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Piangi Scuola Italiana !
…e piangi soprattutto tu Integrazione Scolastica che da adulta e maggiorenne qual sei ancora una volta vieni trattata come una bimbetta da condurre per mano, incapace di decidere per se, eternamente bisognosa dell'interpretazione dei “potenti” di turno. E “i potenti” non sono i ministri o i politici in genere, e neppure i direttori delle divisioni del dicastero o i direttori degli uffici scolastici regionali o i dirigenti scolastici dei singoli istituti e neppure tutti gli insegnanti, i potenti sono quegli insegnanti, pochi o tanti che siano, che non credono in te e che, salvando la forma con qualche bella parola, nei fatti ti ripudiano, svuotandoti di significato e di valore reale. Se questi insegnanti accettano, talvolta con un accondiscendente sorriso, che l’integrazione fornisca una forma di socializzazione, qualche volta persino una valida socializzazione, nel loro animo negano fortemente a loro stessi che serva a qualcosa di più, ad esempio allo studente con disabilità grave a condurre a termine un percorso di studi superiore a piena validità legale. Nel loro animo l’amaro pregiudizio “disabilita’ grave = impossibilità ad un corretto apprendimento, ad un’equa valutazione, ad un regolare percorso di studi” appare insuperabile. E non importa quante prove si portino a favore della possibilità di fare quello che sì è difficile ma non è certamente impossibile. E gli esempi non mancano, anche da parte di quegli stessi studenti con disabilità che ora vengono “pre-giudicati” inadeguati a tale percorso.
Giorgio Genta per ABC Federazione Italiana
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