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Legge 68/99, il 62% dei Cpi ha istituito il servizio per il collocamento dei disabili. Inadempienti i Cpi nel Sud. I dati delle ricerca Isfol
Crescono le
assunzioni di disabili nel 2002 rispetto al 2001 (più 4%) e toccano la
cifra di 22.353 assunti, dei quali il 60% risiedono nel Nord Italia, il
20% nel Centro e una quota simile al Sud. Sono i dati principali
contenuti nell'indagine Isfol, Istituto per lo sviluppo della formazione
lavorativa, che nell'ambito del monitoraggio annuale dei Servizi
pubblici per l'impiego, ha verificato il numero di persone con
disabilità assunte nel 2002 per effetto della legge 68 del 1999. I dati
della ricerca verranno presentati domani, nel corso del seminario
organizzato dalla Provincia di Milano "Integrazione dei disabili, la
sfida possibile". La ricerca dell'Isfol sottolinea, inoltre, la crescita assoluta delle persone avviate al lavoro (22.353 su 486 mila iscritti alle liste del collocamento obbligatorio). La maggior parte degli assunti (60%) risiede al Nord, ma il numero di iscritti alle liste di collocamento obbligatorie è più alto nel Mezzogiorno, dove sono iscritte circa 345mila persone, il 63% del totale degli iscritti. Il risultato di questa situazione è che il rapporto fra avviati e iscritti, a livello nazionale, è pari a poco più del 4%. Il Nord-est si è collocato al primo posto con il 13,3% di avviati rapportati alla quota di iscritti. Seguono il Nordovest con il 13%, il Centro con quasi il 5% e il Sud con l’1,2%. Un altro aspetto interessante della ricerca riguarda il modo in cui le persone disabili hanno trovato lavoro. Da questo punto di vista, la richiesta nominativa è stata la modalità che, a livello nazionale ha pesato in maniera più significativa sull’ammontare delle iscrizioni (2,5%). E' in crescita anche il peso assunto dall’utilizzo dell’istituto della convenzione. Nel 2002 ne sono state stipulate 6201 in tutta Italia (il 21% in più rispetto a quelle del 2001). Di queste, il 54,4% ha coinvolto datori di lavoro ubicati nel Nord-ovest, il 20,4%nel Nord-est, il 17,7% nel Centro e il 7,6% al Sud.
Infine, su 46
province esaminate, l'Isfol ha calcolato che i posti di lavoro riservati
ai disabili sono arrivati a quota 70 mila, contro i 54 mila del 2000. Ad
assumere, sono però aziende piccoli o grandi: le imprese di medie
dimensioni (con un numero di lavoratori compreso tra 15 e 35) hanno
ridotto di oltre il 35% il numero di persone disabili inserite.
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