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E’ tempo di immissioni in ruolo, arrivano
i telegrammi per le convocazioni e a riceverli ancora una volta non
siamo noi! Per noi, veri precari storici nella scuola superiore,
insegnanti a tutti gli effetti fino a giugno e poi veri disoccupati, il
postino non suona mai…nemmeno una volta! Sono tredici, quindici,
diciotto anni che aspettiamo il ruolo, vediamo entrare nella scuola
giovani senza alcuna esperienza in classi di concorso dove non hanno
prestato servizio neppure un giorno, assistiamo ogni anno alla cabala
dei numeri che serve per nascondere una dura realtà: si sono dimenticati
di noi. Hanno dimenticato, per esempio, i tanti insegnanti che hanno
lavorato da sempre nel sostegno, nella scuola superiore, che hanno
maturato un’esperienza di tutto rispetto grazie anche ad una seria
formazione, quando ancora questa prevedeva corsi di 1500 ore ( a numero
rigidamente chiuso) previa selezione. Hanno dimenticato chi, per dieci
anni non ha avuto la possibilità di fare concorsi perché non banditi,
chi ha lavorato seriamente formandosi a proprie spese e dell’handicap ne
ha fatto la propria professione! Per una strana logica che oramai non
riusciamo più a capire, delle 4 immissioni in ruolo su posti di sostegno
nella provincia di Macerata, solo una riguarderebbe le graduatorie
permanenti, le altre tre si riferirebbero alle graduatorie “di merito”.
Sarebbero queste le graduatorie dei vecchi concorsi ordinari, nelle
quali hanno ingiustamente permesso di inserire i titoli di
specializzazione nel sostegno conseguiti di recente presso le locali
Università. Eh già! C’è chi si merita di lavorare nel sostegno senza
essersi mai seduto vicino ad un ragazzo disabile. Poi siamo noi, precari
con i capelli bianchi, a dovere insegnare il mestiere ai neo assunti e
magari aiutarli anche nell’anno di formazione! Poi ancora, ci tocca
vedere gente demotivata che lavora con i nostri ragazzi tappandosi il
naso e chiudendo gli occhi perché questo è lo scotto da pagare per
entrare in ruolo.; tra cinque anni tanto passeranno all’insegnamento
curricolare! Si sono proprio dimenticati di noi, ci avevano promesso il
superamento del rapporto 1/138 per la nomina in ruolo su posti di
sostegno, ma che fine ha fatto tale “impegno”? Ci hanno riempito la
testa di corsi sulla qualità dell’integrazione, ma la qualità parte
dalla formazione seria, dalla motivazione e dall’esperienza. Noi questi
requisiti ce li abbiamo da tempo ma evidentemente a noi si chiede
qualcosa di più, si chiede di soffrire ancora! Alla domanda: “ Sei
passata in ruolo finalmente?” noi cominciamo a vergognarci, rispondiamo
con voce sempre più flebile “Non ancora” e abbiamo rinunciato a spiegare
il perché, oramai gli altri si sono convinti che non siamo meritevoli!
E’ inutile che Ministero e Sindacati proclamino orgogliosi le 60.000
assunzioni di precari, noi, veri precari storici nel sostegno, siamo
relegati nella terza fascia delle graduatorie permanenti ed ogni anno
vediamo qualcuno superarci grazie a varie leggi e leggine che ogni nuovo
governo si affretta ad emanare peggiorando ogni volta le cose. Noi,
resteremo sempre fuori se il meccanismo delle assunzioni continua ad
essere retto da regole che non salvaguardano le esperienze nel settore
di decenni, ma permettono sempre in qualche modo, meccanismi di sorpasso
a destra e sinistra. |
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