Il Ministero dell'istruzione con la nota prot. N. 186 del 30 aprile
2002 ha inviato alle Direzioni scolastiche regionali finanziamenti per
l'integrazione scolastica aggiuntivi a quelli già trasmessi con la
C.M. 139/2001.
La nota ministeriale si segnala per la sua sistematicità e per la
chiarezza con cui rilancia la qualità dell'integrazione scolastica. I
finanziamenti derivano dalla Legge 69/2000, finanziata con ulteriori
risorse aggiunte a quella della Legge 440/97.
La Legge 69/2000 era stata duramente contestata nella sua formulazione
originaria dalla FISH e dalle associazioni aderenti, tra le quali l'AIPD
e la FIADDA, perché assegnava svariati miliardi di lire alla
riattivazione di istituti speciali per ciechi e sordi. La FISH ottenne
delle modifiche nel senso che il 45% dei finanziamenti annui venisse
destinato a progetti locali di integrazione scolastica e che la quota
destinata agli istituti speciali, andasse a progetti locali di
integrazione scolastica fino a quando non venissero insediati i nuovi
organi statutari degli istituti.
Siccome tali organi non sono stati ancora insediati, il Ministero ha
assegnato anche il 55% dei finanziamenti della Legge 69 per progetti
locali.
La nota ministeriale, nel prendere atto di ciò, precisa che con tali
finanziamenti le istituzioni scolastiche possono realizzare migliori
sinergie con gli enti locali, le ASL e le associazioni di persone con
disabilità e loro familiari operanti sul territorio ricorrendo anche
agli accordi di programma di cui all'art. 13, comma 1, lettera a)
Legge 104/92 ed inserendosi nei "Patti territoriali" di cui
alla L. 662/96 art. 1, comma 102 e nei Piani di zona di cui all'art.
19 della Legge 328/2000.
Ciò faciliterà anche delle economie per ciascuno degli enti
interessati nella reciproca collaborazione.
Ed a tal proposito cita la Sentenza del Tribunale di Roma del 2002,
con la quale si fa obbligo alle ASL di garantire nella scuola
infermieri nel caso siano iscritti alunni con allergie che possono
arrecare danni alla loro salute.
La nota ministeriale insiste affinchè le singole scuole utilizzino
questi finanziamenti aggiuntivi per ampliare e meglio arricchire il
POF, Piano dell'offerta formativa, al fine di garantire una sempre
migliore qualità dell'integrazione scolastica. Dice infatti la nota
ministeriale: "E' in questo quadro che le istituzioni scolastiche
definiscono nel piano dell'offerta formativa gli impegni didattici ed
organizzativi in rapporto alle esigenze dell'alunno disabile,
coinvolgendo tutto il personale della scuola (e non solo l'insegnante
di sostegno) e possono partecipare a pieno titolo alla stipula di
accordi di programma sull'integrazione degli alunni disabili, insieme
agli altri soggetti istituzionali coinvolti, ciascuno nell'ambito
delle proprie competenze".
La nota ministeriale invita infine le singole scuole autonome a
collegarsi in rete ed a partecipare alla stipula degli accordi di
programma.
Le Direzioni scolastiche regionali dovranno erogare i nuovi
finanziamenti secondo il seguente ordine di priorità:
1) finanziare interventi finalizzati al
miglioramento complessivo dell'offerta formativa e alla soluzione dei
problemi dell'integrazione scolastica, favorendo lo sviluppo di reti
tra scuole che operino nel territorio non solo come supporti di
informazione, scambio, formazione, documentazione, ma anche , laddove
previsto da specifici accordi di programma, anche in fase di
elaborazione, come strutture tecniche di supporto alle decisioni;
2) per integrare il budget delle istituzioni
scolastiche che abbiano rappresentato a codeste Direzioni regionali
situazioni di particolare complessità e difficoltà per la presenza,
all'interno della scola, di alunni in situazione di disabilità
particolarmente grave;
3) per implementare il budget complessivo delle
istituzioni scolastiche , con assegnazione diretta alle istituzioni
medesime, in relazione al numero degli alunni disabili, per una
finalizzazione integrata con tutte le esigenze di potenziamento e
qualificazione dell'offerta di integrazione scolastica.
La nota si conclude con l'annuncio di un prossimo monitoraggio sul
modo di impiego dei copiosi mezzi finanziari assegnati.
Trattasi della prima circolare degli ultimi due
anni che dà il giusto rilievo organico alle problematiche
dell'integrazione scolastica, di cui si sentiva finalmente bisogno.
Qualche perplessità però suscita il punto 2 delle priorità, perché
la sua formulazione vaga, se per un verso offre l'opportunità a
progetti molto articolati di integrazione scolastica di alunni con
handicap in situazione di gravità nelle singole scuole, per altro
verso può prestarsi a progetti pericolosi di concentramento di alunni
in situazioni di gravità solo in alcune scuole, come sta già
avvenendo in molte scuole superiori del Veneto e non solo in questa
regione.
Si consiglia ai genitori di vigilare per evitare questo rischio e di
contattare immediatamente i Dirigenti scolastici perché formulino i
POF per il prossimo anno scolastico in modo da realizzare una migliore
qualità dell'integrazione generalizzata nelle singole scuole di
appartenenza degli alunni.
Si consiglia infine alle associazioni di offrire la loro
disponibilità alle scuole singole ed in rete, per partecipare ai
progetti locali di integrazione scolastica, offrendo le proprie
risorse professionali e, ove possibile, anche finanziarie.
Roma, 27 maggio 2002
Salvatore Nocera
Osservatorio dell’AIPD sull’integrazione scolastica
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