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Integrazione scolastica: così proprio non va!

di Pietro V. Barbieri*

Appare quanto meno grave la segnalazione inviataci da numerose associazioni in tutta Italia, riguardante una recente direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione, che d'intesa con quello del Tesoro avrebbe definito un taglio dei posti di sostegno in organico, nonostante il crescente numero di alunni certificati con disabilità.
Si tratta di una politica totalmente contraria alla normativa in vigore, la quale riduce la qualità dell’integrazione scolastica, con interventi che nessun precedente Governo aveva osato effettuare e che la FISH intende denunciare con forza all’opinione pubblica.

Abbiamo infatti già dovuto subire le scorrettezze determinate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 185/2006 che ha imposto nuove certificazioni sull’handicap, in violazione della Legge 80/2006 con la quale era stato ridotto il numero delle visite sanitarie a carico degli alunni con disabilità.
Abbiamo poi dovuto subire la Circolare 19/2007 del Ministero della Pubblica Istruzione che ha aumentato il numero degli alunni anche nelle classi frequentate da studenti con disabilità, in violazione del Decreto Ministeriale 141/1999.
Adesso, dunque, dovremo anche subire la riduzione dei posti di sostegno, senza che sia stato attuato il contemporaneo programma di formazione generalizzata di tutti gli insegnanti curricolari, in violazione della stessa Legge Finanziaria per il 2007 (Legge 296/2006, articolo 1, comma 605, lettera b)?

A questo punto non ci resta che invitare il Governo e il Ministro della Pubblica Istruzione a volere applicare quest’ultima norma che assegna i posti di sostegno sulla base di un progetto individualizzato, per garantire «le effettive esigenze rilevate», provvedendo immediatamente all’emanazione del decreto interministeriale (con il Ministero della Sanità), il quale, come previsto dalla Legge Finanziaria, confermerebbe la media nazionale di un posto ogni due alunni certificati con disabilità.

Qualora poi all’inizio del nuovo anno scolastico 2007/2008 la situazione non dovesse mutare secondo le esigenze di legalità da noi rappresentate, la FISH e le associazioni ad essa aderenti si vedranno costrette ad adire tutte le vie giudiziali per il ripristino della legalità, ai fini della tutela di un diritto costituzionale come è quello allo studio e per la qualità dell’integrazione scolastica.

*Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap).


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