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Ai
Sindaci dei Comuni di Borgolavezzaro, Garbagna, Terdobbiate, Tornaco,
Nibbiola Vespolate; Al Presidente dell’ A.S.L. 13; Al
Presidente del CISA 24 Biandrate; Ai
Dirigenti della Comunità per minori Airone di Vespolate; Al
Direttore Generale Regionale per il Piemonte; Al
Dirigente del Centro Servizi Amministrativi di Novara; Al
gruppo Handicap del C.S.A.; Al
Dirigente Scolastico dell’ IC di Vespolate; Al
Collegio dei Docenti dell’IC di Vespolate; Al
Consiglio d’Istituto dell’IC di Vespolate; e pc Al Presidente dell’ ANNFAS di Novara Al
presidente dell’ A.GE.DI. onlus Al
Presidente del Coordinamento Genitori Disabled
People International Italia Oggetto: Assistenti per l'autonomia e la comunicazione personale – situazione alunni portatori di handicap della Scuola Media di Vespolate La Gilda degli Insegnanti di Novara, considerata la situazione del passato Anno Scolastico e del suo aggravamento CHIEDE un
incontro con il Presidente del CISA 24 ed i sindaci dei Comuni
indicati, invitando le competenti autorità e le
associazioni interessate a farsi carico del grave problema
della gestione degli alunni portatori di handicap nella Scuola Media
di Vespolate. La Gilda desidera infatti conoscere, a tutela della professionalità dei propri iscritti, chiamati a sostituire totalmente gli Enti Locali, inadempienti rispetto alla loro funzione relativa all’handicap nella scuola, le motivazioni che hanno fino ad oggi impedito l’attivazione di una qualsiasi forma di assistenza comunale, ai sensi del DPR 616/77 e della Legge 104/92 , art. 13, comma 3., necessaria in una scuola in cui i portatori di handicap sono attualmente 11, di cui almeno 3 necessitano di un costante rapporto 1:1 e di un’assistenza continua. Solo tre docenti di sostegno lavoreranno per un totale di 54 ore. Il rapporto 1:1 comporta un intervento di 18 ore per ogni insegnante di sostegno; dunque 3 rapporti 1:1 (54 ore) di fatto già esauriscono l’orario degli insegnanti in questione. Inoltre il tempo scuola degli alunni di Vespolate si compone di 36 ore settimanali ed il rapporto 1:1 (il massimo) serve quindi a coprire solo la metà delle ore di presenza a scuola. Di più, diversamente dall’anno passato, il problema delle ore da coprire per i casi più gravi non potrà essere affidato ai vari docenti con ore a disposizione per completamento orario perché le medesime sono diminuite per effetto dell’istituzione di una nuova classe prima. E’ evidente che la situazione descritta è già molto carente per i casi più gravi, dunque, quali risorse rimarrebbero per i ragazzi portatori di handicap più lieve o solo fisico? Quali risorse resterebbero per gli alunni problematici provenienti dalla Casa famiglia Airone recentemente istituita proprio a Vespolate?
L'art. 34 della Costituzione, nel sancire che la scuola è aperta a tutti, si rivolge chiaramente anche agli alunni con handicap non solo fisico, ma anche psichico, e sicuramente non si riferisce alla semplice possibilità di essere accolti fisicamente all’interno di una scuola, come infatti molti sindaci del CISA 24 hanno già compreso, nominando il personale necessario e creando una disparità di trattamento tra disabile e disabile nello stesso territorio. L’autentico diritto allo studio degli alunni con handicap fisico, psichico o sensoriale deve essere costruito a partire dalle doverose misure di integrazione e sostegno, non, come accade, forzando i docenti a sacrificare la funzionalità del servizio scolastico al diritto di frequenza del disabile, o viceversa . Non dovrebbe essere la nostra associazione professionale a richiamare l'obbligo per gli organi competenti di predisporre le condizioni per rendere effettiva l'integrazione degli alunni handicappati nelle scuole, a noi compete solo intervenire per ribadire che non è compito dei docenti di ruolo, non specializzati e che non lo abbiano espressamente richiesto, compiere interventi di sostegno o di mera assistenza come è accaduto nel passato anno in cui le richieste del Collegio Docenti sono rimaste lettera morta. In presenza di alunni con minorazioni
fisiche e sensoriali, o tali che ne riducano o impediscano
l'autonomia e la comunicazione, in assenza di collaboratori
scolastici disposti ad accedere alle funzioni aggiuntive, è compito
dei Comuni nominare
assistenti e accompagnatori e attivare, come ribadito dalla recente Nota
Ministeriale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca del 30 novembre 2001 l’assistenza
di base agli alunni in situazione di handicap. In
attesa di un positivo riscontro porgo distinti saluti.
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