LONTANO
DAGLI OCCHI DELLA SOCIETA'.
UN RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL SULLA
DISCRIMINAZIONE SISTEMATICA DELLE PERSONE CON DISABILITA'
MENTALE
In un rapporto dal titolo “Bulgaria:
lontano dagli occhi della società. Discriminazione sistematica
delle persone con disabilità mentale”,
Amnesty International
presenta le conclusioni di una ricerca ed espone le proprie
raccomandazioni per rendere gli ospedali psichiatrici e i centri di
assistenza sociale conformi alle disposizioni del diritto
internazionale in materia di diritti umani. La ricerca è stata
condotta in stretta collaborazione con il Comitato Helsinki della
Bulgaria, un gruppo per i diritti umani che ha svolto dettagliati
studi sul sistema di salute mentale nel paese e soprattutto sugli
ospedali psichiatrici.
Il rapporto di Amnesty
International – presentato il giorno
14 ottobre 2002 a Sofia insieme al Comitato Helsinki della Bulgaria
– definisce “scioccanti” le condizioni dei centri di
assistenza sociale per adulti con disabilità
mentale. Secondo l'organizzazione per i diritti umani, l'elevato
numero di decessi riscontrato in questi centri è indice di
negligenza medica e di mancanza di cibo e una temperatura adeguata.
I degenti vengono limitati nei movimenti
con cinghie e catene e isolati in piccole stanze o gabbie per
periodi di tempo indeterminati.
Nell'ottobre del 2001 e nel gennaio del 2002 rappresentanti di
Amnesty International,
del Comitato Helsinki della Bulgaria e dell'organizzazione Mental
Disability Rights
International, hanno esaminato le
disposizioni e le procedure utilizzate per ricoverare i pazienti
nonché le condizioni di vita e il trattamento fornito negli
ospedali psichiatrici e nei centri di assistenza sociale per bambini
e adulti con disabilità mentale. Della
delegazione facevano parte uno psichiatra specializzato in problemi
dell'apprendimento, avvocati che si occupano
di disabilità mentale, un medico
psicologo, un medico legale e un esperto in riforme
dell'amministrazione e del sistema di assistenza sanitaria
psichiatrica. I delegati hanno parlato con i pazienti di tre
ospedali statali a Karlukovo, Patalenitsa
e Kardzali e hanno incontrato i
direttori di altri ospedali psichiatrici
statali della capitale Sofia. Inoltre, hanno visitato cinque centri di
assistenza sociale per bambini a Borislav,
Dzhurkovo, Strazha,
Mogilino e Vidrare
e otto centri per adulti a Sanadinovo, Radovets,
Razdol, Pastra,
Podgumer, Dragash
Voivoda, Samuil e Cherni
Vrh. Nel 2002, i rappresentanti di
Amnesty International
e del Comitato Helsinki della Bulgaria hanno visitato ulteriori
centri di assistenza sociale: a Dragash
Voivoda in aprile, a Oborishte, Gorni
Chiflik, Fakia
e Radovets in giugno e a Kachulka,
Tri Kladentsi,
Radovets e Mobilino in luglio.
"Questo luogo non è per esseri umani. Dovreste chiuderlo.
Qui la gente ci muore"
(un
degente di un centro di assistenza
sociale per adulti in Bulgaria)
In
un rapporto diffuso ieri, dal titolo "Bulgaria:
lontano dagli occhi della
società. Discriminazione sistematica delle persone con disabilità
mentale"
, Amnesty
International presenta le conclusioni di
una ricerca ed espone le proprie raccomandazioni per rendere gli
ospedali psichiatrici e i centri di assistenza
sociale conformi alle disposizioni del diritto internazionale in
materia di diritti umani. La ricerca è stata condotta in stretta
collaborazione con il Comitato Helsinki della Bulgaria, un gruppo
per i diritti umani che ha svolto dettagliati studi sul sistema di
salute mentale nel paese e soprattutto sugli ospedali psichiatrici.
Il rapporto di Amnesty
International -
presentato ieri mattina a Sofia insieme al Comitato Helsinki della
Bulgaria - definisce 'scioccanti' le condizioni dei centri di
assistenza sociale per adulti con disabilità
mentale. Secondo l'organizzazione per i diritti umani, l'elevato
numero di decessi riscontrato in questi centri è indice di
negligenza medica e di mancanza di cibo e una temperatura adeguata.
I degenti vengono limitati nei movimenti
con cinghie e catene e isolati in piccole stanze o gabbie per
periodi di tempo indeterminati.
Nell'ottobre del 2001 e nel gennaio del 2002 rappresentanti di
Amnesty International,
del Comitato Helsinki della Bulgaria
e dell'organizzazione Mental Disability
Rights International,
hanno esaminato le disposizioni e le procedure utilizzate per
ricoverare i pazienti nonchè le
condizioni di vita e il trattamento fornito negli ospedali
psichiatrici e nei centri di assistenza sociale per bambini e adulti
con disabilità mentale. Della
delegazione facevano parte uno psichiatra specializzato in problemi
dell'apprendimento, avvocati che si occupano
di disabilità mentale, un medico
psicologo, un medico legale e un esperto in riforme
dell'amministrazione e del sistema di assistenza sanitaria
psichiatrica. I delegati hanno parlato con i pazienti di tre
ospedali statali a Karlukovo, Patalenitsa
e Kardzali e hanno incontrato i
direttori di altri ospedali psichiatrici
statali della capitale Sofia. Inoltre, hanno visitato cinque centri di
assistenza sociale per bambini a Borislav,
Dzhurkovo, Strazha,
Mogilino e Vidrare
e otto centri per adulti a Sanadinovo, Radovets,
Razdol, Pastra,
Podgumer, Dragash
Voivoda, Samuil e Cherni
Vrh. Nel 2002, i rappresentanti di
Amnesty International
e del Comitato Helsinki della Bulgaria hanno visitato ulteriori
centri di assistenza sociale: a Dragash
Voivoda in aprile, a Oborishte, Gorni
Chiflik, Fakia
e Radovets in giugno e a Kachulka,
Tri Kladentsi,
Radovets e Mobilino in luglio.
Il rapporto è stato presentato nel corso di un forum internazionale
sulla disabilità mentale organizzato
insieme al Comitato Helsinki della Bulgaria e alla presenza di
Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty
International.
RAPPORTO