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NOTIZIE CRH
a cura del Centro Risorse
Handicap del Comune di Bologna
Invio del 5
febbraio 2007
Gli utenti di questo servizio sono 1.137 al 31/12/2006
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Consulta su
www.handybo.it
http://www.handybo.it/guida/introduzioneguida.htm
La Guida
alle risorse e servizi per la disabilità.
Le risorse e servizi locali, regionali, nazionali
Ausili, Agevolazioni fiscali e sul posto di lavoro, Barriere,
Formazione e Lavoro, Informazione, Pensioni e certificazioni, Scuola,
Servizi sociali, Sport, Terzo settore, Trasporti, Turismo e Cultura
http://www.handybo.it/statistiche/statistiche.htm
I dati qualitativi e quantitativi sul lavoro del CRH. Ogni anno
dal 2002 un report sugli utenti, le loro caratteristiche e le loro
domande.
Il gradimento dei servizi e la rete delle collaborazioni
In allegato il Supplemento Bibliografico n.17 con 29 nuove
segnalazioni e tutte le informazioni per comperare o prendere in
prestito libri a Bologna.
Tutte le segnalazioni bibligrafiche dal 2002 ad oggi
http://www.handybo.it/aggiornamenti_bibliografici/biblio_index.htm
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Indice
- Prepensionamento genitori: proposte di legge
- Circolare INPS sui congedi
- Convegno su scuola e non vedenti
- Newsletter sulle malattie rare
- Agevolazioni auto: niente cointestazioni
- Agevolazioni auto: precisazioni sulle pluriamputazioni
- Arte per la UILDM
. Un corso per operatori sportivi
- Il 3 marzo un seminario su femminile e disabilità
- Non rivedibilità dell'invalidità
- Le contribuzioini al costo dei servizi
- Volabo cambia sede
- Racconti di donne disabili
- Corte di Cassazione sul danno biologico
- Un nuovo portale sulla legislazione
- Il Vaticano non adrerisce alla convenzione ONU
- Welby: il parere del Cardinal Martini
- Un convegno sulla riabilitazione equestre
- A trent'anni dalla legge 517 che aprì le porte delle scuole
- Associazioni e siti per le persone non vedenti
1785/07 - PREPENSIONAMENTO DEI GENITORI DEI DISABILI GRAVI
Nella Giornata nazionale per il sostegno alle famiglie disabili gravi e
gravissimi sono state presentate a Roma le due proposte di legge (in
realtà una è una proposta di legge e l"altro un disegno di legge) per il
diritto alla pensione anticipata dei familiari che si prendono cura di
persone disabili gravi e gravissimi. Vediamo che cosa dicono i due
testi. Nella proposta di legge presentata alla Camera (prima firmataria
l’onorevole Belillo), si dice che "il lavoro di cura e di assistenza a
familiari invalidi, con totale e permanente invalidità lavorativa, che
assume connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della
legge 5 febbraio 1992, n.104, ai quali è riconosciuta una percentuale di
invalidità pari al 100 per cento, con necessità di assistenza continua
in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (...)
è equiparato alle attività usuranti disciplinate dal decreto legislativo
11 agosto 1993, n.374. La proposta di legge non specifica ulteriormente
a proposito del grado di parentela. Si parla solo dei disabili gravi e
gravissimi, con disabilità riconosciuta al 100 per cento e che sono
assistiti “totalmente nell’ambito della famiglia”. Il senso della
proposta di legge è – per ora – solo quello di equiparare il lavoro di
cura alle persone disabili ai lavori usuranti disciplinati dalle
precedenti normative.
Nel disegno di legge presentato al Senato da Giuseppe Di Lello (con tre
articoli) si elabora lo stesso concetto di equiparazione tra il lavoro
di assistenza e di cura e i lavori usuranti ai fini previdenziali, ma si
precisa ulteriormente anche i soggetti che potranno beneficiare del
nuovo diritto. All’articolo 2, infatti, si dice che “ai fini della
presente legge, per lavoratori e lavoratrici cui è riconosciuta, ai
sensi del comma 1 del presente articolo, l’equiparazione del lavoro di
cura e di assistenza, si intende uno solo dei parenti entro il quarto
grado, o degli affini entro il quarto grado, della persona invalida
assistita, ovvero chi con quest’ultima conviva stabilmente”.
L’equiparazione, si dice sempre nel disegno di legge depositato al
Senato, attribuisce al beneficiario il diritto a due mesi di
prepensionamento per ogni anno di convivenza con la persona disabile cui
presti assistenza continuativa
Per approfondire:
http://digilander.libero.it/prepensionamento/novita.htm
http://www.disabili.com/content.asp?L=1&IdMen=105&SUBC=11267
http://www.superabile.it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/Il_punto/info1421781171.html
Per il testo del progetto di legge
http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Ddliter/testi/27122_testi.htm
(fonti redattoresociale.it e CRH Comune Bologna)
1786/07 - UNA CIRCOLARE INPS SUI PERIODI DI CONGEDO DEI FAMILIARI DI
PERSONE DISABILI GRAVI
Art. 42, comma 5, D.Lgs. n. 151/2001 - indennità economica ed
accredito figurativo per i periodi di congedo riconosciuti in favore dei
familiari di portatori di handicap. Una circolare dell'INPS fornisce
chiarimenti
http://www.inps.it/circolari/Circolare%20numero%2014%20del%2015-1-2007.htm
(fonte newsletter ed-scuola)
1787/07 - UN CONVEGNO SULLA INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI NON VEDENTI
La Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi organizza per
le giornate del 16 e 17 febbraio 2007 in Roma – Hotel Villa Pamphili –
un convegno dal titolo:
“Integrazione scolastica dei ciechi e degli ipovedenti in Italia e in
Europa”
L'inizio dei lavori è fissato per le ore 9.30.
Per informazioni: tel. 06 5811674 – mail info@prociechi.it
Il programma completo su
www.prociechi.it
(fonte newsletter Informahandicap Udine)
1788/07 - ON LINE IL NUMERO DI FEBBRAIO DELLA NEWSLETTER EURORDIS
L’Organizzazione Europea per le Malattie Rare, EURORDIS, è una
alleanza di organizzazioni di pazienti e individui attivi nel settore
delle malattie rare, guidata dai pazienti.
La missione di Eurordis è quella di costruire una comunità pan-Europea
di organizzazioni di pazienti e persone che vivono con le malattie rare,
per essere la loro voce a livello Europeo, e direttamente o
indirettamente - lottare contro l’impatto delle malattie rare sulle loro
vite.
Uurordis produce una utile newsletter a cui ci si può iscrivere
gratuitamente dalla pagina
http://www.eurordis.org/article.php3?id_article=651
Per approfondire il tema utili risorse italiane sono:
http://www.ministerosalute.it/assistenza/malattierare/malattierare.jsp
http://www.malattie-rare.org/
http://malattierare.pediatria.unipd.it/
http://www.aidweb.org/
http://www.iss.it/cnmr/
http://malattierare.marionegri.it/
(fonte CRH Comune Bologna)
1789/07 -
AGEVOLAZIONI AUTO 1: NIENTE PIU' COINTESTAZIONI
Una recente risoluzione dell'Agenzia delle Entrate (17 gennaio 2007,
n. 4) affronta e fornisce
un'indicazione dirimente, circa un aspetto, controverso e di disomogenea
applicazione, relativo alle
agevolazioni fiscali e tributarie sui veicoli destinati alle persone con
disabilità. La risoluzione genera
risvolti operativi e applicativi sicuramente maggiori delle recenti
disposizioni contenute nella Legge
Finanziaria per il 2007 che - come si ricorderà - inibisce la vendita
dei veicoli "agevolati" prima che siano trascorsi due anni dal loro
acquisto, pena la restituzione di tutti i benefici acquisiti.
- L'interpello
La risoluzione n. 4/2007 risponde ad un interpello che sosteneva
l'applicabilità delle agevolazioni fiscali anche nel caso in cui il
veicolo agevolato fosse intestato alla madre del disabile, essa stessa
fiscalmente a carico del marito. Chi ha presentato l'interpello
suggeriva, quindi, un'interpretazione estensiva della normativa vigente
che prevede che il veicolo da acquistarsi, nel caso sussistano i
requisiti sanitari e di diritto, possa godere delle agevolazioni solo se
intestato al disabile stesso o al familiare che l'abbia fiscalmente a
carico.
- La risoluzione
L'Agenzia delle Entrate precisando che poiché le norme in discorso
recano norme agevolative,
l'interpretazione delle stesse non può fondarsi su criteri analogici o
estensivi. Rigetta pertanto la soluzione interpretativa prospettata dal
contribuente. Il fatto che i due coniugi siano in comunione dei beni, e
che, conseguentemente, il veicolo sia civilisticamente di proprietà di
entrambi, non comporta comunque, relativamente all'acquisto del veicolo,
il riconoscimento dei benefici fiscali di cui si tratta in quanto il
veicolo è stato intestato alla madre del disabile, fiscalmente a carico
del marito. Oltre a questo precisa, in modo netto, che non è comunque
ammissibile la cointestazione del veicolo: le norme non possono "essere
interpretate nel senso di consentire la fruizione dell'agevolazione in
caso di cointestazione del veicolo".
L'intestazione del veicolo va quindi effettuata in alternativa o in capo
al disabile, se titolare di reddito
proprio, o in capo al soggetto di cui il disabile sia a carico. Nel bene
o nel male, la risoluzione mette fine, almeno su questi aspetti, ad una
difforme applicazione delle agevolazioni fiscali sui veicoli.
- Ricadute operative
Molti contribuenti hanno, fino ad oggi, ricercato la cointestazione del
veicolo "agevolato" per diverse
ragioni di opportunità e convenienza. La principale è di natura
assicurativa. Contare sulla cointestazione consente di evitare di
intestare l'assicurazione al familiare della persona disabile, facendo
valere eventuali classi di merito più convenienti e maturate nel tempo.
Ma c'è anche chi, non in modo del tutto infondato, ha intravisto in
questa soluzione, tentativi elusivi. In ogni caso, dopo la risoluzione
n. 4/2007, la cointestazione non sarà più possibile.
Leggi il testo della risoluzione
http://www.handylex.org/stato/c170107.shtml
(fonte newsletter handylex.org)
1780/07 - AGEVOLAZIONI AUTO 2. PLURIAMPUTATI
Come si ricorderà l’art. 30, comma 7, della Legge n. 388 del 23
dicembre 2000, ha esteso le agevolazioni fiscali sui veicoli “ai
soggetti con handicap psichico o mentale di gravità tale da aver
determinato il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento e agli
invalidi con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti
da pluriamputazioni.”.
Per tutti questi soggetti, peraltro, non è prevista l’obbligatorietà
dell’adattamento dei veicolo, condizione invece richiesta per i disabili
motori senza gravi limitazioni alla deambulazione e per i titolari di
patenze speciale (con obbligo di particolari dispositivi di guida).
Con la recente risoluzione n. 8 del 25 gennaio 2007, l’Agenzia delle
entrate fornisce chiarimenti relativi alle persone affette da
pluriamputazioni e, in particolare, sulla documentazione sanitaria che
questi soggetti devono presentare per accedere ai benefici fiscali in
parola.
La circolare dell’Agenzia delle entrate n. 46/2001 lasciava intendere
che le persone affette da pluriamputazioni dovessero disporre del
certificato di handicap con connotazione di gravità (art. 3 comma 3,
Legge 104/1992) che precisasse appunto la presenza di più amputazioni.
La risoluzione n. 8 del 25 gennaio 2007, precisa, invece, che possono
essere accettati anche certificati diversi da quello di handicap grave,
purché rilasciati da Commissioni pubbliche preposte all’accertamento
degli stati invalidanti, e purchè indichino esplicitamente la perdita
anatomica di entrambi gli arti superiori. Da notare: l’Agenzia delle
entrate si riferisce solo agli arti superiori, non agli arti inferiori.
Viene ribadito che tali soggetti non sono tenuti, in forza della Legge
388/2000 citata, ad adattare il veicolo.
Pertanto, nel caso di amputati bilaterali degli arti superiori, possono
essere accettate, indifferentemente, le seguenti certificazioni
rilasciate da commissioni pubbliche
- certificato di handicap (L. 104/1992) in cui sia indicata
esplicitamente la perdita anatomica di entrambi gli arti;
- certificato di invalidità (civile, lavoro, di guerra, di servizio, di
inabilità lavorativa) in cui sia esplicitamente indicata la perdita
anatomica di entrambi gli arti).
Non vengono invece ritenute valide, per rientrare in questa categoria di
beneficiari, le certificazioni che riportino una perdita funzionale
degli arti superiori (cioè non c’è amputazione) o che si prestino a
dubbi (cioè che non precisino se la perdita è funzionale o, come
richiesto, anatomica).
Questi ultimi soggetti possono rientrare nella categoria delle persone
con disabilità motoria, oppure con gravi limitazione della capacità
della deambulazione, applicando quindi le condizioni già previste,
quindi senza le eccezioni previste dalla risoluzione.
Nulla cambia per le persone con grave limitazione della capacità
deambulazione che continuano a dover presentare esclusivamente il
certificato di handicap grave (art. 3 comma 3, Legge 104/1992) con la
esplicita indicazione, appunto, della grave limitazione della capacità
deambulazione.
Nel loro caso, l’Agenzia delle Entrate non ha previsto alcuna
equiparazione, ad esempio, con il certificato di invalidità civile
nemmeno quando rechi espressamente la dizione “Invalido totale non in
grado di deambulare autonomamente o senza l’aiuto di un accompagnatore
Consulta la risoluzione nel sito della sede nazinale UILDM
http://www.handylex.org/stato/c250107.shtml
(fonte newsletter handylex.org)
1781/07 - ARTE PER LA UILDM: INAUGURATA LA PERSONALE DI VITO FERRARI
Dall’1 al 28 febbraio, la Banca Popolare di Milano di via Marconi
(Bologna) accoglie una selezione delle opere del pittore bolognese. In
mostra paesaggi, ritratti e manifesti
Per informazioni:
Uildm - sezione di Bologna, via San Leonardo 24, tel. 051 266013, e-mail
uildmbo@libero.it,
sito web
www.uildmbo.org.
(fonte UILDM Bologna)
1782/076 - UN CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI SPORTIVI
È stato approvato dalla Provincia di Bologna il percorso formativo
“Operatore sportivo tra diversità e disagio”, finanziato nell’ambito dei
bandi provinciali. L’iniziativa, che rientra all'interno del programma
provinciale "Lo sport è per tutti", ha come scopo ultimo quello di
ampliare le opportunità e migliorare l'integrazione dei bambini e dei
giovani in situazione di handicap e disagio nell'ambito della pratica
sportiva.
In termini pratici, il corso vuole fornire a educatori e operatori
sportivi tutte le conoscenze e le competenze sulle possibilità per le
persone in disagio di praticare attività sportive, per creare gli
strumenti necessari a proporre, in ambito sportivo, attività
d’integrazione, assicurando conoscenze sulle tematiche educative e sulle
tecniche in situazione di gioco e di sport. Si tratta di un’importante
iniziativa, in particolar modo se si considera la sua gratuità. Il
percorso è dunque rivolto a istruttori sportivi e dirigenti di società
sportive, insegnanti di educazione fisica ed insegnanti di sostegno,
educatori professionali che operano in ambito scolastico e presso le
associazioni per i disabili, allenatori in possesso di regolamentare
patentino. Il centro di formazione professionale in cui si svolgeranno
le lezioni è il Ciofs Fp/Er, che ha sede in via San Savino 37 (zona
Corticella).
Il corso si svolgerà da febbraio a marzo e sarà della durata di 27 ore
complessive. Verranno toccate varie aree disciplinari: dal settore
giuridico (presentazione dell’organizzazione del Comitato Italiano
Paralimpico), a quello medico (handicap fisico, mentale e sensoriale);
dall’area educativa (il ruolo dell’allenatore, ruolo degli educatori,
l’importanza del gruppo, l’integrazione, funzione educativa del gioco e
dello sport), all’area tecnica (lezioni teoriche ed esercitazioni
pratiche). Dopo il corso di formazione, verrà rilasciato dall’ente
accreditato Ciofs Fp Emilia Romagna un Certificato di Frequenza valevole
come credito per il riconoscimento di un attestato del Comitato Italiano
Paralimpico (solo in caso di assenze inferiori al 10%). Le adesioni
dovranno pervenire presso la sede del Ciofs Fp/Er in via Jacopo Della
Quercia 4.
Per iscrizioni e ulteriori informazioni: Ciofs Fp/Er, via Jacopo della
Quercia, 4 – 40128 Bologna
Tel: 051/36.16.54 (ore 9 – 13 ; 14:30 – 17), Fax: 051/37.21.23,
mail:mperon@ciofsbo.org
(fonte bandieragialla.it)
1783/07 - LA DISABILTA' LETTA AL FEMMINILE
Seminario "AL SILENZIO…ALL’IMBARAZZO…ALL’INVISIBILITA’: Tra
femminile e disabilità"
Bologna, sabato 3 marzo 2007, dalle 15 alle 18,30
Nel 1991 l’Aias di Bologna organizzò un primo convegno sul tema del
rapporto tra femminile e disabilità a cui intervennero oltre 300
persone, il larga misura donne, da tante regioni italiane (Gli atti sono
disponibili nella rivista Rassegna stampa handicap, n.9, settembre 1991)
“Il silenzio, l’imbarazzo, l’invisibilità caratterizzano spesso le
vita e gli incontri delle donne disabili. Il silenzio come impossibilità
di comunicare il proprio vissuto e spesso come unico modo di parlare
della propria diversità. L’imbarazzo di fronte al tuo corpo e
l’imbarazzo di questo silenzio. L’invisibilità come tentativo di
separare l’handicap dal tuo essere donna” (I termini
silenzio,imbarazzo,’invisibilità sono presi a prestito dal libro
Manicomio primavera di Clara Sereni)
A distanza di oltre 15 anni, in un contesto culturale mutato, dentro
e fuori al mondo della disabilità, il Comitato regionale delle sezioni
AIAS dell’Emilia Romagna propone un seminario di riflessione sugli
stessi temi, per ragionare delle cose cambiate, delle cose rimaste
uguali, del cammino comunque percorso nel desiderio di identità e di
autonomia, tra le ambiguità dei diversamenteabili, nell’evoluzione della
cultura, delle politiche sociali e delle pari opportunità, nell’aspro, a
volte doloroso, avvincente incontro tra diversità, maschile, femminile,
sullo sfondo delle identità di genere.
Interventi di Chiara Risoldi, psicoterapeuta, docente UniBo; Maria
Cristina Pesci, medico e psicoterapeuta; Letizia Bianchi, docente
Sc.Formazione UniBo; Maria Cristina Lasagni, Sociologa e documentarista;
Valeria Alpil, giornalista.
E' inoltre previsto l'intervento delle Assessore alle pari opportunità
di Comune e Provincia
Il convegno si svolgerà presso sede in corso di definizione ed in
collaborazione con il Comune e la Provincia di Bologna.
Il seminario è a chiusura del progetto “Handicap e sessualità”, promosso
dal Comitato regionale E.Romagna delle sezioni AIAS e supportato
economicamente ed organizzativamente dal Centro Servizi Volontariato di
Ferrara
Per iscrizione gratuita (obbligatoria) e informazioni: info@aiasbo.it
– 051/454727
(fonte Comitato regionale sezioni Aias E.Romagna)
1784/07 - NON RIVEDIBILITA' DELL'INVALIDITA': DOPO UN ANNO NIENTE DI
NUOVO
La legge 80/2006 (9 marzo 2006) manca ancora del suo decreto
attuativo
In un mese sono arrivate al Ministro della Salute e al Ministro delle
Finanze più di 600 mail a sostegno dell'implementazione della Legge n.
80 del 2006, che prevede la semplificazione degli adempimenti
amministrativi per il riconoscimento dell'invalidità civile e dell'
handicap in favore delle persone con disabilità.
L'emanazione di questa Legge, seppur molto in linea con le esigenze dei
malati cronici e disabili, non ha consentito ai cittadini, ad oggi, di
godere proprio di quei benefici e semplificazioni tanto richieste ed in
particolar modo, della possibilità di essere esonerati dalle visite di
rivedibilità. Di fatto, i malati cronici e i disabili si trovano ancora
costretti a sottoporsi periodicamente alla rivedibilità per una malattia
che è cronica e cioè necessariamente permanente nel tempo ed
ingravescente, nonché a vedersi sospesi per periodi molto lunghi (alcune
volte un anno) i benefici socio-economici.
Vi chiederete perché. La ragione sta nel fatto che questa Legge
necessita, per essere implementata e resa effettiva, di un Decreto
attuativo ancora inesistente. L'art. 6 al comma 3 afferma infatti, che
potranno essere esonerati da ogni visita medica di rivedibilità tutti
quei soggetti affetti da patologie o menomazioni ingravescenti o
invalidanti che hanno ottenuto l'indennità di accompagnamento o di
comunicazione, le cui patologie sono contenute in un apposito decreto,
emanato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il
Ministero della Salute.
Cittadinanzattiva attraverso le reti del Tribunale per i diritti del
malato e del Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici, ha
presentato un appello in cui chiede al Ministro dell'Economia e delle
Finanze e al Ministro della Salute di prendere in considerazione le
seguenti richieste:
- l'emanazione nel più breve tempo possibile del Decreto contenente
l'elenco delle patologie croniche ed ingravescenti, necessario per
l'esonero dall'accertamento di controllo e/o rivedibilità;
- il coinvolgimento di Cittadinanzattiva nella stesura dell'elenco e il
suo periodico aggiornamento.
L'onorevole Dorina Bianchi il 18 gennaio ha presentato un'interrogazione
al Ministro della Salute e dell'Economia, chiedendo il motivo per cui il
decreto attuativo - a quasi un anno di distanza - non è ancora stato
emanato
(fonte newsletter vita.it)
1785/07 - UNA RISOLUZIONE SUL TEMA DELLA CONTRIBUZIONE AL COSTO DEI
SERVIZI
Vi segnaliamo questa risoluzione del Difensore civico della Regione
Marche in merito al tema della contribuzione al costo dei servizi
socioassistenziali da parte degli utenti
http://www.grusol.it/informazioni/31-01-07.PDF
(fonte newsletter Gruppo solidarietà)
1786/07 - IL CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO CAMBIA SEDE
Dal 9 febbraio al 16 febbraio compresi, il Centro Servizi rimarrà
chiuso per trasloco. A partire dal 19 febbraio 2007, la sede di VOLABO
sarà a Bologna in via Scipione dal Ferro 4, presso il Villaggio del
Fanciullo.
A fine gennaio saranno comunicati i nuovi recapiti telefonici tramite la
newsletter Formica Alata, il sito
www.volabo.it e un’informativa inviata via posta ordinaria. Per
tutto il periodo del trasferimento e nei due mesi successivi, sui vecchi
numeri telefonici rimarrà comunque attivo un risponditore automatico che
darà le informazioni necessarie per contattare il Centro Servizi.
La newsletter Formica Alata e il sito
www.volabo.it saranno continuamente aggiornati sullo stato dei
lavori e sulla ripresa delle attività nella nuova sede.
Vi ricordiamo che il CSV gestisce in collaborazione con le associazioni
del settore della disabiltà il progetto VoloOnline (www.volonline.it
)
Per informazioni: VOLABO – Centro Servizi per il Volontariato della
provincia di Bologna
Tel. 051.406926 – Fax 051.4144378, Email info@volabo.it – Sito
www.volabo.it
1787/07 - RACCONTI DI DONNE
Al via il progetto "Scriviamo di noi", che raccoglie testi di donne
disabili che vogliono raccontarsi
Essere come nessun'altra. E raccontarlo.
Il gruppo di donne che si riunisce sul tema “Donna e Disabilità”
ospitate presso la sede dell’AIAS di Bologna, ha pensato di raccogliere
le storie, i racconti scritti, di donne disabili che parlano di loro
stesse.
Gli argomenti emersi come più sentiti e che possono essere una traccia
per la scrittura sono:
- il corpo
- il rapporto tra l’esperienza soggettiva legata alla presenza del
deficit e il periodo della propria storia in cui esso è insorto
- l’influenza della disabilità nel rapporto con la famiglia, con i
coetanei e amici, nelle relazioni con persone estranee
- i possibili svantaggi e “vantaggi” che le difficoltà legate al deficit
hanno portato nella propria storia personale e nel processo di crescita
- il tema degli affetti e della sessualità con molti possibili aspetti
correlati: il diritto al pieno sviluppo della identità di genere, il
proprio percorso, le difficoltà…
- i propri diritti
- il tema della maternità.
Gli argomenti comunque sono liberi, ogni donna disabile può raccontare
di sé come vuole, scegliere solo un tema o più temi, temi anche diversi
da quelli proposti.
I contributi scritti, della lunghezza variabile da 1 a 3 pagine,
dovranno pervenire, entro giugno, preferibilmente in formato elettronico
a: “Scriviamo di noi” info@aiasbo.it. Oppure dovranno essere inviati per
iscritto a "Scriviamo di noi", presso AIAS Bologna, via Ferrara 32,
40100 Bologna.
I contributi possono pervenire, se si ritiene, anche in forma anonima.
Per ogni informazione contattare:
“Scriviamo di noi” info@aiasbo.it, tel. 051/45.47.27, lasciando il
vostro recapito verrete richiamate
(fonte CRH Comune Bologna)
1788/07 - CORTE DI CASSAZIONE. DANNO BIOLOGICO: SI ALLE TABELLE
Danno biologico: sì alle tabelle (anche di un altro ufficio
giudiziario), ma il danno deve sempre essere "personalizzato"
Corte di cassazione, sezione III civile, 11 gennaio 2007, n. 394 -
La liquidazione del danno biologico può essere effettuata dal giudice,
con ricorso al metodo equitativo, anche attraverso l'applicazione di
criteri predeterminati e standardizzati, quali le cosiddette "tabelle"
(elaborate da alcuni uffici giudiziari), ancorché non rientrino nelle
nozioni di fatto di comune esperienza, né risultano recepite in norme di
diritto, come tali appartenenti alla scienza ufficiale del giudice;
inoltre la liquidazione equitativa del danno morale può essere
legittimamente effettuata dal giudice sulla base delle stesse "tabelle"
utilizzate per la liquidazione del danno biologico, portando, in questo
caso, alla quantificazione del danno morale - in misura pari ad una
frazione di quanto dovuto dal danneggiante a titolo di danno biologico -
purché il risultato, in tal modo raggiunto, venga poi "personalizzato"
tenendo conto della particolarità del caso concreto e della reale entità
del danno, con la conseguenza che non può giungersi a liquidazioni
puramente simboliche o irrisorie.
Consulta
http://www.eius.it/giurisprudenza/2007/005.asp
(fonte newsletter Eius)
1789/07 - NORME-IN-RETE. UN PORTALE PER ACCEDERE ALLA LEGISLAZIONE,
ANCHE SULLA DISABILITA'
NormeInRete. Il portale che semplifica l'accesso alla normativa
italiana
CINECA ha sviluppato il nuovo portale NormeInRete. Un servizio che offre
un punto di accesso unitario alla normativa italiana ed europea
pubblicata nei siti istituzionali aderenti all'iniziativa. Il progetto,
promosso dal Centro Nazionale per l'informatica nella pubblica
amministrazione (CNIPA, ex- AIPA) su proposta del Ministero della
giustizia, intende semplificare l'accesso alle norme da parte dei
cittadini e offrire supporto alle amministrazioni per la produzione, la
divulgazione e la pubblicazione attraverso Internet dei documenti di
interesse giuridico.
Il progetto Normeinrete intende semplificare l'accesso al materiale
normativo da parte dei cittadini e offrire supporto alle pubbliche
amministrazioni per la produzione, pubblicazione attraverso Internet dei
documenti di interesse giuridico
Il portale è all'indirizzo
http://www.normeinrete.it/
(fonte newsletter Municipia.it)
1790/07 - CONVENZIONE ONU: IL VATICANO NON ADERISCE
La Santa Sede, pur avendo partecipato attivamente alla elaborazione
della Convenzione sui diritti e la dignita' delle persone disabili,
approvata il 13 dicembre scorso dalla Assemblea dell'Onu, alla fine ''ha
deciso di non aderire alla Convenzione'', che dovra' essere firmata
dagli Stati a partire dal 30 marzo prossimo. In una dichiarazione
diffusa dalla sala stampa vaticana, l'osservatore permanente della Santa
Sede presso l'Onu, mons. Celestino Migliore, spiega che la decisione di
non aderire e' motivata dal fatto che per il Vaticano gli articolo 23 e
25 del documento «contengono inaccettabili riferimenti alla salute
riproduttiva».
Il Vaticano spiega che in alcuni paesi ''i servizi di salute
riproduttiva includono l'aborto, negando cosi' l'inerente diritto alla
vita di ogni essere umano, affermato anche dall'articolo 10 della
Convenzione''. La Santa Sede dunque considera ''che il potenziale
positivo di tale Convenzione sara' realizzato soltanto'' quando tutte le
parti del documento saranno in armonia con l'articolo 10 sul diritto
alla vita per i disabili.
(fonte newsletter vita.it)
1791/07 - ANCORA SUL CASO WELBY. IL PARERE DEL CARDINAL MARTINI
Disponibile, tratto da Il Sole24Ore alla pagina
http://www.grusol.it/informazioni/24-01-07.asp
(fonte newsletter gruppo Solidarietà)
1792/07 - UN IMPORTANTE CONVEGNO SULLA RIABILITAZIONE EQUESTRE
Un convegno nazionale sulla riabilitazione equestre si terrà ad Igea
Marina (Rimini) il 23-24 febbraio 2007. L'iscrizione è gratuita.. Il
programma del convegno sul sito:
www.lucesulmare.it
(fonte CRH Comune Bologna)
1793/07 - A TRENT'ANNI DALLA LEGGE 517 CHE APRI' LE PORTE DELLE
SCUOLA AGLI ALUNNI DISABILI
A 30 anni dalla legge sull'integrazione scolastica una proposta
del Centro Documentazione Handicap
1977-2007: la legge 517 del 4 agosto 1977 compie trent’anni. Per
ricordare in modo non rituale questo appuntamento il Centro
Documentazione Handicap di Bologna ha aperto uno spazio per ripensare e
riflettere il percorso dell’integrazione scolastica delle persone con
disabilità. Ogni mese sul suo sito (
www.accaparlante.it) verrà pubblicato un intervento su questo tema
attraverso dodici paroe, una al mese, le cui iniziali compongono
l’acrostico della parola integrazione.
I come Inclusione
N come Noi
T come Tempo/i
E come Esperienza
G come Gruppo
R come Relazione
A come Aiuto
Z come Zero
I come Innovazione
O come Organizzazione
N come Negoziazione
E come Energia
Ognuna di queste parole sarà raccontata di mese in mese e affiancata da
altri strumenti di approfondimento come segnalazione di libri, di
articoli, sitografia, indicazioni di esperienze per continuare a
studiare e a capire; una strada questa tra le più utili per non dare
come scontato ciò che si è costruito nei termini di integrazione e per
collegare l’esperienza prodotta di fronte alle esigenze ed urgenze
dell’oggi.
La scelta delle parole è nata da un giro di pensiero interno al gruppo
di lavoro dell’Associazione Centro Documentazione Handicap; è quindi un
abbinamento che nasce da una rilettura inevitabilmente soggettiva, fatta
sulla base di una storia, di esperienze e conoscenze legate al contesto
dell'associazione. Le puntate mensili possono essere il frutto della
collaborazione dei lettori che possono contribuire a costruire questo
glossario anomalo dell’integrazione scolastica proponendo altre parole,
mandando articoli o segnalando libri, riviste, raccontando un’esperienza
ad esse collegate.
Inviate i vostri scritti a: giovanna@accaparlante.it,
annalisa@accaparlante.it
(fonte associazione CDH)
1794/07 - INFORMAZIONI PER PERSONE NON VEDENTI
In relazione al considerevole aumento delle persone non vedenti che
si rivolgono negli ultimi tempi allo sportello del CRH vi segnaliamo una
serie di indirizzi e siti, certamente conosciuti in larga misura alle
persone non vedenti, ma utili forse per coloro che non conoscono, per
varie ragioni, questa dimensione della disabilità.
- UIC Unione italiana Ciechi
associazione nazionale con sedi provinciali
http://www.uiciechi.it/
Sede di Bologna
http://www.uicbologna.it/home.asp
Aderisce alla FAND Federazione associazioni nazionali disabili
- In qualche maniera collegate/promosse alla/dalla UIC sono:
*Istituto ricerca formazione e riabilitazione
http://irifor.uiciechi.it/
*Biblioteca italiana per i ciechi
http://www.bibciechi.it/
*Agenzia internazionale prevenzione cecità
http://www.iapb.it/
*Federazione Istituzioni pro ciechi
www.prociechi.it
*Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi
www.univoc.org
- UNIVOC
L'Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.), si è
costituita ad Assisi l'11 marzo 1992 a seguito della emanazione della
legge quadro sul volontariato, per decisione dell'Unione Italiana Ciechi
di cui è diretta emanazione
www.univoc.org
Sede di Bologna
http://www.uicbologna.it/univoc/univoc00.asp
- ISTITUTO CAVAZZA
Storico IstituTo dei ciechi di Bologna fondato nel 1886
Aderisce alla federazione italiana delle istituzioni pro ciechi che
raggruppo Istituti italiani analoghi e anche UIC e UNIVOC
www.cavazza.it
- ANPVI
Non legata alla filosofia di intervento della UIC è in vece l'ANPVI
Ass.nazionale privi della vista e ipovedenti
www.privivista.it
La sede di Bologna: anpvi.bologna@libero.it
Aderisce alla FISH Federazione italiana per il superamento dell'handicap
(fonte CRH Comune Bologna)
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CRH Centro risorse handicap
Comune di Bologna
Settore Servizi Sociali
in collaborazione con Cooperativa Accaparlante
Viale Vicini, 20
40122 Bologna
telefono 051-204353 / 402255
fax 051/204354
handybo@comune.bologna.it
http://www.handybo.it |