COMITATO SCIENTIFICO DI STUDIO SULLA MUSICA FACILITATA
Al fine di rendere fruibile al maggior numero di cittadini il
circuito di educazione musicale, questa Delegazione del Sindaco di Roma
per i temi dell'Handicap istituisce al suo interno un Comitato
scientifico di studio sulla musica facilitata.
La costituzione di tale Comitato nasce da una riflessione di fondo: in
ogni classe scolastica alcuni bambini (generalmente il 15-20%)
presentano difficolta' di vario ordine in tema di apprendimento; si
tratta di bambini con lievi ritardi di sviluppo neuromotorio o
sensoriale (a volte con gravi danni limitati all'area motoria), ma che
possono essere, se non aiutati, coinvolti in un processo negativo a
catena che li puo' condurre in situazioni di estrema difficolta' sia
sotto il profilo dell'apprendimento che in quello dell'integrazione
sociale.
Parliamo di bambini cosiddetti iperattivi, oppure ipovedenti,
ipoacusici, con DSA (disturbi specifici di apprendimento ), con minimi
danni cerebrali, dislessici, disprassici o aprassici, con danni al
sistema motorio, etc. per i quali il sostegno scolastico (a volte
ridotto in termini di orario) non e' in grado di affrontare il discorso
dell'educazione musicale informale e formale.
Anche fuori dall'orario scolastico tali bambini (e non solo bambini)
vengono di fatto esclusi (attraverso "barriere" di educazione
musicale) dal circuito delle scuole di musica in quanto necessitano
oggettivamente di una pedagogia personalizzata e di operatori
specializzati.
Tali operatori non sono gli esperti di musicoterapia, in quanto tale
disciplina emergente si occupa di terapia e non di educazione musicale
personalizzata, e si rivolge ai disabili della comunicazione (spesso
gravissimi) utilizzando tecniche psico-corporeo-sonore finalizzate a
stabilire un canale di comunicazione; essa nasce e si sviluppa
prevalentemente all'interno delle istituzioni per disabili (ex art. 26)
ed entra nella scuola per i casi di gravi problemi di comunicazione.
Le persone di cui parliamo in musica facilitata spesso non hanno alcun
problema di comunicazione ; non e' raro invece il caso di bambini che,
limitati in alcune aree di apprendimento o motorie, sono in qualche modo
"superdotati" sotto l'aspetto della comunicazione non verbale.
La musica facilitata non e' quindi in opposizione alla emergente
musicoterapia, ma affronta il discorso dell'educazione musicale
personalizzata per soggetti che spesso per precisi problemi non riescono
a frequentare una scuola di musica o che, pur sapendo suonare uno
strumento, non riescono ad avere gli strumenti per far parte di una
band.
La presenza di esperti di musicoterapia nel Comitato non ha quindi una
funzione "terapeutica" ma serve altresi' a non confondere i
due distinti settori.
C'e' quindi bisogno di personale educativo specializzato, adeguato al
quadro oggettivo di necessita', personale che presumibilmente potra'
essere individuato tra gli operatori esistenti nel campo dell'educazione
musicale, al quale puo' essere proposta una suppletiva specializzazione
per i temi dello sviluppo neuromotorio "normale" ed originale.
Tale personale cosi' formato potra' auspicabilmente in futuro operare
nel circuito musicale in qualita' di facilitatore, in grado di
accompagnare il bambino (e non) con problemi specifici entro una corsia
preferenziale di educazione musicale, nella scuola pubblica e nelle
scuole di musica, relazionandosi positivamente con il personale
socio-sanitario.
In tale prospettiva la Delegazione del Sindaco di Roma per i temi
dell'Handicap prende l'iniziativa di costituire al suo interno un
Comitato scientifico di studio dulla musica facilitata che
presumibilmente svolgera' la sua attivita' dal 1-2-2001 al 1-2-2002, con
al suo interno i seguenti componenti:
-Dott.Riccardo Callori Di Vignale, neuropsichiatra infantile (ASL di
Marino, consulente di vari centri psico-medico-padegogici nonche' del
Provveditorato agli Studi di Roma e Provincia)
-Prof. Giovanni Piazza, docente presso il Conservatorio di S.Cecilia,
protagonista in Italia della diffusione ed approfondimento della
metodologia Orff-Schulwerk
-Ciro Paduano, responsabile della Scuola di Musica di Donna Olimpia per
l'educazione musicale infantile
-Francesco Saverio Galtieri, Presidente del Coordinamento Romano delle
Scuole di Musica
-Prof.Roberto Mayer, neuropsichiatra infantile, gia' docente presso l'Universita'
La Sapienza di Roma
-Rolando Proietti Mancini, esperto di musica e disabilita' presso
l'Opera Don Guanella, responsabile del Centro di Ecologia Umana di
Legambiente
-Dott.ssa Ileana Argentin, Delegata del Sindaco di Roma per i temi
dell'Handicap
-Dott.Rolando Galluzzi -Mirella Macheroni, funzionari della Delegazione
del Sindaco di Roma per i Temi dell'Handicap
-..................., membro FISH
-..................., Membro della Consulta cittadina per i temi
dell'Handicap
-Patrizia Mirabella, rappresentante dell'Associazione Culturale Europea
Per L'Ecologia Del Suono
-Daniela Salamiti, logopedista presso il centro
psico-medico-pedagogico Casa Giocosa, esperta in laboratori di musica ed
handicap
-Diego Maugeri, musicista
-Paolo Feligioni, musicista e studente presso il Centro di Educazione
Permanente di Assisi
-Roberto Diana-musicoterapista
Tale Comitato ha il compito di elaborare un documento da consegnare
alle strutture competenti del Comune di Roma per attivare
auspicabilmente un percorso competente atto a facilitare l'accesso delle
persone citate al circuito di educazione musicale.
Tale documento dovra' prevedere:
-una introduzione di carattere teorico-scientifico
-una descrizione della situazione cittadina utilizzando anche la banca
dati delle Scuole di Musica, del Provveditorato e delle Associazioni
operanti nel settore della disabilita'
-una analisi dei bisogni reali
-l'elaborazione di obiettivi, strategie e verifiche applicabili
-l'elaborazione di ipotesi formative della figura professionale del
facilitatore
- una strutturazione di ipotesi di progetto operativo
-l'individuazione di interlocutori amministrativi
-l'individuazione di scuole pubbliche e private nelle quali attivare
laboratori sperimentali di MF, determinando gli operatori preposti ed il
supporto di supervisione e sostegno
-una proposta di CARD di sconto economico per gli allievi che
vorranno frequentare corsi facilitati nelle scuole private, collegata ad
un ipotetico criterio di convenzionamento.
-l'individuazione di eventuali ausili tecnologici per la musica
facilitata realizzando un depistage con le Ditte di Settore e le
Associazioni competenti
Il Comitato si riunira' almeno una volta al mese, su convocazione
della Delegazione del Sindaco nella sede indicata dalla stessa.
La Delegazione nel periodo nov.2001-genn.2002 provvedera' alla stampa
del documento finale previsto.
Associazione professionale europea musicoterapisti ecologici e
facilitatori musicali
Agli operatori e studiosi di musica e disabilita’
Alle associazioni ecologiche ed ambientaliste
Alle scuole di musica
Alle associazioni di riab. convenzionale e non
Oggetto : presentazione finalizzata alla collaborazione
scientifica
Ill.me/i signore/i ,
ci permettiamo di emettere la presente circolare cortesemente e
rispettosamente , nello spirito della ricerca e del lavoro comune ,
premettendo di voler evitare ogni sterile polemica in merito a chi ha
inventato la musicoterapia ed a chi si ritiene _ in totale buona fede _
il suo legale predestinato rappresentante ; siamo in concreto
interessati esclusivamente a relazioni di studio e ricerca con chiunque
sia animato dallo spirito di una "scienza con coscienza".
Riassumiamo pertanto brevemente le premesse epistemologiche del
nostro percorso:-
-Per musicoterapia ecologica intendiamo attualmente (e’ un work in
progress) una scuola di pensiero applicato della ecologia della musica ,
che prende le origini dai noti studi schaferiani (il paesaggio sonoro )
; questa linea di ricerca che stiamo per intraprendere ritiene , come e’
universalmente condiviso , che la musica sia il mezzo e non lo scopo (lo
scopo e’ il benessere psicofisico personale e collettivo).
Riabilitare musicalmente in modo ecologico significa consentire all’individuo
, con danno delle funzioni di comunicazione parametrica , di continuare
a costruire la propria identita’ sonora caratteristica , a variare i
parametri sonori ed a costruire significato musicale ,utilizzando la
voce e gli strumenti musicali.
Il neonato entra a far parte di un ecosistema e lo modifica ( e ne
viene modificato) profondamente; parte di questo ecosistema e’ quello
sonoro ; l’individuo tende a realizzare un processo di
complementarieta' anche con l'ambiente sonoro attraverso il processo
interattivo che definira' i confini della reciproca compatibilita'.Considerando
negativamente lo stato dell'ecosistema sonoro metropolitano , si puo'
affermare che occorra una particolare capacita' esplorativa e
comunicativa ed una modificabilita' ed adattabilita' dei propri ritmi e
scelte comportamentali , che non sono spontanee in generale , ma che
possono essere apprese con l' esperienza , soprattutto se guidati
dall'interazione con persone esperte e professionalmente preparate.
Se cio’ vale per il bambino "normodotato" a maggior
ragione vale per il disabile , il quale ha problemi suppletivi nell’esplorare
e gestire l’universo sonoro. La figura professionale del
musicoterapista ecologico e’ il musicista con formazione complementare
ecologico-riabilitativa ,e scopo dell’intervento e’ quello dell’incremento
di variabilita’ e di modificabilita’ adattiva sonora , attraverso la
modulazione mirata delle perturbazioni presenti nella nicchia ecologica
(nel dialogo sonoro).Fondamentale e’ l’esplorazione del confine tra
limiti e possibilita’ sonore , facilitando il bambino , (e non solo il
bambino) a produrre variabilita’ , autorganizzazione , riflessione ,
confronto , commento verbale e non verbale sull’esperienza sonora
stessa.
La musicoterapia che conosciamo da molti anni -cosi’ come si va
delineando -, a nostro parere, caratterizzandosi (nella maggior parte
dei casi) istituzionalmente come disciplina autonoma dalla musica
,rischia di indurre nell’immaginario collettivo conseguentemente un’idea
di impoverimento della musica "intera" (rimarrebbe questa solo
effimero spettacolo? espressione distaccata estetico-intellettuale? una
professione? etc?) . E’ la musica "intera" invece a ns.
avviso , nella musicoterapia che attualmente definiamo ecologica , ad
aver sempre avuto anche potenzialita’ e funzioni
"terapeutiche" ; pertanto la musicoterapia ecologica si
definisce transitoria , con cioe’ lo scopo temporalmente definito di
recuperare auspicabilmente la funzione educativa –riabilitativa e
terapeutica della musica intera.
In questa ottica vengono ridimensionate , e cio’ e’ probabilmente
un bene prezioso , le preoccupazioni di "riconoscimento" in
quanto e’ il musicista che deve recuperare (riappropriarsi de) la
musica , ed il musicoterapista e’ uno studioso di ecologia della
musica e del suono.
La musicoterapia ecologica ( che di fatto e’ nata con la musica) si
colloca auspicabilmente nella ricerca con modalita’
inter-infra-transdisciplinari (Morin docet) e cerca di approfondire di
conseguenza l’approccio scientifico complesso ; una linea di interesse
primario e’ rappresentata dai lavori di Edelman,Pierro , Damasio ,
Changeux , e tutti gli studiosi della complessita’.
La musicoterapia ecologica ritiene rispettosamente che il termine
musicoterapia venga abusato e che si debba distinguere tra la
musicoterapia propriamente detta (psicoterapia non verbale) per la quale
esistono nel nostro paese norme e figure precise , la musicoterapia
riabilitativa ecologica transitoria (quella in oggetto) e la
musicafacilitata (la musicafacilitata si interessa dell’apprendimento
musicale delle persone in difficolta’ , e non e’ -a ns. avviso -
musicoterapia ; cfr. lavori del comitato scientifico per lo studio della
musicafacilitata istituito dal Comune di Roma).
La musicoterapia ecologica ritiene che sia dannoso istituire una
figura professionale che "medicalizzi" "la musica ;
ritiene altresi’ che si debba "musicalizzare" le strutture
socio-sanitarie e che la musicoterapia debba confrontarsi con le
atriterapie ed altri approcci e modalita’ , evitando il rischio di
ridurre le potenzialita’ della persona disabile ( e non ) ponendosi
come una sorta di esclusivo "monolinguaggio" espressivo ;
anche in conseguenza di cio’ le scuole di musicoterapia vanno
collocate in linea di massima ed auspicabilmente nel circuito musicale ,
ecologico ed artistico , e non in quello sanitario (solo nel caso della
musicoterapia come psicoterapia non verbale si ritiene doveroso
confermare che le scuole di musica ed i centri ambientalisti non sono
oggettivamente adatti ad ospitare tali attivita’).
La musicoterapia ecologica ritiene altresi’ importante il confronto
con le altre figure professionali e ritiene che un terreno propizio
possa essere la sperimentazione dell’applicazione della nuova
classificazione OMS ICIDH2 , in via di definizione.
La musicoterapia ecologica da’ grande importanza all’incontro
scientifico-pratico con scuole di musica ed associazioni ecologiche
locali e nazionali (l’ass.cult.europea per l’ecologia del suono
Ecosound e la Facemus sono infatti attive presso il Centro di Ecologia
Umana di Legambiente ).
Il termine ecologica , e’ sottinteso , presuppone scelte di vita
conseguenti e la adesione ad un processo culturale e di applicazione non
esclusivamente sonoro , in quanto inseriti in un ecosistema di fatto
complesso.
Infine corre l’obbligo di comunicare che l’ass. Facemus intende
attrezzarsi per tutelare dal 2002 ( per necessita’ anche attraverso un
registro finalizzato ad albo ) la figura transitoria del musicoterapista
ecologico , distinguendola da altre figure consimili , non assimilandola
a definizioni totalizzanti ed isolanti del musicoterapista riabilitativo
, in dialogo con altre associazioni di ricerca e di studio in ottica ,
per l’appunto , inter-infra-transdisciplinare.
Convinti che il percorso di ricerca intrapreso necessiti del
confronto con tutti
Fraternamente salutiamo
Rolando P.Mancini
Roma li , 25-10-01
Cell. 333 2340784 presso PROIETTI –ViaDei Veralli 4b 00163 ROMA
e-mail facemus@hotmail.com
Cod.fisc. 97240440582 ; registrata al n. 3/016234 (Ufficio delle
Entrate Roma 1)-Pres.Rolando PMancini
DIZIONARIO di musicoterapia ecologica
(in via di definizione-si accettano contributi alla e-mail facemus@hotmail.com)
- adattamento-ogni variazione delle condizioni di ambiente sonoro da'
luogo a un cambiamento di gestione dell'ecosistema sonoro da parte
dell'essere vivente, il quale corregge le sue reazioni (attivita'
sonora) e il suo modo per conseguire migliori condizioni di vita
(armonizzazione con l'ambiente sonoro).
- agenti inquinanti atmosferici sonori- "sostanze" ,
parametri sonori che una volta penetrate nell'atmosfera sonora
(ecosistema) ne modificano le caratteristiche fisiche , chimiche ,
parametriche , risultando dannose sia per gli esseri umani , sia per
l'ambiente.
- alluvioni sonore- quando i parametri sono di natura violenta , i
suoni nei loro parametri non si contengono piu' nei limiti indolore ed
eccedono , debordando nelle aree protette.
- ambiente sonoro-luogo sonoro nel quale un organismo vive . In senso
ecologico , e' costituito da tutti quei fattori ed influenze e
influenze esterne che agiscono sulla vita sonora e sullo sviluppo
sonoro degli organismi viventi stessi.Due sono gli aspetti piu'
importanti : il biologico ed il non vivente.
- Gli elementi ambientali influenzano lo sviluppo dell'organismo e gli
effetti seguitano a prodursi per tutto l'arco della sua esistenza.
- analisi dei sistemi- lo studio suddiviso in sistemi di relazione fra
loro al fine di individuare gli elementi di spicco dell'ambiente
sonoro e quindi tentare le diverse soluzioni dei problemi inerenti il
territorio sonoro.
- agenti sonori scomparsi o in via di estinzione-fenomeno da
addebitare all'esercizio indiscriminato o privo di controllo
dell'inquinamento acustico , del bombardamento sensoriale sonoro ,
dell'industrializzazione , dell'urbanizzazione , dello sconvolgimento
dell'equilibrio ecologico-sonoro.
- CFR SHAFER-IL PAESAGGIO SONORO - RICORDI-UNICOPLI
- approvvigionamento sonoro-suoni del grembo materno , dell'infanzia ,
dell'ambiente , musiche preferite , parametri preferiti , novita' di
escursione parametrica finalizzata nelle fascie godibili.
- aree protette- zone tutelate da specifici vincoli parametrici e
norme per garantire la conservazione di determinati ecosistemi sonori
naturali o elaborati dall'uomo.
- atmosfera sonora-un insieme di svariati parametri sonori circonda la
nostra vita , e da' luogo all'atmosfera sonora che si estende fino
alle frontiere dell'udibile e del non udubile.Via via che varia la
quota di un parametro , si modificano le caratteristiche fisiche del
suono.
- biologia sonora-la disciplina che si occupa dell'ambiente sonoro e
della salvaguardia dei suoni in via di estinzione
- biosfera- sistema che raggruppa tutti gli organismi viventi del
pianeta , l'aria , l'acqua , l suolo e quindi il loro habitat (anche
sonoro) , dove progredisce il loro ciclo della vita
- centri storico-sonori - il termine comprende il perimetro del centro
originario di una citta' , dove ancora oggi si riscontrano valori
culturali , patrimoni sonori , sociali e storici da salvaguardare ,
evitando trasformazioni e regolamentando eventuali interventi di
recupero e conservazione , a tutela dell'area (anche sonora) stessa
- daltonismo sonoro- dispercezione parametrica
- deprivazione sensoriale sonora-il termine comprende ogni condizione
dovuta a una vita sonora insufficiente , eccessiva o mal equilibrata ,
nonche' a malattie nelle quali si verifica un incompleto utilizzo dei
suoni
- depurazione sonora- processo di filtraggio parametrico finalizzata
ad evitare dispercezioni negative
- deserto sonoro- paesaggio determinato da un clima arido , con
marcata scarsita' sonora.
- difesa della qualita' del suono-il termine comprende l'insieme di
azioni atte a migliorare o mantenere la qualita' dell'ecosistema
sonoro , oltre alle misure per ridurre il livello di inquinamento
sonoro entro limiti non nocivi per la salute degli uomini , animali o
vegetazione e per conservare dal degrado oper d'arte sonora.
- ecologia umana- studia l'uomo nell'espletamento dei suoi compiti e
nell'ambito dell'ambiente , nonche' le sue relazioni con gli altri
uomini e con animali e vegetali.
- ecologia del suono-studia la gestione positiva dell'ecosistema
sonoro
- ecosistema-unita' fondamentale di base in ecologia.Formano un
ecosistema gli organismi viventi di un ambiente specifico , i loro
fattori fisici e chimici e le interrelazioni tra di loro. La parte
della terra in cui possono esistere ecosistemi prende il nome di
biosfera.
- energia sonora-il termine e' usato per indicare la capacita' di un
sistema o di una singola persona di produrre sonorita'
- fonometria-tecnica di misurazione dei fenomeni acustici
- habitat- in ecologia le condizioni di ambiente e clima preferite o
necessarie per lo sviluppo (anche sonoro) delle singole specie
animali. In urbanistica il complesso di strutture comunitarie tendenti
a soddisfare le esigenze sociali , economiche , tecniche e sonore
degli abitanti.
- musicoterapia ecologica- offrire alle categorie svantaggiate le
chiavi di accesso al circuito musicale per rendere possibile la
gestione positiva dell'ecosistema sonoro esterno ed interno
- igiene sonoro - l'insieme degli interventi per salvaguardare
l'igiene sonoro del territorio , a difesa non solo della natura , ma
anche delle citta' , delle campagne , qualita' dell'ambiente di lavoro
, insomma tutto cio' che acusticamente circonda l'uomo nel corso della
sua esistenza.
- inquinamento da rumore-termine per esprimere un livello di rumore
ambientale protratto nel tempo , che puo' procurare fastidio e quindi
nuocere all'uomo.
- L'inquinamento da rumore si misura attraverso fonometri in unita'
chiamate decibel; puo' essere originato dall'intensita' elevata di
musiche in discoteca , dal traffico stradale quando raggiunge elevate
vibrazioni sonore , dal traffico aeroportuale o da fonti industriali ,
che possono produrre altezze di suoni molto forti , tali da provocare
traumi uditivi.
- onda-perturbazione che si propaga in una regione dello spazio. La
superficie che separa la zona perturbata da quella non perturbata si
dice superficie o fronte d'onda.
- recupero eco-sonoro - varie metodologie di intervento su tipologie
sonore diverse da strutture negative allo scopo di tutelarle e
dimensionarle parametricamente , non permettendone l'estinzione
- rifiuti sonori- residui di composizioni , assemblati a caso ,
parametricamente distonici.
- riserve sonore - aree protette parametricamente
- rumore-disturbo sonoro privo di periodicita' , in quanto vibrazione
di carttere irregolare , con tre caratteristiche: qualita' , quantita'
e continuita' o discontinuita'.
- Il rumore si misura in decibel.
- rumore di fondo-la causa predominante del rumore di fondo e' il
traffico automobilistico intenso (ad es.). Un fenomeno molto presente
anche in Italia , i cui limiti di tollerabilita' sono di gran lunga
superiori a quelli degli altri paesi europei , esempio l'Inghilterra.
- rumore industriale-si differenzia dal rumore urbano , innanzi tutto
per la qualita' : e' caratterizzato da alte frequenze. Molto di quanto
si sa della patologia da rumore , deriva da ricerche fatte nel settore
industriale.
- rumore urbano-ha una composizione spettrale caratterizzata da alta
intensita' alle basse frequenza nonche' da diminuzione d'intensita'
alle medie frequenze , sino ad assottigliarsi a valori basali per le
alte frequenze.Le fonti di rumore urbano possono essere: traffico
veicolare o aereo , apparecchi di uso domestico , artigianale , da
addebitarsi ad attivita' umane , industriali , etc. La maggior parte
delle sorgenti sono fuori dall'habitat interno ; oggi la tecnica
edilizia deve tenerne conto per salvaguardare proficuamente questa
importante distinzione fra l'esterno e l'interno.
- scorie sonore - suoni o rumori di scarto che nell'immediato non
possono piu' essere utilizzati ma che possono essere riciclati in
ambito educativo-riabilitativo e terapeutico.
- selezione ( cfr Darwinismo neurale - Edelman) sonora - meccanismo
genetico naturale o artificiale che conduce all'adattamento degli
esseri viventi , fissandolo nell'ereditarieta', tanto da costituire
uno dei principi fondamentali della evoluzione .
- In zootecnica si puo' conseguire un miglioramento di razze di
animali domestici ed il potenziamento di determinate qualita' ,
sopratutto nei bovini da latte e nei cavalli da corsa.
- spettro acustico-il numero delle vibrazioni acustiche emesse da una
sorgente sonora
- suono-perturbazione che si propaga sotto forma di onda di
compressione e rarefazione , attraverso un mezzo elastico
- tossicita' sonora-capacita' di un suono o rumore a determinare
lesioni per effetti biologici indesiderati
- ultrasuoni- onde elastiche con frequenza superiore al limite massimo
di udubilita' (il limite e' soggettivo per l'orecchio dell'uomo)
- unita' di monitoraggio - apparecchiature di indicazione e controllo
contro l'inquinamento acustico
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