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F .I.S.H.Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap european disability forum
Egregio Ministro, Le nostre organizzazioni hanno con piacere accolto l’istituzione del Comitato di Coordinamento Nazionale per l’Anno 2003 che lo scorso 31 luglio si è riunito presenti la quasi totalità dei suoi membri. Durante quell’incontro i vostri Dicasteri, congiuntamente, hanno presentato un programma di lavoro ed una bozza di bando di concorso per i progetti di Celebrazione dell’Anno 2003. Sempre in quella riunione l’attenzione dei convenuti ha sottolineato il buon lavoro e l’ottima presentazione del progetto complessivo che dopo ampia discussione è stato approvato nella sua articolazione di massima con l’intento di migliorarla attraverso un lavoro di integrazione che ognuno dei presenti avrebbe fatto pervenire alla Direzione del Comitato stesso. Da parte nostra abbiamo sottolineato e chiesto di far emergere nei documenti gli obiettivi e le strategie che il Parlamento Europeo aveva inserito in tutti i suoi documenti inerenti l’Anno 2003. Abbiamo anche suggerito alcune indicazioni per l’evento di chiusura della Celebrazione. In una lettera, datata 13 maggio, il Presidente del Consiglio Nazionale sulla Disabilità, signora Luisa Bosisio Fazzi, faceva emergere preoccupazioni riguardanti il ritardo della costituzione del Comitato e di ogni eventuale programmazione conseguente. Ebbene il giorno 31 luglio queste preoccupazioni si erano mitigate di fronte al lavoro presentato da uno staff inter-ministeriale professionalmente preparato, ben collegato con il Comitato Europeo, in sintonia con la strategia della Commissione Europea. Ci permetta quindi, oggi, di farLe conoscere il nostro rammarico e sconforto alla notizia di un rinvio della seconda (dicasi seconda) riunione del Comitato prevista per il 25 settembre. Nonostante il ritardo, il breve ma intenso lavoro fin qui svolto avrebbe potuto colmare il tempo perduto. Noi temiamo che questo rinvio blocchi il percorso intrapreso il cui riavvio necessiterà di ulteriore tempo anche se di tempo ormai non ne è rimasto molto. Il prossimo 3 Dicembre a Bruxelles si darà inizio all’Anno 2003 e la Grecia (presidenza di turno EU) per gennaio organizzerà l’Evento Ufficiale di Apertura l’Anno. Per il 3 Dicembre tutti i paesi membri presenteranno in seduta pubblica al Parlamento Eu il loro programma di lavoro, il calendario degli eventi, gli obiettivi politici fissati in materia di politiche sociali nel campo della disabilità, gli strumenti per raggiungerli. Aggiungiamo che l’Italia deve organizzare anche l’Evento di chiusura dove si trarranno le conclusioni, si proporranno gli obiettivi futuri non dell’Italia ma dell’Europa.Onestamente possiamo dire che abbiamo ancora tempo? Come nella lettera del 13 maggio Le si ricordava il nostro compito di controllori dell’operato dei Governi. Il prossimo ottobre saremo presenti alla riunione conclusiva (!) dell’Advisory Committee con i vostri funzionari, il prossimo 2 novembre si riunirà Board dell’European disability Forum, di cui siamo membri a Copenaghen: ancora una volta dovremo relazionare su quanto nel nostro paese si sta aspettando di attuare e quanto siamo in ritardo per colpa nostro del governo. Egregio signor Ministro mi dica sinceramente: sa che l’Italia deve preparare un piano di lavoro per l’Anno 2003? deve redarre il bando di concorso per i progetti di Celebrazione del 2003; deve preparare l’Evento di Chiusura dell’Anno 2003, durante la presidenza italiana? E che tutto questo deve discuterlo prima con le rappresentanze delle persone con disabilità? Il movimento europeo delle persone con disabilità, che rappresenta i 37 milioni di cittadini EU disabili, non vuole perdere l’occasione data dal 2003 per affermare la piena cittadinanza delle persone con disabilità, la loro volontà a non essere discriminati, il loro diritto ad avere pari opportunità. Allo stesso tempo il Parlamento Eu e per la Commissione, con i quali questo movimento ha lavorato intensamente negli ultimi 6 anni, vuole dimostrare la sua attenzione alle istanze dei cittadini ed onorare gli impegni politici presi con essi. Nessuno dei due vuole sciupare quest’occasione, al primo sentore di debolezza di intenti, o peggio di fallimento, immediata sarà la loro reazione. L’European Disability Forum (di cui siamo membri fondatori e per il quale agiamo in Italia), se non si invertirà rapidissimamente la rotta, lancerà una denuncia forte e spettacolare nei confronti del Governo Italiano e, cosa ancor più grave, La Commissione europea potrebbe avocare a sé tutto il semestre conclusivo 2003 escludendo l’Italia da ogni gestione. Ed allora, signor Ministro, converrà con noi, questa eventualità non sarà penosa, sarà vergognosa. Chiediamo urgentemente un incontro ufficiale per poter serenamente valutare la situazione e gli impegni reciprocamente presi, col fine di avere assicurazioni su tempi e su comuni finalità. Distinti saluti. Il Presidente FISH Pietro Vittorio Barbieri
Il Presidente CND
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