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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

La C.M. n. 19/07 sull’aumento degli alunni nelle classi con disabili non ha valore normativo secondo la cassazione

Diritto allo studio (N) - Numero alunni per classe

DESCRIZIONE DELLA SENTENZA
Una recente decisione della Cassazione a Sezioni unite pone fine ad una prassi illegittima delle pubbliche amministrazioni che con delle proprie circolari danno interpretazioni, talora restrittive, dei diritti sanciti nelle leggi ed in altri atti normativi. 
Trattasi della  Sentenza n. 23031 del 2 Novembre 2007, con la  quale le Sezioni unite della Cassazione hanno chiaramente detto che le Circolari sono dei semplici atti interni dell’amministrazione e nulla aggiungono o possono togliere a quanto previsto da norme primarie o secondarie. Esse quindi non sono vincolanti neppure per gli uffici gerarchicamente dipendenti dall’organo che le ha emesse, ed addirittura gli atti amministrativi emanati sulla loro base non sono neppure  coperti dalla legittimità amministrativa, poiché o l’atto è conforme alla legge e la circolare che fosse con esso in contrasto è essa stessa illegittima o l’atto è illegittimo ed una eventuale circolare che lo autorizzasse sarebbe pur essa illegittima.



OSSERVAZIONI
Il problema per gli alunni con disabilità si pone con riguardo alla C.M. n. 19/07 con la quale il Ministero della Pubblica Istruzione ha autorizzato gli Uffici scolastici regionali a formare classi, frequentate da alunni con disabilità, in dissenso con quanto previsto dal D.M. n. 141/99, secondo il quale tali classi non possono superare i 25 alunni, di cui uno con disabilità ed i 20 alunni, di cui due con disabilità non grave. La C.M. n. 19/07 ha innalzato tali numeri di due unità, non ostante le lamentele delle Associazioni dei disabili e loro familiari.

Già infatti le associazioni avevano denunciato l’illegittimità della circolare, perché aveva  modificato un decreto, atto gerarchicamente di grado superiore alla circolare.

Adesso la Cassazione a Sezioni unite ci dice addirittura che in ogni caso le circolari sono dei semplici atti interpretativi interni e non possono modificare atti normativi di alcun tipo.

Ritengo quindi che, a questo punto, le Associazioni debbano chiedere urgentemente, anche tramite l’Osservatorio ministeriale sull’integrazione scolastica, l’abrogazione di tale circolare ed il ripristino dei numeri massimi fissati dal D.M. n. 141/99.

Qualora tale civile richiesta dovesse continuare a non essere presa in considerazione dal Ministero, ritengo si ponga la necessità di ricorrere ai TAR, a partire da Giugno,quando si formeranno le nuove classi, per ottenere l’annullamento dei provvedimenti che innalzano illegittimamente il numero degli alunni nelle prime classi frequentate da alunni con disabilità.

A nulla varrà che il Ministero si appelli all’art 1 comma 605 lettera “a” della L. n. 296/06, che  ha innalzato il rapporto medio docenti-alunni in tutte le classi; infatti le classi con alunni con disabilità godono di un trattamento particolare che, se la norma sopra citata avesse voluto sopprimere, avrebbe dovuto esplicitarlo; cosa che non ha fatto e non poteva fare, stante la tutela costituzionale della qualità del diritto allo studio degli alunni con disabilità sancito dalla Sentenza della Corte costituzionale n. 215/87, che il  Ministero, con troppa disinvoltura, ha ritenuto di non tener in nessuna considerazione anche per altri aspetti concernenti la qualità dell’integrazione scolastica.

Ci si augura che il Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio ministeriale, organo qualificato di consulenza del  Ministero, voglia formulare  una proposta abrogativa  della C.M. n. 19/07 per la parte concernente gli alunni con disabilità, in modo da ristabilire il clima di serenità che si era avviato con il  primo  incontro  fra le   Associazioni  ed il Ministro Fioroni nel Giugno del 2005 e che poi è andato offuscandosi a causa della crescente disattenzione ministeriale per le problematiche dell’integrazione scolastica, di cui la circolare incriminata è uno e non il solo e, purtroppo, non l’ultimo esempio.

“L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità torni al centro dell’agenda politica del Ministero e del Governo” come da tempo, e da  ultimo in un recente documento della FISH, chiedono le associazioni aderenti alla F ISH.

07-01-2008

Avvocato Salvatore Nocera
Responsabile dell'area Normativo-Giuridica
dell'Osservatorio dell’AIPD sull’integrazione scolastica

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