Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Rapporto dell'Osservatorio della Provincia di Roma. Oltre 237mila i minori (20% della popolazione); 407mila i nuclei familiari assistiti

 

Oltre 237mila i minori nei 120 Comuni della Provincia di Roma: circa il 20% della popolazione; 407.200 i nuclei familiari, 6.101 i minori presi in carico dai servizi. Sono alcune cifre del IV Rapporto sulla popolazione minorile e sui servizi socio-assistenziali per l’età evolutiva nei Comuni della Provincia di Roma. Presentato stamani a Palazzo Valentini, il Rapporto è stato stilato a cura dell'Osservatorio provinciale nell'area dell'età evolutiva e riferisce i dati del 2001, raccolti in 17 Distretti socio-sanitari della Provincia; l’obiettivo era quello di delineare una mappa delle situazioni di disagio familiare, rilevando allo stesso tempo caratteristiche e tipologie di servizi sociali rivolti ai minori. La fascia d’età compresa tra i 6 e i 12 anni include il 37% della popolazione giovanile; seguono le classi 13-18 anni (33%), 0-3 (20%) e 4-5 (10%). Tra i Comuni più giovani, con oltre 10mila minori, figurano Guidonia (14.704), Tivoli (10.167), Pomezia (10.060) e Formello (10.012); i primi 3 sono in testa anche per la popolazione compresa tra zero e 3 anni, quindi per il tasso di natalità, insieme al Comune di Fiumicino.

 

Invece i Comuni con il più alto tasso di invecchiamento hanno meno di mille abitanti.
L'assistenza scolastica (sussidi per l'acquisto dei testi, il trasporto alla scuola e alla mensa) risulta il servizio più diffuso sul territorio provinciale e anche il più costoso per i 107 Comuni che lo erogano, “nonostante sia frequente la partecipazione economica delle famiglie”, osserva il Rapporto. Segue l'assistenza economica, offerta da 92 Comuni e rivolta a varie categorie di disagio. Il terzo servizio più diffuso è l’assistenza domiciliare, “fruibile da minori inseriti in nuclei familiari e da minori disabili che vivono una temporanea o cronica situazione di non autosufficienza – spiega il Rapporto -. Si tratta di interventi flessibili e temporanei, poiché devono adattarsi a diverse situazioni di disagio e fornire un sostegno specifico a seconda del nucleo familiare in cui sono inseriti”. Questa tipologia di intervento registra un aumento costante: è attiva in 69 Comuni (di solito i più popolosi), 58 dei quali operano con una gestione convenzionata o integrata. Infine, l’assistenza meno diffusa (presente in 28 Comuni) e nota: quella abitativa, erogata “nei casi in cui si presentino situazioni di emergenza in nuclei familiari con minori”.


Per quanto riguarda i servizi socio-educativi per la prima infanzia, integrativi degli asili nido (in 21 Comuni, di cui 13 accolgono anche immigrati e disabili), ne sono stati attivati 17, nessuno dei quali viene gestito in forma diretta dai Comuni; ne usufruiscono 281 bambini, ma l’unico servizio utilizzato anche da minori immigrati e disabili è quello di S. Cesareo. Per la promozione dei diritti dell’infanzia, prevista dalla legge 285, si registra “un netto ritardo”, tuttavia la maggioranza delle risorse è stata destinata a realizzare i Consigli Comunali dei ragazzi, nati in 17 Comuni, coinvolgendo circa 3.855 minori. Nella Provincia sono stati censiti 33 centri diurni, che hanno accolto complessivamente oltre 3mila minori. Sul fronte dell’affidamento familiare si rileva un aumento costante, “sia per la sensibilizzazione, sia per la creazione di nuclei familiari affidatari”, precisa il Rapporto. I Comuni attivi in questo campo sono stati 37 per un totale di 264 casi, riguardanti soprattutto minori italiani.


 6.101 i minori e 3.640 gli immigrati presi in carico dai servizi

 

Sono 39.030 gli immigrati residenti nei Comuni della Provincia di Roma, di cui 6.428 minori; 3.640 gli stranieri presi in carico dai servizi. E l’incremento della popolazione nei 120 Comuni si deve attribuire all’aumento degli immigrati: Mentana, ad esempio, registrava al 1° gennaio 2001 la presenza di 2.511 minori immigrati, pari al 21,37% della popolazione straniera complessiva del Comune; a Trevignano gli stranieri rappresentano il 17,7% degli abitanti, a Castel S. Pietro il 39%.


Scatta la fotografia anche dei minori immigrati: “Il costante aumento della presenza di minori immigrati nel territorio provinciale richiede ai servizi sociali di operare un adeguamento strutturale dei servizi per aprirsi alla società multiculturale emergente – nota il Rapporto -, un ripensamento dei servizi già attivati a favori dei minori immigrati”. Quindi i servizi sociali potrebbero promuovere interventi che ruotino attorno a due linee guida: da una parte l’attività mirata al riconoscimento tra le diverse culture, dall’altra, per la comprensione delle diverse culture, pur non tralasciando di rispondere a quei bisogni vissuti come emergenze dai minori immigrati e dalle loro famiglie. In ogni caso l’incremento delle azioni a favore dei minori stranieri può facilitare e migliorare il processo di integrazione, sviluppo, formazione sul territorio provinciale; finora sono 20 i Comuni che hanno avviato questa tipologia di interventi.
Le azioni a favore di minori a rischio di criminalità, tossicodipendenza e alcolismo ne hanno coinvolti circa 1.576, tra cui immigrati e disabili; in particolare, il servizio viene offerto ai minori stranieri nei Comuni di Albano Laziale, Anzio, Ariccia, Grottaferrata, Marino.

 

Minori stranieri presenti nei comuni della provincia di Roma - Dati al 1° Gennaio 2001

Distretti

Pop. ISTAT

Nuclei Fam.

Minori assistiti

Imm. assistiti

D1

51.958

21.014

48

51

F1

76.850

29.659

176

22

F2

52.568

20.150

833

14

F3

41.860

18.096

64

33

F4

78.880

25.798

311

469

G1

72.970

27.657

1.868

2.511

G2

100.787

10.819

356

47

G3

77.811

29.321

229

12

G4

34.151

12.831

189

13

G5

64.675

24.110

223

34

G6

67.685

20.923

644

26

H1

83.020

27.024

67

135

H2

96.204

27.188

361

41

H3

73.845

26.799

60

22

H4

77.845

30.074

186

9

H5

59.134

21.771

326

-

H6

82.858

33.964

160

490

TOT.

1.198.193

407.200

6.101

3.640

 

 

 

 

 

Fonte: Osservatorio provinciale nell'area dell'età evolutiva, ROMA  


La pagina
- Educazione&Scuola©