Rolando Borzetti, 63 anni, ex sindacalista Cisl, ex
imprenditore, 5 figli di cui uno con sindrome di Down, è una
voce ascoltata e critica fra quanti seguono le sorti
dell'integrazione scolastica. Fa parte dell'Osservatorio
scolastico della Fish - Federazione italiana superamento
handicap, ha partecipato alla costruzione dell'attuale portale
sull'handicap del ministero dell'Istruzione, ma soprattutto è
titolare di una rubrica in
Educazione e Scuola,
ricchissima di documenti, servizi, leggi, statuti, e altro
ancora (il sito è
Educazione&Scuola sezione “handicap”). Con lui proviamo a
fare il punto della situazione.
Vita: A parole nessuno ha mai dichiarato di voler
indebolire l'integrazione scolastica, ma nei fatti sia i
genitori che gli insegnanti hanno spesso denunciato
comportamenti contrari. Possiamo fornire qualche elemento di
chiarezza?
Rolando Borzetti: In realtà il nuovo corso politico
rivela un forte calo di tensione e una inversione di tendenza
sul fronte della integrazione e dei diritti del disabile
sembrando essere, invece, più attento ai problemi di
contenimento e di razionalizzazione della spesa pubblica.
Vita: Che cosa si è inceppato nel meccanismo
dell'applicazione delle leggi? È solo una questione di soldi?
Borzetti: Un primo segnale negativo di questo governo,
lo si era colto già nella presentazione delle linee
programmatiche sulla scuola. Era il 18 luglio 2001. In quel
documento non c'era alcun accenno al problema dell'handicap e
dell'integrazione scolastica. Successivamente, con un'altra
sortita (circolare n. 77 del 18 luglio 2002), il ministro
aveva posto l'accento sul "costante e consistente" numero dei
posti di sostegno che si era verificato negli ultimi anni e
invitava i dirigenti scolastici regionali a gestire "la
delicata operazione con la massima cautela verificando che
siano state attentamente valutate, oltre all'incremento del
numero degli alunni e alla gravità dell'handicap, anche le
situazioni organizzative e le risorse professionali
disponibili nella scuola". Moltissimi direttori regionali
hanno fatto a gara nell'usare le forbici. Addirittura in
alcune regioni, come il Lazio e la Basilicata, avevano emanato
circolari scandalose e illegali. Se le sono rimangiate dopo la
protesta della Fish.
Vita: Tutto negativo, dunque?
Borzetti: No, sotto il profilo normativo il governo si
è mantenuto in linea con la normativa precedente, introducendo
qualche miglioramento. Per esempio, è chiaro finalmente
l'obbligo per i collaboratori scolastici di garantire
l'assistenza igienica e materiale agli alunni con handicap e
l'obbligo di formazione e aggiornamento di tutti gli
insegnanti in materia di integrazione scolastica dei disabili,
evitando la delega esclusiva agli insegnanti di sostegno.
Molte scuole però ignorano le direttive del ministero.
Vita: Un buon risultato del 2003?
Borzetti: L'amministratore di sostegno. L'approvazione
alla Camera della proposta di legge è un fatto importante,
atteso dalle famiglie. Ora è al Senato, speriamo che la
discussione chiuda in tempi brevi.