Ufficio
Centrale per la Giustizia Minorile
I
CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA
Flussi di utenza dei Servizi della
Giustizia Minorile
- Anno 1999 -
Il
presente lavoro si pone l'obiettivo di
fornire un quadro dei flussi di utenza dei Servizi della Giustizia
Minorile, in un'ottica soprattutto quantitativa, nel tentativo di
evidenziare le caratteristiche principali del fenomeno oggetto di
analisi e le tendenze emergenti.
I dati di seguito presentati costituiscono i risultati delle
rilevazioni statistiche effettuate
periodicamente presso i Servizi della Giustizia Minorile: centri di
prima accoglienza (CPA), istituti penali per minorenni (IPM), uffici
di servizio sociale per minorenni (USSM) e comunità.
Il volume è stato articolato in quattro capitoli, ognuno relativo ad
una tipologia di Servizio.
L'attenzione è stata focalizzata sui dati rilevati durante l'anno
1999, ma l'analisi riguarda anche gli anni passati, a partire
dall'anno in cui le diverse indagini sono state avviate.
In allegato sono riportate le tabelle contenenti i dati
relativi ai flussi di utenza di ogni
singolo Servizio nell'anno 1999.
Per interpretare correttamente i dati statistici presentati nelle
pagine successive, occorre tener presente che l'utenza dei Servizi
della Giustizia Minorile costituisce solo un aspetto del complesso
fenomeno della devianza minorile in Italia (gli arrestati e i fermati
rappresentano solo una parte dei minorenni denunciati alle Procure
della Repubblica, per non parlare di quella parte del fenomeno che
viene definita “il sommerso”).
Appare opportuno far presente inoltre che i dati qui elaborati sono
rappresentativi del numero di ingressi
nei Servizi e non già del numero degli entrati: vale a dire che
i minori che sono transitati più volte nel corso dell'anno in un
Servizio vengono conteggiati tante volte quanti sono stati gli
ingressi (sono ovviamente esclusi i movimenti di carattere
temporaneo).
Occorre infine ricordare che, benché si parli genericamente di
minorenni, l'utenza dei Servizi della Giustizia Minorile ha un'età
compresa tra i 14 e i 21 anni (si parlerà in questo caso di
minorenni per la fascia 14-18 e di giovani adulti per la
fascia 18-21 anni). Il Tribunale per i minorenni giudica tutti i reati
commessi dai minorenni, qualunque sia l'età del soggetto all'epoca del
giudizio; la funzione dei Servizi minorili termina al compimento dei
21 anni del soggetto.
Roma, luglio 2000
1.
I CENTRI DI PRIMA ACCOGLIENZA.
Premessa.
I Centri di prima accoglienza ospitano i minori arrestati, fermati o
accompagnati fino all'udienza di convalida, svolgendo nei loro
confronti attività di sostegno e di chiarificazione. Essi inoltre
forniscono all'Autorità Giudiziaria procedente i primi elementi di
conoscenza della situazione che riguarda il minore e cercano di
attivare le risorse familiari e ambientali, coinvolgendo gli altri
Servizi dell'Amministrazione della Giustizia Minorile e quelli del
territorio. Preparano le dimissioni del minore dal Centro o
l'eventuale trasferimento ad altri Servizi o strutture.
Il C.P.A. si
caratterizza come una struttura non carceraria, collocata in gran
parte presso gli Uffici Giudiziari; pertanto, il periodo di permanenza
in questa struttura, anche se molto breve, permette di evitare
l'impatto con l'istituto penale.
É importante precisare che, ai sensi dell'art.18
c.2 D.P.R. 448/88, non tutti i minori
arrestati o fermati vengono condotti in
C.P.A.
L'analisi che viene presentata in questo
primo capitolo si basa sull'elaborazione dei dati rilevati presso i 25
Centri di prima accoglienza presenti sul territorio nazionale
nell'anno 1999. La rilevazione, effettuata con cadenza mensile,
permette di conoscere i movimenti (ingressi/uscite) che sono stati
registrati nei C.P.A. nel corso dell'anno,
per motivo del movimento e i reati collegati all'ingresso nel Centro
di prima accoglienza. Altre informazioni disponibili riguardano il
sesso del minori transitati e la
distinzione degli stessi tra italiani e stranieri (per comodità
espositiva, si parlerà di "nazionalità" dei soggetti transitati nel
Servizio; la predetta rilevazione non fornisce infatti l'informazione
sui Paesi di provenienza).
Nel corso dell'analisi particolare importanza è riservata all'ultimo
anno di osservazione (il 1999); viene
comunque offerto un quadro sull'andamento storico del fenomeno a
partire dal 1991.
1.1
Gli ingressi nei Centri di prima accoglienza: analisi temporale.
Nel
1999 sono stati registrati 4.248 ingressi nei Centri di prima
accoglienza; il valore risulta in lieve
aumento rispetto all'anno precedente (l'1% appena); l'aumento è più
consistente (12%) se il valore del 1999 è confrontato con quello del
1996, anno in cui il fenomeno presenta il valore minimo.
Anche se il numero complessivo degli ingressi non sembra presentare
variazioni di rilievo nel corso degli anni, disaggregando i dati
secondo la nazionalità dei soggetti, si notano cambiamenti degni di
nota: la componente straniera, dapprima
inferiore a quella italiana, a partire dal 1995 ha continuato a
prevalere e, nell'ultimo anno in esame, ha costituito il 54% degli
ingressi in C.P.A. Ciò è verosimilmente
collegato all'aumento dell'immigrazione in Italia negli ultimi anni e
alle condizioni economico - sociali precarie in cui la maggior parte
degli stranieri immigrati vive, che possono indurre a scelte in senso
deviante.
Disaggregando per sesso, emerge la netta prevalenza dei maschi (76%)
rispetto alle femmine (24%). Questa differenza di sesso è molto
accentuata per gli italiani (i maschi costituiscono il 96,5%), meno
evidente per gli stranieri, per i quali l'incidenza maschile è
limitata al 58% dei casi.
Tabella 1.1 - Ingressi in
C.P.A. negli anni 1991-99, per
nazionalità e sesso. |
|
ANNI |
Italiani |
Stranieri |
Totali |
|
Maschi |
Femmine |
Totale
Italiani |
Maschi |
Femmine |
Totale
Stranieri |
Maschi |
Femmine |
Totale
Complessivo |
|
1991 |
2.100 |
70 |
2.170 |
976 |
926 |
1.902 |
3.076 |
996 |
4.072 |
|
1992 |
2.512 |
79 |
2.591 |
1.020 |
941 |
1.961 |
3.532 |
1.020 |
4.552 |
|
1993 |
2.314 |
62 |
2.376 |
913 |
833 |
1.746 |
3.227 |
895 |
4.122 |
|
1994 |
2.089 |
72 |
2.161 |
1.067 |
857 |
1.924 |
3.156 |
929 |
4.085 |
|
1995 |
1.882 |
54 |
1.936 |
1.283 |
956 |
2.239 |
3.165 |
1.010 |
4.175 |
|
1996 |
1.880 |
72 |
1.952 |
996 |
842 |
1.838 |
2.876 |
914 |
3.790 |
|
1997 |
1.953 |
54 |
2.007 |
1.151 |
1.038 |
2.189 |
3.104 |
1.092 |
4.196 |
|
1998 |
1.848 |
69 |
1.917 |
1.385 |
920 |
2.305 |
3.233 |
989 |
4.222 |
|
1999 |
1.905 |
68 |
1.973 |
1.321 |
954 |
2.275 |
3.226 |
1.022 |
4.248 |
|
Grafico 1.1.a - Ingressi in C.P.A. negli
anni 1991-99, per nazionalità.
Grafico 1.1.b - Ingressi in C.P.A. negli
anni 1991-99, per sesso.
Grafico 1.2.a - Ingressi in C.P.A.
nell'anno 1999, per nazionalità.
Grafico 1.2.b - Ingressi in C.P.A.
nell'anno 1999, per sesso.
Grafico 1.3 - Ingressi in C.P.A. nell'anno
1999, per nazionalità sesso.
Confrontando i valori degli ingressi in
C.P.A. con quelli dei minorenni
denunciati alle Procure della Repubblica presso i tribunali per i
minorenni (dato di fonte ISTAT, disponibile come ultimo aggiornamento
all'anno 1998), si nota come soltanto il 10% dei denunciati (42.107
nel 1998) arriva in un Centro di prima accoglienza.
Disaggregando tra italiani e stranieri, le denunce a carico
di italiani risultano decisamente superiori
a quelle degli stranieri (31.181 e 10.926 rispettivamente nel 1998);
l'incidenza degli ingressi in C.P.A. sui
denunciati risulta pari al 6% per gli italiani e al 21% per gli
stranieri; questa discrepanza mette in evidenza la maggiore
probabilità di ingresso in C.P.A. per
un minore straniero arrestato o fermato rispetto ad un minore italiano
che si venga a trovare nella stessa situazione. Ciò deriva
verosimilmente dal fatto che, come previsto dal già citato art.18
c.2 del D.P.R.448/88,
il pubblico ministero può disporre che il minorenne
venga condotto presso una comunità pubblica
o autorizzata o, << tenuto conto del fatto, dell'età e della
situazione familiare >>, può disporre che << il minorenne sia condotto
presso l'abitazione familiare perché vi rimanga a sua disposizione >>.
E' evidente che, per gli italiani, le possibilità di contattare e
attivare la famiglia sono di gran lunga
maggiori che per gli stranieri.
1.2
Gli ingressi nei Centri di prima accoglienza: analisi territoriale.
La tabella 1.2 e i relativi grafici mettono in
evidenza la distribuzione territoriale degli ingressi in
C.P.A. nell'anno 1999. Emerge innanzitutto
che i valori più elevati sono stati registrati nei
C.P.A. dell'Italia Centrale (1.197) e
dell'Italia Nord - Occidentale (1.093), in particolare nei
C.P.A. di Roma (843), Firenze (276),
Milano (549) e Torino (422). Per l'Italia Meridionale, che ha
registrato un numero complessivo di
ingressi pari a 980, si distinguono i Centri di Napoli (367) e Bari
(294), mentre nell'Italia Insulare (595 ingressi complessivamente)
prevale il C.P.A. di Catania (288). Più
basso è il numero degli ingressi nei C.PA.
dell'Italia Nord - Orientale (423), dove
prevalgono Treviso (207) e Bologna (185).
Di rilievo è in particolare l'aumento di
ingressi registrato nel C.P.A. di Roma,
che nel 1999 ha riportato 843 ingressi rispetto ai 690 dell'anno
precedente (un aumento pari al 22%).
Nei grafici a torta che seguono, viene
presentata la composizione percentuale degli ingressi in
C.P.A. negli anni 1998 e 1999 e delle
denunce alle Procure della Repubblica presso i tribunali per i
minorenni nell'anno 1998 secondo le ripartizioni territoriali. Il loro
esame conferma quanto precedentemente
osservato in merito alla prevalenza di alcune aree territoriali
rispetto alle altre e mette in evidenza che tra il 1998 e il 1999 non
si sono verificati cambiamenti di rilievo nella distribuzione
territoriale degli ingressi in C.P.A. Nel
confronto con la distribuzione territoriale delle denunce alle Procure
nel 1998, l'unica differenza degna di nota riguarda le percentuali
dell'Italia Nord - Orientale (10% degli ingressi in
C.P.A. e 16% delle denunce) e dell'Italia
Centrale (27% degli ingressi in C.P.A. e
20% delle denunce).
Con riferimento alla nazionalità dei soggetti che sono transitati nei
C.P.A., è
possibile osservare la differente distribuzione territoriale degli
ingressi dei soggetti italiani e stranieri; infatti, gli ingressi in
C.P.A. di minori stranieri hanno
riguardato nell'87% dei casi i Servizi del Centro - Nord; al
contrario, la componente italiana coinvolge principalmente i Servizi
del Sud e delle Isole.
L'analisi degli istogrammi contenuti nei grafici 1.5 e 1.6 conferma
quanto in precedenza affermato circa l'incidenza degli ingressi in
C.P.A. sulle
denunce alle Procure minorili, che risulta essere maggiore per la
categoria degli stranieri rispetto a quella degli italiani; ciò vale
per tutte le ripartizioni territoriali.
Tabella 1.2. - Distribuzione territoriale degli ingressi nei
C.P.A.
nell'anno 1999 per nazionalità e sesso. |
|
Centri Giustizia Minorile
Centri di prima accoglienza |
Italiani |
Stranieri |
Totale |
|
MF |
F |
MF |
F |
MF |
F |
|
C.G.M.
Milano |
191 |
15 |
480 |
141 |
671 |
156 |
|
Milano |
157 |
9 |
392 |
105 |
549 |
114 |
|
Genova |
34 |
6 |
88 |
36 |
122 |
42 |
|
C.G.M.
Torino |
48 |
3 |
374 |
88 |
422 |
91 |
|
Torino |
48 |
3 |
374 |
88 |
422 |
91 |
|
C.G.M.
Venezia |
80 |
4 |
158 |
70 |
238 |
74 |
|
Treviso |
68 |
3 |
139 |
59 |
207 |
62 |
|
Trento |
6 |
- |
13 |
7 |
19 |
7 |
|
Trieste |
6 |
1 |
6 |
4 |
12 |
5 |
|
C.G.M.
Bologna |
82 |
3 |
141 |
41 |
223 |
44 |
|
Bologna |
72 |
2 |
113 |
28 |
185 |
30 |
|
Ancona |
10 |
1 |
28 |
13 |
38 |
14 |
|
C.G.M.
Firenze |
54 |
7 |
222 |
104 |
276 |
111 |
|
Firenze |
54 |
7 |
222 |
104 |
276 |
111 |
|
C.G.M.
Roma |
256 |
11 |
627 |
365 |
883 |
373 |
|
Roma |
238 |
7 |
605 |
352 |
843 |
359 |
|
L'Aquila |
18 |
4 |
22 |
13 |
40 |
17 |
|
C.G.M.
Cagliari |
55 |
5 |
20 |
14 |
75 |
19 |
|
Cagliari |
26 |
4 |
10 |
8 |
36 |
12 |
|
Sassari |
29 |
1 |
10 |
6 |
39 |
7 |
|
C.G.M.
Napoli |
322 |
9 |
80 |
52 |
402 |
61 |
|
Napoli |
286 |
- |
20 |
- |
306 |
- |
|
Nisida |
9 |
9 |
52 |
52 |
61 |
61 |
|
Salerno |
27 |
- |
8 |
- |
35 |
- |
|
C.G.M.
Bari |
332 |
7 |
84 |
38 |
416 |
45 |
|
Bari |
238 |
7 |
56 |
34 |
294 |
41 |
|
Lecce |
53 |
- |
22 |
- |
75 |
- |
|
Taranto |
36 |
- |
- |
- |
36 |
- |
|
Potenza |
5 |
- |
6 |
4 |
11 |
4 |
|
C.G.M.
Palermo |
456 |
4 |
64 |
26 |
520 |
30 |
|
Palermo |
130 |
- |
7 |
- |
137 |
- |
|
Catania |
267 |
- |
21 |
- |
288 |
- |
|
Messina |
46 |
- |
4 |
- |
50 |
- |
|
Caltanissetta |
13 |
4 |
32 |
26 |
45 |
30 |
|
C.G.M.
Catanzaro |
97 |
- |
25 |
15 |
122 |
15 |
|
Catanzaro |
66 |
- |
20 |
15 |
86 |
15 |
|
Reggio Calabria |
31 |
- |
5 |
- |
36 |
- |
|
Totale Italia |
1.973 |
68 |
2.275 |
954 |
4.248 |
1.022 |
|
Italia Nord - Occidentale |
239 |
18 |
854 |
229 |
1.093 |
247 |
|
Italia Nord - Orientale |
152 |
6 |
271 |
98 |
423 |
104 |
|
Italia Centrale |
302 |
15 |
855 |
469 |
1.157 |
484 |
|
Italia Meridionale |
769 |
20 |
211 |
118 |
980 |
138 |
|
Italia Insulare |
511 |
9 |
84 |
40 |
595 |
49 |
|
Grafico 1.4.a - Ingressi in C.P.A.
nell'anno 1999, per ripartizioni territoriali.
Grafico 1.4.b - Ingressi in C.P.A.
nell'anno 1998, per ripartizioni territoriali.
Grafico 1.4.c - Denunce alle Procure
minorili nell'anno 1998, per ripartizioni territoriali.
Grafico 1.5 - Rapporti percentuali tra ingressi in
C.P.A. e
denunce alle Procure minorili nell'anno 1998, per ripartizione
territoriale e nazionalità.
Grafico 1.6 - Denunce alle Procure minorili e ingressi in
C.P.A.
nell'anno 1998, per ripartizione territoriale e nazionalità.
1.3
Gli ingressi nei Centri di prima accoglienza: il provvedimento
di ingresso.
La maggior parte dei soggetti sono condotti
in C.P.A. sulla base di un provvedimento
di arresto; meno rilevante è il numero dei soggetti che transitano nel
C.P.A. perché fermati o accompagnati.
Nel 1999, il 94% degli ingressi in C.P.A.
ha riguardato ragazzi arrestati. Il restante 6% ha riguardato in pari
misura ragazzi fermati e accompagnati.
Disaggregando i valori per nazionalità dei soggetti e per ripartizione
territoriale, non si registrano differenze
significative.
Tabella 1.3 - Ingressi in
C.P.A. nell'anno 1999, per
posizione giuridica e nazionalità dei soggetti e ripartizioni
territoriali. |
|
RIPARTIZIONI TERRITORIALI |
Arrestati |
Stranieri |
Accompagnati |
Totale |
|
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
|
Italia Nord -
Occidentale |
965 |
750 |
44 |
23 |
84 |
81 |
1.093 |
854 |
|
Italia Nord -
Orientale |
407 |
260 |
9 |
5 |
7 |
6 |
423 |
271 |
|
Italia Centrale |
1.167 |
851 |
9 |
9 |
21 |
17 |
1.197 |
877 |
|
Italia Meridionale |
901 |
182 |
33 |
3 |
6 |
4 |
940 |
189 |
|
ITALIA |
3.991 |
2.121 |
135 |
42 |
122 |
112 |
4.248 |
2.275 |
|
Grafico 1.7.a - Ingressi in C.P.A.
nell'anno 1999, per posizione giuridica.
Grafico 1.7.b - Ingressi in
C.P.A. nell'anno 1999 di soggetti
stranieri, per posizione giuridica.
1.4
Gli ingressi nei Centri di prima accoglienza: i reati.
La
scheda di rilevazione compilata mensilmente dai Centri di prima
accoglienza prevede l'indicazione dei reati per i quali sono indagati
i ragazzi transitati durante il mese. I reati sono divisi in quattro
tipologie, all'interno delle quali è previsto il dettaglio
di alcuni reati specifici, evidenziati o
perché particolarmente gravi o perché sono i più frequenti e sono
dunque quelli che caratterizzano la devianza minorile.
Si fa notare che il numero complessivo dei reati risulta essere
superiore a quello degli ingressi, dal momento che
vengono considerati tutti i reati attribuiti ad un ragazzo al
momento dell'ingresso nel Servizio.
Dall'analisi della tabella 1.4, emerge la
prevalenza dei reati contro il patrimonio sia per gli italiani che per
gli stranieri (63% e 79% rispettivamente). All'interno di questa
tipologia, prevalgono i reati di furto, furto aggravato, rapina e
rapina aggravata.
Per gli stranieri, particolare rilevanza (16%)
assumono poi i reati contro le disposizioni del T.U. 309/90,
riguardanti in modo particolare la produzione e il traffico illecito
di sostanze stupefacenti (art.73); meno
frequenti sono invece i reati contro la persona (2%).
Per gli italiani, invece, quest'ultima
tipologia di reato è più frequente (6%), così come anche le
violazioni della legge sugli stupefacenti (22%).
Appare opportuno mettere in evidenza alcuni
reati che, anche se numericamente poco rilevanti, si distinguono per
la loro gravità. In particolare, si nota che nel corso del 1999 tra i
reati attribuiti ai soggetti transitati nei
C.P.A. figurano 34 omicidi volontari
(29 riferiti a soggetti italiani, 5 a soggetti stranieri), 35 tentati
omicidi (26 italiani, 9 stranieri), 36 reati di violenza sessuale (30
italiani, 6 stranieri), 3 reati di associazione a delinquere di stampo
mafioso (tutti italiani).
Con riferimento alla distribuzione territoriale di questi reati
specifici, i tre reati di associazione a
delinquere di stampo mafioso erano a carico di ragazzi transitati nel
C.P.A. di Catania; la maggior parte dei
reati di omicidio volontario sono stati registrati nei
C.P.A. di Bari (12), Napoli (4), Roma (3),
Palermo (2); i reati a sfondo sessuale hanno riguardato maggiormente
le sedi di Milano (12), Venezia (4) e Roma (4).
Tabella 3 – Reati a carico dei soggetti transitati in
C.P.A.
nell'anno 1999, per nazionalità e sesso. |
|
Categorie di reato |
Italiani |
Stranieri |
Totale |
|
MF |
F |
MF |
F |
MF |
F |
|
Contro il patrimonio |
|
furto |
103 |
- |
234 |
109 |
337 |
109 |
|
furto
aggravato |
634 |
21 |
1.177 |
662 |
1.811 |
683 |
|
tentata
rapina |
70 |
6 |
78 |
48 |
148 |
54 |
|
rapina |
121 |
1 |
117 |
42 |
238 |
43 |
|
rapina
aggravata |
258 |
3 |
50 |
18 |
308 |
21 |
|
estorsione |
69 |
2 |
19 |
2 |
88 |
4 |
|
truffa |
9 |
- |
- |
- |
9 |
- |
|
ricettazione |
33 |
3 |
18 |
1 |
51 |
4 |
|
danneggiamento |
23 |
2 |
10 |
4 |
33 |
6 |
|
altri |
113 |
3 |
196 |
85 |
309 |
88 |
|
Totale Contro il
patrimonio |
1.433 |
41 |
1.899 |
971 |
3.332 |
1.012 |
|
Contro la persona |
|
omicidio
volontario |
29 |
1 |
5 |
1 |
34 |
2 |
|
tentato
omicidio |
26 |
1 |
9 |
- |
35 |
1 |
|
sequestro
di persona |
10 |
- |
7 |
1 |
17 |
1 |
|
lesioni
volontarie |
32 |
2 |
17 |
2 |
49 |
4 |
|
sessuali |
30 |
- |
6 |
- |
36 |
- |
|
altri |
9 |
1 |
6 |
2 |
15 |
3 |
|
Totale Contro la
persona |
136 |
5 |
50 |
6 |
186 |
11 |
|
Contro disposizioni
T.U. 309/90
309/90 |
495 |
28 |
396 |
2 |
891 |
30 |
|
Altri reati |
|
possesso
arma |
61 |
2 |
7 |
1 |
68 |
3 |
|
uso
di arma |
59 |
- |
1 |
- |
60 |
- |
|
resistenza
e violenza a P.U. |
47 |
2 |
23 |
1 |
70 |
3 |
|
associazione
a delinquere |
4 |
- |
3 |
- |
7 |
- |
|
associazione
di stampo mafioso |
3 |
- |
- |
- |
3 |
- |
|
guida
senza patente |
6 |
- |
1 |
- |
7 |
- |
|
altri |
13 |
- |
44 |
10 |
57 |
10 |
|
Totale Altri reati |
193 |
4 |
79 |
12 |
272 |
16 |
|
Totale complessivo |
2.257 |
78 |
2.424 |
991 |
4.681 |
1.069 |
|
Grafico 1.8.a - Reati a carico dei soggetti
di nazionalità italiana transitati nei C.P.A.
nell'anno 1999.
Grafico 1.8.b - Reati a carico dei soggetti
di nazionalità straniera transitati nei C.P.A.
nell'anno 1999.
1.5
Le uscite dai Centri di prima accoglienza: la posizione giuridica
all'uscita.
La
maggior parte dei soggetti transitati in
C.P.A. viene dimessa con
l'applicazione di una misura cautelare; nel 1999 questa categoria
costituisce il 66% del totale delle uscite, percentuale piuttosto
stabile nel corso del tempo.
Sono pochi i ragazzi dimessi senza l'applicazione di una misura
cautelare (il 4% nel 1999).
Una buona parte (il 30% nel 1999) delle uscite
viene classificata con la voce "altri motivi", la quale è
costituita soprattutto dai casi di remissione in libertà disposta dal
G.I.P. e di immediata liberazione disposta dalla Procura minori, ma
anche da altri casi, come ad esempio il trasferimento presso le
strutture detentive per adulti, quando viene accertata la maggiore
età.
Disaggregando tra italiani e stranieri, si nota una maggiore
applicazione delle misure cautelari per gli italiani piuttosto che per
gli stranieri (81% e 54% delle uscite rispettivamente); di
conseguenza, l'applicazione delle misure cautelari è maggiore
nell'Italia Meridionale e Insulare piuttosto che nella zona del Centro
- Nord, come si evince dall'istogramma in pila
contenuto nel grafico 1.10.
Tabella 1.5 - Uscite da
C.P.A. nell'anno 1999 per motivo di uscita,
nazionalità dei soggetti e ripartizioni territoriali. |
|
RIPARTIZIONI TERRITORIALI |
Senza applicazione misure cautelari |
Con applicazione misure cautelari |
Altri motivi |
Totale |
|
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
|
Italia Nord -
Occidentale |
79 |
64 |
590 |
434 |
424 |
359 |
1.093 |
857 |
|
Italia Nord -
Orientale |
17 |
13 |
252 |
128 |
158 |
132 |
427 |
273 |
|
Italia Centrale |
15 |
15 |
759 |
512 |
429 |
356 |
1.203 |
883 |
|
Italia Meridionale |
19 |
13 |
750 |
106 |
169 |
70 |
938 |
189 |
|
Italia Insulare |
21 |
9 |
475 |
46 |
98 |
27 |
594 |
82 |
|
ITALIA |
151 |
114 |
2.826 |
1.226 |
1.278 |
944 |
4.255 |
2.284 |
|
Grafico 1.9 - Uscite da
C.P.A. nell'anno 1999 per posizione giuridica al momento
dell'uscita. Italiani - stranieri.
Grafico 1.10 - Uscite da
C.P.A. nell'anno 1999 per ripartizioni territoriali e
posizione giuridica al momento dell'uscita.
La percentuale di applicazione delle misure
cautelari per gli stranieri, più bassa rispetto a quella relativa agli
italiani, è dovuta al fatto che ben il 41% delle uscite da
C.P.A. di minori stranieri nel 1999 è
stato classificato nella voce "altri motivi"; l'incidenza così elevata
di questa categoria è verosimilmente legata ai casi di arresto o fermo
di ragazzi al di sotto dei quattordici anni, che, non essendo
imputabili, vengono rimessi in libertà. Per gli stranieri, infatti,
l'accertamento dell'età non è spesso semplice e immediata come per la
maggior parte dei soggetti italiani.
Analizzando più in dettaglio le uscite da C.P.A.
con applicazione di misura cautelare, dalla tabella 1.5.2 e dai
relativi grafici emerge che la custodia cautelare è la misura più
applicata (36%).
Disaggregando per nazionalità, si nota che la prevalenza della
custodia cautelare riguarda soltanto gli stranieri, ai quali la misura
è stata applicata nel 58% dei casi. Per gli italiani, invece,
l'applicazione della custodia cautelare è limitata al 19% dei casi;
più applicate sono invece le misure cautelari non detentive, in
particolare le prescrizioni (33%) e la permanenza in casa (30%). La
nazionalità italiana fornisce i riferimenti di
identità e consente, pertanto, di intervenire in maniera
alternativa alla detenzione, attivando le risorse familiari e
ambientali del minore.
Disaggregando per ripartizioni territoriali, si osserva che la
maggiore applicazione di una misura rispetto ad un'altra è legata al
tipo di utenza; nei
C.P.A. del Nord, con utenza soprattutto straniera, risulta
infatti più applicata la custodia cautelare, mentre al Sud e nelle
Isole, in cui la devianza minorile ha la caratteristica di essere
essenzialmente italiana, prevale l'applicazione delle misure cautelari
non detentive.
Con riferimento infine all'analisi temporale del fenomeno (tabella
1.6), di rilievo è la progressiva diminuzione dell'applicazione della
custodia cautelare per gli italiani (la percentuale
di applicazione di questa misura nel 1991
era pari al 43%), a dimostrazione del fatto che la detenzione in
I.P.M. diventa, per quanto è possibile,
sempre più una misura residuale, a favore di altri tipi di intervento.
Tabella 1.6- Uscite da
C.P.A. nell'anno 1999 con
applicazione di misura cautelare, per tipologia di misura,
nazionalità dei soggetti e ripartizioni territoriali. |
|
RIPARTIZIONI TERRITORIALI |
Prescrizioni |
Permanenza in casa |
Coll.
comunità |
Custodia cautelare |
Totale |
|
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
Totale |
di
cui stranieri |
|
Italia Nord -
Occidentale |
73 |
23 |
122 |
69 |
62 |
43 |
333 |
299 |
590 |
434 |
|
Italia Nord -
Orientale |
40 |
5 |
40 |
5 |
59 |
23 |
113 |
95 |
252 |
128 |
|
Italia Centrale |
116 |
36 |
247 |
142 |
119 |
100 |
277 |
234 |
759 |
512 |
|
Italia Meridionale |
194 |
11 |
201 |
3 |
208 |
35 |
147 |
57 |
750 |
106 |
|
Italia Insulare |
181 |
11 |
97 |
7 |
48 |
3 |
149 |
25 |
475 |
46 |
|
ITALIA |
604 |
86 |
707 |
226 |
496 |
204 |
1.019 |
710 |
2.826 |
1.226 |
|
% ITALIA |
21% |
7% |
25% |
18% |
18% |
17% |
36% |
58% |
100% |
100% |
|
Grafico 1.11a - Uscite da C.P.A. nell'anno
1999 con applicazione di misura cautelare, per tipologia di misura e
nazionalità dei soggetti.
Grafico 1.11b - Uscite da C.P.A. nell'anno
1999 con applicazione di misura cautelare, per tipologia di misura e
ripartizioni territoriali.
Tabella 1.7 - Uscite da
C.P.A. negli anni 1991-99 con applicazione di misura
cautelare, per tipologia di misura e nazionalità dei soggetti. |
USCITE DA C.P.A.
CON APPLICAZIONE
DI MISURE CAUTELARI |
1991 |
1992 |
1993 |
1994 |
1995 |
1996 |
1997 |
1998 |
1999 |
Prescrizioni |
Italiani |
266 |
348 |
367 |
395 |
402 |
373 |
449 |
463 |
518 |
Stranieri |
87 |
72 |
46 |
42 |
54 |
85 |
153 |
132 |
86 |
Totale |
353 |
420 |
413 |
437 |
456 |
458 |
602 |
595 |
604 |
Permanenza in casa |
Italiani |
496 |
515 |
564 |
473 |
417 |
455 |
492 |
455 |
481 |
Stranieri |
124 |
113 |
150 |
144 |
197 |
175 |
222 |
211 |
226 |
Totale |
620 |
628 |
714 |
617 |
614 |
630 |
714 |
666 |
707 |
Comunità |
Italiani |
200 |
267 |
251 |
296 |
304 |
311 |
277 |
286 |
292 |
Stranieri |
79 |
43 |
41 |
85 |
121 |
101 |
134 |
169 |
204 |
Totale |
279 |
310 |
292 |
381 |
425 |
412 |
411 |
455 |
496 |
Custodia cautelare |
Italiani |
716 |
894 |
787 |
603 |
424 |
391 |
346 |
319 |
309 |
Stranieri |
678 |
719 |
676 |
711 |
718 |
618 |
679 |
741 |
710 |
Totale |
1.394 |
1.613 |
1.463 |
1.314 |
1.142 |
1.009 |
1.025 |
1.060 |
1.019 |
Totale uscite
con misura cautelare |
Italiani |
1.678 |
2.024 |
1.969 |
1.767 |
1.547 |
1.530 |
1.564 |
1.523 |
1.600 |
Stranieri |
968 |
947 |
913 |
982 |
1.090 |
979 |
1.188 |
1.253 |
1.226 |
Totale |
2.646 |
2.971 |
2.882 |
2.749 |
2.637 |
2.509 |
2.752 |
2.776 |
2.826 |
Totale uscite |
Italiani |
2.160 |
2.596 |
2.380 |
2.161 |
1.940 |
1.956 |
2.001 |
1.921 |
1.971 |
Stranieri |
C 1.905 |
1.958 |
1.751 |
1.916 |
2.254 |
1.836 |
2.195 |
2.291 |
2.284 |
Totale |
4.065 |
4.554 |
4.131 |
4.077 |
4.194 |
3.792 |
4.196 |
4.212 |
4.255 |