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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Psicofarmaci a scuola

Dopo la denuncia di ieri dei "sedicenti psicologi" che in Emilia Romagna ignoravano le prudenze dell'Asl e, anche quando non necessario, consigliavano ai genitori psicofarmaci da somministrare ai bambini, arrivano segnalazioni di casi analoghi da Messina, Belluno, Palermo, Roma, Sassari, Frosinone ed altre citta'. "Sono due anni- afferma Luca Poma, portavoce nazionale di 'Giu' le Mani dai Bambini'- che presso la competente Direzione generale del ministero della Pubblica istruzione giace una richiesta, completa di documentazione scientifica, per una circolare nazionale per porre ordine nella scuola. Va evitato- spiega

Poma- l'assalto da parte di 'sedicenti esperti' che stanno letteralmente invadendo le scuole propagandando l'uso di psicofarmaci come soluzione ai disagi comportamentali dei minori, ed il ministro Fioroni e' al corrente, dal momento che in tal senso ci sono stati anche appelli di risonanza pubblica". Il problema, spiega il portavoce, "e' stato ignorato, ora chi di dovere dovra' prendersi responsabilita' tecniche e politiche per quanto sta accadendo in molte citta' d'Italia". Il messaggio che si cerca di veicolare con questi 'corsi di informazione e specializzazione' per insegnanti e' che la strada per la soluzione del disagio e' la medicalizzazione. "C'e' una selva di associazioni di genitori, sedicenti esperti della materia- sottolinea Poma-, che s'improvvisano conferenzieri nelle scuole, e se del caso anche medici, consigliando psicofarmaci ad altri genitori". "Per forza, poi- prosegue il portavoce del comitato-, assistiamo a 'migrazioni' come quelle avvenute a Bologna, dove i bambini vengono sottratti all'Asl di competenza, giustamente prudente nel somministrare molecole psicoattive a bimbi piccoli, e portati presso strutture dalla 'ricetta facile'".

Questo, conclude Poma, "dimostra che i protocolli dell'Istituto superiore di sanita' sono carenti: perche'- si interroga il portavoce- un bambino e' sano a Bologna e malato altrove?".

Cisl: ''Le ingerenze nella scuola vanno fermate''

Roma - "Queste ingerenze nella scuola devono essere fermate, e a questi 'sedicenti esperti' non dev'essere piu' permesso di metter piede in un istituto scolastico. E se e' il caso si faccia appello alla magistratura". Cosi' interviene Francesco Scrima, segretario nazionale Cisl Scuola in merito alla vicenda segnalata da 'Giu' le mani dai bambini' di presunte pressioni alla somministrazione di psicofarmaci ai bambini iperattivi nelle scuole. "Inoltre- sottolinea Scrima-, la medicalizzazione della scuola e' davvero un pericolo: i problemi comportamentali dei bambini sono spesso attribuibili alla situazione educativa. La soluzione- conclude il segretario- e' recuperare il rapporto della scuola con le famiglie, che sovente e' compromesso".


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