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Disabili dimenticati PressIntegrazione n. V/90 del 05-02-2007 Leggi l'articolo originale dal sito "La Repubblica" di Antonio Nocchetti Ora che si sono spenti i riflettori sulla
manovra finanziaria approvata dal governo Prodi è possibile fare qualche
riflessione sulle conseguenze che essa determinerà sul mondo della
scuola e della disabilità in particolare. Sono molti gli spunti su cui
possiamo provare a riflettere, ponendo l´accento su quelli che sono, a
nostro avviso, i temi più interessanti. Un altro aspetto interessante da considerare se si vuole costruire un giudizio sulla manovra in esame è il legittimo finanziamento delle scuole paritarie (comma 635-636), che tuttavia diventa incomprensibile se confrontato alla disattenzione rivolta al comparto della scuola pubblica; lungi da noi l´idea di disconoscere il ruolo essenziale, soprattutto nella scuola dell´infanzia, della scuola paritaria, ma appare francamente incomprensibile che questo avvenga (200 milioni di euro per anno) all´interno di una finanziaria che penalizza ulteriormente il mondo della scuola dai livelli più bassi a quelli più elevati dell´università. In questo quadro la scuola per i disabili, cresciuti nell´anno scolastico in corso ad oltre 172000, diventa sempre più faticosa, stretti come sono in classi più numerose e sempre più inaccessibili. Appare infatti risibile il tanto declamato finanziamento di pochi milioni di euro al comparto dell´edilizia scolastica per l´abbattimento delle barriere architettoniche, in un contesto in cui gli edifici scolastici appaiono in larga maggioranza in tutto il paese inadeguati alle più elementari norme di sicurezza ai sensi della legge 626. Gli alunni disabili sono alunni esigenti che richiedono competenze, professionalità e formazione permanente. Ed allora come commentare (fonte Cisl scuola) l´offensivo finanziamento per l´aggiornamento degli insegnanti di sostegno di circa 3 euro al mese? Ci corre l´obbligo di sottolineare che questa voce di spesa è singolarmente presente nella stessa quantità (!) negli anni del vituperato governo Berlusconi. Tutto ciò appare incomprensibile in un paese che raggiunge con questa manovra finanziaria costi mai raggiunti prima per sostenere le spese militari (oltre 19 miliardi di euro nel 2007), nonostante le tante anime candide pacifiste presenti nella maggioranza di governo. Ed allora una "coerente" disattenzione nei riguardi della disabilità rappresenta la formidabile linea di continuità tra il governo di centrodestra e quello di centrosinistra. Ci sarà qualcuno che se ne accorgerà? L´autore è membro del comitato "Tutti a scuola" |
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