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SINTESI DEI LAVORI DELL’OSSERVATORIO SCOLASTICO DELLA FISH ROMA 12 FEBBRAIO 2004
Ai lavori hanno partecipato: l’Anffas, AIAS, Lega Arcobaleno, ARAP, Fish-regionale Lazio, IIS, AIPD, ITAS, C.I.I.S, UILDM, SSIS Lazio, CGIL–scuola, FIADDA, ANCI, e due vicepresidenti fish
Sul primo punto all’odg, concernente l’analisi della situazione relativa all’avvio dell’anno scolastico 2003/04, è stato unanime il giudizio negativo sul fatto che la normativa vigente sia stata quasi ovunque largamente disapplicata o male applicata, con danni circa la qualità dell’integrazione. Sono stati frequentissimi i casi in cui più insegnanti per il sostegno si sono susseguiti nell’arco dei primi mesi di scuola. Numerosi i casi di rifiuto dei collaboratori scolastici a svolgere i compiti di assistenza igienica. In molte scuole superiori ancora è in atto il conflitto di competenza fra Comune e provincia per l’assegnazione dell’assistenza per l’autonomia e la comunicazione. Quanto alle deroghe per il sostegno, non vi è stato un numero eccessivo di riduzione di posti di sostegno; ma le ore di deroga sono state notevolmente ridotte dappertutto; ciò, in mancanza di un’assoluta impreparazione dei docenti di classe ha creato grossi problemi agli alunni con disabilità. Ciò lascia agevolmente prefigurare cosa potrà succedere quando entrerà in vigore il DPCM sulle certificazioni di handicap, che, riducendo i casi certificabili, creerà gravi disservizi nelle scuole dove gli insegnanti curriculari non si occupano degli alunni con disabilità e non sono neppure formati per affrontare i casi di svantaggio.
Sul secondo punto all’odg, concernente la nuova finanziaria, è stata molto stigmatizzata la norma che impone ai docenti soprannumerari di frequentare corsi “intensivi” di riqualificazione professionale per il sostegno, che hanno già avuto esiti negativi negli anni precedenti. Si chiede al MIUR di non avviare questi corsi, perché si sono palesati disastrosi per la qualità professionale dei docenti frequentanti ed inutilmente costosi per l’erario. Si chiede invece che venga avviata una seria preparazione iniziale dei docenti curriculari sull’integrazione scolastica ( almeno 200 ore) ed un rafforzamento del monte-ore per i corsi di specializzazione universitari ( portando ad 800 ore le attuali 400 ore).
Sul terzo punto all’odg, concernente gli sviluppi del seminario organizzato dal MIUR ad Imola nel Novembre scorso, si chiede con forza che venga avviato al più presto il seminario programmato sulla “didattica dell’integrazione scolastica”, tanto più che i fondi sono stati già assegnati ad una scuola.
Sul quarto punto, la discussione è stata ampia, data la molteplicità di argomenti:
4) a. Sulla formazione dei docenti curriculari, si è insistito sugli spazi offerti dal CCNL, che però non consente ai Sindacati di negoziare a nessun livello territoriale su questa materia. Si propone allora, in attesa che MIUR e Sindacati discutano su questa materia, che non dovrebbe essere rimessa esclusivamente alle decisioni del MIUR, che intanto si utilizzino gli spazi contrattuali sulla programmazione, rimessa ai Collegi dei docenti. Per l’integrazione scolastica, la programmazione dei percorsi didattici personalizzati degli alunni con disabilità deve
necessariamente prendere le mosse dalla lettura della diagnosi funzionale, ed alla conseguente formulazione collegiale del PDF , del PEI e del percorso didattico personalizzato. Ciò comporta aspetti di ricerca-azione, metodologico-didattica con momenti di formazione sul campo. Gli spazi possono essere quello del periodo compreso fra l’inizio della scuola e l’inizio delle lezioni, quello delle attività funzionali all’insegnamento, entro il limite massimo delle 40 ore e quello delle “attività aggiuntive funzionali all’insegnamento, che però debbono essere retribuite. Si chiede quindi al MIUR ed ai Sindacati che vogliano insistere sulla necessità di programmazione di tali attività da parte dei Collegi dei docenti e sulla priorità da dare nei bilanci alle spese per la retribuzione delle ore aggiuntive.
4) b. Data la cronica mancanza di insegnanti specializzati, specie al centro-Nord d’Italia, si propone di riavviare i corsi di specializzazione ministeriali di cui al d m n. 460/98e di organizzare brevi corsi di formazione per i docenti nominati per il sostegno, privi di specializzazione sia di ruolo che precari. Si chiede che venga precisato ai Direttori scolastici regionali che , in mancanza di docenti specializzati, l’Amministrazione scolastica è tenuta a nominare docenti non specializzati, che deve, sia pure rapidamente, informare sulle problematiche didattiche dell’integrazione.
4) c. Si chiede ai Sindacati che vogliano chiarire definitivamente sulla propria stampa che i collaboratori scolastici, dopo il recente CCNL, sono tenuti a svolgere assistenza igienica agli alunni con disabilità, con conseguente diritto ad aumento stipendiale.
4) d. si chiede che venga definitivamente chiarito che questo compito spetta ai collaboratori scolastici.
4) e. Quanto al conflitto fra Comuni e province si chiarisca definitivamente che almeno ogni regione decida con chiarezza a chi spetti il compito di nominare gli assistenti nelle scuole superiori.
4) f. Sul problema dell’imboccamento durante la mensa, è necessario un chiarimento urgente se esso spetti ai collaboratori scolastici o ad altro personale della scuola ( come sembra dedursi da alcune norme della legge di riforma n. 53/03.
4) g. Sulla continuità dei docenti, specie di sostegno, previsto come principio dalla stessa legge di riforma, essa deve riguardare chiaramente anche gli insegnanti precari, che sono quelli più soggetti a tournover durante lo stesso anno scolastico.
4) h. Date le incessanti lagnanze circa l’estrema discrezionalità nell’assegnazione delle “aree” per il sostegno nelle scuole superiori, si propone di che vangano soppresse tali aree, applicando il sistema in vigore per la scuola media di un unico elenco graduato secondo il punteggio.
4) i. Sulla proposta di legge di introdurre un'apposita classe di concorso per il sostegno, sono prevalsi i giudizi negativi, pur condividendo che, in mancanza di incentivi di punteggi per assicuare la continuità didattica, la classe di concorso potrebbe essere una soluzione, estrema ed anomala.
4) l. Si insiste per la piena ed urgente assunzioni di competenze sull'handicap da parte della Direzione genberale per gli studenti, come previsto dal decreto di ristrutturazione del ministero. Tale Direzione dovrebbe però coordinare o collegare tutti gli uffici delle altre Direzioni che hanno comunque competenze settoriali in materia di integrazione. Si chiede una riunione urgentissima dell'Osservatorio del MIUR ed una soluzione rapida ai problemi prospettati in questa sintesi.
Sul quinto punto all’odg, concernente i decreti delegati della riforma scolastica, tutti hanno ribadito quanto più colte detto dalla F IS H e cioè che in ciascuno di essi debbono essere esplicitate norme concernenti l’integrazione scolastica, specie per la formazione dei docenti, gli indicatori di qualità dell’integrazione scolastica, percorsi misti di istruzione e formazione professionale, che però non si traducano in espulsione degli alunni con disabilità dalle classi per essere concentrati in classi speciali nei corsi di formazione professionale.
Sul sesto punto all’odg, concernente la richiesta della Rivista handicap e Scuola di Torino di abrogare la norma dell’art 11 comma 12 dell’O M n. 90/01, che consente agli alunni con handicap intellettivo gravissimo di poter frequentare la scuola superiore, anche se sprovvisti di diploma di licenza media, sulla base del semplice attestato di riconoscimento dei crediti formativi maturati, la discussione è stata ampia. La rappresentante dell’ANFFAS è orientata a condividere la proposta, che però sottoporrà all’attenzione di tutta l’associazione. La rappresentante dell’AIPD invece è orientata per il mantenimento della norma, ;ma comunque sottoporrà il problema all’associazione. Altri partecipanti hanno manifestato opinione favorevole all’abrogazione, perché temono che la norma possa facilitare un certo disimpegno dei docenti nel far conseguire il diploma; altri sono per il mantenimento della norma, sia perché garantisce a chi comunque rimarrebbe a ripetere la terza media più volte, l’opportunità di andare alla scuola superiore, sia perché in questo particolare momento, l’abrogazione della norma, dopo l’abrogazione della L.n. 9/99 sull’innalzamento dell’obbligo scolastico, potrebbe definitivamente precludere l’accesso alla scuola superiore, non essendo automatico che con l’abrogazione della norma, agli alunni con disabilità venga garantito il diploma. Data la divergenza di opinioni, si propone che la FISH richieda un parere a tutte le associazioni aderenti in tempi brevissimi, prima di avanzare una qualunque proposta ufficiale al Ministero.
Sul settimo punto all’odg, concernente la regionalizzazione degli Osservatori scolastici fish, è prevalsa l’opinione che osservatori regionali vengano al più presto avviati, laddove già esistono federazioni regionali fish, mentre nelle altre regioni bisognerebbe indagare se un coordinamento iniziale sulla scuola possa preludere alla costituzione di nuove fish regionali.
I lavori si sono svolti dalle ore 10 alle ore 16,30.
Roma 12/02/04. Salvatore Nocera
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