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Contrassegno europeo
Il Senato ha approvato in via definitiva lo scorso 29 luglio - con il DL
1720-B –le modifiche al CdS, fra le quali un articolo – il 58 – che apre
la via alla futura adozione del Contrassegno Unificato Disabili Europeo
(CUDE) per la circolazione e la sosta veicolare, previsto dalla
Raccomandazione del Consiglio del 4 giugno 1998.
Questo è il testo del
nuovo articolo:
Art. 58. (Modifiche all'articolo 74 del codice in materia
di protezione
dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003,
n. 196, concernente contrassegni su veicoli a servizio di persone
invalide)
1. All'articolo 74
del codice in materia di
protezione dei
dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n.
196, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1,
le parole: «di simboli o diciture dai
quali può desumersi
la speciale natura dell'autorizzazione
per effetto
della sola visione del contrassegno» sono sostituite
dalle seguenti:
«di diciture dalle
quali può
essere individuata
la persona
fisica interessata»;
b) il comma 2 è
sostituito dal seguente:
«2. Per fini di cui al
comma 1, le generalità e l'indirizzo
della persona fisica
interessata sono
riportati sui
contrassegni con
modalità che non consentono la loro diretta visibilità
se non
in caso di richiesta di esibizione o di necessità di
accertamento». L’articolo, quindi, apre la via alla
ratifica parlamentare del CUDE, sinora non effettuata a causa del
disposto dall'articolo 74 del Codice della Privacy (L.196/03), che
vieta l'esposizione di simboli o diciture, mentre il CUDE reca sul
fronte non solo la dicitura ‘disabile', ma anche il simbolo
internazionale delle persone con disabilità.
Il DL approvato entra in vigore il 13 Agosto 2010. Perciò, letteralmente
il nuovo Contrassegno dovrebbe essere rilasciato da tale data.
Ma nel testo non si trova cenno sulla
emanazione del relativo Regolamento di attuazione. Ciò provoca un
problema: il nuovo Contrassegno non può essere stampato se non si
stabiliscono tutti gli elementi insiti nel CUDE e quindi è
indispensabile che quest’ultimo sia ratificato dal Parlamento e che un
Regolamento stabilisca i termini per il suo rilascio.
Un problema tuttora irrisolto, inoltre, è se nel nuovo Contrassegno è
possibile inserire un chip –
non previsto nel CUDE ma nemmeno da esso negato - in grado di
leggere le targhe da inserire in tutti i database delle numerose e
dilaganti ZTL italiane.
In proposito, la Lega Arcobaleno da tempo sollecitò vari parlamentari
della Associazione Coscioni ad intervenire e la parlamentare M.
Antonietta Farina Coscioni presentò una apposita interrogazione al
Ministro Matteoli.
A questo punto, occorre che si presenti una proposta di legge o altro
Atto parlamentare che
comprenda questi punti:
Legge di ratifica del CUDE:
Art. 1)- visto il suddetto
art. 58, si ratifica il CUDE
Art. 2)-
Il rilascio del Contrassegno può essere
accompagnato dal rilascio o dall’inserimento in esso di un congegno atto
a segnalare l’ingresso nelle ZTL del veicolo al servizio del detentore
del Contrassegno, indicato con il numero della targa (o del Contrassegno
stesso debitamente esposto).
Art. 4) – Entrata
in vigore I nuovi
Contrassegni saranno rilasciati ai nuovi richiedenti aventi diritto o
sostituiranno quelli attuali man mano che scadono, a partire dal 60°
giorno dall’entrata in vigore della presente legge.
NOTA:
l’art. 2 che propongo è fondamentale per liberalizzare l’accesso alla
trentina di ZTL di città italiane ai detentori del Contrassegno.
Infatti, in esso potrebbe essere inserito un microchip capace di essere
letto dai vari database che ciascun Comune utilizza per la propria ZTL
(questo è anche il consiglio che mi diede il Direttore Generale del
Ministero in un apposito incontro che ebbi con lui diverso tempo fa) BRUNO TESCARI |
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