|
|
Un primo esame della "Riforma Biagi" Settembre 2001 - settembre 2003: due anni sono
bastati al Governo per passare dall'indicazione politica nel Libro
bianco delle linee di riforma del mercato del lavoro alla sua attuazione
mediante decreto delegato. La riforma appare all'insegna della
moltiplicazione di tipologie contrattuali e Un giudizio così negativo è basato su pregiudizi politici? Proverei a dimostrare il contrario portando alcuni esempi. Il lavoro interinale
diventa lavoro somministrato e passa da due a tre tipologie;
l'apprendistato passa da una a tre tipologie; il contratto di formazione
e lavoro viene sostituito nel settore privato dal contratto di
inserimento e rimane invariato nel lavoro pubblico; viene introdotto il
lavoro intermittente, composto da due tipologie, a seconda che vi sia o
meno obbligo di rispondere alla chiamata; viene regolato il lavoro
ripartito, limitandolo - in violazione del principio di delega - a due
soli lavoratori, con una disciplina che sembra far intravedere due
tipologie, a seconda che Il lavoro a tempo parziale viene liberalizzato. Il datore di lavoro può chiedere sia la modifica della distribuzione dell'orario sia il suo prolungamento, con riduzione dei margini di rifiuto per il lavoratore o, meglio, la lavoratrice. E tutto questo con un preoccupante deterioramento del rapporto tra contratto collettivo e contratto individuale. Possiamo ancora pensare che il lavoro a tempo parziale sia il principale strumento per la conciliazione tra vita familiare o personale e vita professionale? Possiamo pensare che sia questa la strada per far decollare questa tipologia di lavoro? L'attacco alla tutela contro il licenziamento si ramifica. E' ripescato perfino il licenziamento libero, con semplice preavviso, previsto dal codice civile e che era diventato fattispecie del tutto residuale. L'apprendistato, che può durare addirittura fino a 6 anni, è qualificato rapporto di lavoro a tempo indeterminato per consentire margini maggiori di licenziamento nel corso del suo svolgimento e alla sua conclusione al datore di lavoro viene riconosciuta la libertà di recedere. Non serve essere giuristi per comprendere la mostruosità della costruzione. Per interrompere il lavoro condiviso da una coppia di lavoratori, entrambi impossibilitati ad effettuare la prestazione, si ricorre alla disposizione del codice civile sulla impossibilità definitiva o temporanea, rimettendo al datore di lavoro la scelta di dichiarare il di suo cessato interesse. Al tanto sbandierato staff leasing (ora chiamato lavoro somministrato a tempo indeterminato) sembra essere assegnato soprattutto valore simbolico, già spiazzato dalla riforma dell'appalto, che rende questo istituto quasi del tutto privo di disciplina di tutela per i lavoratori e addirittura meno vincolante rispetto alle regole del codice civile, essendo ora ammesso anche l'appalto di mere prestazioni di lavoro, bastando il loro controllo per adempiere al requisito della organizzazione dei mezzi necessari. La mancata o parziale
inclusione di molte tipologie di lavoro nel computo tra gli occupati
alle dipendenze del datore di lavoro determina la possibilità che
un'impresa di medie dimensioni non risulti aver superato i limiti
dimensionali per essere obbligata alla tutela reale contro i Gruppi di lavoratori possono essere spostati presso altri datori di lavoro (con il trasferimento di ramo d'azienda o con il distacco) e tornare a lavorare all'interno ma non come dipendenti dell'impresa (con l'appalto o con la somministrazione di lavoro) . I confini dell'impresa diventano mobili e si moltiplicano i rapporti triangolari, il datore di lavoro formale e l' effettivo utilizzatore delle prestazioni risultando legati da un contratto di servizio. Resta da capire se la nuova disciplina potrà indurre spostamenti dalle 'finte' collaborazioni verso il lavoro subordinato che dissimulano e dal lavoro sommerso o irregolare verso le nuove tipologie di lavoro a frammenti, come il lavoro intermittente e il lavoro accessorio occasionale. Ovviamente, si dovrà
attendere per fondare sui fatti il giudizio. Certo è facile pensare che
nell'arco dell'anno di tempo assegnato si riusciranno a trovare, per
quelle collaborazioni che non possono trovare la destinazione verso un
progetto, programma o fase, alternative diverse dalla confluenza D'altro canto, regolare il lavoro intermittente e preparare voucher per il lavoro accessorio occasionale significa collocare molto in basso l' asticella della tutela. Ma non sembra essere questa la strada per rendere conveniente all'economia sommersa di emergere. Sarà possibile recuperare? Nonostante le affermazioni roboanti di Confindustria, sono molti gli imprenditori restii ad affrontare il Far West proposto dalla riforma. Vedremo cosa succederà
nella trattativa chiesta dal Governo alle Confederazioni. Vedremo cosa
succederà nei rinnovi contrattuali, in cui il sindacato è ragionevole
ritenere che potrà trovare ambiti e modalità di contenimento del danno,
anche per la parte relativa alla riappropriazione delle scelte in
materia di distribuzione delle competenze tra primo e secondo livello
contrattuale; certo in questo modo dedicando gli sforzi al mantenimento
dell'esistente a scapito della possibilità di cercare di Occorrerà inoltre ripartire dalle proposte in materia di lavoro elaborate lo scorso anno dall'Ulivo, per rilanciarle, attualizzarle, per chiarire quali siano le ferite inferte che si intende rimarginare e quali sino le linee portanti delle scelte alternative nel programma per la prossima legislatura.
|
La pagina
- Educazione&Scuola©