S’introducono solo ora i
riferimenti fondamentali del “Management” della scuola, dopo aver in
breve ricordato sia le necessarie istanze del Sistema giuridico cui deve
rispondere l’istituzione nel suo complesso (Diritto amministrativo e
Legislazione scolastica), sia, per lo sviluppo di un sistema di
valutazione strettamente connesso con l’Autonomia funzionale,
l’approccio all’Autoanalisi e Autovalutazione d’Istituto, perché solo
dopo aver percorso tutte le tappe (sistemiche) di un tale cammino è
possibile accennare alla complessità caratteristica dell’istituzione
scolastica e al suo possibile trattamento e controllo consapevole da
parte del Dirigente (un profilo giuridico di specifico interesse, specie
sul versante di eventuali e concorrenti responsabilità in materia
amministrativo-contabile, è quello che attiene ai rapporti tra dirigente
scolastico e direttore dei servizi generali e amministrativi (dsga).
In questa prospettiva la scuola va pensata
come un sistema di servizi più o meno integrati e vincolati l’uno
all’altro,
dove il Dirigente, oltreché “Legale rappresentante” dell’istituzione, è
anche un organo attivo cui sono assegnati i compiti visti sopra, che
agisce in un quadro di processi amministrativi travalicanti il periodo
del singolo anno scolastico cui attengono (ad es. le iscrizioni
avvengono nell’anno precedente a quello della frequenza) e riferiti, se
in ambito amministrativo-contabile, ad una periodicità diversa da
quella del tempo scolastico come quella dell’anno solare. Un tale
sistema di servizi, semplificando, può consistere in un processo
centrale qual è il
- a) servizio dell’istruzione degli allievi
(progettazione, attuazione e valutazione del POF). Al dirigente spettano
sia la titolarità delle relazioni sindacali interne che l’esercizio di
poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane,
da svolgere "…nel rispetto delle competenze degli organi collegiali"
con l'obbligo di relazionare periodicamente al consiglio di
circolo o al consiglio di istituto sulla direzione e il coordinamento
dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa
"…al fine di garantire la più ampia informazione e un
efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della
istituzione scolastica".
A questo processo centrale sono poi
riconducibili, in senso strumentale e sempre con riferimento alle
competenze del Dirigente:
– b) il potere di
adottare provvedimenti amministrativi di gestione delle risorse e del
personale, con connessa responsabilità della gestione delle risorse
finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio, più
– il compito di
predisporre "gli strumenti attuativi del piano dell'offerta
formativa" (cfr. art. 19, comma 2, c.c.n.l. 26.05.1999)
– il compito di curare la "...gestione
unitaria" ed il "...funzionamento generale" dell'istituzione
scolastica, in tutte le sue esplicazioni funzionali, finali o
strumentali, di tipo organizzativo-didattico, amministrativo-contabile.
Questo è il quadro da prospettarsi, in
estrema sintesi. Per eventuali approfondimenti si possono utilmente
consultare:
- S. Basilisco et Alii (a cura di), Gestire una scuola,
La Nuova Italia, Firenze 1995,
- M. Costa, Dirigere la scuola dell’autonomia,
Isedi, Torino 1999,
- G. Cerini e D. Cristanini (a cura di), A scuola di
autonomia, Tecnodid, Napoli 1999,
- R. Toni, Il dirigente scolastico, B. Mondadori,
Milano 2005.
Cfr. R. Norman, La gestione strategica dei servizi, Etas
libri, Milano 1985 e K. E. Weick, Le organizzazioni
scolastiche come sistemi a legame debole, in S. Zac, a cura
di, Logiche di azione organizzativa, il Mulino, Bologna
1988.
Questi e i testi che seguono sono tratti con modifiche da S.
Auriemma, Competenze del dirigente scolastico e autonomia
scolastica, in Repertorio, Tecnodid, Napoli 2007.