Ore aggiuntive di sostegno: nel contrasto tra TAR e Tribunale Civile fa
chiarezza il Consiglio di Stato (Ordinanze
1006/09 e
1038/09)
Diritto allo studio -
Insegnanti di sostegno
Il TAR di Trieste con
Sentenza del 26/11/2008 ha negato l'aumento delle ore di sostegno
richieste sul presupposto che, in presenza di vincoli di bilancio della
Pubblica Istruzione non esista un diritto a tale aumento anche perchè la
richiesta sarebbe risultata fondata su cause sanitarie documentate dalla
Diagnosi Funzionale della ASL e non da motivi legati all'istruzione.
Viceversa il Tribunale Civile di Roma con decisione cautelare del
30/03/2009 ha accolto la richiesta di aumento di ore sostenendo
che l'alunno con disabilità ha un diritto soggettivo pieno,
costituzionalmente garantito e non degradabile a semplice interesse
legittimo neppure a causa di vincoli di bilancio, anche perchè la stessa
legge finanziaria per il 2008 fa salvo il diritto al sostegno.
All'inizio del 2009 due Ordinanze sospensive del Consiglio di Stato
confermano il diritto all'aumento delle ore di sostegno. Infatti le
due decisioni del Consiglio di Stato del 24 febbraio 2009, andando in
avviso contrario al TAR di Cagliari, accolgono gli appelli proposti:
"ritenuto ad un
primo sommario esame che l'art. 2, comma 413, della
legge n° 244/07 (Finanziaria per il 2008) - nello stabilire
un rapporto medio nazionale fra insegnanti di sostegno ed alunni
diversamente abili - non escluda attente valutazioni caso per caso, al
fine di assicurare pieno soddisfacimento delle "effettive esigenze
rilevate"".
OSSERVAZIONI
E' da tener presente che trattasi della prima volta in cui il Consiglio
di Stato si avvale della recente norma della
finanziaria per il 2008 dandone un'interpretazione di piena
garanzia per la tutela, in via cutelare, del diritto allo studio degli
alunni con disabilità, malgrado le restrizioni finanziarie imposte dal
Governo alla scuola pubblica.
E' forse da sottolineare che la giurisprudenza continua a ritenere
fondamentale e forse unica risorsa, per la realizzazione del diritto
allo studio, le ore di sostegno, mentre la cultura dell'integrazione
suggerisce che la risorsa principale sia costituita dalla presa in
carico da parte di tutti gli insegnanti curricolari debitamente formati.
Ma l'amministrazione scolastica non è ancora assolutamente in grado di
dimostrare tale presa in carico e quindi continua a rimanere giustamente
soccombente.
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