Presentata a Roma, la proposta di revisione del Nomenclatore
Tariffario Nazionale, lo strumento contenente l'elenco dei dispositivi
protesici, delle ortesi e degli ausili tecnici erogabili dal SSN alle
persone con disabilità
In Italia sono circa 2.824.000 le persone con disabilità, più di un
milione di queste presenta disabilità fisiche. Si tratta di un vero e
proprio esercito, numeri che fanno riflettere in quanto interessano il
15% delle famiglie italiane. La proposta di revisione è stata elaborata
da un Tavolo tecnico costituito presso il Ministero della Salute,
coordinato dal prof. Leopoldo Silvestrini, composto dallo staff
dell'allora Viceministro della Salute Cesare Cursi, da Dirigenti delle
Direzioni Generali del Ministero della Salute, dal Vice Presidente della
Commissione Unica dei Dispositivi Medici (CUD) e dai presidente delle
Associazioni degli Ortopedici, fisiatri ed esponenti degli operatori
della tecnica ortopedica. Gli esperti hanno riclassificato le
prestazioni proteiche secondo una logica di risposta funzionale al
bisogno del paziente e hanno rivisto lo stesso impianto metodologico e
normativo del Nomenclatore Tariffario, il tutto per creare un Servizio
Sanitario Nazionale finalmente capace di farsi carico di un'offerta
tecnica più attenta alle esigenze ed alla qualità della vita delle
persone diversamente abili.
Il Tavolo ha infatti sviluppato una delle idee di maggior impatto
politico sociale del legislatore, che fin dal 2001, auspicava una
definizione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) per l'erogazione
dei servizi sanitari pubblici. "La proposta elaborata dal Tavolo tecnico
- ha affermato Giuseppe Caforio, Vice Presidente della XII Commissione
Permanente Igiene e Sanità del Senato nel corso di un convegno svoltosi
questa mattina a Roma, presso la Biblioteca del Senato, per la
presentazione della revisione del Prontuario Tariffario - affronta in
modo globale il percorso di revisione dell'assistenza protesica
avviatosi con l'introduzione dei LEA e con la legge di riforma delle
professioni sanitarie.
Il nuovo impianto regolamentare del Nomenclatore tariffario non può più
rispondere infatti, come in passato, ad una mera funzione di indennizzo,
del tutto inadeguata al compito più complesso cui sono chiamati i LEA:
la prestazione protesica, infatti, deve poter offrire risposte
appropriate alle necessità dir recupero funzionale di una persona con
disabilità, attraverso interventi terapeutici preventivi, compensativi e
riabilitativi". "Un'assistenza protesica moderna e funzionale ai bisogni
del paziente deve poter contare anche sulla collaborazione delle
professionalità impegnate in questo campo - ha sottolineato il Sen.
Cesare Curzi, Vice Presidente della XII Commissione Permanente Igiene e
Sanità - anche alla luce dell'approvazione della legge istitutiva degli
ordini delle professioni sanitarie, che rende necessario coniugare tali
professionalità con quelle mediche all'interno di un'assistenza
protesica che tenga conto delle novità emerse in questi ultimi anni".
(fonte: www.sordionline.com) |