore generale Asl della Provincia di Brescia; Roberto Toffanin, responsabile Distretto 1 Ulss 16 Padova; Tiziano Vecchiato, direttore scientifico Fondazione Zancan. Coordinerà Giovanni Nervo, presidente onorario Fondazione Zancan. Chiude i “Martedì culturali” della Zancan un incontro dal titolo “Effetti psicologici e sociali della precarietà del lavoro”, in programma martedì 4 novembre 2003. Nel mercato occupazionale negli ultimi anni si è verificata una massiccia diffusione delle forme di lavoro contingente (contratti di lavoro a tempo determinato, di prestazioni d’opera occasionale, di formazione e lavoro ecc.), con conseguenze per le aziende e per i lavoratori. Le aziende da una storia costruita attraverso un nucleo di lavoratori fissi e stabili, con ruoli e spazi di discrezionalità chiari, si muovono verso una condizione di maggior fluidità. Le persone si ritrovano con maggiori incertezze, un’ansietà nella ricerca di nuove situazioni e nuovi impieghi, con grandi difficoltà nel progettare il futuro e un punto interrogativo sulla pensione. Nel tempo, aumenterà facilmente la fascia dei “precari”, persone che vivono di lavoretti nessuno dei quali garantisce loro una buona qualità di vita. Con il rischio di trovarsi in situazioni di difficoltà. Il 4 novembre i relatori saranno: Augusto Palmonari, docente Facoltà di Scienze dell’educazione Università di Bologna; Guido Sarchielli, docente Facoltà di Scienze dell’educazione Università di Bologna; Massimo Neri, docente di organizzazione aziendale Università di Modena. Coordinerà Tiziano Vecchiato, direttore scientifico Fondazione Zancan. Tutti gli incontri si svolgeranno dalle ore 16 alle 19 nella sala polivalente del Comune di Padova in via Diego Valeri 17 (Padova). Sono invitati a partecipare operatori, amministratori, volontari, giovani interessati a investire nel sociale. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti; si prega di dare conferma a: Fondazione «E. Zancan», via Vescovado 66, 35141 Padova, tel. 049-663800, fax 049-663013, e-mail fz@fondazionezancan.it, sito web www.fondazionezancan.it. Al termine di ogni incontro verrà rilasciato un attestato di partecipazione. |
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