|
|
Aumenta nei Sert la richiesta di aiuto per le ''sostanze ricreazionali'': la cocaina la preferita, il fenomeno più evidente al Nord. Indagine dell'Iss attraverso i Sert
Duecento Sert - il 40% di tutte le strutture in Italia - di 16 Regioni e 2 Province Autonome ed oltre 1900 questionari distribuiti a persone che assumono prioritariamente “sostanze ricreazionali” (cocaina, ecstasy, ketamina, psicofarmaci, anfetamine e inalanti) per definire il profilo del nuovo consumatore: uomo dell’età media di 28 anni, che risiede per lo più al Nord, è in possesso di licenza media e nel 50% dei casi vanta un lavoro stabile. L’indagine, “Lo stato dell’arte in Italia attraverso una rilevazione clinica”, realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità, per la prima volta indaga, attraverso i Sert, sul consumo di droghe diverse dall’eroina ed è stata presentata questa mattina a Roma nel corso del Workshop “Nuove droghe, nuovi problemi. Sostanze ricreazionali e ricerca di territorio”.
NOTA: Hanno partecipato allo studio del progetto G.T.D.I.S. 220 centri (206 pubblici, cioè quasi il 40% dei servizi italiani, e 14 centri del Privato Sociale) in 16 regioni e due Province autonome (copertura nazionale). Sono pervenute 1911 schede relative ad altrettanti casi singoli. Tale campione di 1911 soggetti era composto per l'86,8% da maschi e per il 13,2% da femmine. L'età media del campione al momento del contatto era pari a 27,4 anni con una differenza significativa tra i generi. Il G.T.D.I.S. ha inoltre ritenuto che il campione esaminato sia ragionevolmente rappresentativo. Fonte: Progetto G.T.D.I.S. ( Gruppo Tecnico Interregionale sulle droghe sintetiche) - ISS (Istituto Superiore Sanità) - 2004
NOTA: Hanno
partecipato allo studio del progetto G.T.D.I.S. 220 centri (206
pubblici, cioè quasi il 40% dei servizi italiani, e 14 centri del
Privato Sociale) in 16 regioni e due Province autonome (copertura
nazionale). Sono pervenute 1911 schede relative ad altrettanti casi
singoli. Tale campione di 1911 soggetti era composto per l'86,8% da
maschi e per il 13,2% da femmine. L'età media del campione al momento
del contatto era pari a 27,4 anni con una differenza significativa tra i
generi. Il G.T.D.I.S. ha inoltre ritenuto che il campione esaminato sia
ragionevolmente rappresentativo. Fonte: Progetto G.T.D.I.S. ( Gruppo Tecnico Interregionale sulle droghe sintetiche) - ISS (Istituto Superiore Sanità) – 2004 Incidenti stradali, risse, tentativi di suicidio: 1 persona su 5 che fa uso di sostanze ricreative è vittima eventi di traumatici. Una persona su cinque, tra coloro che fanno uso di "sostanze ricreazionali", rimane vittima di un evento traumatico. I traumi segnalati più frequenti sono gli incidenti stradali pari al 38% del totale dei traumi presi in considerazione (346), seguiti da malori di vario tipo (30,4%), dalle risse (21,2%) e dai tentativi di suicidio (14,8%), che registrano, tra questi soggetti, un tasso 36 volte superiore a quello riscontrato nella popolazione generale. Nel 7,2% dei casi, poi, si tratta di cadute e nell’1,2% di incidenti sul lavoro. La percentuale di eventi traumatici è più alta tra coloro che hanno sofferto di disturbi psichiatrici e che rappresentano il 16,5% di chi si rivolge ai Servizi. Tra questi il 21,6% sono donne e il 15,7% uomini. La sostanza che produce più danni in questo senso è la cocaina, “la maggiore responsabile di tutti i vari tipi di incidenti”. E sempre l’assunzione di cocaina è alla base di comportamenti aggressivi e violenti tra le donne: in 154 episodi di rissa, direttamente riconducibili all’assunzione di questa sostanza infatti 100 hanno avuto come protagonista donne. Un dato nuovo, secondo gli osservatori, confermato anche dalle dichiarazioni dei gestori delle discoteche che negli ultimi anni hanno sottolineato come sempre più spesso a “far a botte” all’interno del locale siano appunto le donne. Dalla ricerca emergono altre differenze rispetto alle abitudini degli assuntori uomini: le donne usano soprattutto cocaina, psicofarmaci e alcol, anche combinati tra loro, per combattere la depressione, lo stress, i disturbi della personalità e ne abusano quando sono sole in casa. Diventano tossicodipendenti più tardi dell’uomo e presentano maggiori difficoltà nel recupero. Un elemento legato forse anche al forte giudizio sociale su una donna che si droga, rispetto a un uomo, soprattutto quando il consumo è occasionale e non si traduce in patologia.
(*)I.S.s.M
(Incidente Stradale senza intervento Medico); I.S.c.M. (Incidente
Stradale con intervento Medico); T. Suic. (Tentato Suicidio);
I.L.s.M. (Incidente sul Lavoro senza Intervento Medico); I.L.c.M.
(Incidente sul Lavoro con Intervento Medico). L'età media del campione al momento del contatto era pari a 27,4 anni con una differenza significativa tra i generi. Il G.T.D.I.S. ha inoltre ritenuto che il campione esaminato sia ragionevolmente rappresentativo. Fonte: Progetto G.T.D.I.S. ( Gruppo Tecnico Interregionale sulle droghe sintetiche) - ISS (Istituto Superiore Sanità) – 2004 ''Salvia divinorum'': dovrebbe essere inserita tra le sostanze vietate, ma è venduta nei smart-shops italiani Dovrebbe essere inserita tra le sostanze vietate: intanto continua la vendita della "salvia divinorum", erba messicana dagli effetti allucinogeni, in 70 smart-shops sparsi su tutto il territorio nazionale. “ha ricordato Carmelo Furnari, presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio permanente nazionale sul fenomeno droga e docente di tossicologia presso l’Università di Tor Vergata. Intervenendo al workshop “Nuove droghe, nuovi problemi. Sostanze ricreazionali e ricerca di territorio”, in programma oggi all’Istituto superiore di sanità, Furnari ha rilevato l’urgenza di annoverare anche questo tipo di “salvia” nelle tabelle ministeriali che elencano le droghe. “È difficile controllare l’uso di questa sostanza, che si assume sia attraverso il fumo che bevendo un infuso”, ha commentato a margine del convegno Riccardo De Facci, consigliere nazionale del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza e responsabile del gruppo tematico “Tossicodipendenze”. Furnari ha voluto sfatare alcune opinioni ricorrenti, definendole “luoghi comuni” privi di fondamento: “Non mi risulta che molte persone arrestate per spaccio siano scarcerate perché le sostanze in commercio non sono ancora inserite nelle tabelle ministeriali; inoltre non è affatto semplice produrre droghe sintetiche in laboratorio: ci vogliono conoscenze chimiche di alto livello e attrezzature sofisticate”. Il docente ha inoltre menzionato la decisione presa il 27 novembre scorso dal Consiglio d’Europa in merito al controllo su 4 nuove droghe sintetiche sul territorio dell’Ue. “Le informazioni su queste sostanze sono ancora carenti – ha osservato -, ma è stato importante in questo ambito l’impegno della Presidenza italiana dell’Ue per migliorare la situazione”. Si tratta di sostanze ad effetto allucinogeno, sequestrate in diversi paesi membri: la 2C-I, la 2C-T-2, la 2 C-T-7 e la Tma, un’anfetamina che contiene “asarone, un additivo per il cibo ma tossico, quindi usato sempre in piccole dosi”. Nuove droghe tutte da studiare nei loro effetti collaterali, nelle loro interazioni con altri farmaci: a questo proposito Furnari ha rilevato la necessità di una “rete di laboratori altamente specializzati e accreditati in grado di analizzare in tutta Italia le sostanze con un protocollo comune: una realtà presente soltanto nel mondo dello sport e non negli ambiti che riguardano la salute e la giustizia. Se non riusciamo a riconoscere le sostanze sul territorio in cui vengono individuate – ha concluso – sono inutili i collegamenti a livello europeo e internazionale”.
I dati rappresentati nella presente tabella riportano la situazione lavorativa su un totale di 1852 soggetti (1603 maschi e 249 femmine) NOTA: Hanno partecipato allo studio del progetto G.T.D.I.S. 220 centri (206 pubblici, cioè quasi il 40% dei servizi italiani, e 14 centri del Privato Sociale) in 16 regioni e due Province autonome (copertura nazionale). Sono pervenute 1911 schede relative ad altrettanti casi singoli. Tale campione di 1911 soggetti era composto per l'86,8% da maschi e per il 13,2% da femmine.
L'età media del
campione al momento del contatto era pari a 27,4 anni con una differenza
significativa tra i generi. Il G.T.D.I.S. ha inoltre ritenuto che il
campione esaminato sia ragionevolmente rappresentativo.
(*) E' opportuno sottolineare come più della metà dei casi si riferisca a soggetti rivoltisi ai Servizi non per uno stato di dipendenza che invece caratterizzava poco più del 40% dei casi NOTA: Hanno partecipato allo studio del progetto G.T.D.I.S. 220 centri (206 pubblici, cioè quasi il 40% dei servizi italiani, e 14 centri del Privato Sociale) in 16 regioni e due Province autonome (copertura nazionale). Sono pervenute 1911 schede relative ad altrettanti casi singoli. Tale campione di 1911 soggetti era composto per l'86,8% da maschi e per il 13,2% da femmine. L'età media del campione al momento del contatto era pari a 27,4 anni con una differenza significativa tra i generi. Il G.T.D.I.S. ha inoltre ritenuto che il campione esaminato sia ragionevolmente rappresentativo. Fonte: Progetto G.T.D.I.S. ( Gruppo Tecnico Interregionale sulle droghe sintetiche) - ISS (Istituto Superiore Sanità) – 2004 L'indagine dell'Iss avrà un seguito con un monitoraggio sui territori regionali per tutto il 2004
Avrà un seguito –
attraverso un monitoraggio sui territori regionali per tutto il 2004 -
la ricerca “I servizi e le sostanze ricreazionali. Una rilevazione
clinica in Italia”, promossa dall’Istituto superiore di sanità. Lo ha
annunciato Celeste Franco Giannotti, del Dipartimento del Farmaco
all’Istituto superiore di sanità, a margine del convegno “Nuove droghe,
nuovi problemi. Sostanze ricreazionali e ricerca di territorio”, in
programma oggi all’Iss. Tutte le regioni hanno partecipato alla ricerca,
inviando un proprio rappresentante tecnico incaricato di seguire il
progetto e di attivarlo nella propria regione. Il gruppo interregionale
continuerà il suo lavoro per verificare sul territorio “l’andamento dei
servizi pubblici e privati”, ma anche gli stili di consumo.
(*) Nella voce "Altro" sono comprese le seguenti voci: accertamenti psicodiagnostici, animazione, carcere, colloqui con la famiglia, consulenza, visita, screening e vaccinazioni HBV, agopuntura, colloqui con il medico, feeling di coppia, esame del capello, centro diurno, inserimento lavorativo, sostegno alla famiglia, osservazione, ricovero. NOTA: Hanno partecipato allo studio del progetto G.T.D.I.S. 220 centri (206 pubblici, cioè quasi il 40% dei servizi italiani, e 14 centri del Privato Sociale) in 16 regioni e due Province autonome (copertura nazionale). Sono pervenute 1911 schede relative ad altrettanti casi singoli. Tale campione di 1911 soggetti era composto per l'86,8% da maschi e per il 13,2% da femmine. L'età media del campione al momento del contatto era pari a 27,4 anni con una differenza significativa tra i generi. Il G.T.D.I.S. ha inoltre ritenuto che il campione esaminato sia ragionevolmente rappresentativo. Fonte: Progetto G.T.D.I.S. ( Gruppo Tecnico Interregionale sulle droghe sintetiche) - ISS (Istituto Superiore Sanità) - 2004 |
La pagina
- Educazione&Scuola©