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Olocausto Presentato ai ministri riuniti ad Auschwitz il rapporto dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali "Scoprire il passato per il futuro": nei programmi scolastici non c'è connessione con il presente. L'Agenzia pubblicherà due manuali dal Redattore Sociale BRUXELLES -- Le violenze del passato non vengono tradotte in lezioni attuali per comprendere appieno l'olocausto e il ruolo dei diritti umani. È la conclusione cui giunge il rapporto pubblicato oggi dall'Agenzia europea per i diritti fondamentali. Lo studio, dal titolo "Discover the past for the future. A study on the role of historical sites and museums in Holocaust education and human rights education in the EU" ("Scoprire il passato per il futuro. Studio sul ruolo dei luoghi e dei musei storici nel campo dell'insegnamento all'olocausto e ai diritti umani nell'UE"] verrà presentato ai ministri dei 27 che si riuniscono oggi ad Auschwitz in occasione della giornata di commemorazione delle vittime del nazismo. Il rapporto evidenzia la mancata creazione di un legame didattico fondamentale tra le lezioni storiche sull'olocausto e il loro contenuto potenziale e fortemente educativo sui diritti fondamentali e il loro ruolo nella società di oggi. Questo scollegamento è presente sia nelle scuole e nei programmi scolastici che nei 22 siti di commemorazione dell'olocausto presi in considerazione dallo studio: di questi, solo uno ritiene prioritario informare i visitatori sui diritti fondamentali ai giorni nostri. Gli studenti infatti hanno bisogno di una connessione con il presente. Come sottolinea un docente di Milano intervistato nel corso dello studio, "non basta ascoltare un testimone di più di 80 anni se non si associa la sua esperienza al presente, se non si riconosce che ancora oggi i diritti umani non sempre vengono rispettati". In base agli esiti dello studio, la FRA sollecita i governi nazionali a promuovere l'integrazione nei programmi nazionali sul tema dei diritti umani, "punto rilevante sia dal punto di vista storico che per il futuro democratico della stessa Unione Europea". Per dare un sostegno pratico allo sforzo chiesto ai governi, l'Agenzia pubblicherà a breve due manuali sull'istruzione all'olocausto partendo dai diritti umani: uno destinato ai docenti, l'altro alle guide dei siti di commemorazione. Per il direttore dell'Agenzia, Morten Kjaerum "gli esiti del nostro studio rivelano la necessità che i governi europei affrontino i temi dell'istruzione in materia di olocausto, democrazia e diritti umani. Tuttavia, ciò non si riflette abbastanza nei programmi scolastici e spesso non vengono evidenziate le correlazioni tra rilevanti eventi storici, come l'olocausto, e i diritti umani. Quando si raggiungerà questo obiettivo, i giovani dell'Unione Europea saranno in grado di comprendere appieno il loro passato e di procedere alla costruzione di un futuro più unito." (mm DALLE LEGGI RAZZIALI ALLA SHOÀ 1938-45 Documenti della persecuzione degli ebrei italiani per conoscere, per capire per insegnare Autore: Nando Tagliacozzo Editore Sinnos Editrice - Anno: 2008
Una raccolta di documenti che hanno sancito l’attuazione della
persecuzione degli ebrei italiani. Non si tratta però di documenti
“ufficiali” bensì di carte personali, di certificati di nascita, lettere
di licenziamento, dichiarazioni di appartenenza alla “razza” che ci
permette di entrare nella vita di tutti i giorni…. Materiale
interessante, coinvolgente, commovente, che aiuta a riflettere e a
spiegare. 1938. L’INVENZIONE DEL NEMICO Le leggi razziali del fascismo. Testimonianze e storie di perseguitati Autore: Tonino Tosto Editore EDUP - Anno: 2008 In un periodo in cui il dibattito pubblico sull’immigrazione è incalzato da politiche governative controverse e da episodi di indubbia xenofobia fra la popolazione, è sicuramente attuale e necessario riflettere e tenere viva la memoria di uno dei periodi più oscuri della storia italiana, contro logiche revisioniste e giustificazioniste menzognere.
Il libro è un’interessante raccolta di documenti, immagini,
testimonianze che vanno dall’emanazione delle leggi razziali da parte
del regime nel 1938 fino alla liberazione nel ’45. Nella seconda parte del libro sono presenti una serie di interventi: Pupa Garribba ci ricorda come la paura del diverso sia sempre presente, Carlo Lizzani parla delle conseguenze del periodo razzista sul cinema, Matteo Luigi Napoletano fa luce sugli aspetti politici internazionali dell’antisemitismo fascista; ci sono poi le testimonianze di quelli che sono stati discriminati in prima persona, noti o meno, come Enrico Modigliani, Arnoldo Foà, Samuele Modiano, Lisa Calmieri-Billig e altri, che ricordano l’intreccio delle loro vicende individuali coi fatti storici, il vissuto del trauma, l’incubo di Auschwitz, l’esilio in America, ma soprattutto la necessità di tenere viva la memoria storica collettiva nel e per il futuro. |
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