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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

GRAZIE ALLA PROVINCIA TORNANO GLI "STUDENTI-TUTORS"

Sono 188 gli studenti reggiani degli istituti superiori che nel corso dell'anno scolastico si prenderanno cura di altrettanti coetanei disabili, sia in classe, durante le lezioni o nelle attività di laboratorio, sia nei compiti a casa o nel tempo libero. Il piano "Studenti-tutors" potrà realizzarsi quest'anno grazie alle risorse, pari a 154.650 euro, messe a disposizione dalla Provincia di Reggio Emilia, unico ente finanziatore del progetto che, come sottolinea l'assessore provinciale all'Istruzione Gianluca Chierici "contribuisce a rendere le scuole luoghi di vera inclusione, promuovendo da un lato il protagonismo sociale e lo spirito solidaristico dei giovani e dall'altro il ruolo essenziale della scuola nel rispondere a bisogni educativi particolari".
Gli studenti tutors per il loro impegno nei confronti di coetanei in difficoltà riceveranno un compenso, quasi simbolico, di 8 euro all'ora, per un ammontare massimo di 100 ore di impegno ciascuno.
Gli istituti scolastici coinvolti sono in totale 21, di cui 4 in provincia di Modena per attività di tutoraggio che riguardano 6 studenti disabili reggiani, ma frequentanti scuole superiori di Sassuolo, Modena e Carpi. Anche per quest'anno scolastico il progetto sarà gestito dall’istituto Scaruffi Levi Tricolore.
Fra le 21 scuole coinvolte nel progetto, quelle a cui è stato assegnato il maggior numero di tutors sono il Motti, che vedrà 36 studenti coinvolti in questa importante attività, lo Jodi con 22 tutors per altrettanti studenti, l'Ipsia Lombardini dove saranno 20 i ragazzi seguiti da tutors, mentre al Russel di Guastalla i tutors saranno 18 e al Gobetti di Scandiano 16.

L'importanza di questo progetto e l'insostituibilità di queste figure, grazie alle quali gli studenti disabili possono costruire relazioni amicali, viene rimarcata dalle numerose richieste che ogni giorno giungono alla Provincia da parte delle scuole.

 

http://it.groups.yahoo.com/group/sociale-edscuola/message/8117

Peccato. Peccato che una bella iniziativa si debba pagare 8 euro l'ora, che
se non erro, è la cifra che all'incirca intasca un educatore.
Mi sembra che il "ruolo essenziale della scuola nel rispondere a bisogni
educativi particolari" non si promuova così! NELLA SCUOLA si potevano
erogare crediti; e comunque sarebbe stato più educativo far svolgere il
compito di tutor solo per amicizia o, se volete, per senso civico.

 

Bruno Ghelardoni

 

 

http://it.groups.yahoo.com/group/sociale-edscuola/message/8118

Pagare i compagni perché si prendano cura dell'alunno in situazione di
handicap?
E' dunque questa la "nuova integrazione"?


Questa non è integrazione, né com-passione, né crescita umana e sociale dei
futuri e attuali cittadini.


Questo è:

-        da un lato "uso improprio di denaro pubblico" e di risorse umane che,
diversamente, richiederebbero (o dovrebbero richiedere) adeguata formazione
(risparmio sui costi della formazione degli educatori),

-       dall'altra il messaggio del "baratto" vincolato: "do ut des"; né gratuità,
né altruismo, né crescita comune, né amicizia, "eliminata" la possibilità di
effettuare percorsi che offrano dignità all'essere umano in quanto tale.

 

Gli intenti dell'amministrazione potranno anche essere "ottimi"; ma anche
qui il terreno "frana". Si sta costruendo una casa sulla sabbia. Come si può pensare di costruire rapporti "amicali", solidarietà (parole che implicano empatia, gratuità, partecipazione, con-divisione, stile di vita), se fra una persona e l'altra intercorre un riconoscimento economico?

 

Finito il periodo del compenso, si crea un grande vuoto.
Chi lo colmerà?

 

L'assessore che ha promosso l'iniziativa?

 

Credo che si debba "smettere di giocare" sulla pelle delle "altre persone".
Anche queste figure che amministrano denaro pubblico provino a confrontarsi
con percorsi pedagogici formativi.

 

Se non altro per non improvvisare...

 

Se non altro per non far franare i loro buoni propositi in slavine
pericolose...

Evelina Chiocca


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