|
|
|
Scuola |
Alunni |
Classi |
Posti |
Rapporto A/C (*) |
||||
|
2001/02 |
2002/03 |
2001/02 |
2002/03 |
2001/02 |
2002/03 |
2001/02 |
2002/03 |
Infanzia |
940.336 |
945.904 |
40.690 |
40.903 |
83.724 |
83.626 |
23,11 |
23,13 |
Elementare |
2.531.376 |
2.508.219 |
139.020 |
137.947 |
255.107 |
252.266 |
18,21 |
18,18 |
Sc. Sec. I grado |
1.704.425 |
1.700.461 |
81.433 |
80.855 |
178.799 |
176.358 |
20,93 |
21,03 |
Sc. Sec. II grado |
2.448.398 |
2.489.044 |
111.678 |
112.936 |
238.250 |
234.905 |
21,92 |
22,04 |
Totale |
7.624.526 |
7.643.628 |
372.821 |
372.641 |
755.880 |
747.155 |
20,45 |
20,51 |
Variazione |
+ 19.102 |
- 180 |
- 8.725 |
+ 0,06 |
(*) Rapporto alunni/classe
Un aumento di 19.102 alunni porta alla soppressione di 180 classi e di 8.725 cattedre!
Con questo primo “taglio” di posti si passa dal rapporto docente/alunni di 10,09 dell’anno scolastico 2001/02 a 10,23 dell’anno in corso.
La più pesantemente toccata dagli interventi sugli organici dello scorso anno è la scuola superiore (v. tab. 2) che, a fronte di un aumento di 40.655 alunni, (prevalentemente dovuti all’obbligo scolastico) pari all’1,66% e un aumento di 1.258 classi pari all’1,13% ha avuto una diminuzione di 3.345 cattedre pari all’1,40%. Ancora più eclatante è il confronto con i dati riferiti all’anno scolastico 2000/2001. Nonostante un aumento di 53.346 alunni rispetto all’anno scolastico 2000/01 e di 2.706 classi si è avuta una riduzione di 83 posti E’ questo l’effetto del comma introdotto nella finanziaria 2002 che ha elevato, nella scuola superiore, l’orario di insegnamento alle 18 ore settimanali, potendo arrivare, su scelta del docente, fino a 24 ore.
Tab. 2: Scuola secondaria superiore (dati MIUR)
Anno Scolastico |
Alunni |
Classi |
Posti |
2000/2001 |
2.435.698 |
110.230 |
234.988 |
2001/2002 |
2.448.398 |
111.678 |
238.250 |
2002/2003 |
2.489.044 |
112.936 |
234.905 |
Variazione |
+ 53.346 |
+ 2.706 |
- 83 |
Nella scuola media, per risparmiare, si interviene sul tempo prolungato (v. tab. 3). Qui i tagli di organici (578 classi e 2.441 docenti) sono quasi interamente dovuti alla soppressione di classi a tempo prolungato (565 su 578 classi in meno rispetto all’anno precedente).
Tab. 3: Scuola media (dati MIUR)
Anno scolastico |
Classi a tempo normale |
Classi a tempo prolungato |
2001/2002 |
56.828 (69,78%) |
24.605 (30,22%) |
2002/2003 |
56.815 (70,27%) |
24.040 (29,73%) |
Variazione |
- 13 |
- 565 |
Il tempo prolungato implica un aumento di organico quindi si taglia. E così sparisce il 2,30% delle classi a tempo prolungato.
E’ stato proprio il tempo prolungato la più significativa e innovativa esperienza didattica introdotta dal 1962, anno di entrata in vigore delle scuola media unica: tempi di insegnamento-apprendimento più distesi, stimolo all’innovazione didattica, compresenze che permettono flessibilità nella gestione della classe… “Il numero dei docenti aumenta in modo rilevante nella scuola media che funziona col tempo prolungato… certamente lo svolgimento di attività didattiche anche in orario pomeridiano comporta automaticamente l’aumento del personale docente e non docente nei rispettivi organici così come anche la sperimentazione del bilinguismo… con il conseguente aggravio finanziario per le casse dello Stato. In conclusione, le situazioni descritte prima abbassano il rapporto alunni/docente rispetto a quello standard (9,5) ma sono assolutamente conformi alla normativa e rispondono alle intenzioni, definite in precedenti interventi sia legislativi che ministeriali, di valorizzare sempre più il ruolo e la funzione della scuola cercando di offrire agli alunni opportunità formative sempre più varie e ricche, soprattutto in ambiti territoriali di grave disagio socio-economico-culturale”.
Questo il parere di un Dirigente Scolastico, condiviso da moltissimi altri, incluso nell’elenco delle “2003 scuole sottodimensionate” (v. più avanti).
Neppure l’area dell’handicap viene risparmiata (v. tabb. 4 e 5).
Tab. 4: Alunni portatori di handicap, docenti di sostegno (dati MIUR)
Anno scol. |
Scuola Infanzia |
Scuola Elementare |
Scuola Media |
||||||
Alunni |
Docenti |
A/D (*) |
Alunni |
Docenti |
A/D (*) |
Alunni |
Docenti |
A/D (*) |
|
2000/01 |
9.184 |
4.527 |
2,02 |
50.035 |
20.774 |
2,40 |
42.535 |
17.785 |
2,39 |
2001/02 |
9.613 |
4.520 |
2,12 |
52.443 |
20.525 |
2,55 |
44.433 |
17.544 |
2,53 |
2002/03 |
9.215 |
4.441 |
2,07 |
52.327 |
20.139 |
2,59 |
45.428 |
17.464 |
2,60 |
Variazione |
+ 0,34% |
- 1,90% |
+ 0,05 |
+ 4,58% |
- 3,06% |
+ 0,19 |
+ 6,80% |
- 1,80% |
+ 0,21 |
(*) A/D: rapporto alunni/docente
Tab. 5: Dati riassuntivi
|
2000/01 |
2001/02 |
2002/03 |
Variazione |
Totale alunni |
101.754 |
106.489 |
106.970 |
+ 5.216 (+ 5,13%) |
Totale docenti |
43.086 |
42.589 |
42.044 |
- 1042 (- 2,42%) |
La linea di tendenza che emerge è quella di innalzare il rapporto numero di alunni/docente. E così, ad un incremento nei tre anni considerati di 5.216 alunni (5,13%) corrisponde una diminuzione di 1.042 docenti (- 2,42%). Troppi gli alunni riconosciuti portatori di handicap, troppi gli insegnanti di sostegno. Ecco allora che nella bozza di finanziaria presentata in ottobre si ipotizza di innalzare da 1/138 a 1/145 il rapporto per la determinazione degli organici provinciali degli insegnanti di sostegno (in questo modo sarebbero sparite circa 3.000 cattedre). Si aggira l’ostacolo delle polemiche introducendo il comma 7 dell’art. 35 della finanziaria 2003 che vuole rivedere i criteri per la certificazione dell’alunno portatore di handicap. “All’individuazione dell’alunno come soggetto portatore di handicap provvedono le Aziende Unità Sanitarie Locali sulla base di accertamenti collegiali, con modalità e criteri definiti con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri… da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”. E l’attivazione dei posti di sostegno in deroga per alunni particolarmente gravi sarà concessa solo dal Direttore Scolastico regionale. Come dire, punto e a capo anche per l’handicap!
Fin qui gli interventi che valgono per tutto il sistema. Durante l’estate 2002 tutte le istituzioni scolastiche sono passate al vaglio e così vengono individuate 2003 scuole sottodimensionate che sono indicate dalla Ministra Moratti come obiettivo della sua campagna per “l’equità e il rigore”, come luoghi dove c’è “bisogno di razionalizzare l’organico”. Questo perché sono riconosciute al di sotto della soglia di efficienza fissata nel rapporto di 1 docente ogni 9,5 alunni. La ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche è stato messo al punto uno tra le strategie che il Dicastero dell’Istruzione ha individuato per contenere le spese. Il declassamento a plesso o succursale di questi istituti elimina i Dirigenti Scolastici e i Direttori Amministrativi (e i loro stipendi). La forte campagna di stampa che accompagna la “pubblicazione” dell’elenco delle “2000 scuole improduttive” e il dibattito che ne segue, porta il MIUR a emanare la nota prot. N. Uff.V/32444 del 30 ottobre 2002 “Operazioni sulle istituzioni scolastiche statali”. In essa si ribadisce l’opportunità di non procedere nell’immediato ad “attività incidenti sulle operazioni di dimensionamento già effettuate”. In poche parole viene sospeso l’accorpamento degli istituti, a meno che non ci sia la richiesta formulata d’intesa tra l’Ente Locale (Comune e Provincia) e le istituzioni scolastiche coinvolte. Il pericolo per ora sembra accantonato, almeno per un numero così consistente di scuole.
Come Legambiente, alla pubblicazione dell’elenco delle 2003 scuole sottodimensionate, abbiamo fatto un’indagine territoriale scoprendo che più di un terzo sono scuole collocate in piccoli comuni (al di sotto cioè di 5.000 abitanti). Abbiamo inviato una lettera ai Dirigenti Scolastici di quelle scuole, allarmati dalla possibile iniziativa del Ministero, convinti come siamo che i piccoli comuni rappresentino una grande ricchezza e le scuole in essi collocate costituiscano un presidio culturale insostituibile. La loro chiusura o la chiusura di piccoli plessi in zone montane o in zone di pianura non densamente popolate porterà a far riassorbire gli alunni in istituti più grandi. Conseguenza sarà l’aumento di mobilità degli alunni da comune a comune. Facile vedere, per chi lo voglia, gli effetti sul piano territoriale e sociale. Un servizio essenziale come la scuola sparirà, il tessuto di vita degli alunni si modificherà con spostamenti, inserimenti in nuovi contesti, ma anche aumenterà la tendenza ad inurbarsi per evitare il pendolarismo ai ragazzi, con il conseguente spopolamento di tanti piccoli comuni.
Centinaia i Dirigenti Scolastici che ci hanno risposto.
“Si vuole risparmiare sulla scuola vista come la causa dei tanti mali che affliggono le casse dello Stato. Eppure le giovani generazioni si formano tra i banchi di queste bistrattate scuole e sono loro a dover reggere in tempi prossimi la concorrenza con la globalizzazione sempre più imperante”.
“Già dall’inizio del corrente anno scolastico (n.d.r. 2002/03) sono sorte problematiche connesse alla formazione delle classi prime di scuola media ed a livello di C.S.A. provinciale è stata ripetutamente “caldeggiata” la via del trasferimento degli alunni da… a… L’Amministrazione Comunale si è fermamente opposta in primo luogo per difficoltà tecnico-finanziarie, secondariamente perché tale operazione porterebbe alla soppressione della scuola media e, gradualmente agli altri ordini di scuola, per cui il Comune, privo dei servizi di base, perderebbe molti nuclei familiari già soggetti al pendolarismo per esigenze di lavoro e quindi tenderebbe a scomparire nel giro di pochi anni. E’ facile immaginare che questi comuni vedano nella scuola un’importante Istituzione da non sopprimere”.
“Lo stato di scoraggiamento derivante dalla precarietà del proprio lavoro e dalla constatazione che un nuovo durissimo colpo sta per essere inferto alla scuola pubblica, senza che essa ne sia preventivamente informata, certamente non favoriscono i lavori che il personale scolastico si accinge ad affrontare… Ma questo poco importa… se le tradizioni culturali e la memoria storica di duemila scuole svaniranno nel nulla. Purché i conti tornino, come se milioni di soggetti in formazione fossero dei semplici numeri”.
Intanto, nel precedente anno scolastico, sono state chiuse 40 Dirigenze Scolastiche (v. tab. 6) e i “punti di erogazione del servizio”, come li chiama il MIUR, sono stati in parte riaggregati, in parte soppressi (75 plessi di scuola elementare e 8 sezioni staccate di scuola media - v. tab. 8). Nella scuola dell’obbligo, che perde 11 dirigenze, la riaggregazione delle scuole ha portato ad un incremento degli istituti comprensivi, l’altra vera novità del panorama scolastico degli ultimi anni. “Si propone di sviluppare l’esperienza degli istituti comprensivi che, comportando una maggiore corrispondenza tra territori comunali e sedi di dirigenza scolastica, facilita il rapporto istituzionale tra scuola ed ente locale e permette un migliore impiego delle risorse umane e finanziarie e della logistica scolastica”. Questo è quanto consigliato da una Direzione Scolastica Regionale in una direttiva agli Enti Locali e alle scuole all’inizio dell’anno scolastico in previsione del nuovo dimensionamento. Un’indicazione condivisibile che presenta soprattutto motivazioni pedagogiche e didattiche di continuità educativa tra gli ordini di scuola. Una scelta che però è difficilmente spiegabile se si considera che la proposta di riforma Moratti tende a tenere nettamente separate le due tappe dell’istruzione primaria.
Tab. 6: Istituzioni scolastiche (dati MIUR)
Istituzioni Scolastiche |
Anno scolastico 2001/2002 |
Anno scolastico 2002/2003 |
Circoli Didattici |
2.703 |
2.691 |
Istituti Comprensivi |
3.284 |
3.300 |
Istituti principali di I grado |
1.611 |
1.596 |
Istituti principali di II grado |
2.355 |
2.318 |
Istituti di istruzione superiore |
877 |
885 |
Totale istituzioni scolastiche |
10.830 |
10.790 |
Tab. 7: Punti di erogazione del servizio (dati MIUR)
Scuola |
Anno scolastico 2001/02 |
Anno scolastico 2002/03 |
Variazione |
Infanzia |
13.534 |
13.552 |
+ 18 |
Elementare |
16.352 |
16.277 |
- 75 |
Scuola Secondaria I grado |
7.034 |
7.026 |
- 8 |
Scuola Secondaria II grado |
4.828 |
4.872 |
+ 44 |
Totale |
41.748 |
41.727 |
- 21 |
E’ altamente probabile che le condizioni “strutturali” che hanno portato alla soppressione dei plessi e delle sezioni staccate sono dovute alla presenza di pochi alunni, in pluriclassi, sicuramente una collocazione geografica in piccoli comuni. Ma le scuole in questi comuni non possono essere considerate solo rami secchi da tagliare, piuttosto sono un fattore di coesione culturale e sociale. Il ruolo della scuola all’interno delle piccole comunità è insostituibile: agenzia culturale, centro di aggregazione, soggetto promotore e organizzatore di iniziative culturali e ricreative...
L’azione di risparmio intanto va avanti con nuove manovre per altre chiusure. Il D.M. 130 del 12. 12. 02 fissa la dotazione organica dei Dirigenti Scolastici per l’anno scolastico 2003-04 in 10.720 (unità a cui aggiungere 47 istituti educativi calcolati a parte). Se ne vanno così altre 70 dirigenze!
C’è un altro tassello che va a completare lo scenario sin qui delineato. E’ il decreto legge n. 212 del 25 settembre 2002 “Misure urgenti per la scuola, l’Università, la ricerca scientifica…”. “I docenti in situazione di soprannumerarietà, appartenenti a classi di concorso che presentino esubero di personale rispetto ai ruoli provinciali, sono tenuti a partecipare ai corsi di riconversione professionale… In caso di perdurante situazione di soprannumerarietà dovuta alla mancata partecipazione ai corsi di riconversione ovvero di partecipazione, con esito negativo, ai corsi medesimi ovvero di mancata accettazione dell’insegnamento per il quale si è realizzata la riconversione… si applica l’art. 33 del Decreto Legislativo 165 del 2001”. Tale articolo prevede il passaggio del personale in esubero ad altra amministrazione nella stessa provincia o in ambito nazionale. Per chi non accettasse una simile collocazione scatta “un’indennità pari all’80% dello stipendio per la durata di 24 mesi”. Cassa integrazione e licenziamento anche per i docenti, mentre aumentano gli alunni.
Ma il sistema scolastico pubblico scricchiola anche per altri pesanti tagli attuati dal Ministro delle Finanze. Si sono infatti drasticamente ridotti i flussi di finanziamento che arrivano alle scuole. Qui trascuriamo quelli erogati per il funzionamento, ci limitiamo a prendere in considerazione quelli che hanno una ricaduta didattica-organizzativa: la legge 440/97, la formazione, l’handicap, gli immigrati, le nuove tecnologie… Non mancano le sorprese!
Tab. 8: Ampliamento offerta formativa
L. 440/97 |
E.F. 2001 C.M. 131 3. 8. 2001 |
E.F. 2002 C.M. 53 15. 5. 2002 C.M. 93 6. 8. 2002 D.M. n. 84.460 |
Variazione (%) |
Formazione |
15.493.706 |
15.493.706 |
0 |
Lingue 2000 |
41.316.551 |
18.592.558 |
- 55,00 |
Pof scuole statali |
58.038.445 |
58.875.096 |
+ 1,44 |
Attività complementari ed integrative per studenti |
20.658.275 |
18.127.641 |
- 12,25 |
Amministrazione centrale |
10.587.366 |
(*) 8.934.705 |
-15,61 |
Direzioni Scolastiche Regionali per interventi perequativi |
5.903.567 |
10.330.380 |
+ 74,98 |
Handicap |
10.547.599 |
4.168.283 |
- 60,48 |
Scuola ospedaliera |
438.988 |
774.685 |
+ 76,47 |
IFTS, EDA, Obbligo Formativo |
67.899.105 |
61.510.000 |
- 9,40 |
Accordo di programma per valorizzazione lingua sarda |
4.131.655 |
|
|
Potenziamento cultura musicale e sportiva |
|
2.530.637 |
|
Integrazione organici provinciali |
17.856.390 |
|
|
Valutazione del sistema scolastico e monitoraggio |
6.284.247 |
|
|
Pof scuole paritarie |
|
6.197.482 |
|
Funzionamento didattico ed amministrativo |
|
20.193.598 |
|
TOTALE |
258.885.889 |
225.728.771 |
- 12,81 |
(*) la quota si divide in 1.187.852 per progetti nazionali collegati al processo di riforma. Utilizzati per la sperimentazione legge delega; ed in 7.746.853 utilizzati per iniziative finalizzate alla comunicazione del processo di riforma. Utilizzati cioè per le pubblicazioni “Una scuola per crescere” e “Ragioni e sfide del cambiamento” per far conoscere la legge delega.
Il finanziamento più consistente arriva alle scuole con la circolare applicativa della Legge 440/97 per il potenziamento dell’autonomia scolastica e l’ampliamento dell’offerta formativa. Dall’anno di entrata in vigore di questa legge si è avuto sempre un incremento dei finanziamenti erogati.
L’esercizio finanziario (di seguito E.F.) 2001, conseguenza della finanziaria del dicembre 2000, approntato dal governo di centro-sinistra, assegna alle scuole 258.885.899 euro mentre l’E.F. 2002, impostato dal governo della Casa delle Libertà investe nella L. 440/97 231.771.912 euro che diventano 225.728.771 quando il 15 agosto 2002 il Ministro Tremonti firma il decreto n. 84.460 per la copertura finanziaria: un taglio del 12,81% rispetto all’anno precedente (v. tab. 8). La variazione diventa ancora più pesante per le scuole statali se si tiene conto del fatto che occorre togliere 6.197.482 euro destinati al POF delle scuole paritarie. Restano alla scuola pubblica 219.531.289 euro e così il taglio è del 15,20%.
Destano sorpresa i finanziamenti erogati dalla Ministra Moratti per il progetto Lingue 2000 e per le Nuove Tecnologie, due delle tre “i” sbandierate in campagna elettorale da Berlusconi. I finanziamenti per il Progetto Lingue 2000 sono più che dimezzati (una perdita di 22.724.531 euro pari al 55% serviti a finanziare i “progetti nazionali coerenti con il processo di riforma” (sperimentazione), “iniziative finalizzate alla comunicazione del processo di riforma” (opuscoli “Una scuola per crescere” e “Ragioni e sfide del cambiamento” ), il POF delle scuole paritarie. E l’innovazione tecnologica delle scuole, non è più un obiettivo così urgente se subisce un taglio del 30,07%! Evidente l’incongruenza tra la scuola prospettata durante la campagna elettorale e le scelte politiche attuate.
Tab. 9: Altri finanziamenti
Finanziamenti |
E.F. 2001 |
E.F. 2002 |
Variazione (%) |
Processo immigratorio |
5.164.568 C.M. 155 26. 10. 2001 n. alunni: 154.109 quota x alunno: 33,51 |
5.164.568 C.M. 106 27.9. 2002 n. alunni: 187.998 quota x alunno: 27,47 |
Variazione per alunno - 18,02 |
Nuove tecnologie |
115.944.573 C.M. 152 18. 10. 2001 |
81.080.006 C.M. 114 24. 10. 2002 |
- 30,07 |
Un discorso a parte merita l’handicap, pesantemente penalizzato (v. tab. 10). L’investimento per alunno subisce una perdita del 18,32%. Fortemente decurtate sono le risorse per l’acquisto dei sussidi didattici e tecnologici (-18,61%). Facile capire la ricaduta sulle attività educative per questi alunni. Si sta stringendo il cerchio attorno ai più deboli: troppi alunni portatori di handicap (di qui la revisione dei criteri delle certificazioni introdotta in finanziaria), troppi gli insegnanti di sostegno, troppe le risorse assegnate. Restano invece invariate le risorse assegnate alle scuole paritarie che, con un numero di alunni certificati di circa trenta volte inferiore a quello delle scuole statali (4.784), hanno a disposizione 755,68 euro per alunno (per gli alunni delle scuole statali solo 118,94 euro).
Non va meglio per gli alunni immigrati (vedi tabella 10) che si vedono assegnare la stessa quantità di euro nei due E.F. considerati (5.164.568) ma passano da 154.109 alunni dell’anno scolastico 2001/02 a 187.998 del 2002/03 con una variazione di –18,02% nella quota per alunno.
Tab. 10: Finanziamenti per handicap
Finanziamenti per handicap |
E.F. 2001 |
E.F. 2002 |
Variazione (%) |
Scuole paritarie |
Per applicazione L. 440/97 |
11.736.699 C.M. 139 13. 9.2001
|
10.210.829 C.M. 81 17. 6.2002 C.M. 186 3. 4. 2002 |
- 13,00 |
3.615.198,29 C.M. 12. 11.2001 Per L. 62/00 |
Sussidi didattici e tecnologici
|
4.241.364 C.M. 139 del 13. 9. 2001 |
3.451.862 |
- 18,61 |
|
Formazione docenti e personale ausiliario/collaboratori scolastici) |
2.346.091 C.M. 139 13. 9. 2001 C.M. 9 . 11. 2001 |
2.345.745 C.M. 74 del 27. 6. 2002
|
- 0,01 |
|
TOTALE |
18.324.156 |
16.008.435 |
- 12,64 |
3.615.198,29 |
QUOTA PER ALUNNO |
145,61 alunni: 125.847 |
118,94 alunni: 134.591 |
-18,32 |
755,68 alunni: 4.784 |
Infine, la formazione del personale della scuola (v. tab. 11). C’è subito un taglio del 5,58%. E i 35 milioni di euro stanziati nella finanziaria 2002 per il rimborso spese per l’autoaggiornamento (poco meno di 40 euro a docente) non ricompaiono nella finanziaria 2003.
Tab. 11: Formazione
E.F. 2001Direttiva 143 1. 10. 2001 |
E.F. 2002 Direttiva 74 1. 7. 2002 |
VARIAZIONE (%) |
15.906.872,49 Amministrazione Centrale |
11.606.964 Amministrazione Centrale |
- 27,03 |
22.724.103 Scuole |
25.284.403 Scuole |
+ 11,26 |
6.817.231 Direzioni Scolastiche Regionali |
2.809.371 Direzioni Scolastiche Regionali |
- 58,79 |
|
2.345.745 formazione handicap(*) |
|
TOTALE (·) 45.448.208 |
(··) 42.046.483 |
- 7,48 |
15.493.706 Direttiva 131 1. 8. 02 L. 440/97 |
15.493.707 Direttiva 53 15. 5. 02 L. 440/97 |
- 0,02 |
60.941.914 |
57.536.483 |
- 5,58 |
|
Risorse aggiuntive (**) 35.000.000 per art. 16 L. 28. 12. 2001 n. 448 (iniziative di autoaggiornamento) |
|
(·) comprensivi 2.346.091 per formazione docenti e personale ausiliario sull’ handicap
(··) comprensivi di 2.345.745 per formazione docenti sull’ handicap
Ma se i tagli vi sembran pochi, occorre aggiungere l’effetto del decreto taglia spese di Tremonti del 29.11.02: 805,4 milioni di euro tolti al bilancio 2002 dell’istruzione, una riduzione del 15%. I tagli non sono stati distribuiti equamente nei vari capitoli di spesa, pesano soprattutto su alcune voci. Per quel che ci riguarda la formazione si riduce a 20,20 milioni di euro (portando a – 51,96% la variazione rispetto allo scorso anno), azzerati gli 11.940.000 euro destinati dalla L. 440/97 all’educazione degli adulti, bloccati i 30 milioni di euro per l’obbligo formativo come pure quelli destinati all’handicap, spariti i 774.685 euro per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare. Ai C.S.A., che hanno l’incarico di erogare i finanziamenti alle scuole autonome, arrivano a getto continuo circolari che bloccano i finanziamenti assegnati, a volte già messi in bilancio dalle scuole e utilizzati come “disponibilità di cassa”. Forte il disagio che si respira.
4 - MA PER LE SCUOLE PARITARIE …
Del tutto diversa l’attenzione posta alle scuole paritarie. La legge sulla parità scolastica (n. 62/2000) prevede contributi di 7 miliardi di vecchie lire (3.615.198 euro) per l’integrazione dell’handicap, “60 miliardi (30.987.413 euro) per contributi per il mantenimento delle scuole elementari parificate”, “280 miliardi (144.607.931 euro) per spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato”: complessivamente 347 miliardi (179.210.543 euro). Nell’E.F. 2002 ne sono stati erogati, per le voci suddette, 420.490.162 con un aumento del 134,63% rispetto a quanto previsto dalla legge 62/2000 (v. tab. 12). Ma anche il finanziamento erogato alle scuole paritarie per il miglioramento dell’offerta formativa per le scuole secondarie di 1° e 2° grado fa un salto non da poco: +183,90%.
Nessuno di questi finanziamenti è stato decurtato o bloccato dal decreto taglia-spese di Tremonti. Il Ministro ha previsto l’emanazione di appositi provvedimenti in deroga!
Le scuole paritarie ricevono un ulteriore “regalo”. La finanziaria 2003 prevede uno sconto fiscale di 90 milioni di euro destinato alle famiglie che decideranno di mandare i loro figli nelle scuole private. Il bonus, 30 milioni per anno a partire dal 2003, viene dato sotto forma di credito d’imposta, cioè sarà possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi le rette pagate nelle scuole non statali. La cifra non è molto consistente (poco meno di 53 euro per ognuno dei circa 560.000 studenti delle paritarie dalle elementari alle superiori) ma il messaggio politico è rilevante in un momento in cui la scuola pubblica sembra in liquidazione: tagli al personale, nessun nuovo assunto, ridotti i finanziamenti, nessuna lira per il contratto, mentre, nel tentativo di rispondere alle disfunzioni crescenti, sempre più nelle scuole pubbliche si diffondono le attività a pagamento, facendo affidamento sui “risparmi” che ciascun istituto ha operato negli anni precedenti.
Tab. 12. Finanziamenti scuole paritarie
|
E.F. 2000 (L. 62/00) |
E.F. 2001 |
E.F. 2002 |
Variazione (%) (*) |
Scuola infanzia |
144.607.931 |
323.294.398 Prot. 831 21. 12. 2001 Prot. 739 19.11. 2001 |
304.374.853 C.M. 86 23. 7. 2002 |
+165,58 |
Scuola elementare |
30.987.413 |
Dato non disponibile |
112.500.111 C.M. 86 23. 7. 2002 |
+263,05 |
Handicap |
3.615.198 |
3.615.198 C.M. 12. 11. 2001 |
3.615.198 |
0 |
TOTALE |
179.210.542 |
(**) 326.909.596 |
420.490.162 |
+134,63 |
POF SECONDARIA 1°/2° |
5.175.078 D.M. 20.12. 2000 |
5.170.086 D.M. 16. 10. 2001 |
14.692.074 D.M. 19.7. 2002 D.M. 30. 10. 2002D.M. 22. 11. 2002 |
+ 183,90 |
(*) la variazione è calcolata su quanto previsto dalla L. 62/00 sulla parità scolastica
(**) non comprensivo dei finanziamenti erogati alla scuola elementare
5 - NON E’ PER CASO
Quanto fin qui documentato corrisponde ad una precisa strategia. In data 2 agosto 2001 il Ministro Moratti avvia con il collega Tremonti una corrispondenza epistolare che rappresenta, a posteriori, una chiave di lettura che permette di interpretare le scelte di politica scolastica sin qui attuate.
In essa, la Ministra Moratti individua l’elevamento dell’obbligo scolastico (L. 9/99), l’aumento di iscrizioni alla scuola materna e la generalizzazione delle lingue straniere nella scuola elementare come cause della mancata contrazione degli organici. Individua anche possibili aree di intervento di risparmio quali ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle scuole, mobilità professionale per le graduatorie con docenti in esubero, trasformazione dell’orario di insegnamento e razionalizzazione delle classi di concorso, riduzione del numero di insegnanti specialisti per l’insegnamento delle lingue straniere nelle elementari, ridefinizione dei compiti e dei ruoli del personale ATA e l’esternalizzazione delle funzioni. Solo nel rispetto di questi impegni, il Ministro Tremonti comunica alla collega il 9 novembre 2001 di aver firmato il decreto relativo alla determinazione degli organici.
Sono queste le linee programmatiche che guidano il governo negli interventi sulla scuola. Occorre risparmiare riducendo del 15% le spese per il prossimo triennio per il personale. Si comincia con il taglio di 20.000 posti del personale ATA nel luglio 2001.
“Caro Ministro,… (n.d.r. On.le Prof. Giulio Tremonti, On.le Prof. Franco Frattini)
…occorre precisare che nell’ultimo triennio non è stato possibile realizzare una contrazione degli organici per i seguenti motivi:
- elevamento dell’obbligo scolastico (legge 9/99)
FATTO! La legge delega “per la definizione delle norme generali sull’istruzione” abolisce la legge suddetta e indirizza gli alunni, al termine della terza media, direttamente alla formazione professionale regionale così si decongestiona la scuola superiore statale) |
- costante aumento del numero di bambini iscritti alla scuola materna statale, non solo per il fisiologico incremento della domanda, ma anche per la garanzia a tutti i bambini tra i 3 e 6 anni di poter frequentare la scuola dell’infanzia (art. 2 della legge 30/2000)
FATTO! La proposta di riforma abolisce la legge 30/2000. |
- necessità di garantire la generalizzazione dell’insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare…
FATTO! L’art. 22, comma 5 della legge 448 (finanziaria 2002) dispone che l’insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare sia garantito solo all’interno dell’orario obbligatorio, compatibilmente con la disponibilità di organico (la C.M. n. 16 applicativa lo riserverà solo alle classi del 2° ciclo, organico permettendo). |
Consapevole dell’impegno che il governo ha assunto di contenere la spesa corrente questo Ministero provvederà ad adottare interventi strutturali finalizzati a tale obiettivo. Le iniziative che si stanno definendo riguardano tra l’altro:
Impostato! È stata pubblicata una lista di 2003 scuole sottodimensionate. Sono stati messi a concorso per dirigenti scolastici solo 1.500 posti, contro i 2.500 vacanti. |
2. la promozione della mobilità professionale e intercompartimentale del personale appartenente a ruoli che presentano situazioni di esubero (per esempio: insegnanti tecnico pratici, docenti di educazione tecnica e di educazione fisica). Le posizioni di esubero ammontano a oltre 8.000 unità;
FATTO! Il decreto legge n. 212 del 25 settembre 2002 “Misure urgenti per la scuola, l’Università, la ricerca scientifica…” prevede, per i docenti in situazione di soprannumerarietà, la riconversione professionale, pena la cassa integrazione ed il licenziamento dopo due anni. |
FATTO! Le scuole secondarie di 1° e 2° grado suppliscono i docenti assenti fino ai 15 giorni utilizzando personale interno. |
FATTO! La finanziaria 2003 ribadisce quanto già previsto in quella 2002. L’intento è di portare tutte le cattedre a 18 ore, anche mediante l’individuazione di moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre |
FATTO! La finanziaria 2003 attribuisce ai collaboratori scolastici i compiti di accoglienza, sorveglianza e vigilanza e alle scuole la possibilità di affidare in appalto i servizi di pulizia, di igiene ambientale e di vigilanza dei locali scolastici |
Pertanto, già per il prossimo anno scolastico sono state realizzate, con DM 27 luglio 2001 n. 128 misure di contenimento delle dotazioni organiche del personale ATA modificando alcuni parametri di calcolo previsti in precedenza…”
Roma, 2 agosto 2001, Letizia Moratti
…Cara Moratti
“Cari Colleghi,… (n.d.r. Dott.ssa Letizia Moratti, On.le Prof. Franco Frattini)
ho firmato il decreto relativo alla determinazione degli organici del personale docente…Mi corre tuttavia l’obbligo di evidenziare un tendenziale andamento crescente delle dotazioni organiche del personale del Ministero dell’Istruzione. E pertanto, nel quadro dell’impegno assunto dal Governo di contenere la spesa corrente, la firma del decreto è avvenuta proprio sulla base dei precisi impegni assunti dal Ministero dell’Istruzione per l’adozione di interventi strutturali finalizzati a tale obiettivo comune. Mi riferisco, in particolare, alle iniziative compendiate in otto punti nella lettera del Ministro dell’istruzione in data 2 agosto 2001… Nel presupposto che si proceda alla concreta realizzazione del contributo al processo riduttivo della spesa, in coerenza con le iniziative suindicate, ho dato seguito alla richiesta.”
Roma, 9 novembre 2001, Giulio Tremonti
APPENDICE A
TUTTI I DATI REGIONE PER REGIONE
TAB. A1: LINGUE 2000
REGIONE |
E.F. 2001C.M. 131 3. 8. 2001 L. 440/97 |
E.F. 2002 (*)C.M. 53 15. 5. 2002 C. 93 6. 8. 2002 L. 440/97 |
VARIAZIONE(%) |
ABRUZZO |
1.114.513,99 |
479.800 |
-56,95 |
BASILICATA |
569.651,96 |
276.400 |
-51,48 |
CALABRIA |
2.158.273,36 |
946.000 |
-56,17 |
CAMPANIA |
5.347.911,19 |
2.420.800 |
-54,73 |
E. ROMAGNA |
2.049.817,43 |
1.000.000 |
-51,22 |
FRIULI V. GIULIA |
703.930,75 |
335.400 |
-52,35 |
LAZIO |
3.831.077,28 |
1.674.000 |
-56,30 |
LIGURIA |
866.098,22 |
398.800 |
-53,95 |
LOMBARDIA |
5.177.480,41 |
2.395.200 |
-53,74 |
MARCHE |
1.131.040,61 |
486.600 |
-56,98 |
MOLISE |
321.236,19 |
136.000 |
-57,66 |
PIEMONTE |
2.486.223,51 |
1.190.000 |
-52,14 |
PUGLIA |
3.710.226,36 |
1.605.600 |
-56,73 |
SARDEGNA |
1.811.730,80 |
667.400 |
-63,16 |
SICILIA |
4.579.939,78 |
2.040.800 |
-55,44 |
TOSCANA |
2.014.698,36 |
997.800 |
-50,47 |
UMBRIA |
583.596,30 |
284.600 |
-51,23 |
VENETO |
2.859.105,39 |
1.277.000 |
-55,34 |
TOTALE |
41.316.551,93 |
18.592.200 |
-55,00 |
(*) Riparti ricavati dalla tabella A allegata alla C. M. n° 93 del 6. 08. 2002 e dalle indicazioni in essa contenute (“Nel disporre l’assegnazione dei fondi destinati alle scuole, i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali terranno presenti i criteri indicati dalla Direttiva n. 53/2002…. estrapolazione dalla quota di un massimo del 20% per il Progetto Lingue 2000…”). Noi abbiamo calcolato la quota massima del 20%.
REGIONE |
SCUOLE |
DIR. SCOL. REGIONALI |
TOTALE |
||||||
E.F.2001 (*) |
E.F.2002 (**) |
VAR % |
E.F.2001 (*) |
E.F.2002 (**) |
VAR % |
E.F.2001 (*) |
E.F.2002 (**) |
VAR % |
|
ABRUZZO |
370.450 |
359.910 |
-2,84 |
41.162 |
39.990 |
-2,84 |
411.612 |
399.900 |
-2,84 |
BASILICATA |
242.166 |
207.360 |
-14,37 |
26.907 |
23.040 |
-14,37 |
269.073 |
230.400 |
-14,37 |
CALABRIA |
765.544 |
709.560 |
-7,31 |
85.060 |
78.840 |
-7,31 |
850.604 |
788.400 |
-7,31 |
CAMPANIA |
1.658.910 |
1.815.532 |
9,44 |
184.324 |
201.725 |
9,44 |
1.843.234 |
2.017.257 |
9,44 |
E. ROMAGNA |
779.953 |
750.060 |
-3,83 |
86.661 |
83.340 |
-3,83 |
866.614 |
833.400 |
-3,83 |
FRIULI V. G. |
274.235 |
251.505 |
-8,28 |
30.471 |
27.945 |
-8,28 |
304.706 |
279.450 |
-8,28 |
LAZIO |
1.195.023 |
1.255.500 |
5,06 |
132.781 |
139.500 |
5,06 |
1.327.806 |
1.395.000 |
5,06 |
LIGURIA |
294.220 |
299.160 |
1,67 |
32.692 |
33.240 |
1,67 |
326.911 |
332.400 |
1,67 |
LOMBARDIA |
1.842.551 |
1.796.445 |
-2,50 |
204.724 |
199.605 |
-2,50 |
2.047.275 |
1.996.050 |
-2,50 |
MARCHE |
396.018 |
364.905 |
-7,85 |
44.002 |
40.545 |
-7,85 |
440.020 |
405.450 |
-7,85 |
MOLISE |
124.569 |
102.060 |
- 18,06 |
13.841 |
11.340 |
- 18,06 |
138.410 |
113.400 |
-18,06 |
PIEMONTE |
915.213 |
892.485 |
-2,48 |
101.690 |
99.165 |
-2,48 |
1.016.903 |
991.650 |
-2,48 |
PUGLIA |
1.081.150 |
1.204.200 |
11,38 |
120.128 |
133.800 |
11,38 |
1.201.278 |
1.338.000 |
11,38 |
SARDEGNA |
546.617 |
500.580 |
-8,42 |
60.735 |
55.620 |
-8,42 |
607.352 |
556.200 |
-8,42 |
SICILIA |
1.487.860 |
1.530.630 |
2,87 |
165.318 |
170.070 |
2,87 |
1.653.178 |
1.700.700 |
2,87 |
TOSCANA |
755.313 |
733.320 |
-2,91 |
83.924 |
81.480 |
- 2,91 |
839.231 |
814.800 |
-2,91 |
UMBRIA |
218.922 |
213.435 |
-2,50 |
24.325 |
23.715 |
-2,50 |
243.245 |
237.150 |
-2,50 |
VENETO |
995.620 |
957.690 |
-3,80 |
110.625 |
106.410 |
-3,81 |
1.106.250,68 |
1.064.100 |
-3,81 |
TOTALE |
13.944.336 |
13.944.337 |
0,00 |
1.549.370 |
1.549.370 |
0,00 |
15.493.706 |
15.493.707 |
0,00 |
(*) C.M. 131 3. 8. 2001
(**) C.M. 53 15. 5. 2002 e C.M. 93 6. 8. 2002. Le cifre di queste colonne sono state ricavate da quanto indicato nella circolare medesima che invita a trattenere per la formazione il 15% del finanziamento complessivo. Di tale cifra il 10% va assegnato alle Direzioni Scolastiche Regionali, il resto va dato alle Istituzioni Scolastiche.
TAB. A3: POF SCUOLE STATALI L. 440/97
REGIONE |
E.F. 2001C.M. 131 3. 8. 2001 |
E.F. 2002C.M. 53 15. 5. 2002 C.M. 93 6. 8. 2002 |
VARIAZIONE(%) |
ABRUZZO |
1.516.524 |
1.519.300 |
+ 0,18 |
BASILICATA |
937.679 |
875.200 |
-6,66 |
CALABRIA |
3.040.020 |
2.995.600 |
-1,46 |
CAMPANIA |
7.232.721 |
7.665.673 |
+5,99 |
E. ROMAGNA |
3.194.544 |
3.166.600 |
-0,87 |
FRIULI V. GIULIA |
1.078.878 |
1.062.150 |
-1,55 |
LAZIO |
5.080.231 |
5.301.000 |
+4,35 |
LIGURIA |
1.209.438 |
1.262.800 |
+4,41 |
LOMBARDIA |
7.637.312 |
7.584.750 |
-0,69 |
MARCHE |
1.602.927 |
1.540.950 |
-3,87 |
MOLISE |
474.417 |
430.600 |
-9,23 |
PIEMONTE |
3.740.336 |
3.768.350 |
+0,74 |
PUGLIA |
4.762.610 |
5.084.400 |
+6,75 |
SARDEGNA |
2.171.960 |
2.113.400 |
-2,70 |
SICILIA |
6.300.877 |
6.462.500 |
+2,56 |
TOSCANA |
3.112.169 |
3.096.400 |
-0,51 |
UMBRIA |
879.165 |
901.250 |
+2,51 |
VENETO |
4.066.633 |
4.043.900 |
-0,56 |
TOTALE |
58.038.445 |
58.875.093 |
+1,44 |
REGIONE |
E.F. 2001C.M. 149 10.10.2001 |
E.F. 2002 (*) C.M. 84 22. 7. 2002 |
VARIAZIONE (%) |
ABRUZZO |
13.332,85 |
19.475,00 |
46,07 |
BASILICATA |
2.597,78 |
3.950,00 |
52,05 |
CALABRIA |
16.431,59 |
32.645,00 |
98,67 |
CAMPANIA |
39.764,08 |
106.754,00 |
168,47 |
EMILIA ROMAGNA |
48.778,32 |
92.605,00 |
89,85 |
FRIULI V. GIULIA |
3.849,67 |
3.947,00 |
2,53 |
LAZIO |
74.224,15 |
125.065,00 |
68,50 |
LIGURIA |
13.098,38 |
52.399,00 |
296,69 |
LOMBARDIA |
79.246,18 |
112.127,00 |
41,49 |
MARCHE |
14.647,75 |
20.114,00 |
37,32 |
MOLISE |
2.597,78 |
3.946,00 |
51,90 |
PIEMONTE |
29.013,52 |
50.643,00 |
74,55 |
PUGLIA |
13.003,35 |
19.320,00 |
48,58 |
SARDEGNA |
6.666,43 |
12.735,00 |
91,03 |
SICILIA |
16.431,59 |
42.870,00 |
160,90 |
TOSCANA |
14.365,77 |
18.700,00 |
30,17 |
UMBRIA |
3.849,67 |
3.750,00 |
- 2,59 |
VENETO |
46.994,48 |
53.640,00 |
14,14 |
TOTALE |
438.893,34 |
774.685,00 |
76,51 |
(*) Interamente bloccati dal decreto taglia spese del 29. 11. 2002
REGIONE |
E.F. 2001 (*) C.M. 155 26. 10. 2001 |
E.F. 2002 C.M. 106 27. 9. 2002 |
VARIAZIONE (%) |
||||
|
N. alunni |
Quota x alunno |
Finanziamento
|
N. alunni |
Quota x alunno |
Finanziamento
|
Quota x alunno |
ABRUZZO |
2.740 |
38,50 |
105.503,37 |
3.487 |
32,07 |
111.846,00 |
- 16,70 |
BASILICATA |
245 |
25,90 |
6.346,23 |
425 |
32,68 |
13.891,00 |
+ 26,17 |
CALABRIA |
1.960 |
25,90 |
50.768,23 |
2.795 |
34,25 |
95.754,00 |
+ 32,23 |
CAMPANIA |
2.152 |
19,83 |
42.675,35 |
2.445 |
20,98 |
51.316,00 |
+ 5,79 |
E. ROMAGNA |
18.498 |
41,88 |
774.848,03 |
23.554 |
35,14 |
827.817,00 |
- 16,09 |
FRIULI V. G. |
3.904 |
39,01 |
152.295,92 |
4.833 |
23,28 |
112.550,00 |
- 40,32 |
LAZIO |
16.085 |
20,62 |
331.826,15 |
15.993 |
21,23 |
339.575,00 |
+ 2,92 |
LIGURIA |
5.209 |
33,22 |
173.069,35 |
6.453 |
35,60 |
229.786,00 |
+ 7,16 |
LOMBARDIA |
37.662 |
31,33 |
1.180.287,88 |
46.428 |
29,05 |
1.348.763,00 |
- 7,27 |
MARCHE |
6.234 |
38,81 |
241.984,28 |
8.074 |
23,68 |
191.203,00 |
- 38,98 |
MOLISE |
356 |
31,92 |
11.363,61 |
302 |
8,24 |
2.489,00 |
- 74,18 |
PIEMONTE |
14.314 |
35,91 |
514.022,32 |
18.036 |
24,36 |
439.520,00 |
- 32,16 |
PUGLIA |
3.985 |
19,74 |
78.680,14 |
4.979 |
12,41 |
61.811,00 |
- 37,13 |
SARDEGNA |
794 |
24,71 |
19.623,29 |
1.060 |
27,84 |
29.513,00 |
+ 12,66 |
SICILIA |
4.068 |
22,43 |
91.253,80 |
4.982 |
22,83 |
113.778,00 |
+ 1,78 |
TOSCANA |
14.099 |
35,66 |
502.808,92 |
15.475 |
31,06 |
480.745,00 |
- 12,89 |
UMBRIA |
3.572 |
54,87 |
196.005,72 |
4.915 |
29,37 |
144.392,00 |
- 46,47 |
VENETO |
18.232 |
34,62 |
631.206,40 |
23.762 |
23,98 |
569.819,00 |
- 30,73 |
TOTALE |
154.109 |
33,51 |
5.164.568,99 |
187.998 |
27,47 |
5.164.568,00 |
- 18,02 |
(*) Si devono aggiungere € 619.748, 27 (C.M. 160 del 6. 11. 2001) per “Corsi scolastici di lingua a favore dei cittadini extracomunitari” destinati “ai minori e alle loro famiglie”. Tali corsi, nell’E.F. 2002 non sono stati più finanziati.
TAB. A6: NUOVE TECNOLOGIE
REGIONE |
E.F. 2001 C.M. 152 18. 10. 2001 |
E.F. 2002 C.M. 114 24. 10. 2002 |
VARIAZIONE (%)
|
ABRUZZO |
3.702.732 |
2.200.281 |
- 40,56 |
BASILICATA |
1.587.157 |
1.366.728 |
- 13,88 |
CALABRIA |
5.339.022 |
4.520.715 |
- 15.32 |
CAMPANIA |
12.239.184 |
10.318.045 |
- 15,69 |
EMILIA ROMAGNA |
6.940.698 |
4.212.827 |
- 39,30 |
FRIULI V. GIULIA |
2.537.617 |
1.426.803 |
- 43,75 |
LAZIO |
11.816.432 |
7.149.039 |
- 39,49 |
LIGURIA |
2.911.019 |
1.824.807 |
- 37,31 |
LOMBARDIA |
15.914.387 |
9.890.003 |
- 37,85 |
MARCHE |
3.475.406 |
2.102.658 |
- 39,49 |
MOLISE |
1.215.236 |
690.873 |
- 43,14 |
PIEMONTE |
8.374.304 |
5.159.022 |
- 38,38 |
PUGLIA |
7.977.953 |
6.991.339 |
- 12,36 |
SARDEGNA |
2.944.917 |
3.191.535 |
+ 8,37 |
SICILIA |
10.684.593 |
8.943.808 |
- 16,29 |
TOSCANA |
6.968.735 |
4.182.788 |
- 39,97 |
UMBRIA |
2.260.033 |
1.329.181 |
- 38,37 |
VENETO |
9.055.148 |
5.579.554 |
- 38,37 |
TOTALE |
115.944.573 |
81.080.006 |
- 30,07 |
REGIONE |
SCUOLE
|
DIREZIONI SCOLASTICHE REGIONALI |
TOTALE
|
VARIAZ (%) |
|||||
|
E.F. 2001 C.M. 143 |
E.F. 2002 C.M. 74 |
VARIAZ (%) |
E.F. 2001 C.M. 143 |
E.F. 2002 C.M. 74 |
VARIAZ. (%) |
E.F. 2001 C.M. 143 |
E.F. 2002 C.M. 74 |
|
ABRUZZO |
603.738 |
639.199 |
5,87 |
181.121 |
71.021 |
- 60,78 |
784.859 |
710.220 |
- 9,50 |
BASILICATA |
394.573 |
391.783 |
- 0,70 |
118.372 |
43.531 |
- 63,22 |
512.945 |
435.314 |
- 15,13 |
CALABRIA |
1.247.760 |
1.357.823 |
8,2 |
374.328 |
150.869 |
- 59,69 |
1.622.088 |
1.508.692 |
- 6,99 |
CAMPANIA |
2.703.652 |
3.075.677 |
13,76 |
811.095 |
341.740 |
- 57,86 |
3.514.747 |
3.417.417 |
- 2,76 |
E. ROMAGNA |
1.270.484 |
1.381.844 |
8,76 |
381.145 |
153.538 |
- 59,71 |
1.651.629 |
1.535.382 |
- 7,03 |
FRIULI V.G. |
447.768 |
462.612 |
3.31 |
134.331 |
51.401 |
- 61,73 |
582.099 |
514.013 |
- 11,69 |
LAZIO |
1.947.042 |
2.298.212 |
18,03 |
584.113 |
255.356 |
- 56,28 |
2.531.155 |
2.553.568 |
+ 0,88 |
LIGURIA |
478.756 |
579.277 |
20,99 |
143.627 |
64.364 |
- 55,18 |
622.383 |
643.641 |
+ 3,41 |
LOMBARDIA |
3.002.164 |
3.226.984 |
7,48 |
900.649 |
358.550 |
- 60,18 |
3.902.813 |
3.585.534 |
- 8,12 |
MARCHE |
645.571 |
689.319 |
6,77 |
193.671 |
76.591 |
- 60,45 |
839.242 |
765.910 |
- 8,73 |
MOLISE |
202.967 |
176.302 |
- 13,13 |
60.890 |
19.589 |
- 67,82 |
263.857 |
195.891 |
- 25,75 |
PIEMONTE |
1.491.011 |
1.605.134 |
7,65 |
447.303 |
178.348 |
- 60,12 |
1.938.314 |
1.783.482 |
- 7,98 |
PUGLIA |
1.762.152 |
2.111.532 |
19,82 |
528.645 |
234.614 |
- 55,61 |
2.290.797 |
2.346.146 |
+ 2,41 |
SARDEGNA |
890.888 |
926.276 |
3,97 |
267.267 |
102.919 |
- 61,49 |
1.158.155 |
1.029.195 |
- 11,13 |
SICILIA |
2.424.765 |
2.836.489 |
16,97 |
727.430 |
315.165 |
- 56,67 |
3.152.195 |
3.151.654 |
- 0,01 |
TOSCANA |
1.231.749 |
1.405.866 |
14,13 |
369.525 |
156.207 |
- 57,72 |
1.601.274 |
1.562.073 |
- 2,44 |
UMBRIA |
356.355 |
383.267 |
7,55 |
106.907 |
42.585 |
- 60,16 |
463.262 |
425.852 |
- 8,07 |
VENETO |
1.622.708 |
1.736.807 |
7,03 |
486.812 |
192.978 |
- 60,35 |
2.109.520 |
1.929.785 |
- 8,52 |
TOTALE |
22.724.103 |
25.284.403 |
11,26 |
6.817.231 |
2.809.371 |
- 58,79 |
29.541.334 |
28.093.774 |
- 4,90 |
REGIONE |
C.M.139 2001 |
C.M. 81- 186 2002 |
Variaz. % |
Sussidi Didattici2001 |
Sussidi Didattici 2002 |
Variaz. % |
Forma- zione 2001 |
Forma- zione 2002 |
Variaz. % |
ABRUZZO |
302.634 |
266.650 |
-12,08 |
109.365 |
104.506 |
- 4,44 |
60.494 |
66.106 |
+9,28 |
BASILICATA |
121.986 |
105.944 |
-13,15 |
44.082 |
40.675 |
- 7,73 |
24.384 |
24.273 |
-0,45 |
CALABRIA |
577.755 |
487.454 |
-15,63 |
208.787 |
179.142 |
- 14,20 |
115.489 |
107.939 |
-6,54 |
CAMPANIA |
1.403.681 |
1.272.515 |
-9,34 |
507.256 |
518.416 |
- 2,20 |
280.586 |
325.884 |
+16,14 |
E.ROMAGNA |
693.213 |
606.730 |
-12,47 |
250.511 |
235.246 |
- 6,09 |
138.569 |
130.147 |
-6,07 |
FRIULI |
210.864 |
177.841 |
-15,66 |
76.201 |
65.320 |
- 14,28 |
42.150 |
38.734 |
-8,10 |
LAZIO |
1.268.824 |
1.108.472 |
-12,64 |
458.523 |
429.210 |
- 6,39 |
253.630 |
262.360 |
+3,44 |
LIGURIA |
266.262 |
230.279 |
-13,51 |
96.220 |
93.527 |
- 2,80 |
53.224 |
53.195 |
-0,05 |
LOMBARDIA |
1.524.361 |
1.317.210 |
-13,59 |
550.868 |
501.977 |
- 8,88 |
304.710 |
274.755 |
-9,83 |
MARCHE |
247.796 |
217.822 |
-12,09 |
89.547 |
85.088 |
- 4,98 |
49.532 |
48.547 |
-1,99 |
MOLISE |
62.671 |
55.090 |
-12,09 |
22.648 |
21.520 |
- 4,98 |
12.527 |
13.944 |
+11,31 |
PIEMONTE |
779.480 |
675.548 |
-13,33 |
281.685 |
270.836 |
- 3,85 |
155.813 |
149.773 |
-3,88 |
PUGLIA |
1.026.531 |
875.984 |
-14,66 |
370.963 |
327.624 |
- 11,68 |
205.197 |
200.385 |
-2,34 |
SARDEGNA |
371.647 |
323.240 |
-13,02 |
134.304 |
124.362 |
- 7,40 |
74.290 |
75.919 |
+2,19 |
SICILIA |
1.336.532 |
1.177.243 |
-11,92 |
482.991 |
461.184 |
- 4,51 |
267.164 |
281.469 |
+5,35 |
TOSCANA |
547.166 |
466.130 |
-14,81 |
197.732 |
173.886 |
- 12,06 |
109.375 |
106.907 |
-2,26 |
UMBRIA |
131.592 |
117.734 |
-10,53 |
47.554 |
47.128 |
- 0,90 |
26.304 |
26.856 |
+2,10 |
VENETO |
803.711 |
722.932 |
-16,30 |
312.119 |
286.462 |
- 8,22 |
117.107 |
158.552 |
+35,39 |
TOT. NAZ. |
11.730.699 |
10.210.828 |
-13,00 |
4.241.364 |
3.451.862 |
- 18,61 |
2.346.091 |
2.345.745 |
-0,01 |
REGIONE |
Totale 2001 |
Totale 2002 |
Variazione (%) |
ABRUZZO |
472.494 |
437.262 |
- 7,46 |
BASILICATA |
190.454 |
170.892 |
- 10,27 |
CALABRIA |
902.033 |
774.535 |
- 14,13 |
CAMPANIA |
2.191.525 |
2.116.815 |
- 3,41 |
EMILIA ROMAGNA |
1.082.294 |
972.123 |
- 10,18 |
FRIULI V. GIULIA |
329.217 |
281.895 |
- 14,37 |
LAZIO |
1.980.978 |
1.800.042 |
- 9,13 |
LIGURIA |
415.707 |
377.001 |
- 9,31 |
LOMBARDIA |
2.379.940 |
2.093.942 |
- 12,02 |
MARCHE |
386.877 |
351.457 |
- 9,16 |
MOLISE |
97.847 |
90.554 |
- 7,46 |
PIEMONTE |
1.216.981 |
1.096.157 |
- 9,93 |
PUGLIA |
1.602.695 |
1.403.993 |
- 12,40 |
SARDEGNA |
580.242 |
523.521 |
- 9,78 |
SICILIA |
2.086.688 |
1.919.896 |
- 7,99 |
TOSCANA |
854.274 |
746.923 |
- 12,57 |
UMBRIA |
205.451 |
191.718 |
- 6,68 |
VENETO |
1.232.937 |
1.167.946 |
- 5,27 |
TOTALE NAZIONALE |
18.324.156 |
16.008.435 |
- 12,64 |
TAB. A10: FINANZIAMENTI SCUOLE PARITARIE SECONDARIE DI I E II GRADO
Finanziamenti finalizzati al miglioramento dell’offerta formativa
REGIONE |
E.F. 2001 |
E.F. 2002 |
VARIAZIONE (%) |
|||
|
|
(A) |
(B) |
(C) (*) |
TOTALE (A+B+C) |
|
ABRUZZO |
38.261,19 |
15.493,00 |
94.191,88 |
145.556,73 |
255.241,61 |
567,10 |
BASILICATA |
20.658,27 |
0 |
30.987,42 |
21.563,96 |
52.551,38 |
154,38 |
CALABRIA |
20.658,27 |
28.143,50 |
63.152,57 |
16.172,97 |
107.469,04 |
420,22 |
CAMPANIA |
395.052,97 |
428.209,28 |
295.922,38 |
469.016,13 |
1.193.147,79 |
202,02 |
E. ROMAGNA |
449.692,44 |
401.955,22 |
223.752,84 |
307.286,43 |
932.994,49 |
107,47 |
FRIULI |
40.403,45 |
32.302,00 |
24.490,04 |
37.736,93 |
94.528,97 |
133,96 |
LAZIO |
915.793,97 |
968.044,28 |
601.556,72 |
986.551,17 |
2.556.152,17 |
179,11 |
LIGURIA |
136.725,76 |
211.249,85 |
152.064,41 |
210.248,61 |
573.562,87 |
319,49 |
LOMBARDIA |
1.721.580,60 |
1.576.808,64 |
931.104,53 |
1.590.342,05 |
4.098.255,22 |
138,05 |
MARCHE |
14.611,59 |
31.761,71 |
28.272,22 |
70.082,87 |
130.116,80 |
799,50 |
MOLISE |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
PIEMONTE |
489.327,32 |
415.542,00 |
272.196,84 |
398.933,26 |
1.086.672,10 |
122,07 |
PUGLIA |
114.953,10 |
79.544,25 |
158.975,65 |
204.857,62 |
1.159.377,52 |
908,56 |
SARDEGNA |
20.658,27 |
30.751,82 |
10.225,00 |
48518,91 |
89.495,73 |
333,21 |
SICILIA |
0 |
0 |
0 |
129.383,76 |
129.383,76 |
//// |
TOSCANA |
198.185,73 |
267.260,84 |
143.646,82 |
247.985,54 |
658.893,20 |
232,46 |
UMBRIA |
0 |
0 |
16.079,25 |
32.345,94 |
48.425,19 |
//// |
VENETO |
593.523,70 |
683.053,87 |
277.853,26 |
247.985,54 |
1.208.692,67 |
103,64 |
TOTALE |
5.170.086,72 |
5.170.120,18 |
3.324.471,83 |
(**) 5.164.569 |
13.659.161,01 |
163,89 |
(*) Il decreto non riporta la suddivisione regionale. L’abbiamo calcolato in base al numero di scuole paritarie presenti in ogni regione secondo quanto riportato all’art. 2 comma 1 del decreto su citato: “Il riparto dei fondi è disposto per ambito regionale in proporzione al numero delle scuole medie di I e II grado paritarie funzionanti nella regione”.
(**) A questa cifra si devono aggiungere € 1.032.913 per la formazione dei responsabili di direzione delle scuole paritarie
Appendice B
FINANZIARIA 2002
All’art. 22 L. 448/01 si prevede che: 1. gli organici sono determinati in base al numero di alunni presenti in una scuola, all’entità oraria dei curricoli obbligatori;
Tutto questo per abbassare il rapporto docente/alunni: 10,09 nell’anno scolastico 2001/02 (ritenuto troppo basso), 10,23 dopo il taglio di 8.725 cattedre effetto di questa finanziaria.
|
FINANZIARIA 2003
All’art. 35 L. 289/02 troviamo che:
Niente è previsto per il rimborso spese per l’autoaggiornamento. Lo scorso anno furono stanziati, per la prima volta, 35 milioni di euro (circa 40 euro per docente). |
Tab. 13: Previsione tagli organici collaboratori scolastici (comma 2 art. 35 finanziaria 2003)
Regione |
Organico di diritto 2002/03 |
-2% 2003/04 |
-2% 2004/05 |
-2% 2005/06 |
Totale Tagli |
Abruzzo |
6.922 |
138 |
138 |
138 |
414 |
Basilicata |
4.086 |
82 |
82 |
82 |
246 |
Calabria |
13.716 |
274 |
274 |
274 |
822 |
Campania |
32.167 |
644 |
644 |
644 |
1.932 |
Emilia Romagna |
14.804 |
296 |
296 |
296 |
888 |
Friuli |
5.078 |
101 |
101 |
101 |
303 |
Lazio |
23.461 |
469 |
469 |
469 |
1.407 |
Liguria |
5.867 |
118 |
118 |
118 |
354 |
Lombardia |
34.771 |
695 |
695 |
695 |
2.085 |
Marche |
7.595 |
152 |
152 |
152 |
456 |
Molise |
1.956 |
39 |
39 |
39 |
117 |
Piemonte |
17.562 |
351 |
351 |
351 |
1.053 |
Puglia |
21.295 |
426 |
426 |
426 |
1.278 |
Sardegna |
9.454 |
189 |
189 |
189 |
567 |
Sicilia |
28.561 |
571 |
571 |
511 |
1.733 |
Toscana |
14.726 |
294 |
294 |
294 |
882 |
Umbria |
4.290 |
86 |
86 |
86 |
258 |
Veneto |
18.739 |
375 |
375 |
375 |
1.125 |
Tot. nazionale |
265.050 |
5.300 |
5.300 |
5.300 |
15.900 |
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