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Cambiare a gennaio… È una serata carica di dolore, che conclude una giornata che mi ha spezzata in ...nove! A settembre, in attesa delle nomine sulle graduatorie incrociate, in mancanza di docenti disponibili con titolo di specializzazione, abbiamo nominato 9 persone straordinarie, scelte con il “lumicino”, per affiancare gli alunni disabili nel nostro Istituto in qualità di insegnanti di sostegno...”in attesa dell’avente diritto”. Nessuno di loro ha il titolo, ma hanno la competenza. Si sono giocati, dannati, spesi...ma adesso sono licenziati, perché altrettanti docenti, privi di qualunque esperienza, ma abilitati, si sono resi disponili, dopo il lungo scorrere delle graduatorie incrociate.....e i MIEI 9 colleghi sono stati licenziati. Non ho nulla da ridire sul diritto di chi da lunedì prenderà servizio (dobbiamo dare loro il tempo di arrivare da lontano...) ma vorrei urlare, a nome di tutti i ragazzi e le ragazze che a gennaio, il prossimo lunedì, dovranno salutare coloro che li hanno accompagnati fin qui, che non avevano diritti e quindi il loro lavoro, il loro investimento, il loro impegno...dovranno cedere al diritto di altri. Uno Stato incapace di rispondere in tempi adeguati, con persone adeguate, ai bisogni di più deboli, non è uno Stato; uno Stato che non permette di individuare e scegliere sulla competenza, coloro che sono chiamati a lavorare con persone disabili, ma che affida le loro vite a graduatorie che con l’insegnamento di sostegno non hanno nulla a che fare, non è uno Stato. So bene che anche coloro che arriveranno hanno diritti sacrosanti, ma i loro diritti, nei fatti, negano il diritto dei ragazzi ad avere continuità, almeno all’interno di un anno scolastico, visto che la precarietà dei docenti di sostegno, anche specializzati, è un dato che sembra ineluttabile. Non serve che io, coordinatrice degli insegnanti di sostegno per volontà del mio dirigente, mi senta preda di grande e impotente rabbia, non serve che io urli al mondo quanto grande è la stima che nutro per chi, privo di diritti e di velleità sul futuro, ha dato tutto se stesso per 4 mesi. Non serve ma vorrei farlo, perché grazie al loro lavoro 20 ragazzi adesso devono i fare i conti con una separazione che non hanno il diritto né il dovere di sopportare...... Sarebbe stato meglio non nominare nessuno in attesa dell’ “avente diritto”? Avremmo dovuto lasciare che fossero senza l’insegnante di sostegno in attesa che qualche insegnante di diritto, di economia, o di altro, decidesse che, poiché l’importante è lavorare, allora si può accettare anche una nomina su posto di sostegno, tanto fa punteggio e poi, in fondo, basta un po’ di buona volontà......? No, noi cerchiamo di nominare l’insegnante di sostegno appena la scuola inizia, perché il nostro dirigente sa quanto preziosa sia la figura di un docente di sostegno nelle fasi iniziali dell’anno scolastico..... Ma adesso questa scelta si ritorce contro coloro per i quali è stata fatta..... Perdoni, se può, il mio sfogo: ci conosciamo e credo Lei abbia ben compreso quanta pare di me è impegnata in questo lavoro, che è ben di più di un lavoro.....; ma a Lei, che con le alte cariche ministeriali ha rapporto, chiedo che si faccia portavoce, come sempre fa, di un bisogno che urla con forza di essere accolto: mettiamo ordine nell’...”ordinamento” sui criteri di nomina su posti di sostegno! Un cardiologo non può essere sostituito da un ginecologo, ma neppure un docente di matematica può essere sostituibile con uno di lettere...ed allora che non sia possibile nominare su posto di sostegno chi non ha la competenza per farlo! LA PREGO!
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