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Al Presidente della Repubblica
Oggetto: Richiesta di soppressione del Sig. Renato Apuzzo
Egr. Presidente
Sono il sig. Renato Apuzzo, disabile che Lei ben conosce (guardi le
lettere che le ho scritto tra cui quella sui forni crematori)
Presidente, nonostante i suoi significativi interventi in difesa di noi
disabili, il Governo e molti politici rimangono sordi ai suoi appelli
dimostrando mancanza di solidarietà e giustificandosi che non ci sono le
risorse economiche per tutelare ed applicare i nostri diritti, mentre ci
sono sempre le risorse per le loro convenienze.
Presidente, io ho deciso di sacrificarmi per l’economia dell’Italia.
Io percepisco delle pensioni che mi permettono di vivere dignitosamente,
quindi non posso rinunciare ad esse. Allora chiedo a Lei e al
Guardasigilli di autorizzare la mia soppressione così da farmi partecipe
con un mio piccolo rilancio economico. Così facendo il ministro Tremonti
avrà un disabile in meno da sopportare e potrà mettere più benzina nella
sua auto blu o fare più regali costosi.
Presidente, in tutta coscienza le faccio questa provocazione anche a
nome di tutti i disabili e delle loro famiglie e di tutti coloro che
sono coinvolti col pianeta
disabilità.
Come le ho detto più volte come può considerarsi civile una Nazione che
risparmia sui costi della disabilità? Le ricordo che non esiste un
ufficio a cui noi disabili possiamo presentare le dimissioni dalla
nostra disabilità!
Sarebbe bello poter correre, danzare, nuotare, come sarebbe bello, senza
bisogno di chi ti mette sulla tazza, ti prende le cose.
Presidente, qualsiasi beneficio economico, sociale e culturale
renderebbe più sopportabile la disabilità da cui non si può guarire.
Nessuno può asciugare le lacrime dei genitori che devono guardare con
amarezza la disabilità dei loro figli che non concederà mai ad essi di
avere una vita normale.
Presidente, le assicuro che è un peso gravoso e può capirlo solo chi
vive il problema. Questa nazione ha il coraggio di ritenerci una
sottospecie.
Noti, presidente, il Governo non ci riceve, il Presidente
Berlusconi non parla mai di
disabiltà impegnato com’è a sfuggire ai giudici e alle proprie
responsabilità.
E che dire del Ministro Tremonti ! Per lui esistono i disabili…ma solo
quelli falsi.
Presidente, può darsi che un giorno, prima di esser soppresso, possa
avere la gioia di stringerle la mano e di fare un sforzo sovraumano
(anche se aiutato) e di alzarmi in piedi per dare onore alle sue
battaglie nei nostri confronti.
Non si dolga di essere una voce nel deserto. Si ricordi che il deserto è
arido, non rilascia solidarietà, non rilascia condivisione, ma bisogna
essere forti per riuscire ad attraversarlo.
Presidente ecco perché Le chiedo di essere soppresso. Ecco perché voglio
metter a disposizione le mie risorse. Chiedo scusa e perdono se non
basteranno nemmeno per un volo di Stato o a mantenere tutte le
faraoniche delegazioni che vanno all’estero o i sontuosi banchetti. Del
resto i disabili vivono con 260 euro al mese anche chi non percepisce
l’indennità di accompagnamento. È un cadeau fatto ad
una escort.
Presidente la saluto. Lei,rappresenta per noi la speranza di poterci
sentire figli orgogliosi di un ’Italia che ci ripudia e di poter
festeggiare in ritardo, anzi con molto ritardo, i 150 anni, perché noi
attualmente ci sentiamo apolidi, bastardi e figli di un Dio minore.
Cordiali saluti
Renato Apuzzo |
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