Buoni servizio alle famiglie di importi diversi a seconda del reddito da utilizzare per l'assistenza di anziani e disabili; corsi gratuiti di 150 ore di teoria e pratica finanziati dalla Regione per chi intende fare assistenza domiciliare e può così essere accreditato come lo sono cooperative sociali e associazioni (per extracomunitari ma anche per italiani); elenchi presso i Comuni di coloro che dopo aver seguito i corsi hanno acquisito competenze nel campo dell'assistenza e sono quindi a disposizione delle famiglie che hanno necessità di questo tipo per anziani o disabili.
Sono alcune delle novità contenute nel Pisr, il Piano integrato sociale regionale 2002-2004 che rappresenta il principale strumento programmatorio della Regione Toscana in materia sociale, presentato ieri nel corso del convegno 'Piano integrato sociale regionale 2002-2004. Quale strategia sociale per la Toscana?'. Un incontro organizzato dalla Cna Toscana, che insieme alle altre forze sociali ha partecipato ai tavoli di concertazione per l'approvazione del Pirs e sul quale, come sottolinea Paolo Secciani della Cna, "esprime un giudizio positivo".

Le risorse messe a disposizione per il Pisr dalla Regione e dal fondo sociale nazionale, come spiega Angelo Passaleva vice presidente della giunta e assessore alle politiche sociali, per il 2002 ammontano a novanta milioni di euro (nel 2001 erano 81 milioni di euro). "Per il 2003 e per il 2004 sottolinea Passaleva non possiamo ancora sapere quali risorse saranno destinate al Pisr, perché non sappiamo quanto arriverà dal fondo sociale nazionale".

I novanta milioni di euro verranno distribuiti ai Comuni che saranno tenuti a spendere non meno del 35 per cento della cifra che riceveranno per gli anziani e non meno del 10 per cento per i disabili.