Rapporto Inail:
calano gli infortuni nel 2002, soprattutto in Molise, Campania,
Basilicata, Puglia e Lazio
Nel 2002 sono
stati 968mila gli infortuni sul lavoro – (895mila nell’Industria e
Servizi e 73mila in Agricoltura), circa 35mila casi in meno rispetto al
2001 (-3,6%, rispettivamente -3,1% nell’Industria e Servizi e -9,3% in
Agricoltura). Dati diffusi dall’Inail nell’annuale Rapporto pubblicato
oggi.
Secondo l’Inail il dato è ormai “sufficientemente consolidato per
confermare le previsioni di un calo complessivo valutabile nell’ordine
del 2%-2,5%, con una flessione più consistente (intorno al 6%) per
l’Agricoltura”. La diminuzione più accentuata nell’Industria e Servizi è
al Sud (-6,2%) e al Centro (-3,1%), mentre il livello di infortuni del
Nord-Ovest (-2,4%), Nord-Est (-2,8%) e Isole (-2,5%) è in linea con il
dato medio nazionale. Le riduzioni più consistenti in Molise, Campania,
Basilicata, Puglia e Lazio. Lievi incrementi invece in Valle d’Aosta,
Liguria, Emilia Romagna e Calabria. Nell’ industria manifatturiera
(-7,6%) e nelle Costruzioni (-2,9%) si registrano le flessioni più
importanti a livello di settore. In aumento invece gli infortuni nel
Commercio e nei Servizi in genere, campi nei quali la crescita
occupazionale e degli assicurati Inail nello scorso anno è stata più
consistente.
Nell’ Industria e Servizi il calo generale degli infortuni ha
interessato soprattutto gli uomini (-4,0%) e le classi di età giovanili;
sostanzialmente stabili gli infortuni alle donne. In Agricoltura il calo
invece è generalizzato sia per quanto riguarda il sesso che l’età.
Dati in positivo ma che non devono ancora destare troppo ottimismo
secondo il Commissario Straordinario Vincenzo Mungasi, che nella
presentazione al Rapporto, sottolinea che il dato infortunistico
denuncia ancora una situazione inaccettabile di danni alla persona, alla
famiglia, alla società, all’economia: “Occorre insistere nelle politiche
integrate di prevenzione, rendere strutturali i finanziamenti alla
sicurezza, esaltare il ruolo delle Regioni nell’attività di prevenzione
e controllo, finalizzare le campagne di prevenzione ad una visione
unitaria della sicurezza (sul posto di lavoro, a casa, sulle strade, a
scuola….) “, si legge nel testo.
Lavoro Italia (INAIL'03):
Evoluzione infortunistica
Quinquennio 1998 -
2002 |
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INFORTUNI IN
COMPLESSO
Valori assoluti |
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|
Settore di
attività |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
INDUSTRIA E
SERVIZI
var. % su anno precedente |
866.278
+2,5 |
895.243
+3,3 |
906.580
+1,3 |
938.863
+3,6 |
907.621
-3,3 |
AGRICOLTURA
var. % su anno precedente |
96.984
-6,7 |
91.501
-5,7 |
85.555
-6,5 |
81.821
-4,4 |
73.902
-3,8 |
Tutte le
attività
var. % su anno precedente |
963.262
+1,5 |
986.744
+2,4 |
992.135
+0,5 |
1.020.684
+2,9 |
981.523
-3,8 |
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INDICI DI
INCIDENZA
( Infortuni in complesso x 1000 occupati ISTAT-dati elaborati) |
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Settore di
attività |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
INDUSTRIA E
SERVIZI
var. % su anno precedente |
44,7
+1,0 |
45,5
+1,6 |
45,1
-0,8 |
44,6
-1,1 |
43,5
-2,5 |
AGRICOLTURA
var. % su anno precedente |
85,8
-2,9 |
85,9
+0,1 |
81,9
-4,6 |
78,3
-4,4 |
73,4
-6,3 |
Tutte le
attività
var. % su anno precedente |
47,1
+0,3 |
47,7
+1,3 |
47,1
-1,3 |
46,4
-1,5 |
45,0
-3,1 |
NOTE:
In valori
assoluti, all'andamento crescente del numero di infortuni che ha
caratterizzato l'ultimo quinquennio, si contrappone un'inversione di
tendenza per il 2002. Considerazione questa che vale sia per il
complesso delle attività, che per quelle dell'Industria e Servizi;
l'Agricoltura accentua un calo avviato già da molti anni.
In termini
relativi (rapportando cioè gli infortuni alla forza lavoro che li
esprime) si consolida il trend al ribasso iniziato già a partire
dall'anno 2000, nell'ambito di tutte le attività.
Fonte: Inail, PRIME
INDICAZIONI SULL'ANDAMENTO INFORTUNISTICO ITALIANO NELL'ANNO 2002
(dati aggiornati al 28 marzo 2003)
Lavoro Italia (INAIL'03):
frequenza infortunistica
(casi indennizzati x 1000 addetti Inail)
media triennale
1998-2000 |
Regioni |
Tipo di
definizione |
In complesso |
Temporanea |
Permanente |
Morte |
Frequenze
relative |
Numero indice
(Italia=100) |
Umbria |
52,76 |
5,24 |
0,10 |
58,10 |
142,0 |
Marche |
49,50 |
4,27 |
0,10 |
53,87 |
131,7 |
Emilia R. |
49,37 |
3,46 |
0,09 |
52,93 |
129,4 |
Friuli V. G. |
48,05 |
3,29 |
0,08 |
51,42 |
125.7 |
Veneto |
47,38 |
3,18 |
0,09 |
50,64 |
123,8 |
Basilicata |
45,84 |
3,91 |
0,14 |
49,89 |
122,0 |
Abruzzo |
44,26 |
3,61 |
0,13 |
47,99 |
117,3 |
Puglia |
43,19 |
4,21 |
0,14 |
47,54 |
116,2 |
Liguria |
42,38 |
4,12 |
0,06 |
46,56 |
113,8 |
Toscana |
41,56 |
3,65 |
0,08 |
45,29 |
110,7 |
Trentino A.
Adige |
41,25 |
2,66 |
0,07 |
43,97 |
107,5 |
ITALIA |
37,94 |
2,88 |
0,09 |
40,91 |
100,0 |
Molise |
37,05 |
3,47 |
0,18 |
40,70 |
99,5 |
Sardegna |
35,16 |
3,66 |
0,12 |
38,95 |
95,2 |
Lombardia |
33,07 |
2,37 |
0,06 |
35,51 |
86,8 |
Valle d'Aosta |
32,64 |
2,60 |
0,13 |
35,37 |
86,5 |
Calabria |
28,98 |
3,45 |
0,13 |
32,56 |
79,6 |
Sicilia |
26,60 |
2,50 |
0,10 |
29,20 |
71,4 |
Campania |
24,41 |
4,10 |
0,12 |
28,63 |
70,0 |
Lazio |
25,70 |
2,23 |
0,07 |
27,99 |
68,4 |
Note:
Gli indicatori strutturali di rischio - calcolati con metodi statistici
sulla base di dati consolidati - mettono in evidenza come i tassi di
frequenza infortunistica più elevati si riscontrino in Umbria, Marche ed
Emilia Romagna. In particolare il rischio di infortunio mortale è
immediatamente più elevato nelle regioni del Sud e Isole. In Lombardia e
in Liguria si registrano i più bassi tassi di infortuni mortali e nel
Lazio il più basso tasso di infortuni gravi.
Fonte: Inail, 2002
Crescono gli
infortuni in itinere, 8mila casi in più nel 2002. Focus sul settore
edile, uno dei più rischiosi
Se calano gli
infortuni sul lavoro, aumentano però i cosiddetti infortuni in itinere
quelli cioè che si verificano nel tragitto casa-lavoro. Dall'esame del
Rapporto dell’Inail pubblicato oggi emerge che si tratta di un fenomeno
“sul quale è necessario riflettere”: nel 2002 questi incidenti sono
cresciuti di circa 8mila casi (da 50mila a 58mila) con un incremento del
15,8%. Forte crescita anche dei casi mortali in itinere, che sono
passati dai 241 casi del 2001 ai 313 del 2002 e che costituiscono ormai
una percentuale significativa del totale degli infortuni mortali, che
nel 2002 sono stati 1.397 (1.254 nell’Industria e Servizi e 143 in
Agricoltura) con una diminuzione rispetto al 2001 (1.438 casi
denunciati) di 41 eventi.
L’Inail ha
dedicato un focus particolare al settore delle Costruzioni, un settore
economico in forte espansione nel quale da alcuni anni i tassi di
crescita degli investimenti, sostenuti da un mercato immobiliare che
“tira”. Secondo gli esperti rimane uno dei più rischiosi con un indice
di frequenza pari a 67,85 infortuni indennizzati per 1000 addetti,
contro un valore medio nazionale pari a 40,91 e che pone il settore al
4° posto nella scala di pericolosità dopo Metallurgia, Industria della
Trasformazione e Legno. Le Costruzioni salgono al 3° posto (dopo
Estrazione minerali e Trasporti) nella graduatoria di rischio di
infortunio mortale. Gli infortuni nel settore costano alla collettività
mediamente all’anno 5 miliardi di euro su un totale di 28 miliardi di
costo complessivo degli infortuni per la spesa pubblica; gli incidenti
mortali nelle costruzioni rappresentano da soli circa un quinto del
totale per anno (1400). Ogni anno in Italia si registrano 10.000 cadute
dall’alto, causa principale di infortuni nell’edilizia. Di questi
10.000, circa 100 sono infortuni mortali. Guardando infine alla
ripartizione territoriale del fenomeno infortunistico, il calo degli
infortuni è diffuso in tutto il territorio nazionale, con punte più
elevate al Sud (-8,5%), nelle Isole (-5,1%) e al Centro (-4,2%). Più
moderate le flessioni a Nord-Ovest (-1,1%) e a Nord-Est (-0,7%).
Lavoro Italia (INAIL'03):
Infortuni sul lavoro avvenuti nel periodo 1999-2002 e denunciati
all'Inail per anno e gestione |
Anni |
Totale
infortuni |
Mortali |
Agricol-
tura |
Industria e
servizi |
Conto Stato |
Tot. |
Agricol-
tura |
Industria e
servizi |
Conto Stato |
Tot. |
1999 |
90.872 |
893.523 |
26.382 |
1.010.777 |
171 |
1.278 |
10 |
1.459 |
2000 |
85.345 |
907.017 |
30.331 |
1.022.693 |
164 |
1.222 |
12 |
1.398 |
2001 |
80.637 |
923.743 |
29.646 |
1.034.026 |
154 |
1.284 |
17 |
1.455 |
2002 |
73.132 |
894.653 |
24.015 |
991.800 |
143 |
1.254 |
18 |
1.415 |
Fonte: Inail, 2003
INAIL -
Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
Indirizzo:p.le
G. Pastore, 6 - 00144 - Roma (RM) Tel: 06/58471 - 54872532,
Fax: 06/54872030 E-mail:dcc@inail.it
responsabile:Pasquale Acconcia addetto alla comunicazione:Marco
Stancati
E'
l'Istituto nazionale che gestisce l’Assicurazione obbligatoria contro
gli Infortuni sul Lavoro esonerando il datore di lavoro dalla
responsabilità civile conseguente all’evento lesivo subito dai propri
dipendenti, salvo i casi in cui sia riconosciuta la sua responsabilità
per reato commesso con violazione delle norme di prevenzione e igiene
sul lavoro. Nell'ambito dei propri compiti istituzionali, ampliati e
rilanciati da una recente riforma, l'INAIL persegue il duplice obiettivo
di ridurre il fenomeno infortunistico e realizzare una forma di tutela
globale nei confronti dei lavoratori che svolgono attività a rischio o
hanno già subito danni fisici ed economici a seguito in infortunio o
malattia professionale. In questo quadro l'INAIL realizza iniziative che
vanno dalla informazione e consulenza alle piccole e medie imprese in
materia di prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, al
sostegno finanziario agli imprenditori che investono in sicurezza, alla
fornitura di prestazioni economiche, sanitarie ed integrative al
lavoratore infortunato ed ai suoi familiari fino alla riabilitazione,
recupero e reinserimento del disabile nella vita familiare, lavorativa e
sociale.
Rapporto INAIL
2002 |