Non esageriamo con le
semplificazioni! di Giulio Nardone
Presidente dell'ADV (Associazione Disabili Visivi). Tempi certi
per la conclusione delle pratiche amministrative e risarcimenti per i
cittadini che non saranno serviti entro i termini stabiliti: questo
prevede tra l'altro il Disegno di Legge sulla modernizzazione e il
miglioramento delle Pubbliche Amministrazioni, approvato dal Consiglio
dei Ministri. Bisogna però stare attenti a non semplificare troppo,
specie se può comportare barriere in più.
Il primo dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via
definitiva il Disegno di Legge in materia di modernizzazione ed
efficienza delle Amministrazioni Pubbliche e di riduzione degli oneri
burocratici per i cittadini e per le imprese, presentato qualche mese
prima - il 22 settembre - dal ministro per le Riforme e l'Innovazione
nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais.
Tale provvedimento introduce tempi certi per la conclusione delle
pratiche amministrative e risarcimenti per i cittadini che non saranno
serviti entro i termini stabiliti.
Altre semplificazioni sono poi l'estensione della pratica delle
autocertificazioni alle banche e alle assicurazioni, il raddoppio del
periodo di validità della carta d'identità - che passa da cinque a dieci
anni - la possibilità di effettuare il cambio di residenza in tempo
reale - anche grazie all'accettazione delle dichiarazioni via e-mail,
web, fax e posta - e la sostituzione del certificato di agibilità con la
dichiarazione di conformità da parte del direttore dei lavori.
Ebbene, è proprio quest'ultima "semplificazione" che ci trova del tutto
contrari: infatti, in tal modo viene sottratto al procedimento
amministrativo uno dei responsabili, ossia il sindaco o chi per lui che
doveva certificare l'agibilità dopo aver verificato il rispetto della
normativa vigente, ivi comprese le norme sull'eliminazione delle
barriere architettoniche e in particolare quelle percettive per non
vedenti e ipovedenti.
Già tale aspetto viene attualmente del tutto trascurato, ma, anziché
richiamare i sindaci alle loro responsabilità, con la modifica verrebbe
loro tolto questo controllo, affidandolo al direttore dei lavori che
tale responsabilità aveva già, ai sensi dell'articolo 24, comma 7 della
Legge 104/1992.
Verrebbe quindi ancor più indebolita la forza cogente della normativa e
ristretto l'ambito delle responsabilità, rendendo ancor più aleatoria
l'osservanza di una normativa già ampiamente inapplicata.
Ci si augura quindi vivamente che in sede di approvazione delle Camere
tale passo del Disegno di Legge sia depennato e auspico che qualche
parlamentare proponga un emendamento in tal senso, magari su iniziativa
della stessa FISH (Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap). |