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''Gestire i fiumi per liberare il mondo dalla sete'' Presentato oggi dal Wwf un nuovo rapporto sull’emergenza acqua A meno di tre settimane dal Summit Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile, che si terrà dal 26 agosto al 4 settembre, il Wwf ha lanciato oggi un nuovo rapporto sull’emergenza acqua nel mondo. Sette punti nella ricetta del Wwf per definire una strategia innovativa nella gestione dei bacini fluviali come elemento cardine per destinare a un uso sostenibile le limitate risorse mondiali d' acqua dolce. Avere una visione di lungo termine; integrare le politiche (di conservazione della Natura, anti-inquinamento, pesca, territorio, risorse idriche, navigazione, ecc.); affrontare i problemi sia su scala di bacino che, per i grandi fiumi, su scala locale; darsi scadenze precise; favorire la partecipazione delle comunità locali; costruire e rafforzare la cultura del fiume; acquisire le necessarie basi scientifiche: è queste la chiave per ottenere uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, voluto dai capi di Stato e di Governo nel Settembre 2000, che è quello di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che non hanno accesso all'acqua potabile e ad adeguati servizi igienici. Il rapporto "Per contrastare la povertà e promuovere uno sviluppo sostenibile: lezioni guida per una gestione integrata dei bacini fluviali” –questo il titolo- mostra che collettivamente i 261 fiumi transfrontalieri presenti in tutto il mondo drenano il 45% della superficie terrestre, costituiscono l'80% del flusso d'acqua dei fiumi per volume ed intorno ad essi vi abita il 40% della popolazione mondiale. "Gli ecosistemi d'acqua dolce come i fiumi, i laghi, le foreste fluviali e le paludi, sono fondamentali per l'esistenza quotidiana di miliardi di persone - afferma Jamie Pittock, Direttore del programma Living Waters del Wwf Internazionale - La cattiva amministrazione dei flussi d'acqua già dalla fonte di un fiume spesso infatti ha effetti devastanti sulle popolazioni che vivono più giù, lontane dal suo punto d'origine)". Il rapporto fa parte di una serie di strumenti messi a punto dall’organizzazione ambientalista per aggiungere elementi chiave di gestione delle acque equa e sostenibile sul tavolo delle trattative del Wssd. Di undici casi di studio che sono stati preparati, ben cinque mostrano come la scarsa pianificazione e la cattiva gestione delle risorse d'acqua dolce abbiano conseguenze socio-economiche ed ambientali negative. Dal bacino superiore del fiume Parana in Brasile, Bolivia e Paraguay fino all'intero sistema idrogeologico nazionale della Spagna che include centinaia di dighe, l'esclusione delle popolazioni locali combinata con piani di sviluppo inadeguati sono la causa di un'iniqua distribuzione dei benefici dell'acqua. Secondo il Wwf poi ci sono poi molti esempi di gestione delle acque sorprendenti, come il progetto Lavorando per l'Acqua in Sud-Africa, che è il più importante programma di gestione ambientale del Continente ed impiega 18mila persone del luogo per fronteggiare la minaccia alle acque dolci danno risultati che si riflettono sulla stabilità economica ed ambientale della regione. L'istituzione di autorità locali o di commissioni per i bacini fluviali ha inoltre rappresentato un fattore chiave nello sviluppo della gestione delle acque dolci. L'Autorità' del bacino Murray Darling in Australia apporta il 40% delle entrate nazionali e l'apposita commissione, ripristinata nel 1988, ha aiutato a promuovere piani d'azione e risolvere conflitti per una migliore gestione congiunta del fiume. "I Governi dovranno lasciare da parte la retorica durante il WSSD, dovranno individuare obiettivi ed avviare un lavoro che possa essere commisurato ad un ben preciso lasso di tempo – ha detto Jamie Pittock - E' giunto il momento che i Capi di Stato e di Governo mirino a raggiungere la conservazione delle risorse mondiali di acqua dolce, e questo rapporto prospetta soluzioni che servano come punto di partenza per la conservazione dell'acqua dalla fonte e per un suo uso razionale.
WWF - Fondo mondiale per la
natura - Italia E' la più grande associazione ambientalista del mondo, presente in più di 100 paesi con 4,7 milioni di sostenitori. E' nata con lo scopo di porre un argine al degrado del pianeta, contribuendo a costruire un futuro in cui l’uomo viva in armonia con la natura. Obiettivi principali: conservazione della natura e dei processi ecologici; promozione di un uso sostenibile delle risorse naturali e dell’energia; lotta all’inquinamento e allo spreco. La sede internazionale è a Gland, in Svizzera, a cui fa capo il sito internet www.panda.org. Dal sito www.wwf.org, si può invece dirigersi verso gli uffici presenti in 40 nazioni. In Italia il WWF è nato nel 1966. Attraverso le sue sedi periferiche fornisce strumenti a tutti i cittadini che vogliono adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente, stimolando il volontariato e la partecipazione alla vita dell’associazione Organizza campagne per la salvezza delle specie in pericolo, diffonde programmi di educazione per la scuola, realizza iniziative per la difesa del territorio attraverso una costante azione legale di denuncia degli abusi, esercita continue pressioni sulle istituzioni perché si ottengano leggi efficaci, contrasta i provvedimenti che ledono la natura e l’ambiente. |
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