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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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COMITATO SCIENTIFICO DI STUDIO SULLA MUSICA FACILITATA

Al fine di rendere fruibile al maggior numero di cittadini il circuito di educazione musicale, questa Delegazione del Sindaco di Roma per i temi dell'Handicap istituisce al suo interno un Comitato scientifico di studio sulla musica facilitata.
La costituzione di tale Comitato nasce da una riflessione di fondo: in ogni classe scolastica alcuni bambini (generalmente il 15-20%) presentano difficolta' di vario ordine in tema di apprendimento; si tratta di bambini con lievi ritardi di sviluppo neuromotorio o sensoriale (a volte con gravi danni limitati all'area motoria), ma che possono essere, se non aiutati, coinvolti in un processo negativo a catena che li puo' condurre in situazioni di estrema difficolta' sia sotto il profilo dell'apprendimento che in quello dell'integrazione sociale.
Parliamo di bambini cosiddetti iperattivi, oppure ipovedenti, ipoacusici, con DSA (disturbi specifici di apprendimento ), con minimi danni cerebrali, dislessici, disprassici o aprassici, con danni al sistema motorio, etc. per i quali il sostegno scolastico (a volte ridotto in termini di orario) non e' in grado di affrontare il discorso dell'educazione musicale informale e formale.
Anche fuori dall'orario scolastico tali bambini (e non solo bambini) vengono di fatto esclusi (attraverso "barriere" di educazione musicale) dal circuito delle scuole di musica in quanto necessitano oggettivamente di una pedagogia personalizzata e di operatori specializzati.
Tali operatori non sono gli esperti di musicoterapia, in quanto tale disciplina emergente si occupa di terapia e non di educazione musicale personalizzata, e si rivolge ai disabili della comunicazione (spesso gravissimi) utilizzando tecniche psico-corporeo-sonore finalizzate a stabilire un canale di comunicazione; essa nasce e si sviluppa prevalentemente all'interno delle istituzioni per disabili (ex art. 26) ed entra nella scuola per i casi di gravi problemi di comunicazione.
Le persone di cui parliamo in musica facilitata spesso non hanno alcun problema di comunicazione ; non e' raro invece il caso di bambini che, limitati in alcune aree di apprendimento o motorie, sono in qualche modo "superdotati" sotto l'aspetto della comunicazione non verbale.
La musica facilitata non e' quindi in opposizione alla emergente musicoterapia, ma affronta il discorso dell'educazione musicale personalizzata per soggetti che spesso per precisi problemi non riescono a frequentare una scuola di musica o che, pur sapendo suonare uno strumento, non riescono ad avere gli strumenti per far parte di una band.
La presenza di esperti di musicoterapia nel Comitato non ha quindi una funzione "terapeutica" ma serve altresi' a non confondere i due distinti settori.
C'e' quindi bisogno di personale educativo specializzato, adeguato al quadro oggettivo di necessita', personale che presumibilmente potra' essere individuato tra gli operatori esistenti nel campo dell'educazione musicale, al quale puo' essere proposta una suppletiva specializzazione per i temi dello sviluppo neuromotorio "normale" ed originale.
Tale personale cosi' formato potra' auspicabilmente in futuro operare nel circuito musicale in qualita' di facilitatore, in grado di accompagnare il bambino (e non) con problemi specifici entro una corsia preferenziale di educazione musicale, nella scuola pubblica e nelle scuole di musica, relazionandosi positivamente con il personale socio-sanitario.
In tale prospettiva la Delegazione del Sindaco di Roma per i temi dell'Handicap prende l'iniziativa di costituire al suo interno un Comitato scientifico di studio dulla musica facilitata che presumibilmente svolgera' la sua attivita' dal 1-2-2001 al 1-2-2002, con al suo interno i seguenti componenti:
-Dott.Riccardo Callori Di Vignale, neuropsichiatra infantile (ASL di Marino, consulente di vari centri psico-medico-padegogici nonche' del Provveditorato agli Studi di Roma e Provincia)
-Prof. Giovanni Piazza, docente presso il Conservatorio di S.Cecilia, protagonista in Italia della diffusione ed approfondimento della metodologia Orff-Schulwerk
-Ciro Paduano, responsabile della Scuola di Musica di Donna Olimpia per l'educazione musicale infantile
-Francesco Saverio Galtieri, Presidente del Coordinamento Romano delle Scuole di Musica
-Prof.Roberto Mayer, neuropsichiatra infantile, gia' docente presso l'Universita' La Sapienza di Roma
-Rolando Proietti Mancini, esperto di musica e disabilita' presso l'Opera Don Guanella, responsabile del Centro di Ecologia Umana di Legambiente
-Dott.ssa Ileana Argentin, Delegata del Sindaco di Roma per i temi dell'Handicap
-Dott.Rolando Galluzzi -Mirella Macheroni, funzionari della Delegazione del Sindaco di Roma per i Temi dell'Handicap
-..................., membro FISH
-..................., Membro della Consulta cittadina per i temi dell'Handicap
-Patrizia Mirabella, rappresentante dell'Associazione Culturale Europea Per L'Ecologia Del Suono
-Daniela Salamiti, logopedista  presso il centro psico-medico-pedagogico Casa Giocosa, esperta in laboratori di musica ed handicap
-Diego Maugeri, musicista
-Paolo Feligioni, musicista e studente presso il Centro di Educazione Permanente di Assisi
-Roberto Diana-musicoterapista

Tale Comitato ha il compito di elaborare un documento da consegnare alle strutture competenti del Comune di Roma per attivare auspicabilmente un percorso competente atto a facilitare l'accesso delle persone citate al circuito di educazione musicale.

Tale documento dovra' prevedere:
-una introduzione di carattere teorico-scientifico
-una descrizione della situazione cittadina utilizzando anche la banca dati delle Scuole di Musica, del Provveditorato e delle Associazioni operanti nel settore della disabilita'
-una analisi dei bisogni reali
-l'elaborazione di obiettivi, strategie e verifiche applicabili
-l'elaborazione di ipotesi formative della figura professionale del facilitatore
- una strutturazione di ipotesi di progetto operativo
-l'individuazione di interlocutori amministrativi
-l'individuazione di scuole pubbliche e private nelle quali attivare laboratori sperimentali di MF, determinando gli operatori preposti ed il supporto di supervisione e sostegno
-una proposta di CARD  di sconto economico per gli allievi che vorranno frequentare corsi facilitati nelle scuole private, collegata ad un ipotetico criterio di convenzionamento.
-l'individuazione di eventuali ausili tecnologici per la musica facilitata realizzando un depistage con le Ditte di Settore e le Associazioni competenti

Il Comitato si riunira' almeno una volta al mese, su convocazione della Delegazione del Sindaco nella sede indicata dalla stessa.
La Delegazione nel periodo nov.2001-genn.2002 provvedera' alla stampa del documento finale previsto.


Associazione professionale europea musicoterapisti ecologici e facilitatori musicali

 

Agli operatori e studiosi di musica e disabilita’

Alle associazioni ecologiche ed ambientaliste

Alle scuole di musica

Alle associazioni di riab. convenzionale e non

 

 

Oggetto : presentazione finalizzata alla collaborazione scientifica

 

Ill.me/i signore/i ,

ci permettiamo di emettere la presente circolare cortesemente e rispettosamente , nello spirito della ricerca e del lavoro comune , premettendo di voler evitare ogni sterile polemica in merito a chi ha inventato la musicoterapia ed a chi si ritiene _ in totale buona fede _ il suo legale predestinato rappresentante ; siamo in concreto interessati esclusivamente a relazioni di studio e ricerca con chiunque sia animato dallo spirito di una "scienza con coscienza".

Riassumiamo pertanto brevemente le premesse epistemologiche del nostro percorso:-

-Per musicoterapia ecologica intendiamo attualmente (e’ un work in progress) una scuola di pensiero applicato della ecologia della musica , che prende le origini dai noti studi schaferiani (il paesaggio sonoro ) ; questa linea di ricerca che stiamo per intraprendere ritiene , come e’ universalmente condiviso , che la musica sia il mezzo e non lo scopo (lo scopo e’ il benessere psicofisico personale e collettivo).

Riabilitare musicalmente in modo ecologico significa consentire all’individuo , con danno delle funzioni di comunicazione parametrica , di continuare a costruire la propria identita’ sonora caratteristica , a variare i parametri sonori ed a costruire significato musicale ,utilizzando la voce e gli strumenti musicali.

Il neonato entra a far parte di un ecosistema e lo modifica ( e ne viene modificato) profondamente; parte di questo ecosistema e’ quello sonoro ; l’individuo tende a realizzare un processo di complementarieta' anche con l'ambiente sonoro attraverso il processo interattivo che definira' i confini della reciproca compatibilita'.Considerando negativamente lo stato dell'ecosistema sonoro metropolitano , si puo' affermare che occorra una particolare capacita' esplorativa e comunicativa ed una modificabilita' ed adattabilita' dei propri ritmi e scelte comportamentali , che non sono spontanee in generale , ma che possono essere apprese con l' esperienza , soprattutto se guidati dall'interazione con persone esperte e professionalmente preparate.

Se cio’ vale per il bambino "normodotato" a maggior ragione vale per il disabile , il quale ha problemi suppletivi nell’esplorare e gestire l’universo sonoro. La figura professionale del musicoterapista ecologico e’ il musicista con formazione complementare ecologico-riabilitativa ,e scopo dell’intervento e’ quello dell’incremento di variabilita’ e di modificabilita’ adattiva sonora , attraverso la modulazione mirata delle perturbazioni presenti nella nicchia ecologica (nel dialogo sonoro).Fondamentale e’ l’esplorazione del confine tra limiti e possibilita’ sonore , facilitando il bambino , (e non solo il bambino) a produrre variabilita’ , autorganizzazione , riflessione , confronto , commento verbale e non verbale sull’esperienza sonora stessa.

La musicoterapia che conosciamo da molti anni -cosi’ come si va delineando -, a nostro parere, caratterizzandosi (nella maggior parte dei casi) istituzionalmente come disciplina autonoma dalla musica ,rischia di indurre nell’immaginario collettivo conseguentemente un’idea di impoverimento della musica "intera" (rimarrebbe questa solo effimero spettacolo? espressione distaccata estetico-intellettuale? una professione? etc?) . E’ la musica "intera" invece a ns. avviso , nella musicoterapia che attualmente definiamo ecologica , ad aver sempre avuto anche potenzialita’ e funzioni "terapeutiche" ; pertanto la musicoterapia ecologica si definisce transitoria , con cioe’ lo scopo temporalmente definito di recuperare auspicabilmente la funzione educativa –riabilitativa e terapeutica della musica intera.

In questa ottica vengono ridimensionate , e cio’ e’ probabilmente un bene prezioso , le preoccupazioni di "riconoscimento" in quanto e’ il musicista che deve recuperare (riappropriarsi de) la musica , ed il musicoterapista e’ uno studioso di ecologia della musica e del suono.

La musicoterapia ecologica ( che di fatto e’ nata con la musica) si colloca auspicabilmente nella ricerca con modalita’ inter-infra-transdisciplinari (Morin docet) e cerca di approfondire di conseguenza l’approccio scientifico complesso ; una linea di interesse primario e’ rappresentata dai lavori di Edelman,Pierro , Damasio , Changeux , e tutti gli studiosi della complessita’.

La musicoterapia ecologica ritiene rispettosamente che il termine musicoterapia venga abusato e che si debba distinguere tra la musicoterapia propriamente detta (psicoterapia non verbale) per la quale esistono nel nostro paese norme e figure precise , la musicoterapia riabilitativa ecologica transitoria (quella in oggetto) e la musicafacilitata (la musicafacilitata si interessa dell’apprendimento musicale delle persone in difficolta’ , e non e’ -a ns. avviso - musicoterapia ; cfr. lavori del comitato scientifico per lo studio della musicafacilitata istituito dal Comune di Roma).

La musicoterapia ecologica ritiene che sia dannoso istituire una figura professionale che "medicalizzi" "la musica ; ritiene altresi’ che si debba "musicalizzare" le strutture socio-sanitarie e che la musicoterapia debba confrontarsi con le atriterapie ed altri approcci e modalita’ , evitando il rischio di ridurre le potenzialita’ della persona disabile ( e non ) ponendosi come una sorta di esclusivo "monolinguaggio" espressivo ; anche in conseguenza di cio’ le scuole di musicoterapia vanno collocate in linea di massima ed auspicabilmente nel circuito musicale , ecologico ed artistico , e non in quello sanitario (solo nel caso della musicoterapia come psicoterapia non verbale si ritiene doveroso confermare che le scuole di musica ed i centri ambientalisti non sono oggettivamente adatti ad ospitare tali attivita’).

La musicoterapia ecologica ritiene altresi’ importante il confronto con le altre figure professionali e ritiene che un terreno propizio possa essere la sperimentazione dell’applicazione della nuova classificazione OMS ICIDH2 , in via di definizione.

La musicoterapia ecologica da’ grande importanza all’incontro scientifico-pratico con scuole di musica ed associazioni ecologiche locali e nazionali (l’ass.cult.europea per l’ecologia del suono Ecosound e la Facemus sono infatti attive presso il Centro di Ecologia Umana di Legambiente ).

Il termine ecologica , e’ sottinteso , presuppone scelte di vita conseguenti e la adesione ad un processo culturale e di applicazione non esclusivamente sonoro , in quanto inseriti in un ecosistema di fatto complesso.

Infine corre l’obbligo di comunicare che l’ass. Facemus intende attrezzarsi per tutelare dal 2002 ( per necessita’ anche attraverso un registro finalizzato ad albo ) la figura transitoria del musicoterapista ecologico , distinguendola da altre figure consimili , non assimilandola a definizioni totalizzanti ed isolanti del musicoterapista riabilitativo , in dialogo con altre associazioni di ricerca e di studio in ottica , per l’appunto , inter-infra-transdisciplinare.

Convinti che il percorso di ricerca intrapreso necessiti del confronto con tutti

Fraternamente salutiamo

Rolando P.Mancini

Roma li , 25-10-01

Cell. 333 2340784 presso PROIETTI –ViaDei Veralli 4b 00163 ROMA e-mail facemus@hotmail.com

Cod.fisc. 97240440582 ; registrata al n. 3/016234 (Ufficio delle Entrate Roma 1)-Pres.Rolando PMancini


DIZIONARIO di musicoterapia ecologica
(in via di definizione-si accettano contributi alla e-mail facemus@hotmail.com)

  • adattamento-ogni variazione delle condizioni di ambiente sonoro da' luogo a un cambiamento di gestione dell'ecosistema sonoro da parte dell'essere vivente, il quale corregge le sue reazioni (attivita' sonora) e il suo modo per conseguire migliori condizioni di vita (armonizzazione con l'ambiente sonoro).
  • agenti inquinanti atmosferici sonori- "sostanze" , parametri sonori che una volta penetrate nell'atmosfera sonora (ecosistema) ne modificano le caratteristiche fisiche , chimiche , parametriche , risultando dannose sia per gli esseri umani , sia per l'ambiente.
  • alluvioni sonore- quando i parametri sono di natura violenta , i suoni nei loro parametri non si contengono piu' nei limiti indolore ed eccedono , debordando nelle aree protette.
  • ambiente sonoro-luogo sonoro nel quale un organismo vive . In senso ecologico , e' costituito da tutti quei fattori ed influenze e influenze esterne che agiscono sulla vita sonora e sullo sviluppo sonoro degli organismi viventi stessi.Due sono gli aspetti piu' importanti : il biologico ed il non vivente.
  • Gli elementi ambientali influenzano lo sviluppo dell'organismo e gli effetti seguitano a prodursi per tutto l'arco della sua esistenza.
  • analisi dei sistemi- lo studio suddiviso in sistemi di relazione fra loro al fine di individuare gli elementi di spicco dell'ambiente sonoro e quindi tentare le diverse soluzioni dei problemi inerenti il territorio sonoro.
  • agenti sonori scomparsi o in via di estinzione-fenomeno da addebitare all'esercizio indiscriminato o privo di controllo dell'inquinamento acustico , del bombardamento sensoriale sonoro , dell'industrializzazione , dell'urbanizzazione , dello sconvolgimento dell'equilibrio ecologico-sonoro.
  • CFR SHAFER-IL PAESAGGIO SONORO - RICORDI-UNICOPLI
  • approvvigionamento sonoro-suoni del grembo materno , dell'infanzia , dell'ambiente , musiche preferite , parametri preferiti , novita' di escursione parametrica finalizzata nelle fascie godibili.
  • aree protette- zone tutelate da specifici vincoli parametrici e norme per garantire la conservazione di determinati ecosistemi sonori naturali o elaborati dall'uomo.
  • atmosfera sonora-un insieme di svariati parametri sonori circonda la nostra vita , e da' luogo all'atmosfera sonora che si estende fino alle frontiere dell'udibile e del non udubile.Via via che varia la quota di un parametro , si modificano le caratteristiche fisiche del suono.
  • biologia sonora-la disciplina che si occupa dell'ambiente sonoro e della salvaguardia dei suoni in via di estinzione
  • biosfera- sistema che raggruppa tutti gli organismi viventi del pianeta , l'aria , l'acqua , l suolo e quindi il loro habitat (anche sonoro) , dove progredisce il loro ciclo della vita
  • centri storico-sonori - il termine comprende il perimetro del centro originario di una citta' , dove ancora oggi si riscontrano valori culturali , patrimoni sonori , sociali e storici da salvaguardare , evitando trasformazioni e regolamentando eventuali interventi di recupero e conservazione , a tutela dell'area (anche sonora) stessa
  • daltonismo sonoro- dispercezione parametrica
  • deprivazione sensoriale sonora-il termine comprende ogni condizione dovuta a una vita sonora insufficiente , eccessiva o mal equilibrata , nonche' a malattie nelle quali si verifica un incompleto utilizzo dei suoni
  • depurazione sonora- processo di filtraggio parametrico finalizzata ad evitare dispercezioni negative
  • deserto sonoro- paesaggio determinato da un clima arido , con marcata scarsita' sonora.
  • difesa della qualita' del suono-il termine comprende l'insieme di azioni atte a migliorare o mantenere la qualita' dell'ecosistema sonoro , oltre alle misure per ridurre il livello di inquinamento sonoro entro limiti non nocivi per la salute degli uomini , animali o vegetazione e per conservare dal degrado oper d'arte sonora.
  • ecologia umana- studia l'uomo nell'espletamento dei suoi compiti e nell'ambito dell'ambiente , nonche' le sue relazioni con gli altri uomini e con animali e vegetali.
  • ecologia del suono-studia la gestione positiva dell'ecosistema sonoro
  • ecosistema-unita' fondamentale di base in ecologia.Formano un ecosistema gli organismi viventi di un ambiente specifico , i loro fattori fisici e chimici e le interrelazioni tra di loro. La parte della terra in cui possono esistere ecosistemi prende il nome di biosfera.
  • energia sonora-il termine e' usato per indicare la capacita' di un sistema o di una singola persona di produrre sonorita'
  • fonometria-tecnica di misurazione dei fenomeni acustici
  • habitat- in ecologia le condizioni di ambiente e clima preferite o necessarie per lo sviluppo (anche sonoro) delle singole specie animali. In urbanistica il complesso di strutture comunitarie tendenti a soddisfare le esigenze sociali , economiche , tecniche e sonore degli abitanti.
  • musicoterapia ecologica- offrire alle categorie svantaggiate le chiavi di accesso al circuito musicale per rendere possibile la gestione positiva dell'ecosistema sonoro esterno ed interno
  • igiene sonoro - l'insieme degli interventi per salvaguardare l'igiene sonoro del territorio , a difesa non solo della natura , ma anche delle citta' , delle campagne , qualita' dell'ambiente di lavoro , insomma tutto cio' che acusticamente circonda l'uomo nel corso della sua esistenza.
  • inquinamento da rumore-termine per esprimere un livello di rumore ambientale protratto nel tempo , che puo' procurare fastidio e quindi nuocere all'uomo.
  • L'inquinamento da rumore si misura attraverso fonometri in unita' chiamate decibel; puo' essere originato dall'intensita' elevata di musiche in discoteca , dal traffico stradale quando raggiunge elevate vibrazioni sonore , dal traffico aeroportuale o da fonti industriali , che possono produrre altezze di suoni molto forti , tali da provocare traumi uditivi.
  • onda-perturbazione che si propaga in una regione dello spazio. La superficie che separa la zona perturbata da quella non perturbata si dice superficie o fronte d'onda.
  • recupero eco-sonoro - varie metodologie di intervento su tipologie sonore diverse da strutture negative allo scopo di tutelarle e dimensionarle parametricamente , non permettendone l'estinzione
  • rifiuti sonori- residui di composizioni , assemblati a caso , parametricamente distonici.
  • riserve sonore - aree protette parametricamente
  • rumore-disturbo sonoro privo di periodicita' , in quanto vibrazione di carttere irregolare , con tre caratteristiche: qualita' , quantita' e continuita' o discontinuita'.
  • Il rumore si misura in decibel.
  • rumore di fondo-la causa predominante del rumore di fondo e' il traffico automobilistico intenso (ad es.). Un fenomeno molto presente anche in Italia , i cui limiti di tollerabilita' sono di gran lunga superiori a quelli degli altri paesi europei , esempio l'Inghilterra.
  • rumore industriale-si differenzia dal rumore urbano , innanzi tutto per la qualita' : e' caratterizzato da alte frequenze. Molto di quanto si sa della patologia da rumore , deriva da ricerche fatte nel settore industriale.
  • rumore urbano-ha una composizione spettrale caratterizzata da alta intensita' alle basse frequenza nonche' da diminuzione d'intensita' alle medie frequenze , sino ad assottigliarsi a valori basali per le alte frequenze.Le fonti di rumore urbano possono essere: traffico veicolare o aereo , apparecchi di uso domestico , artigianale , da addebitarsi ad attivita' umane , industriali , etc. La maggior parte delle sorgenti sono fuori dall'habitat interno ; oggi la tecnica edilizia deve tenerne conto per salvaguardare proficuamente questa importante distinzione fra l'esterno e l'interno.
  • scorie sonore - suoni o rumori di scarto che nell'immediato non possono piu' essere utilizzati ma che possono essere riciclati in ambito educativo-riabilitativo e terapeutico.
  • selezione ( cfr Darwinismo neurale - Edelman) sonora - meccanismo genetico naturale o artificiale che conduce all'adattamento degli esseri viventi , fissandolo nell'ereditarieta', tanto da costituire uno dei principi fondamentali della evoluzione .
  • In zootecnica si puo' conseguire un miglioramento di razze di animali domestici ed il potenziamento di determinate qualita' , sopratutto nei bovini da latte e nei cavalli da corsa.
  • spettro acustico-il numero delle vibrazioni acustiche emesse da una sorgente sonora
  • suono-perturbazione che si propaga sotto forma di onda di compressione e rarefazione , attraverso un mezzo elastico
  • tossicita' sonora-capacita' di un suono o rumore a determinare lesioni per effetti biologici indesiderati
  • ultrasuoni- onde elastiche con frequenza superiore al limite massimo di udubilita' (il limite e' soggettivo per l'orecchio dell'uomo)
  • unita' di monitoraggio - apparecchiature di indicazione e controllo contro l'inquinamento acustico

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