|
|
Sardegna: 3,5 milioni di euro per famiglie di disabili gravi!! di Redazione (redazione@vita.it)
" Approvato ieri
l'innovativo art. 21 bis della finanziaria regionale sarda - grande
soddisfazione tra le 600 famiglie di disabili gravi della
Sardegna" 10/04/2002
La famiglia protagonista - approvato ieri l'innovativo art. 21 bis della
finanziaria regionale sarda - grande soddisfazione tra le 600
famiglie di disabili gravi della Sardegna. Su iniziativa delle
famiglie dell'ABC Sardegna, oltre 3 milioni e mezzo di Euro di
risorse regionali stanziati oggi dal Consiglio regionale Sardo per
migliorare la qualità della vita di 600 famiglie sarde di 181
Comuni della Sardegna, con figli e parenti in situazione di handicap
grave, che vogliono essere sostenuti nel proprio nucleo familiare
evitandone il triste epilogo della chiusura negli Istituti. Si
tratta di rivoluzionari progetti di sostegno personalizzato, ai
sensi della legge 162/98, coprogettati e gestiti dalle famiglie e
dalle persone in situazione di handicap grave coi Comuni: una
metodologia di grande efficacia e gradimento, sperimentata e
applicata in Sardegna tra le prime regioni d'Italia, che vede la
famiglia protagonista del progetto di vita dei suoi componenti,
capace di gestire, se sostenuta, anche le situazioni più estreme,
con un costo medio più di tre volte inferiore al ricovero in
istituto. Il valore delle famiglie associate visto dal legislatore
regionale come soggetto di diritto e riconosciuto nei suoi compiti
naturali e sociali di prendersi cura di tutti i suoi componenti.
L'Assessore alla Sanità ha fatto proprie le istanze, preparate
dall'ABC, presentate da alcuni Consiglieri, proponendo all'aula
l'approvazione che si è tenuta con voto insolitamente unanime.
"Un vero sostegno alla famiglia - dichiarano Marco Espa e Rita
Polo, responsabili dell'Associazione
Bambini Cerebrolesi, che ha combattuto per l' approvazione della
legge e coordinato le famiglie sarde - non si tratta di
finanziamenti ad associazioni o ad imprese, ma di risorse
esclusivamente destinate a tutti i Comuni della nostra isola per
servizi di qualità e personalizzati gestiti direttamente dalle
famiglie, non assistenzialistici ma di vera promozione anche delle
persone in condizioni più estreme."
Le caratteristiche dei i progetti
Realizzazione di nuove strutture destinate al mantenimento
e all’assistenza di soggetti con handicap grave e privi dei
familiari che ad essi provvedevano. Il regolamento stabilisce le
modalità di verifica delle attività svolte e disciplina anche le
ipotesi di revoca dei finanziamenti già concessi. I soggetti abilitati a presentare la domanda sono le
organizzazioni di volontariato, le organizzazioni non lucrative di
utilità sociale (Onlus) che dimostrino una comprovata e diretta
esperienza nel settore dell’assistenza a soggetti con handicap
grave. I progetti finanziabili, come detto, sono quelli che
prevedono l’apertura di nuove strutture di accoglienza. In questo
ambito sono finanziabili l’acquisto, la ristrutturazione, la
locazione di immobili necessari per l’apertura di tali strutture;
l’acquisto e la messa in opera degli impianti e delle
attrezzature, compreso l’arredamento; l’avvio e la prosecuzione
per l’anno 2001 delle attività assistenziali, di tutela e di
sostegno da realizzare nelle strutture di accoglienza. Strutture
che, ovviamente, devono avere dei requisiti minimi necessari, come
ad esempio una dimensione tale da assicurare l’accoglienza di non
meno di otto e di non più di sedici soggetti con handicap grave.
Garanzie sono richieste circa l’impiego di personale
qualificato e gli standard delle prestazioni. Le domande, in
generale, dovranno offrire la maggiori garanzie sia in tema di
qualità che dei tempi di realizzazione. Il decreto del ''Dopo di noi'' Era stato approvato lo scorso 13 dicembre 2001 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2002. Decreto con cui si fissano regole e competenze degli stanziamenti previsti per il cosiddetto "Dopo di noi". |
La pagina
- Educazione&Scuola©