Barbieri (Fish): "In Italia prevale
l'approccio risarcitorio"
Convegno dell’Anffas. Anticipati i dati Istat: in Italia ci sono
800 mila disabili intellettivi e relazionale, di cui 150 mila
istituzionalizzati e circa 15 mila bambini. 400 mila sono disoccupati,
250.000 a carico delle famiglie
da Superabile
"Secondo una pubblicazione Istat che sta per uscire, in Italia ci sono
800.000 persone con disabilità intellettiva e relazionale. 150.000 sono
istituzionalizzati. 10-15.000 sono bambini". Ad anticipare questi dati è
Pietro Barbieri, presidente della Fish, intervenendo il giorno 23 c.m.
al convegno dell'Anffas sulla Supports intensity Scale (Sis). "Il dato
sull'istituzionalizzazione fa spavento. Per quanto riguarda
l'occupazione, poi, 400.000 di questi sono disoccupati. Il che significa
che 250.000 sono totalmente a carico delle famiglie, le quali però hanno
anche rinunciato ad inserire i figi all'ufficio di collocamento. Hanno
perso le speranze". Il problema, secondo Barbieri, è che "in Italia
prevalgono le norme risarcitorie: indennità di accompagnamento, congedi
parentali, perfino l'insegnante di sostegno ha una valenza risarcitoria.
Uno specchio di tutto questo è l'accertamento dell'invalidità".
E proprio su questo tema la Fish propone alcune riforme sostanziali:
l'unificazione dei momenti certificativi, secondo l'esempio del Veneto;
l'istituzione di un "luogo aperto per la certificazione - spiega
Barbieri - in cui si sia accolti da persone competenti con strumenti
validi e giuste discipline". Si chiede cioè di abbandonare "l'incancrenimento
intorno alla medicalizzazione della disabilità: siamo gli unici a dare
diritti sociali a fronte di certificazioni mediche". Il Sis, il nuovo
sistema di misurazione dei bisogni di supporto, "sembra andare
esattamente in questa direzione. Occorre però che questo, come tutti i
progetti significativi, divenga patrimonio del Paese e non serva solo
alla rete delle associazioni. Su questo abbiamo avuto proprio ieri un
incoraggiante confronto con il direttore generale per il volontariato,
l'associazionismo e le formazioni sociali del ministero della
Solidarietà sociale".
Nel passaggio da una legislatura all'altra, si giocano alcune carte
importanti, tra cui "il decreto di riparto sul fondo per la non
autosufficienza. La nostra proposta, accolta dal governo Prodi e che
speriamo trovi attuazione, è che si realizzi una distinzione tra persone
con disabilità e persone anziane, come accade tra gli articoli 14 e 15
della 328: questa distinzione deve trovare applicazione nel riparto del
fondo". L'altra priorità è "la definizione dei livelli essenziali di
assistenza, per cui abbiamo proposto alcuni emendamenti. Dal momento che
ancora si privilegia il ricorso alla residenzialità, chiediamo che siano
prima esaminati tutti i possibili percorsi che terrebbero la persona nel
suo contesto sociale. Il destino dei disabili - ha concluso Barbieri - è
nella capacità che avremo poi di trasferire queste battaglie dal livello
nazionale al livello regionale". (Chiara Ludovisi)
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