Tornare alle scuole speciali?
dal Redattore Sociale
C’è davvero il rischio per gli alunni con
handicap grave di tornare alle scuole speciali? E’ questa una
delle questioni emerse nel corso del dibattito organizzato dalla Fish
il 12 dicembre scorso dedicato alla politiche di integrazione
scolastica degli alunni disabili. L’associazione che raccoglie 28
associazioni nazionali e 7 federazioni regionali, lamenta da tempo
"numerosi e gravi disservizi" verificatisi fin dall’inizio
dell’anno scolastico, che rendono incerto secondo l’organizzazione
il processo di integrazione scolastica per chi vive in situazione di
disagio. I timori della Fish sono stati espressi in un dossier inviato
al Ministro dell’Istruzione Moratti.
Rispetto al rischio di un ritorno al sistema delle scuole speciali
così si è espresso il presidente della Fish Pietro Barbieri:
"Abbiamo questa indicazione da parte della sottosegretario al
Welfare Grazia Sestini che ha indicato le scuole speciali di Don
Guanella come modello per il futuro. Il silenzio del Ministero dell’istruzione
ci fa temere il peggio". Questa ipotesi sottolinea la Fish è
sostenuta da quanti ritengono che gli alunni gravi non trarrebbero
alcun vantaggio dal frequentare la scuola di tutti ma starebbero
meglio in strutture specializzate. Un’idea che l’organizzazione
definisce un " preconcetto che si ritiene dettato dal
buonsenso". La Fish sostiene invece che per gli alunni con
handicap grave si deve realizzare un’integrazione "a livelli
più alti".
Ma non è questo l’unica preoccupazione dell’organizzazione.
"Ciò che preoccupa è che si naviga a vista. C’è una
difficoltà generalizzata anche dovuta al fatto che un nuovo governo
deve orientarsi, capire. Le linee politiche in materia di disabilità
verranno più avanti." Un caso di disservizio è rappresentato
anche dalle nomine degli insegnanti specializzati e la validità di
Titoli di specializzazione per il sostegno rilasciati da alcune
Università italiane in contrasto con le direttive ministeriali.
"Si registrano ritardi incredibili – sottolinea il presidente
della Fish - e difficoltà in merito alle graduatorie, tutto a danno
della continuità didattica e dell’anno scolastico che è già
iniziato".
"Abbiamo potuto riscontrare – aggiunge Barbieri – grande
solidarietà intorno alla nostra battaglia. Abbiamo ricevuto messaggi
da associazioni, enti, confederazioni sindacali, ma anche di
personalità importanti." Un messaggio di particolare importanza
quello del presidente della Repubblica definito "un punto di
riferimento" dalla Fish. "Il Presidente ha espressamente
ricordato che va garantito ai disabili il diritto costituzionale dell’integrazione
nel mondo della scuola."
I disabili nella scuola italiana |
Frequentano la scuola materna |
10.045 |
Frequentano la scuola elementare |
50.950 |
Frequentano la scuola media inferiore |
43.180 |
Frequentano la scuola secondaria superiore |
13.468 |
Totale |
117.643 |
Fonte: Ministero della Pubblica Istruzione - anno scolastico
1997/1998
La disabilità in Italia in base al grado di
difficoltà |
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Valori assoluti* |
Valori percentuali |
Totale disabili |
2.700.000 |
4,98 |
Confinamento individuale** |
1.209.000 |
2,16 |
Difficoltà nelle funzioni |
1.624.000 |
2,90 |
Difficoltà nel movimento |
1.394.000 |
2,49 |
Difficoltà vista, udito, parola |
582.000 |
1,04 |
Note: ** Per "Confinamento si intende la costrizione
permanente in un letto o su una sedia a rotelle con impedimento fisico
e psichico. Il confinamento è il livello di disabilità più grave.
* I valori sono stati calcolati sul totale della popolazione italiana.
Fonte: Elaborazione RS su dati Istat 1999-2000
Disabili nella scuola italiana |
La prima indagine sull’integrazione scolastica presentato
dal Ministero della Pubblica Istruzione nel febbraio del 2001 ha
fornito dati completi sulla disabilità nella scuola.
In Italia nel 2000 hanno frequentato le scuole statali e private
130.146 studenti disabili.
Nella scuola materna sono 12.789
Nelle elementari: 52.826
Nelle scuole medie: 43.201
Nelle scuole superiori: 21.130
Dal 1996 ad oggi c’è stato un incremento di 2.500 alunni
disabili.
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FISH
Indirizzo:Via Giuseppe Cerbara, 20 - 00147 - Roma
(RM) |
Tel: 06/51605175, Fax: 06/51883253
E-mail:fish-presidenza@libero.it |
Presidente: Pietro V. Barbieri
Vice Presidente: Salvatore Nocera |
La Fish è una federazione di associazioni
nazionali e locali nata nel 1994 che si propone di promuovere
politiche di superamento dell’handicap, partendo dai principi
di tutela dei diritti umani e civili delle persone con
disabilità e dalle Regole standard dell’Organizzazione delle
Nazioni Unite. Interviene per garantire la non discriminazione,
la eguaglianza delle opportunità e l’integrazione sociale in
tutti gli ambiti della vita. Le sue attività primarie sono:
coordinamento nazionale delle associazioni aderenti;
rappresentanza presso le istituzioni della voce unitaria dei
disabili nei confronti del Governo, del Parlamento e di altre
istanze nazionali; partecipazione alla consulta nazionale per la
disabilità del Dipartimento degli Affari Sociali, Presidenza
del Consiglio; partecipazione alla consulta delle associazioni
presso l’osservatorio sull’integrazione scolastica del
Ministero della Pubblica Istruzione; partecipazione alla
consulta delle associazioni del Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale; partecipazione a tutte le commissioni e
comitati nazionali in cui si trattano le tematiche attinenti
alla disabilità . Alla Fish aderiscono ventuno associazioni
nazionali, le associazioni locali di sei Regioni già
raggruppate nelle rispettive Fish regionali e due associazioni
locali. |
13/12/2001 17.37.04 |
ROMA - Si è tenuto con la partecipazione di
oltre 20 persone il presidio indetto dalla Fish Federazione
italiana superamento handicap per protestare contro la
finanziaria che registra secondo l’associazione "una
forte limitazione degli interventi destinati a garantire i
diritti e le pari opportunità alle persone disabili specie a
coloro in condizione di gravità".
"Non vi è traccia – sottolinea la Fish -
dell'allargamento ai disabili dell'aumento delle pensioni se non
per gli ultra sessantenni; non sono rifinanziate la legge 13/89
(eliminazione delle barriere architettoniche), la 162/98
(percorsi di vita indipendente per disabili gravi) ed il
"dopo di noi" (percorsi di non istituzionalizzazione
successivi al decesso dei genitori) e non sono stati
incrementati i fondi per la 68/99 (diritto al lavoro) e la
328/00 (legge quadro sull’assistenza)".
I portavoce delle associazioni aderenti fanno sapere di aver
incontrato i rappresentanti del Gruppo dei DS e di Rifondazione
Comunista. "Se da un lato – si legge in una nota - la
mancata presa di contatto con i rappresentanti della Casa delle
Libertà rappresenta un insuccesso, dall'altro gli incontri
avuti ci hanno dato un'idea meno blindata della finanziaria.
Pare vi sia la disponibilità dei Centristi della maggioranza a
lavorare sui temi da noi proposti".
Il presidente della Fish invita ogni associazione ed ogni
singolo di invitare i capogruppo della maggioranza ed alcuni
deputati a modificare la legge finanziaria alcuni aspetti in
particolare. L’organizzazione chiede che la Finanziaria
garantisca " l'aumento delle pensioni esteso a tutti i
disabili con invalidità totale non in grado di produrre reddito
né per sé stessi né per il proprio nucleo familiare, ancora
oggi assistite con un emolumento di meno 400.000 lire mensili;
il rifinanziamento delle leggi 13/89 che ha consentito di uscire
dalla propria abitazione decine di migliaia di persone disabili
e 162/98 che ha consentito di parlare di assistenza 24 ore al
giorno per disabili gravi ed infine la ricostituzione del fondo
destinato alla costruzione di percorsi assistenziali e
residenziali per i gravi intellettivi evitando di confinarli in
istituti".
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