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COMITATO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI
HANDICAPPATI Torino 22-01-02
Quanto sta accadendo in questi giorni in modo generalizzato nelle nostre scuole è gravemente lesivo dei diritti dei ragazzi in situazione di handicap e delle loro famiglie ed ostacola la scuola pubblica statale nel suo impegno ad organizzarsi in modo efficace per assolvere ad uno dei compiti principali che la Costituzione assegna alle istituzioni pubbliche : "Rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona " A causa di un sistema burocratico e amministrativo gravemente disorganizzato infatti moltissimi insegnanti di sostegno assegnati alle scuole per affiancare nel loro percorso scolastico ragazzi con disabilità fisiche psichiche e sensoriali anche gravi sono rimossi dalle sedi a cui erano assegnati e trasferiti ad altre cattedre . Si attiva a questo modo una catena di cambiamenti che causano intollerabile disagio in particolare agli allievi più bisognosi di particolari attenzioni. Proprio nella scuola che dovrebbe attivarsi per accogliere i ragazzi con disabilità e ridurne l’handicap , cioè la situazione di svantaggio in cui sono costretti a vivere a causa della loro situazione personale, si creano condizioni che oggettivamente ostacolano l’impegno degli insegnanti e dei genitori nel realizzare progetti educativi efficaci e continuativi. La scuola italiana vive un momento di gravi incertezze per quanto attiene all’assegnazione delle risorse del personale necessario perché sia assicurata un’integrazione di qualità .Numerosi insegnanti assegnati sui posti di sostegno sono privi di titolo di specializzazione e non vengono coinvolti in attività obbligatorie di formazione , anche agli insegnanti curricolari non sono mai state proposte iniziative generalizzate di aggiornamento sulle problematiche dell’handicap. Gli Enti Locali in molte realtà territoriali non assolvono all’obbligo di assegnare agli allievi più gravi risorse di personale aggiuntive per favorirne l’autonomia e la comunicazione. Succede così che un numero rilevante di allievi in situazione di handicap venga accolto nella scuola pubblica , in particolare nelle scuole superiori , con un orario part-time. Intanto nei convegni si torna a discutere sul grave rischio di un ritorno al sistema delle scuole speciali ed indicazioni in tal senso sono già state date da esponenti del governo.Un altro segnale allarmante e costituito dal fatto che non è mai stato convocato l’Osservatorio permanente per l’integrazione scolastica delle persone in situazione di handicap a cui sono affidati compiti consultivi e propositivi per la piena attuazione della legislazione in materia di integrazione. Le famiglie , le scuole ,gli operatori dei servizi di territorio denunciano la grave disattenzione ai problemi dell’handicap nella scuola pubblica e desiderano conoscere quali impegni intende assumere il Ministero per l’istruzione affinché venga assicurato anche agli allievi in situazione di handicap il diritto all’istruzione nelle sezioni e nelle classi comuni della scuola. .
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