L'Italia
ancora in ritardo sui diritti dei bambini
di
Antonello Sacchetti (antonello@savethechildren.it)
Save the Children ha accolto positivamente le
raccomandazioni al Governo Italiano del Comitato sui diritti dei
minori delle Nazioni Unite. Molte delle preoccupazioni espresse nel
Rapporto Supplementare sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
in Italia, presentato nell'ottobre 2002 da un gruppo di 40
organizzazioni non governative coordinato da Save the Children, sono
state recepite dal Comitato di Ginevra e inserite tra le priorità a
cui il Governo Italiano è tenuto a dare una risposta in futuro. Nel
Rapporto Supplementare, erano evidenziate, tra l'altro, le carenze
normative riguardo ai minori non accompagnati e al sistema
giudiziario minorile. Si segnalava inoltre la necessità di
affrontare il problema del lavoro minorile, la mancanza di una
politica di promozione e tutela dei diritti dei minori
nell'allocazione delle risorse destinate alla cooperazione
internazionale, il problema degli istituti minorili. 'Il rapporto
mette in luce come, nonostante i progressi degli ultimi anni, in
Italia ci sia ancora molto da fare per i diritti dei minori. Si
tratta di un documento autorevole e puntuale che dimostra una
conoscenza approfondita della situazione italiana', precisa il
Direttore di Save the Children Italia Angelo Simonazzi. 'Questo
rapporto costituisce per noi uno strumento di lavoro prezioso da qui
al 2008, anno in cui verrà redatto il prossimo Rapporto sulla
situazione dei Diritti dell'infanzia in Italia '.
Un Ombudsman per l'infanzia
Il Comitato Onu ha espresso rammarico per la mancanza di un'isituzione
indipendente che assicuri un monitoraggio imparziale dei diritti
dell'infanzia. Raccomanda per tanto l'istituzione di un ombudsman
per l'infanzia a cui possano rivolgersi anche i singoli cittadini.
Maggiore chiarezza
Il Comitato Onu riconosce i progressi compiuti nella raccolta dati
ed in particolare la messa in funzione del Centro Nazionale di
documentazione di Firenze. Tuttavia, sottolinea che la
disaggregazione dei dati non permette ancora di comprendere la
situazione delle fasce più vulnerabili di minori (disabili,
stranieri, zingari e poveri) e che, troppo speso, questi dati hanno
come punto di riferimento la famiglia piuttosto che il minore in
quanto soggetto di diritto autonomo.
La devolution non penalizzi i più deboli
Un particolare richiamo è stato espresso in merito alla disparità di
attuazione dei diritti in base alle differenze sociali. Richiamando
il processo di devolution in corso, il Comitato ha chiesto al
Governo italiano di evitare forme di discriminazione a svantaggio
dei minori che vivono nelle regioni più povere.
Diritto d'opinione
Particolarmente grave la situazione del diritto d'opinione dei
minori. Soprattutto in ambito giudiziario (procedimenti di
separazione e divorzio) ed educativo, il minore non è quasi mai
interpellato.
Minori stranieri non accompagnati
Anche alla luce della nuova legge Bossi-Fini, il Comitato raccomanda
che ai minori stranieri non accompagnati sia assicurata
l'accoglienza, l'istruzione e l'accesso alla sanità, e che il
rimpatrio assistito sia disposto solo quando è nel superiore
interesse del minore. Il Comitato chiede inoltre che le norme e i
provvedimenti riguardanti i minori rispettino sempre il principio
del loro superiore interesse.
Giustizia minorile
Il Comitato ritiene che la cosiddetta Riforma Castelli (ancora solo
un disegno di legge) debba fare propri i principi della Convenzione
sui diritti del bambino (CRC) e degli altri documenti internazionali
in materia, in primis le regole di Pechino, quelle di Riyadh e le
linee guida adottate a Vienna.
Abuso sessuale
Positiva l'entrata in vigore della legge 269/98. malgrado gli sforzi
compiuti, in Italia rimane grave il problema del traffico di minori
a scopo sessuale. Necessario dunque monitorare con efficacia
l'applicazione della citata legge e investire maggiori risorse in
programmi volti a prevenire e a combattere il fenomeno.
Note
Save the Children è la più grande organizzazione internazionale
indipendente per la difesa e promozione dei diritti dei bambini.
Opera in oltre 120 paesi nel mondo con una rete di 29 organizzazioni
nazionali e un ufficio di coordinamento internazionale: la
International Save the Children Alliance. Save the Children sviluppa
progetti che consentono miglioramenti sostenibili e di lungo periodo
a beneficio delle generazioni future e porta aiuti immediate ai
bambini in situazioni di emergenza, come guerre o catastrofi
naturali. E' presente in Italia dal 1998.
Per ulteriori informazioni contattare:
Antonello
Sacchetti
Tel: 06 48070023
Cell. 339 1369642
antonello@savethechildren.it
www.savethechildren.it
Rapporto Supplementare 2001