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Al Ministro dell’istruzione
On.L.Moratti Al
Sottosegretario On. V.Aprea Al
Direttore gen. Dr.Pasquale Capo Al Direttore gen. Dr.Giuseppe Cosentino Al
Direttore gen. Dr.Silvana Riccio Loro Sedi Oggetto: Aggiornamenti
del personale della scuola Questa federazione, proseguendo nell’impegno di offrire all’amministrazione scolastica proposte per migliorare la qualità dell’integrazione scolastica, i cui livelli sono prossimi ad essere valutati dall’INVALSI, si permette soffermarsi col presente appunto su una precondizione indispensabile di qualità qual è l’aggiornamento del personale scolastico in materia di integrazione degli alunni con handicap. Si prende atto con soddisfazione della nota ministeriale prot. N. 3390 del 30 novembre 2001 diramata dalla Dir. gen. per l’organizzazione dei servizi nel territorio, relativa all’aggiornamento dei “collaboratori scolastici” su queste tematiche. Si osserva invece che nulla è stato emanato, con carattere altrettanto cogente, nei confronti del personale direttivo e docente, ad eccezione dei corsi di specializzazione e di alta qualificazione degli insegnanti per attività di sostegno. Ora, se si vuole definitivamente superare la delega a questi ultimi, da parte dei docenti curriculari, occorre intervenire in modo sistematico sull’aggiornamento dei dirigenti scolastici e dei docenti curriculari. 1)
dirigenti
scolatici E’ indispensabile che quanti frequenteranno i corsi di aggiornamento di cui all’art. 22 commi 8 e ss. della legge 448/2001, possano ricevere, nel pacchetto formativo, un numero anche minimo di lezioni teoriche e di esperienze pratiche organizzative concernenti l’integrazione scolastica generalizzata. E’ noto a tutti che il ruolo del dirigente scolastico nella scuola dell’autonomia è fondamentale per garantire un livello di qualità dell’intero servizio scolastico, di cui l’integrazione degli alunni con handicap costituisce aspetto trasversale, generale e sostanziale. 2)
docenti
curriculari E’ noto come la formazione universitaria dei docenti curriculari non preveda in alcun modo elementi informativi e formativi sufficienti sulla materia dell’integrazione, mentre è altrettanto noto come l’integrazione scolastica di qualità si realizzi solo con la presa in carico di tutto il consiglio di intersezione e di classe del progetto di integrazione scolastica. Al
fine di ovviare in modo definitivo e permanente a tale lacuna, si
propone: a)
che durante il periodo di formazione universitaria venga
obbligatoriamente previsto un congruo numero di semestralità con
aspetti teorici e pratici su questi problemi; b)
che durante la formazione iniziale in servizio sia dedicato un
apposito training formativo su queste tematiche; c)
che per il personale in servizio, che abbia in classe alunni con
handicap, siano previsti periodi obbligatori di aggiornamento in questo
campo sotto il profilo della capacità di lettura delle “diagnosi
funzionali”, di impostazione dei piani educativi individualizzati, di
verifica degli stessi in itinere e di valutazione finale con riguardo
non solo agli apprendimenti, ma anche alle altre finalità che l’art.
12 comma 3 della legge 104/92 prevede come obiettivi di sistema per
l’integrazione scolastica. Tutto
ciò anche ai fini dell’individuazione di indicatori di qualità
strutturali, di processo e di esito dell’integrazione scolastica e
della formulazione dei “livelli essenziali” delle prestazioni
scolastiche che debbono essere offerte anche agli alunni con handicap
secondo le diverse tipologie di minorazione e i diversi gradi della loro
gravità (DDL delega sulla riforma dei centri scolastici approvata dal
Governo il 1°/2/2002, art. 2). Ciò
permetterà una valutazione più realistica della qualità del servizio
offerto col P.O.F. delle singole scuole e della sua concreta attuazione.
L’attenzione
specifica alle problematiche dell’integrazione scolastica, nel quadro
più ampio di tutto il sistema di istruzione eviterà per un verso
l’emarginazione degli alunni con handicap e per l’altro verso la
penalizzazione delle scuole che attuano l’integrazione, ove la
valutazione del sistema scolastico venisse realizzata sulla base delle
regole standard “ISO 9000”, trascurando l’incidenza positiva o
negativa degli standard (da individuare ) concernenti l’integrazione
scolastica. Questa
federazione ha tra i propri aderenti, associazioni come ad esempio
l’Associazione italiana persone down, che hanno già effettuato
ricerche conoscitive pubblicate in questa materia. Questa
federazione è pronta a porre a disposizione dell’amministrazione
scolastica e dell’INVALSI queste ricerche ed altre che stanno
svolgendosi, oltre che esperti di segnata competenza. Sicuri che alle SS.LL. in indirizzo i problemi dell’aggiornamento e della valutazione concernenti l’integrazione scolastica siano presenti con la stessa urgenza di quelli relativi ad altri aspetti della scuola, rimane in attesa di un cortese riscontro e si porgono distinti saluti.
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