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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Piangi Scuola Italiana !

 

                …e piangi soprattutto tu Integrazione Scolastica che da adulta e maggiorenne qual  sei ancora una volta vieni trattata come una bimbetta da condurre per mano, incapace di decidere per se, eternamente bisognosa dell'interpretazione dei “potenti” di turno.

        E “i potenti” non sono i ministri o i politici in genere, e neppure i direttori

delle divisioni del dicastero o i direttori degli uffici scolastici regionali o i dirigenti scolastici dei singoli istituti e neppure tutti gli insegnanti, i potenti sono quegli insegnanti, pochi o tanti che siano, che non credono in te e che, salvando la forma con qualche bella parola, nei fatti ti ripudiano, svuotandoti di significato e di valore reale.

        Se questi insegnanti accettano, talvolta con un accondiscendente sorriso, che l’integrazione fornisca  una forma di socializzazione, qualche volta persino una valida socializzazione,  nel loro animo negano fortemente a loro stessi che serva a qualcosa di più, ad esempio allo studente con disabilità grave a condurre a termine un percorso di studi superiore a piena validità legale.

        Nel loro animo l’amaro pregiudizio “disabilita’ grave = impossibilità ad un corretto apprendimento, ad un’equa valutazione, ad un regolare percorso di studi” appare insuperabile. E non importa quante prove si portino a favore della possibilità di fare quello che sì è difficile ma non è certamente impossibile. E gli esempi non mancano, anche da parte di quegli stessi studenti con disabilità che ora vengono “pre-giudicati” inadeguati a tale percorso.

 

Giorgio Genta per ABC Federazione Italiana

 


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