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La
Cgil propone una giornata di protesta per sollecitare gli enti a
sbloccare la situazione di PAOLO MOSANGHINI
Gli alunni che frequentano la scuola statale sono,
complessivamente in regione, 131.431. La percentuale media regionale
dei disabili rispetto al totale dei frequentanti è dell’1,8%; al
di sotto del 2%, che é la media nazionale ed europea). Nell’anno scolastico che è appena terminato gli alunni
disabili inseriti erano 2.198 e i posti di sostegno 1.256. Per il
prossimo anno il numero dei disabili è cresciuto (anche la
popolazione scolastica): sono diventati 2.339. Ma i posti d’insegnamento
assegnati sono 833. «Negli anni precedenti, dopo una prima
distribuzione secondo criteri numerici, ne avveniva una seconda (a
cura delle autorità scolastiche periferiche) che teneva conto della
valutazioni delle équipe di specialisti che valutavano il numero di
ore di sostegno indispensabili ad ogni alunno. La necessità sarebbe
di 1.433 posti a livello regionale. Questi sono stati richiesti,
questi sono necessari, questi pretendiamo siano autorizzati»,
ribadisce la Cgil. «Una legge dello Stato, la 449 del ’97
disciplina le modalità di determinazione dei posti affidando la
valutazione delle necessità a specialisti, impegnando l’amministrazione,
ai vari livelli, a corrispondere alle richieste», si riferisce
ancora nella lettera. «Quest’anno la legge finanziaria ha
disposto la riduzione dei posti d’insegnamento ma non ha cambiato
le norme della legge 449/97, che continuano a trovare
applicazione». Il sindacato precisa che compete ai direttori regionali
autorizzare i posti di sostegno in deroga e ai dirigenti scolastici
eventuali ulteriori posti per esigenze sopravvenute. «Per limitare
l’esercizio di questa autonoma valutazione il ministro Moratti ha
emanato ben due circolari con le quali scoraggia i responsabili
scolastici, ai vari livelli, dall’adottare provvedimenti
autorizzativi». Nella nostra regione tra la prima distribuzione e la
richiesta delle scuole vi è una differenza di 600 posti; «stante
questa enorme differenza non servono molte parole per capire che è
compromessa qualsiasi prospettiva di integrazione efficace degli
alunni disabili». Rispetto all’anno precedente gli insegnanti di sostegno
saranno 357 in meno; se il raffronto è fatto rispetto alle
richieste delle scuole la differenza è di 600 posti in meno.
«Tutto ciò è inaudito; non si era mai vista una cosa del genere.
Se le cose non cambieranno proporremo uno sciopero a settembre»,
annuncia Luongo. Risposta
dell'Avv. SALVATORE NOCERA Vice
presidente della FISH
L'articolo contiene tanti errori giuridici. Non è vero che il Ministro ha inviato due circolari per scoraggiare le deroghe. E' vero invece il contrario. Infatti, dopo il decreto sugli organici, ha inviato la nota ministeriale del 5/6/02 e la C M n. 77 dell'8Luglio che confermano l'obbligo di dare le deroghe richieste e documentate.
Invece di scioperare a Settembre, quando i buoi sono scappati, occorre fare come la F I S H , cioè pretendere ora il rispetto delle norme. C'è tempo sino al 31 Luglio.
17/07/2002 Salvatore Nocera |
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